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Gossip

Cara Delevingne: «Mi ubriacai per la prima volta a 8 anni. Le droghe mi hanno resa più sola»

La top model Cara Delevingne racconta la sua lotta contro le dipendenze, iniziata già a otto anni. Ora, sobria da due anni, rivela come alcol e droghe l’abbiano resa triste e depressa, e come la sua rinascita le abbia permesso di ritrovare il controllo sulla sua vita e la sua carriera.

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    Cara Delevingne, la top model di 31 anni, ha lottato tutta la vita contro la dipendenza da alcol e droghe. Ora è sobria da due anni. La rivelazione è arrivata a sorpresa durante un’intervista al Sunday Times. L’occasione, il matrimonio di una zia, in cui ricoprì il ruolo di damigella d’onore: «Avevo otto anni, un’età folle per ubriacarsi».

    La dipendenza da alcol e droga

    Alcol e droga, infatti, per sua stessa ammissione sono state una costante della sua vita. «Pensavo che mi aiutassero a farcela», ha rivelato a People qualche mese fa, «Ma non l’hanno fatto, mi hanno reso triste e super depressa. Mi sento come se avessi riacquistato il mio potere e non fossi più controllata da altre cose». La consapevolezza che quello stile di vita non era sano è arrivata nel 2022, dopo il Burning Man Festival, quando fu fotografata mentre si dirigeva in macchina verso l’aeroporto di Los Angeles; seduta dietro, con i piedi fuori dal finestrino, la Delevingne non era affatto sembrata in sé. Foto che fecero il giro del mondo e che, forse per la prima volta, la portarono a riflettere seriamente sulla sua condizione. «È stata una decisione stupida quella di passare direttamente da un festival al lavoro, avrei dovuto aspettare un giorno. Ma sarebbe successo comunque, c’erano un sacco di foto in cui sembravo sbronza», ha ricordato Cara. Di lì, la scelta di rivolgersi agli Alcolisti Anonimi per trovare supporto.

    La disintossicazione

    Nel 2023, Delevingne ha seguito un programma di disintossicazione articolato in dodici fasi, e nei suoi progetti c’è anche l’intenzione di rimuovere alcuni dei tanti tatuaggi fatti nel corso degli anni, per segnare in qualche modo il nuovo inizio della sua vita. Non è stato facile mollare tutto per prendersi cura di sé stessa, ma quella decisione le ha salvato la vita. All’inizio del 2024, quando la sua casa di Los Angeles è stata distrutta da un incendio elettrico, è stata infatti la lucidità a farle gestire la situazione. “Se non fossi stata sobria, sarei ancora sconvolta”, ha ammesso. “Pensavo che la droga e l’alcol mi aiutassero ad affrontare la situazione… ma non è così, mi fanno diventare triste e depressa. Mi sento come se avessi riacquistato il mio potere e non fossi più controllata da altre cose”. Ora che si è liberata dalle dipendenze, la Delevingne è all’apice anche dal punto di vista professionale. Ha infatti concluso con successo le date del musical “Cabaret”, in cui interpreta la protagonista Sally Bowles, e ad applaudirla in prima fila a Londra c’era anche una persona speciale: l’amica di lunga data Taylor Swift.

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      Gossip

      Wanda Nara, la Ferrari e il matrimonio: L-Gante rompe il silenzio e rivela le pressioni di Icardi

      Dietro i sorrisi social, la relazione tra Wanda Nara e L-Gante sarebbe stata un susseguirsi di tensioni: proposte inusuali, gelosie e persino minacce da parte di Mauro Icardi. Ora il cantante parla senza filtri e sorprende i fan.

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        Un matrimonio come spettacolo, con tanto di Ferrari come pegno d’amore. È questo il dettaglio che L-Gante ha deciso di raccontare in un’intervista fiume, parlando per la prima volta senza freni della relazione con Wanda Nara, terminata mesi fa ma mai davvero archiviata nel gossip internazionale.

        Il trapper argentino, classe 2000, ha spiegato che l’imprenditrice e conduttrice televisiva avrebbe provato a convincerlo con una proposta diretta e spettacolare: «Mi ha detto: “Siamo una coppia fantastica per chi ci guarda, se facciamo le cose per bene e ci sposiamo ti comprerò una Ferrari”». Una dichiarazione che, invece di entusiasmarlo, lo avrebbe lasciato interdetto. «Non mi è piaciuto il modo in cui ha cercato di convincermi – ha aggiunto –. Forse se me l’avesse detto in un modo più semplice, senza la Ferrari di mezzo, avrei pensato diversamente. Per come è arrivata, non mi ha convinto».

        Non solo auto di lusso e dichiarazioni plateali. L-Gante ha raccontato anche il peso dei conflitti familiari che gravavano sulla loro relazione: «C’era sempre qualcosa che mi dava fastidio, non riuscivo a rilassarmi o a dare il massimo. L’ombra di Mauro Icardi era costante, sempre presente». Un rapporto segnato, insomma, da continue interferenze, che avrebbero reso impossibile una quotidianità serena.

        E proprio sul fronte Icardi è arrivata la rivelazione più pesante: «Ho ricevuto minacce da Mauro Icardi. Ora ci rido sopra, sono un uomo, ma all’epoca era complicato». Pur senza scendere nei dettagli, il trapper ha ammesso di aver sentito la pressione dell’ex marito di Wanda. «La cosa più sincera è che auguro il meglio a lui, a Wanda, alla sua compagna e a tutti», ha detto cercando di smorzare i toni, ma senza negare l’esistenza di quei momenti di tensione.

        La storia tra Wanda Nara e L-Gante, nata tra foto provocanti e apparizioni pubbliche che avevano incendiato i social, si conferma dunque molto diversa dall’immagine scintillante mostrata ai fan. Più che una favola, un percorso fatto di passioni brevi, contraddizioni e incomprensioni.

        E oggi, mentre Wanda continua a dividersi tra carriera televisiva, business e vita privata sempre sotto i riflettori, L-Gante sceglie la via della sincerità, ammettendo fragilità e fastidi. Un ritratto che restituisce il dietro le quinte di una delle coppie più discusse degli ultimi anni: meno Ferrari e più ombre, meno promesse e più conflitti.

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          Personaggi

          La moglie di Vannacci: “Non è razzista, lo sostengo in tutto”. Il ritratto di una famiglia pronta a trasferirsi a Bruxelles

          Tra dichiarazioni d’amore, aneddoti privati e difese accorate, Mihailescu racconta il loro legame, la visione comune del “mondo al contrario” e il possibile trasferimento per sostenere le ambizioni politiche di famiglia.

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            Camelia Mihailescu, moglie del generale Roberto Vannacci, non ha esitato a prendere posizione in difesa del marito durante un evento a Marina di Grosseto. L’occasione, organizzata per celebrare il passaggio del libro Il mondo al contrario da testo a movimento politico, ha visto Camelia parlare apertamente della loro vita privata e del rapporto con il controverso generale, ora eurodeputato leghista.

            “Assolutamente, condivido le idee di mio marito e lo sostengo”, ha dichiarato ai microfoni del Corriere della Sera. Di origini romene, Camelia ha raccontato come abbia conosciuto il generale mentre lavorava nella casa editrice dell’accademia militare di Bucarest. “L’ho trovato modesto e riservato, ho saputo del suo dottorato solo tre anni dopo il matrimonio”, ha aggiunto con un sorriso.

            Una famiglia tra Italia e Bruxelles

            Sposati da 23 anni, i Vannacci vivono in Italia insieme alle due figlie, atlete di triathlon a livello agonistico. Con l’ncarico europeo del generale, la famiglia sta considerando un trasferimento a Bruxelles. “Andremo per il bene delle bambine, così potranno vedere il padre ogni giorno”, ha spiegato Camelia, sottolineando quanto sia importante per loro restare uniti come nucleo familiare.

            “Non è razzista”: la difesa di Camelia

            Camelia Mihailescu ha respinto con forza le accuse di razzismo rivolte al marito: “Chi lo accusa si sbaglia, evidentemente non lo conosce”. Ha anche commentato le sue personali affinità con il movimento ispirato al libro Il mondo al contrario, lamentando una perdita di valori in Italia rispetto alla Romania. “Anche io vedo il mondo al contrario,” ha dichiarato, pur mantenendo parole di affetto per l’Italia, che descrive come un Paese dalla cultura straordinaria.

            Appassionata di arte, Camelia ha recentemente visitato una mostra dedicata a Hokusai e assistito a un’opera al Teatro Verdi di Montecatini. Nonostante le polemiche, ha mostrato un lato più leggero, ironizzando sul calendario satirico ispirato al marito: “Piacerà anche a lui, ha un senso dell’umorismo molto sviluppato”.

            Il futuro del movimento politico

            Camelia ha concluso il suo intervento esprimendo piena fiducia nel progetto politico nato dal libro di Vannacci: “Se lui è contento, sono contenta anche io”. Per lei, il movimento rappresenta un’opportunità per portare benefici al Paese.

            Mentre il dibattito sul generale continua a polarizzare l’opinione pubblica, le parole di Camelia offrono uno spaccato personale su una famiglia che si prepara ad affrontare nuove sfide, tra ambizioni politiche e la volontà di restare unita.

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              Personaggi

              Matilda De Angelis, tra libertà, “palle” e un po’ di terapia: “Recitare mi libera da ogni vergogna”

              L’attrice 29enne non ha peli sulla lingua: dal nudo come “terapia” ai progetti scelti “per egoismo”. In un mondo di pressioni, la De Angelis tiene duro, anche se ogni tanto pensa a mollare i social.

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                Matilda De Angelis, 29 anni, carismatica e affermata a livello internazionale, è una di quelle attrici che non passa inosservata, non solo per il talento. Interprete dalla carriera fulminante, Matilda è diventata famosa non solo in Italia, ma anche all’estero, interpretando ruoli intensi e audaci come in The Undoing, dove ha recitato al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant, e più recentemente in Citadel: Diana, il successo mondiale che l’ha portata sotto i riflettori. Ma oggi, ciò che la porta a fare parlare di sé non sono tanto le sue performance cinematografiche, quanto il rapporto disinvolto che ha col suo corpo e con la libertà di esprimersi.

                “Sono a mio agio con l’usare tutta me stessa nel lavoro,” racconta con una naturalezza che lascia a bocca aperta. Quando si parla di scene di nudo, Matilda non ha dubbi: “Recitare mi dà la libertà di non vergognarmi, è terapeutico,” afferma. Una sicurezza conquistata con fatica, che la vede serena nell’utilizzare anche il nudo come espressione artistica: “C’è uno scollamento tra chi sono io e chi sono quando recito,” continua. Il set per lei è un luogo protetto, dove la vergogna sembra non esistere, uno spazio che le consente di esplorare sfaccettature di sé stessa e dare vita a personaggi complessi e sfidanti.

                Ma la strada per arrivare a questa sicurezza non è stata semplice. “Ho dovuto lavorare su me stessa, anche in terapia,” racconta, riferendosi alle pressioni continue che il mondo dello spettacolo le ha rovesciato addosso. D’altronde, come lei stessa ammette, la vita sotto i riflettori può essere spietata, e le critiche, in un ambiente così esigente, non mancano mai. “Ho sempre dovuto lavorare per ingrossarmi le spalle… e, se posso dirlo, anche le palle!” aggiunge con una risata, rivelando un lato ironico e combattivo che ha imparato a sfruttare per mantenere la sua serenità.

                Parlando di sé, Matilda ammette che ogni progetto lo sceglie con una punta di “egoismo”: “Scelgo i progetti pensando ai cavoli miei,” afferma, senza mezzi termini. Per lei, ogni ruolo rappresenta un’opportunità di crescita, ma è lei stessa a decidere cosa fa davvero per lei. “Non voglio rimanere intrappolata in ruoli comodi o di routine, preferisco rischiare.” Così, tra scene di nudo, ruoli complessi e battute sul set, l’attrice si è costruita una carriera solida che, al di là di qualsiasi critica, le ha permesso di esprimere un’identità autentica e libera.

                E a proposito di critiche, Matilda ha dovuto affrontare anche quelle legate alla sua immagine. Non ha mai nascosto di aver sofferto di acne, e sui social ne aveva parlato apertamente per sensibilizzare i suoi fan. Ma l’ondata di hater non si è fatta attendere: molti l’hanno attaccata proprio su questo aspetto, rendendo il suo rapporto con i social ancora più complicato. “L’acne mi ha fatto dannare e soffrire,” racconta, ma oggi è convinta che parlarne sia stata la scelta giusta. Tuttavia, la vicenda ha contribuito a prendere una decisione importante: ridurre la sua presenza online. “Meglio confrontarsi con le persone nel mondo reale. Non voglio essere alla mercé di tutti e farmi avvelenare la vita,” confessa.

                Nel mondo delle stelle, dove ogni dettaglio è esaminato al microscopio, Matilda De Angelis ha trovato il suo equilibrio. Si è costruita una corazza, tra uno scatto d’ira verso i social e un’invidiabile nonchalance sul set. E, nel frattempo, continua a scegliere ruoli che la rispecchiano e la rappresentano, senza filtri. Chi la conosce bene sa che Matilda non è il tipo che si nasconde dietro un’immagine perfetta: è autentica, diretta e, soprattutto, totalmente libera.

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