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Storie vere

Roman precario a 26 anni, separato, una figlia, vive in auto tra frigo e toilette da campo

Veronese, separato, era in difficoltà nel mantenere un appartamento e così ha deciso di vivere in auto. Ora fa il corriere e la sua storia diventerà un film.

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    Per quei pochi che ancora non hanno compreso bene il significato della parola resilienza questa è la storia giusta da leggere per farsene un’idea.

    Da due anni Roman vive in una station wagon attrezzata

    Roman Zancarli – il suo vero nome è Alfyorov Pomah – ucraino di Odessa, 26 anni, ha trasformato una Ford Focus nella sua casa su quattro ruote. Veronese – è stato adottato da una famiglia scaligera quando aveva quattro anni – separato e papà di una bimba, ha adottato uno stile di vita alternativo per far fronte alla precarietà lavorativa. Dal dicembre del 2022, infatti, Roman vive in auto. Una scelta influenzata dalla difficoltà di mantenere un appartamento. Una storia che lui stesso racconta sui social, dove è seguito da 36mila follower.

    Casa e lavoro sempre su strada

    Il primo inverno è stato terribile, dice Roman, ma con il tempo si è organizzato. La sua auto è diventata una dimora accogliente grazie al contributo di diverse aziende, che gli hanno fornito accessori. Dal materasso in memory foam al frigorifero, dalla piastra a induzione ai pannelli fotovoltaici e anche una toilette da campo. Roman, che lavora come corriere Amazon, si sposta tra Verona e altre città, parcheggiando la sua “casa” in luoghi diversi. E riesce a godersi la bellezza di paesaggi montani o angoli di città dimenticati.

    La vita su quattro ruote ha regalato a Roman inaspettate connessioni sociali

    Roman racconta di come i vicini lo accolgano con calore, offrendogli aiuto e compagnia. Da una vita solitaria e frenetica è passato a una più serena e socialmente arricchente, grazie all’affetto e al sostegno delle persone che incontra lungo il cammino. Racconta lui stesso che prima era diverso, più chiuso. Ora grazie a questa esperienza si sente più aperto e, dice lui stesso, riceve tanto amore dalle persone che incontra.

    Uno stile di vita minimalista che lo fa concentrare solo sulle cose che contano davvero

    Sebbene questa scelta di vita sia stata in parte forzata dalla precarietà lavorativa con il suo stile di vita minimalista, Roman si concentra su ciò che è davvero essenziale, tra cui un’alimentazione a chilometro zero e un contatto diretto con la natura. La sua esperienza ha attirato l’attenzione di un regista romano che sulla storia di Roman sta realizzando un docufilm, in uscita tra qualche settimana su Amazon Prime.

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      Storie vere

      Da 25 anni vive in crociera ma ora non riesce più a scendere. E’ affetto da una sindrone che lo fa sentire costantemente in movimento

      Ha trasformato la sua passione per le crociere in uno stile di vita, ma ora soffre di una rara condizione: la sindrome di Mal de Débarquement, o ‘gambe di mare’. Ecco la storia di Mario Salcedo e la sua battaglia contro questa malattia.

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        Si chiama Mario Salcedo l’uomo che ha trasformato la sua passione per le crociere in uno stile di vita unico. Da 25 anni, infatti, vive per sua scelta, a bordo di navi da crociera, lavorando da remoto per sole cinque ore al giorno e dedicando il resto del tempo a godersi i servizi offerti dalle navi. Una scelta di vita un poì speciale e che apparentemente potrebbe allettare molti ma che ha avuto un impatto sulla sua salute.

        La sindrome delle “gambe di mare”

        Salcedo ha sviluppato una condizione fisica conosciuta comunemente come sindrome di Mal de Débarquement (MdDS), o “malattia da sbarco“, comunemente chiamata “gambe di mare“. Questa sindrome è un disturbo neurologico che colpisce l’equilibrio e la percezione del movimento. Chi ne soffre, come Salcedo, ha la sensazione di dondolare o oscillare anche quando è sulla terraferma, come se fosse ancora a bordo di una nave.

        Cause e sintomi del mal da crociera

        La MdDS è causata da un adattamento del corpo al movimento costante delle navi da crociera. Il cervello si abitua a questo movimento e, una volta tornati sulla terraferma, fatica a riadattarsi all’assenza di oscillazioni. I sintomi sono diversi. Dalla sensazione di dondolio o oscillazione persistente alla difficoltà a mantenere l’equilibrio, dal costante sensazione di nausea e vertigini al perenne mal di testa, all’affaticamento cronico.

        Ma lui che dice: la testimonianza di Salcedo

        Come riportato da varie fonti di stampa, lo stesso Salcedo ha dichiarato: “Ho perso le gambe sulla terraferma. Barcollo così tanto che non riesco a camminare in linea retta. Sono così abituato a stare sulle navi che mi sento più a mio agio che sulla terraferma“.

        Che cos’è la sindrome di Mal de Débarquement e come si può affrontare

        Le cause precise della sindrome più comunemente chiamata “gambe di mare” non sono ancora completamente comprese, ma è certo che si manifesta dopo viaggi in mare (crociere o traghetti, lunghi voli aerei . Si ipotizza che il cervello mantenga la memoria del movimento dopo un’esposizione prolungata e non riesca a “riaggiustarsi” quando il movimento termina. Che fare quindi? A parte cnsultare subito uno specialista come un neurologo finora i rimedi più utilizzati consigliano una terapia vestibolare accompagnata da una terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Possono essere utili anche alcune tecniche di rilassamento, accompagnati da farmaci specifici e soprattuto una certa gradualità nel movimento.

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          Il cane poliziotto “fa un pisolino” durante le ore di lavoro. Conquista il web (ma riceve una punizione speciale)

          Il cane poliziotto Fu Zai dorme sul posto di lavoro e viene sanzionato .Le regole valgono per tutti,

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            Nel mondo del lavoro le regole sono uguali per tutti anche per il cane poliziotto. Lo ha imparato a sue spese Fu Zai, un adorabile Corgi che, dopo essere stato promosso a tutti gli effetti lo scorso ottobre, è diventato una vera e propria star sui social media cinesi grazie alle sue abilità nel rilevamento di esplosivi e al suo carattere affabile. Fu Zai è entrato in servizio presso l’ufficio di pubblica sicurezza di Weifang, nella provincia dello Shandong, Lo scorso anno in poco tempo questo cane ha conquistato il cuore di tutti, dagli addestratori ai colleghi umani, fino agli utenti di Douyin (il TikTok cinese). La polizia di Weifang ha persino creato un account dedicato al Corgi, “Corgi Police Dog Fu Zai and Its comrades“, dove vengono pubblicati video delle sue attività quotidiane, tra cui addestramenti e missioni.

            Un “incidente” sul lavoro e la giusta punizione

            Tra i suoi numeros successi, anche Fu Zai ha avuto una giornata storta. Durante un turno di lavoro, il giovane Corgi si è concesso un pisolino in ufficio e, come se non bastasse, ha anche urinato nella sua ciotola del cibo. Un incidente che non è passato inosservato e che è stato rivelato durante una cerimonia di premiazione. Nonostante l’ottimo lavoro svolto nel corso del 2024, Fu Zai ha ricevuto una “punizione simbolica”. Ovvero? I dolcetti e i giocattoli che gli erano stati assegnati come premio di fine anno gli sono stati confiscati. Gli sono rimasti soltanto un fiore rosso a testimonianza dei suoi successi. Un gesto che ha scatenato l’ilarità e la tenerezza del web.

            Sui social media tutti dalla sua parte

            Il video della “punizione”, con tanto di interrogatorio e confisca (quella per davvero) dei suoi giocattoli, ha generato una valanga di commenti sui social. Molti utenti hanno scherzato sull’episodio, paragonandolo alle proprie esperienze lavorative. “Ha lavorato duramente tutto l’anno, solo per perdere il bonus di fine anno. Posso capirlo benissimo“, ha commentato un utente. Un altro ha aggiunto: “Ha fatto pipì nella sua ciotola, non in quella del capo… ridategli immediatamente il premio“. Di fronte a questa ondata di sostegno, la polizia ha assicurato che Fu Zai non è rimasto a bocca asciutta. Per celebrare il Capodanno Lunare, il Corgi ha ricevuto un pacchetto regalo speciale con prelibatezze come aringhe del Pacifico, zuppa di zucca, ravioli, polpette di coniglio e persino una versione per cani del piatto tradizionale Fotiaoqiang.

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              Pulire tombe e cambiare vita: storie di successo tra social media e cimiteri

              Dalle tombe abbandonate al successo su TikTok, passando per una casa nuova: Shaun Tookey e “The Clean Girl” dimostrano che prendersi cura dei defunti può portare a risultati sorprendenti, sia economici che personali.

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                Molti si ricorderanno della Tiktoker americana conosciuta come “The Clean Girl” che ha raggiunto la popolarità condividendo video mentre puliva tombe e monumenti in cimiteri abbandonati. Questa è una storia simile. O quasi.

                Shaun Tookey: dalle tombe a un tetto per la sua famiglia

                Il 31enne di Harlow (Regno Unito), Shaun Tookey, in poco più di un anno ha saputo trasformare una passione in un lavoro redditizio. Da quando ha avviato la sua attività di pulizia tombe nel maggio 2023, ha visto la sua vita cambiare radicalmente. Grazie al passaparola e ai social media, è riuscito a ripulire oltre 300 tombe guadagnando tra i 175 e i 525 euro per ogni lavoro. Un successo che gli ha permesso di realizzare un sogno che sembrava irraggiungibile come comprare una casa per la sua famiglia. Bingo!

                Un impatto che va oltre il guadagno

                Sia Shaun Tookey che “The Clean Girl” dimostrano che prendersi cura delle tombe non è solo un modo per guadagnare, ma anche un gesto di grande valore sociale. I loro video e le loro storie toccano il cuore di chi ha perso i propri cari e non ha la possibilità di prendersi cura delle loro tombe. In molti casi, le famiglie li contattano per chiedere il loro aiuto, offrendo loro un compenso per il servizio svolto. Compensi che hanno permesso a Shaun Tookey di comprarsi una casa e finalmente avere un tetto. Entrambi sono esempi di come un lavoro umile e poco conosciuto possa trasformarsi in un successo, sia dal punto di vista economico che personale. La loro passione per la pulizia delle tombe li ha portati a guadagnare denaro, ma anche a fare del bene alla comunità, offrendo un servizio prezioso a chi ne ha bisogno. E, nel caso di Shaun Tookey, a realizzare un sogno importante come quello di garantire una casa per la sua famiglia.

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