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Curiosità

Dal presidente Mattarella a Peppino di Capri, separati alla nascita: il gioco delle somiglianze

Somiglianze fra star, gioco curioso che spesso rivela similitudini davvero impressionanti. Senza l’ausilio di trucchi, solo Madre Natura che ci mette lo zampino…

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    Quasi cloni. Perché, se è vero che tutti o quasi abbiamo almeno un sosia nel mondo, nessuno fa eccezione. Andare a caccia di somiglianze nel mondo delle star, è molto divertente. Anche se per qualcuno, come il sottoscritto, si trasforma in una sorta di mania sottilmente ossessionante. per esempio, avete mai notato quanto Charlene di Monaco e l’attrice Charlize Theron (non solo nel nome) si somigliano? Dal colore di capelli e occhi all’ovale del viso, sembrano davvero sorelle. E che dire di Paul McCartney dei Beatles e Angela Lansbury, per tutti la… signora Fletcher? O del Principe Harry e del cantante Ed Sheeran? Tali e quali… meglio del popolare tv show condotto da Carlo Conti. Anche perchè nel programma Rai ci si mettono di mezzo abili truccatori… nella vita no, tutto è legato alla natualità dei cromosomi.

    Divertente e contagioso

    Un esercizio – quello dei “separati alla nascita” – che può diventare contagioso e riservare esiti sorprendenti ed inaspettati. E il bello del gioco delle somiglianze è che tutti possono giocarvi e tutti, con un improvviso colpo di scena, possono diventarne protagonisti. In questo post ne ho selezionati alcuni per LaCity Mag! Partiamo da Ray Shulman, il più giovane dei tre fratelli Shulman che facevano parte del gruppo prog rock dei Gentle Giant, che appare uguale a James Taylor, coppola compresa!

    Ad ognuno il suo sosia

    Nella gallery in basso trovate qualche esempio fra quelli che recentemente mi sono saltati agli occhi. Come Anthony Kiedis, leades dei pirotecnici Red Hot Chili Peppers e il centrocampista ex milanista Sandro Tonali; Jason Newsted, ex bassista dei Metallica (in forza alla band dal 1986 al 2001) e il giornalista- conduttore tv romano (ora ridotto al rango di “prezzemolino”) Alessandro Cecchi Paone; il “grande vecchio” del blues bianco John Mayall e Peppino Di Capri, cantautore partenopeo che ha fattivamente contribuito alla diffusione delle bollicine francesi nel nostro Paese: cameriere… Champagne!

    Nota a parte per il presidente Mattarella

    Da bambino ero innamorato del tricolore, soprattutto di quello che mio padre mi regalò alla vigilia della finale dei Mondiali Italia-Brasile del 1970, sperando di potermi poi portare con lui per le strade del quartiere a festeggiare, dopo il fischio finale. La realizzò con le sue mani, utilizzando un foglio da disegno, degli acquarelli e un bastoncino di legno come asta. Sappiamo tutti come andò. Successivamente, in età adulta, raramente mi è ricapitato di sentirmi veramente italiano, nonostante (o forse anche per colpa di) quella famosa canzone di Toto Cutugno. Spessissimo, lo ammetto, ho ceduto – non senza dolore – alla tentazione di vergognarmene amaramente. Una cosa su tutte, però, mi ha sempre riconciliato con la mia nazionalità d’origine: LA SERIETÀ, LO SPESSORE E LA RETTITUDINE DEL PRESIDENTE MATTARELLA che, secondo solo all’indimenticabile Sandro Pertini, ha incarnato perfettamente quel ruolo. E di questo, per una volta da italiano vero, mi sento di ringraziarlo.

    La somiglianza con l’inventore di una strumento epocale

    Notate la spiccata somiglianza – anche se con una pettinatura meno d’ordinanza – con Robert Arthur Moog, ingegnere, imprenditore ed inventore di uno dei primi sintetizzatori musicali a tastiera nel 1963, utilizzando le sonorità del Theremin. Dieci anni prima aveva visto in funzione un sequencer elettromeccanico, il Wall of Sound, costruito da Raymond Scott, probabilmente il primo compositore-inventore di strumenti e musica elettronica.

    Una tastiera che ha fatto la storia

    I contatti con Scott, di ventisei anni più anziano, furono professionalmente importanti per Moog. A partire dalla fine degli anni sessanta, i sintetizzatori di Moog divennero i più apprezzati e il nome stesso “Moog” si tramutò in sinonimo di sintetizzatore. A lui devono dire grazie moltissimi musicisti: Keith Emerson e Rick Wakeman, Walter Carlos (poi Wendy, dopo il cambio di sesso, che aiutò Moog nella progettazione). E ovviamente i Tangerine Dream e i Kraftwork… ma anche i Beatles, The Moody Blues e l’immenso Sun Ra.

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      Curiosità

      Fotografato nudo da Google Street View: poliziotto argentino vince la causa e ottiene un risarcimento

      Secondo i giudici argentini, la privacy dell’uomo è stata violata in modo palese: Google dovrà risarcirlo con 12.500 dollari. Decisivo il fatto che fosse all’interno della sua proprietà, protetta da un alto muro.

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      Google Street View

        Era un giorno come tanti nel 2017, quando un poliziotto argentino, in un momento di relax nel giardino di casa sua, fu immortalato nudo dalle telecamere mobili di Google Street View. L’immagine, sfuggita alle consuete procedure di oscuramento automatico, mostrava l’uomo completamente nudo dietro un muro di oltre due metri, nel cortile privato della sua abitazione. Il caso, inizialmente trascurato, si è trasformato in un lungo iter giudiziario che ha ora trovato la sua conclusione: Google dovrà risarcire l’uomo con 12.500 dollari.

        La vicenda è emersa quando la foto ha iniziato a circolare online, accompagnata dal nome della via e dal numero civico, elementi ben visibili nell’inquadratura. La combinazione di questi dati ha reso l’uomo facilmente identificabile, esponendolo al ridicolo tra colleghi e residenti del piccolo centro in cui vive.

        In un primo momento, un tribunale aveva respinto il ricorso del poliziotto, ritenendo che fosse stato lui a comportarsi in modo inappropriato nel proprio giardino. Ma la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza, stabilendo che non si trattava di uno spazio pubblico. Bensì privato e protetto da una barriera “più alta della media umana”. L’inquadratura è stata quindi definita come una “palese invasione della privacy”.

        La corte ha evidenziato anche una falla nei protocolli di Google, che solitamente sfoca i volti e le targhe. “In questo caso non si trattava di un volto, ma dell’intero corpo nudo di una persona, un’immagine che avrebbe dovuto essere evitata con ogni mezzo”, si legge nella sentenza.

        Assolte invece da ogni responsabilità la compagnia telefonica Cablevision SA e il sito di notizie El Censor, che avevano rilanciato la foto.

        Il caso solleva nuove domande sull’equilibrio tra tecnologia e tutela della privacy, dimostrando che, anche nell’era del digitale, il diritto alla riservatezza rimane fondamentale.

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          Curiosità

          Patatine al gusto… batteria? L’ultima trovata snack arriva dall’Olanda

          Una nuova linea di chips fa discutere: tra i gusti proposti anche quello ispirato alla “scossa” di una pila da 9 volt. La startup Rewind lancia un’edizione limitata che trasforma un ricordo bizzarro dell’infanzia in uno snack dal sapore elettrizzante

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          Patatine

            C’è chi gioca sulla tradizione e chi osa davvero. Dimenticate per un attimo i classici gusti di patatine come paprika, formaggio o cipolla. In Olanda è arrivato qualcosa di completamente diverso, destinato a far discutere (e incuriosire): le patatine al gusto di batteria da 9 volt. Sì, proprio quelle pile rettangolari che da bambini molti hanno, almeno una volta, toccato con la lingua, sentendone la leggera scossa metallica.

            A proporre questa trovata fuori dagli schemi è Rewind, un nuovo marchio europeo di snack che debutta proprio dai Paesi Bassi. Con l’intento dichiarato di mescolare sapori insoliti e nostalgia infantile. La linea include gusti decisamente più classici come sriracha, formaggio e cipolla, ma è l’edizione limitata “9V Battery” ad aver catalizzato l’attenzione mediatica, soprattutto online, dove la notizia ha già cominciato a circolare tra stupore e ironia.

            Secondo quanto comunicato dall’azienda, l’idea nasce da un “ricordo universale e bizzarro”. Quella sensazione metallica sulla lingua che ha colpito almeno una generazione cresciuta tra pile alcaline e giocattoli da montare. Rewind ha deciso di trasformare quel ricordo in un’esperienza gastronomica, apparentemente paradossale. Ma che mira proprio a stupire e far sorridere, più che conquistare i palati tradizionali.

            Sul piano del gusto, non si tratta ovviamente di un vero aroma chimico da pila: le patatine sono aromatizzate con un mix di note metalliche, acide e salate. In grado di evocare la sensazione della scossa elettrica, senza alcun rischio reale. Una provocazione giocosa che cavalca il trend dei gusti estremi e delle limited edition pensate per diventare virali sui social, soprattutto tra le generazioni più giovani.

            Al momento, le patatine al gusto di batteria sono disponibili solo in alcuni punti vendita nei Paesi Bassi. Ma l’azienda non esclude un’espansione futura, anche grazie all’eco mediatica dell’operazione. Rewind ha dichiarato di voler continuare a esplorare sapori “dimenticati” dell’infanzia, reinterpretandoli in chiave contemporanea.

            Che si tratti di una trovata pubblicitaria ben riuscita o di un azzardo destinato a svanire, una cosa è certa: il gusto batteria ha già lasciato il segno. E c’è chi è pronto a provarlo, se non altro per poter dire: “L’ho fatto davvero”.

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              Boom del giardinaggio urbano: la terrazza diventa living!

              Il giardinaggio urbano è diventato una delle attività preferite dagli abitanti delle città, trasformando balconi, tetti e piccoli spazi all’aperto in veri e propri paradisi verdi. Questa tendenza, cresciuta esponenzialmente durante i periodi di lockdown, continua a prosperare portando una serie di benefici ambientali, sociali e personali.

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                Coltivare il tuo piccolo angolo di paradiso verde!
                Il giardinaggio urbano è molto più di un semplice hobby. È un movimento che con il continuo sviluppo di nuove tecnologie e l’aumento della consapevolezza ambientale, negli anni a venire potrebbe essere il momento in cui le città fioriranno come mai prima d’ora.

                L’ascesa dei giardini di città in casa
                Il giardinaggio urbano non è solo una moda passeggera, ma una risposta concreta alle sfide della vita moderna. Con l’aumento della densità abitativa e la diminuzione degli spazi verdi nelle città, sempre più persone stanno trovando modi creativi per coltivare piante e ortaggi. Dalle pareti verdi verticali ai mini-orti sui balconi, le soluzioni sono tante e varie.

                Alcuni esempi di balconi a terrazzino di arredo verde urbano

                Benefici per l’ambiente
                Uno dei principali vantaggi del giardinaggio urbano è il suo impatto positivo sull’ambiente. Le piante aiutano a ridurre l’inquinamento atmosferico, assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno. Inoltre, i giardini urbani possono contribuire a ridurre l’effetto isola di calore delle città, mantenendo le temperature più fresche durante i mesi estivi.


                Benessere personale
                Coltivare un giardino, anche se piccolo, ha dimostrato di avere effetti positivi sul benessere mentale e fisico. Il giardinaggio può ridurre lo stress, migliorare l’umore e offrire un senso di realizzazione. Per molti, prendersi cura delle piante è diventata una forma di meditazione e un modo per riconnettersi con la natura, anche in contesti urbani.

                Innovazioni e tecnologie
                Sistemi di irrigazione automatizzati, sensori per il monitoraggio delle piante e app dedicate alla cura del giardino sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando questo settore. Queste tecnologie permettono anche a chi ha poco tempo o esperienza di ottenere ottimi risultati.

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