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Moda

Le espadrillas con zeppa di Isabella Ferrari sono i sandali della moda Estate 2024

Le espadrillas con zeppa sono il must-have dell’Estate 2024, unendo stile, comfort e versatilità. Seguendo l’esempio delle icone di stile come Isabella Ferrari, sarà facile creare look impeccabili per ogni occasione, dalle passeggiate in città alle serate eleganti in riva al mare.

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    Le espadrillas con zeppa di Isabella Ferrari sono i sandali della moda Estate 2024. Quali sono le calzature su cui investire per l’Estate 2024? Ovviamente loro, le espadrillas con zeppa, un classico della moda easy chic che di certo non conosce tendenza. Ad affermarlo e dimostrarlo sono sempre loro, le nostre amate dive del cinema e dello spettacolo, oltre che le royal tanto raffinate, che scorgono nelle tipiche calzature spagnole la loro grande versatilità.

    Dopo Beatrice Borromeo, che si è affidata all’eleganza senza tempo di una zeppa bianca per il passaggio della fiamma olimpica nel Principato, e Stephanie di Monaco, che ha preferito un modello basso ma ugualmente cool, è ora Isabella Ferrari a indicarci il modello evergreen della bella stagione, che sta bene con tutto e non ha età.

    L’attrice italiana ha infatti sfoggiato tra le vie della sua amata Roma la classica espadrillas valenciana dai tipici intrecci in iuta, con zeppa alta, tomaia nera e chiusura con lacci alla caviglia, che ha abbinato a un abito lungo nero smanicato, dalle linee semplici ma sofisticate e una borsa a mano in vimini. Un ensemble fresco ma anche elegante, perfetto da replicare per le prossime uscite serali che richiedono classe e stile, nonché quell’aria da vacanza che tanto sogniamo.

    Come abbinare le espadrillas con zeppa di Isabella Ferrari

    Se il nero si abbina con tutto, le espadrillas di Isabella Ferrari sono le perfette alleate di stile per questa Estate 2024, da sfoggiare sia in città che in vacanza, per assicurarsi un tocco femminile ma anche pratico. La loro versatilità non conosce limiti e permette di indossarle da mattina a sera, con estrema nonchalance. Per il giorno, si abbinano a mini abiti mariniere e chemisier monocolore, passando alla combo t-shirt e gonna o gilet e bermuda. Per la sera, risaltano contrastando con abiti dalle stampe multicolore o completi bianchi, oppure si portano in pendant come nel look proposto da Isabella Ferrari, con tubino nero e occhiali scuri, come le vere dive dallo charme unico e inimitabile, proprio come lei.

    Perché scegliere le espadrillas con zeppa

    Le espadrillas con zeppa non sono solo eleganti, ma anche estremamente comode grazie alla loro suola in iuta che assicura un’ottima traspirazione. Questo le rende ideali per le giornate calde dell’estate, permettendo di mantenere i piedi freschi senza rinunciare allo stile. Inoltre, la zeppa aggiunge qualche centimetro di altezza senza sacrificare la comodità, risultando quindi una scelta perfetta per chi vuole sentirsi a proprio agio tutto il giorno. La chiusura con lacci alla caviglia, infine, dona un tocco femminile e raffinato, completando qualsiasi outfit con eleganza.

    Dove acquistare le migliori espadrillas con zeppa

    Per chi desidera seguire l’esempio di Isabella Ferrari e investire in un paio di espadrillas con zeppa, ci sono diverse opzioni disponibili. Brand di alta moda e marchi di calzature più accessibili offrono una vasta gamma di modelli, dai classici colori neutri a quelli più vivaci e decorati. Scegliere un paio di espadrillas di qualità garantisce non solo un aspetto elegante, ma anche durata e comfort per tutta l’estate.

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      Moda

      Autunno di velluto: dal cacao al melanzana, passando per i verdi bosco e le sfumature miele, la stagione veste colori caldi e profondi

      Dimenticate il grigio triste delle mezze stagioni. L’autunno 2025 è un inno ai colori pieni, alla luce dorata e alle sfumature gourmand che ricordano la terra, il legno, il vino e il cielo al tramonto. Dominano marroni speziati, viola intensi, verdi profondi e tocchi d’oro bruciato. Le palette si fanno tattili, quasi commestibili, e rivendicano la dolcezza di una stagione da indossare come una coperta amata.

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        L’autunno quest’anno non ha fretta: scende come una carezza, avvolge, coccola. E la moda risponde allo stesso modo, inseguendo colori che scaldano prima ancora di essere indossati. È la stagione delle palette emozionali, quelle che parlano di boschi umidi, tè fumanti, vino rosso e mattine lente con la brina sui vetri.

        Il marrone torna protagonista, ma non è mai piatto. Ha mille nomi e mille anime: cacao, castagna, ruggine, caffè tostato, nocciola. Lo si vede su capispalla strutturati, stivali scultorei, borse morbide come guanti di pelle antica. È un colore che rassicura e seduce, perché richiama la natura e insieme la città vissuta, elegante senza esibizione.

        Accanto a lui, la famiglia dei viola conquista la scena. Niente timidezze: melanzana, ciclamino scuro, ametista. Toni profondi che ricordano velluti teatrali, perfetti per bluse impalpabili, dolcevita sottili e cappotti maxi. È il colore delle sere che arrivano presto, dei pensieri che restano morbidi anche quando il cielo si fa blu notte.

        Non manca il verde, declinato in versioni botaniche: muschio, salvia, abete. È il colore dei giardini segreti, delle sciarpe intrecciate, dei blazer in lana pettinata che chiedono solo un rossetto deciso e un passo lento per sembrare già un film francese. Un accento perfetto per chi ama vestire con discrezione, ma vuole lasciare un’impronta.

        A illuminare la palette, il miele. Caldo, fluido, morbido come caramello versato sul cashmere. Lo trovi in cappotti cammello alleggeriti, gonne in lana, maglioni a coste che sembrano rubati al guardaroba di chi sa scegliere solo pezzi che durano. Con un tocco oro bruciato — una fibbia, un bottone, un orecchino — diventa pura poesia.

        Le texture seguono la stessa grammatica sensoriale: velluto, lana bouclé, pelle burrosa, seta opaca. Materiali da toccare, non solo da guardare. Ed è lì che l’autunno rivela il suo segreto più dolce: vestirsi non è solo apparire, ma abitare i propri colori, sentirli sulla pelle, lasciarsi proteggere.

        Perché in fondo l’autunno è questo: un invito lento a stare bene, a scegliere con calma, a brillare di un calore discreto. Senza rumore, senza ostentazione. Solo stile, sfumato come una foglia che cambia.

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          Moda

          Moda, il ritorno del paltò: classico, oversize o vintage, il cappotto dell’inverno si porta con personalità

          Simbolo di stile e sobrietà, il cappotto lungo riconquista passerelle e armadi. Tra lana spessa, tweed o cashmere, è il capo chiave dell’autunno-inverno 2025.

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          il ritorno del paltò

            Il ritorno del cappotto lungo

            È ufficiale: il paltò è tornato. Dopo stagioni dominate da piumini tecnici e bomber oversize, il cappotto lungo torna a dettare legge, riscoprendo l’eleganza classica. Le passerelle di Parigi e Milano l’hanno consacrato protagonista assoluto dell’inverno: tagli dritti, spalle importanti e silhouette pulite. Ma non è un ritorno nostalgico — il nuovo paltò gioca con proporzioni, tessuti e dettagli contemporanei. Il fascino è quello di un capo che non urla, ma comunica con autorevolezza.

            Dalla sartoria al guardaroba urbano

            Una volta simbolo di rigore, oggi il paltò si reinventa. Si porta aperto, con sneakers o stivali, su jeans o completi fluidi. La moda lo mescola al quotidiano, lo alleggerisce, lo rende democratico. I colori? Dominano i neutri — cammello, grigio, blu notte, ma anche nero e verde bosco. Per chi osa, tornano i quadri e i motivi check di ispirazione british, in perfetto equilibrio tra nostalgia e modernità.
            Gli stilisti lo reinterpretano in lana cotta, tweed o cashmere double, e le versioni oversize diventano quasi una coperta urbana: rassicurante, elegante, mai banale.

            Paltò per lei, paltò per lui

            Nel guardaroba femminile il paltò abbraccia forme morbide, cintura in vita e collo ampio, spesso portato sopra minidress o maglioni chunky. Per l’uomo resta il grande classico — doppiopetto o monopetto, spalle strutturate e linea asciutta — ma il nuovo modo di indossarlo è più rilassato: con cappuccio sotto, dolcevita o camicia sbottonata.
            È il ritorno di una certa idea di eleganza: quella che non ha bisogno di stupire, ma solo di durare.
            In un’epoca di abbigliamento usa e getta, il paltò resta un manifesto di stile. Si compra una volta, si indossa per anni. Ed è proprio questo — la sua discreta, resistente bellezza — il vero lusso del presente.

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              Moda

              Berretti col pon pon, il ritorno in passerella del cappello più giocoso dell’inverno

              Dalle piste da sci agli street look metropolitani, il berretto col pon pon diventa l’accessorio più divertente (e più fotografato) del momento. Tra lana grossa, cashmere e tocchi luxury, torna a definire l’inverno 2025 con ironia e calore.

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              Berretti col pon pon

                C’era un tempo in cui il berretto col pon pon era un affare da bambini o da sciatori. Poi la moda, come sempre, ha deciso di riscrivere le regole. Oggi è ufficiale: il cappello con la pallina sulla testa è tornato. E non in modo discreto. Dai défilé di Parigi ai look di strada di Milano, il berretto col pon pon è diventato l’accessorio più democratico dell’inverno: caldo, giocoso, un po’ nostalgico e tremendamente fotografico.

                Lo hanno rilanciato prima gli stilisti, poi le celebrity. In passerella si è visto in versione oversize, spesso in lana bouclé o in cashmere color crema, con il pon pon in pelliccia sintetica grande come una mela. A rilanciarlo sono stati anche i brand più sofisticati, che lo abbinano a cappotti sartoriali e stivali alti, rompendo la regola non scritta che lo voleva confinato alle settimane bianche. Il risultato è un contrasto irresistibile: la leggerezza infantile che incontra l’eleganza adulta.

                Nei look da città, invece, domina il gioco delle proporzioni. Il pon pon gigante diventa un dettaglio ironico su outfit iperstrutturati, cappotti oversize e piumini urban. Chi ama le versioni minimal sceglie i modelli in maglia liscia con micro pon pon tono su tono, mentre i più audaci si spingono verso i colori fluo e le texture pelose che evocano le prime collezioni Y2K.

                Sui social, il trend è ormai ovunque: influencer e modelle lo indossano come se fosse una dichiarazione di leggerezza, un modo per sorridere all’inverno. E le maison di moda lo cavalcano trasformandolo in un simbolo pop. Il messaggio è chiaro: dopo anni di minimalismo e tonalità neutre, il cappello col pon pon restituisce un po’ di ironia alla stagione fredda.

                Ma dietro quel piccolo pompon che dondola c’è anche una lunga storia. Nacque come segno distintivo delle divise dei marinai francesi, poi fu adottato dagli alpinisti per proteggere la testa dal gelo e infine divenne l’emblema dell’abbigliamento da neve anni ’80. Oggi rinasce come accessorio trasversale, capace di attraversare mode e generazioni.

                Che sia in cachemire, mohair o lana grezza, il berretto col pon pon ha una sola regola: va portato con disinvoltura. E magari con un sorriso, perché in fondo è questo che chiede. Non prendersi troppo sul serio, neppure quando si parla di stile.

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