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Patrizia Scurti e la mail di Natale di Giorgia Meloni: errori grammaticali, misteri tecnologici e una cancellazione degna di un thriller

Un invito allo scambio di auguri che finisce per scatenare ironie, sospetti e interrogativi su privacy e sicurezza. Quando una mail istituzionale si trasforma in un caso nazionale.

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    C’è qualcosa di irresistibilmente surreale nella storia della mail di Natale inviata dalla segretaria particolare di Giorgia Meloni, Patrizia Scurti. Non bastavano gli strafalcioni grammaticali degni di un tema delle medie corretto in rosso, né il pathos melodrammatico di certe frasi che sembrano uscite da un traduttore automatico in stato confusionale. No, ci voleva anche il mistero della mail che scompare, una trama da Mission: Impossible ambientata a Palazzo Chigi.

    La mail che nessuno dimenticherà (anche se ci hanno provato)

    Il 3 dicembre, alle 18:15, arriva nella casella dei dipendenti di Palazzo Chigi una mail che dovrebbe essere un invito allo scambio di auguri di Natale con la premier. Dovrebbe, appunto. Perché il testo è un capolavoro involontario di pathos e caos grammaticale:

    “Anche quest’anno il Presidente Giorgia tutti coloro che, quotidianamente, lavorano Meloni desidera rinnovare la tradizione dello scambio di auguri.”

    Un incipit che potrebbe essere interpretato come una poesia dadaista, se non fosse che la mail continua con altre perle:

    “E’ una bella occasione per ringraziare al servizio dell’Italia con impegno e competenza.”

    Un esempio perfetto di come l’italiano possa essere stuprato in poche righe. L’ironia si diffonde rapidamente tra i destinatari, ma non c’è tempo per apprezzare a fondo l’opera: poco dopo, la mail viene cancellata dai server. Letteralmente. Come se non fosse mai esistita.

    La cancellazione: magia o intrusione?

    Ed è qui che il caso diventa un thriller tecnologico. Perché, diciamocelo, chiunque abbia mai lavorato con un client di posta sa che una mail ricevuta non si cancella magicamente. Qualcuno deve aver avuto accesso alle caselle di posta dei dipendenti per eliminare quella fatidica comunicazione. Ma come è stato possibile? Un errore può essere comprensibile (seppur poco tollerabile da chi guadagna quasi 180 mila euro l’anno), ma la cancellazione di massa sfiora la paranoia istituzionale.

    “Ma non è che ci spiano?”
    “Come hanno fatto a cancellarla?”

    Queste le domande che serpeggiano tra i corridoi di Palazzo Chigi. Una preoccupazione legittima, considerando che la stessa Meloni ha spesso espresso la sua sfiducia verso il personale che lavora per lei. Ma ora, pare, la sfiducia sia reciproca: “E noi possiamo fidarci di loro?”

    Patrizia Scurti: la donna che tutto può (o quasi)

    Patrizia Scurti, “la padrona” come la chiama affettuosamente la premier, è da sempre il braccio destro di Giorgia Meloni. Non solo gestisce l’agenda, gli incontri e le telefonate (anche quelle con i famosi prankster russi Vovan & Lexus), ma sembra avere un’influenza che va ben oltre i confini del suo ufficio con vista su Piazza Colonna.

    La mail di Natale non è certo il primo scivolone associato alla segretaria particolare della premier. Dalle dimissioni di Mario Sechi, apparentemente legate a contrasti con lei, alla gestione del controverso incontro con Elon Musk, Scurti sembra essere sempre al centro di ogni nodo cruciale. Ma questa volta, il mix di errori grammaticali e cancellazioni misteriose rischia di offuscare la sua fama di “mostro di efficienza”.

    L’ironia: l’unica costante

    Tra i dipendenti, l’ironia è ormai l’unico strumento per affrontare la situazione. “Forse è meglio andare per funghi, come suggeriva Grillo,” scherza qualcuno. Ma l’umorismo non riesce a nascondere del tutto il disagio. La vicenda della mail cancellata solleva dubbi più ampi sulla sicurezza e sulla trasparenza delle comunicazioni interne.

    Un Natale da dimenticare

    Quello che doveva essere un semplice scambio di auguri si è trasformato in un caso che unisce in modo tragicomico inefficienza e paranoia. Una storia di Natale in cui la grammatica è vittima, la tecnologia complice e il buon senso… latitante. E mentre ci chiediamo se la mail cancellata sia stata davvero un errore o un’operazione deliberata, una cosa è certa: il Natale a Palazzo Chigi sarà ricordato non per lo spirito di festa, ma per il mistero della mail scomparsa e per quel “Presidente Giorgia tutti coloro che lavorano Meloni”.

    Forse, più che auguri, servirebbe un correttore automatico. E un esperto di cyber security.

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      Stress e postura scorretta, quel dolore al collo che non va via

      Il dolore al collo legato alle tensioni muscolari è un disturbo comune che può colpire persone di tutte le età. Le tensioni muscolari al collo possono derivare da una varietà di fattori, tra cui posture scorrette, stress, e movimenti ripetitivi.

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        Le cause principali delle tensioni muscolari al collo includono spesso attività quotidiane come lavorare al computer per lunghi periodi, guardare lo smartphone con la testa inclinata in avanti, o dormire in una posizione non ergonomica. Lo stress emotivo può anche contribuire significativamente, poiché spesso porta a una contrazione involontaria e prolungata dei muscoli del collo e delle spalle.

        Vediamo quali sono
        I muscoli più frequentemente interessati includono il trapezio, lo sternocleidomastoideo, i muscoli scaleni, i muscoli suboccipitali e i muscoli paraspinali cervicali.

        Trapezio: Questo muscolo esteso si trova nella parte superiore della schiena e del collo e spesso è coinvolto nei dolori legati alla tensione e allo stress. È responsabile del movimento delle scapole e del supporto della testa.

        Sternocleidomastoideo: Situato nella parte anteriore e laterale del collo, questo muscolo è fondamentale per la rotazione e la flessione del collo. La tensione in questo muscolo può causare dolore irradiato fino alla testa e alle spalle.

        Muscoli Scaleni: Questi muscoli, situati lateralmente nel collo, aiutano nella respirazione e nel movimento del collo. La loro tensione può contribuire a sintomi di dolore cervicale e irradiarsi verso il braccio.

        Muscoli Suboccipitali: Questi piccoli muscoli si trovano alla base del cranio e sono spesso associati a mal di testa e tensioni cervicali. Sono importanti per i movimenti fini della testa e per mantenere l’equilibrio posturale.

        Muscoli Paraspinali Cervicali: Situati lungo la colonna vertebrale cervicale, questi muscoli supportano la postura eretta del collo e della testa. La loro tensione o affaticamento può portare a dolore e rigidità.

        Affrontare il dolore al collo legato alle tensioni muscolari richiede un approccio multifattoriale. In alcuni casi, può essere utile consultare un fisioterapista o un medico specializzato per un trattamento personalizzato e consigli specifici.

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          Rucola e yogurt per fare il pieno di calcio, la pietra miliare per ossa forti e sane!

          Il calcio è un minerale essenziale per la salute delle ossa e dei denti. È il componente principale che rende le ossa forti e resistenti, costituendo circa il 99% del calcio totale nel corpo umano. Questo minerale svolge anche un ruolo cruciale in molte altre funzioni corporee, come la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la coagulazione del sangue.

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            Cos’è il calcio?
            Il calcio è un elemento chimico presente in natura, Ca e, una volta ingerito, viene assorbito dall’intestino e distribuito in tutto il corpo. Il 99% del calcio presente nell’organismo è concentrato nelle ossa e nei denti, dove forma una struttura cristallina solida che conferisce loro forza e rigidità.

            Le ossa non sono strutture statiche, sono in costante processo di rinnovamento attraverso la rimozione del vecchio tessuto osseo e la formazione di nuovo tessuto osseo. Questo processo è noto come rimodellamento osseo e dipende dalla disponibilità di calcio nel corpo. Quando l’apporto di calcio è insufficiente, il corpo inizia a prelevare calcio dalle ossa, indebolendole e aumentando il rischio di fratture e osteoporosi.


            Per mantenere una buona salute ossea, è essenziale assumere una quantità adeguata di calcio attraverso la dieta o integratori. Gli alimenti ricchi di calcio includono latticini, verdure a foglia verde, mandorle e alcuni tipi di pesce. Inoltre, la vitamina D è fondamentale per l’assorbimento del calcio; quindi, è importante garantire anche un adeguato apporto di questa vitamina attraverso l’esposizione solare o integratori.

            Un’adeguata attività fisica, specialmente esercizi con carico come camminare e sollevare pesi, può anche contribuire a mantenere le ossa forti e sane. La combinazione di una dieta ricca di calcio, una sufficiente esposizione alla vitamina D e un regolare esercizio fisico costituisce una strategia efficace per la prevenzione delle malattie ossee e il mantenimento di una buona salute scheletrica nel lungo termine.

            Vediamo il di calcio negli alimenti con valori RDA come porzione giornaliera consigliata.

            Yogurt greco (1 vasetto)                         20% RDA*
            Formaggio parmigiano (30g)              30% RDA*
            Sarde (100g)                                                 38% RDA*
            Mandorle (30g)                                            8% RDA*

            Inoltre, a sorpresa, la rucola è una vera e propria miniera di calcio. In 100 grammi troviamo circa 309 milligrammi di calcio. Questo la rende un’ottima alternativa ai latticini, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana.
            E la Tahina (la pasta di semi di sesamo), su 100 grammi contiene circa 426 mg di calcio.

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              Nomofobia: la paura di restare senza cellulare che sta distruggendo le nostre vite!

              È il terrore di essere senza il proprio cellulare o di non poterlo utilizzare. Questa dipendenza sta diventando sempre più comune, poiché molte persone sono fortemente dipendenti dal dispositivo mobile.

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                La nomofobia, termine derivato dall’espressione inglese “no-mobile-phone phobia”, rappresenta la paura di essere senza il proprio cellulare o di non poterlo utilizzare. Per molte persone, l’idea di perdere l’accesso al proprio telefono, anche solo temporaneamente, può scatenare ansia, panico e altri sintomi fisici. La nomofobia riflette l’importanza crescente della tecnologia nella nostra società e le sfide psicologiche che ne derivano.

                I sintomi possono includere ansia, panico, sudorazione e tachicardia quando si è separati dal proprio telefono o quando non si ha accesso a una connessione di rete. La nomofobia riflette la crescente integrazione della tecnologia nella nostra vita quotidiana e le conseguenze psicologiche associate alla sua assenza.

                Cosa fare quando si soffre di nomofobia
                Soffrire di nomofobia può essere debilitante, ma ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestire e superare questa fobia. Ecco alcuni passi che puoi seguire.

                Riconoscere il problema
                Il primo passo per affrontare la nomofobia è riconoscere e accettare di avere una dipendenza eccessiva dal cellulare.
                Stabilire limiti di utilizzo
                Imposta dei limiti di tempo per l’uso del cellulare. Usa app o funzionalità del telefono che monitorano e limitano il tempo trascorso sui dispositivi.
                Disconnessione programmata
                Dedica periodi specifici della giornata in cui spegnere il cellulare, come durante i pasti, prima di dormire o durante attività ricreative.
                Alternare le attività
                Trova attività alternative che non coinvolgano l’uso del cellulare, come leggere un libro, fare una passeggiata o praticare un hobby.
                Supporto sociale
                Parla della tua fobia con amici e familiari. Avere il supporto di persone care può rendere più facile affrontare e superare la nomofobia.
                Assistenza Professionale
                Se la nomofobia è grave e interferisce significativamente con la tua vita quotidiana, considera di consultare un terapeuta o uno psicologo per una terapia particolarmente efficace per trattare le fobie.
                Uso di Telefoni Secondari
                Utilizzare un telefono di riserva con funzionalità limitate può aiutare a ridurre la dipendenza dal dispositivo principale.
                Graduale riduzione
                Riduci gradualmente il tempo trascorso sul cellulare invece di tentare una disconnessione immediata. Questo può rendere il processo meno stressante.
                Consapevolezza della dipendenza
                Leggi e informati sulla nomofobia e sulla dipendenza tecnologica per comprendere meglio il problema e le sue implicazioni.
                Affrontare, dunque, la nomofobia richiede tempo e pazienza, ma con le giuste strategie è possibile ridurre significativamente la dipendenza dal cellulare.

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