Musica
“Per trovarmi seguite gli ulivi, non certo in un attico a Milano”: parola di Francesco Gabbani
Un artista che ha scelto di seguire un percorso autentico e positivo. La sua felicità non risiede nel lusso, ma nella bellezza della natura e nel legame sincero con le persone che lo circondano. Dopo il suo recente successo a Sanremo, Gabbani continua a percorrere la sua strada con serenità e gratitudine, restando fedele ai suoi valori e alla sua visione del mondo. Con il suo approccio genuino alla vita, Francesco Gabbani rappresenta un esempio di come sia possibile trovare la felicità nelle cose semplici e nei legami umani profondi.

Intervistato recentemente dal Corriere della Sera, il due volte vincitore di Sanremo racconta la sua visione della vita, il suo amore per la natura e la positività. Tra trekking tra gli ulivi, esperienze a Sanremo e la gratitudine verso Carlo Conti, il cantante svela cosa lo rende veramente felice. Scopriamo insieme il suo approccio autentico alla felicità.
La felicità nelle piccole cose, non in un attico metropolitano
Gabbani ha sempre scelto una vita semplice, lontana dai riflettori e dalle lussuose tentazioni della città. Recentemente, in un’intervista al Corriere della Sera, il cantante ha parlato della sua scelta di vivere in campagna, circondato dalla natura, e ha spiegato cosa lo rende veramente felice. «Non sarei felice in un attico a Milano» ha dichiarato, facendo capire che la sua felicità non passa attraverso i beni materiali. La sua visione della vita è quella di chi ha scelto di vivere in armonia con la natura e di apprezzare le piccole cose quotidiane.
L’amore per la natura
Fin da bambino, Gabbani ha vissuto in un territorio toscano, immerso nella natura e con una vista spettacolare. La sua casa si trova tra gli ulivi, ed è qui che il cantante si sente davvero a casa. «Sono nato e cresciuto in un territorio toscano di confine con la Liguria, dove con i piedi in mare vedi la montagna, mentre dalla cima della montagna vedi il mare» ha spiegato. Questo legame profondo con la natura ha avuto un impatto duraturo sulla sua vita, che oggi si riflette nel suo stile di vita tranquillo e riflessivo. Quando non è impegnato con la musica, Francesco si dedica al trekking sulle vette delle Alpi Apuane, in un perfetto equilibrio tra mente e corpo.
Positività come stile esistenziale, non a caso canta… “Viva la vita”
L’approccio positivo alla vita è un tema ricorrente nell’intervista. Francesco Gabbani ha chiarito che la positività non è solo un atteggiamento, ma un vero e proprio modus vivendi. «Ho scelto la positività come stile di vita» ha detto, spiegando che ciò che lo rende felice sono proprio gli aspetti autentici della vita. Non cerca la felicità nelle cose materiali o nei successi mondani, ma nelle piccole gioie quotidiane. «Diciamo che non troverei la felicità in un attico di 300 mq a Milano, o in un’auto di lusso» ha spiegato, aggiungendo che la sua energia proviene dalla natura e dalle relazioni umane sincere.
L’incontro con il pubblico è un altro aspetto che gli dà grande soddisfazione. Durante il suo recente tour di firmacopie, i bambini lo hanno travolto di affetto, regalando a Gabbani un’energia autentica che difficilmente può essere trovata in altro. Questo legame con il pubblico, e in particolare con i più giovani, è per lui una fonte di grande motivazione.
A Sanremo 2025
Un altro tema trattato nell’intervista è stato il suo rapporto con Carlo Conti, direttore artistico del Festival di Sanremo. Francesco ha ringraziato Conti per la sua visione del festival, che ha posto la musica al centro dell’attenzione, senza fronzoli. «Carlo Conti ha portato il suo modo di fare spettacolo: ha messo la musica al centro di un Festival più asciutto, con meno fronzoli» ha affermato il cantante. Gabbani ha anche espresso gratitudine per l’opportunità di partecipare nuovamente al Festival, dopo la sua prima esperienza nel 2016. «Nel 2017 mi ha dato la possibilità di esprimermi quando ancora il pubblico non mi conosceva» ha detto, riconoscendo quanto sia stato importante per la sua carriera. Quest’anno, con una canzone dal suono molto diverso, Gabbani ha avuto la possibilità di dimostrare la sua evoluzione musicale. «Non era scontato che mi riprendesse quest’anno, con una canzone dalla cifra molto diversa» ha commentato, sottolineando come Conti abbia sempre apprezzato e rispettato il suo percorso artistico.
Lasciandosi guidare dalla positività
Francesco Gabbani non ha mai nascosto di essere un uomo che ha scelto la felicità come filosofia di vita. Non si tratta solo di un atteggiamento, ma di un vero e proprio stile di vita che lo porta a vivere in modo semplice e naturale. «La positività è la mia scelta quotidiana» ha spiegato. Dichiarando che questo approccio lo aiuta a superare le difficoltà e a mantenere una visione ottimistica sulla vita. Per lui, la felicità non è qualcosa di lontano, ma una condizione che si crea ogni giorno con piccole azioni, come passeggiare tra gli ulivi o dedicare tempo alle persone che ama.
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Musica
Per la Vanoni la laurea fa 90… e la consegna diventa uno show dei suoi
A 90 anni Ornella Vanoni riceve la laurea honoris causa alla Statale di Milano e trasforma la cerimonia in uno spettacolo indimenticabile. Tra aneddoti su Gino Paoli e risate con Fazio, Littizzetto e Mahmood, la diva dimostra che il talento (e l’ironia) non hanno età.

Mercoledì scorso, l’Università Statale di Milano ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Musica, Culture, Media e Performance a una delle icone più amate dello spettacolo italiano: Ornella Vanoni. Non un evento qualunque, ma una vera e propria festa, in perfetto stile Vanoni: elegante, irriverente, piena di storie da raccontare.
Applausi e ospiti vip: tutti pazzi per Ornella
Ad applaudirla in aula magna c’erano tanti amici e colleghi del mondo dello spettacolo, da Fabio Fazio a Luciana Littizzetto, fino al cantante Mahmood, che le ha anche portato un bouquet di fiori. L’atmosfera era quella dei grandi eventi, ma con l’energia leggera e disarmante che solo Ornella sa creare.
“Era un ragazzo bruttino…”: gli aneddoti che fanno storia
Nel suo discorso, la cantante ha fatto ridere e commuovere il pubblico. Ha ricordato il suo primo incontro con Gino Paoli, raccontato con quella schiettezza che è ormai il suo marchio di fabbrica: “Era un ragazzo bruttino che suonava malino. Gli chiesi: ‘Mi scrivi una canzone?’ E lui disse ‘Sì’. Era Paoli. Scrisse Senza fine”. E da lì, in effetti, non finì più”.
“Io un ego non ce l’ho, lo sto ancora aspettando”
Tra un applauso e l’altro, la Vanoni ha ironizzato su sé stessa e sul mondo dello spettacolo. “Ci sono artisti con ego pazzeschi. Io? Lo sto ancora aspettando, forse è tardi!”, ha detto ridendo. Poi, con tenerezza, ha aggiunto: “I miei sarebbero impazziti di gioia nel sapere che ho una laurea”.
Musica e parole: un amore lungo una vita
“La musica è meravigliosa”, ha dichiarato nel finale del suo intervento. “È un valore aggiunto alla parola, e per me che sono una cantante è tutto. Sempre alla musica tornavo”. Un atto d’amore verso l’arte che l’ha accompagnata per oltre 70 anni di carriera, tra palcoscenici, dischi e rivoluzioni musicali.
Laureata sì, ma regina lo era già
La laurea ad honorem non è solo un titolo simbolico, ma un riconoscimento alla carriera, alla voce, allo stile e al carattere unico di Ornella Vanoni. Con la sua solita classe e un’ironia che non conosce rughe, ha dimostrato che si può brillare sempre, anche tra i banchi dell’università. E mentre il mondo applaude, Ornella si conferma – ancora una volta – la vera diva senza fine.
Musica
Adolfo Durante: la voce – e tanto di barba – che celebra e reinventa il mito di Mina
Con l’uscita del nuovo EP “Suprema – Ultimo Atto”, Adolfo Durante conquista il pubblico reinterpretando Mina con una sensibilità unica e sorprendente. Una carriera in ascesa, tra riconoscimenti, collaborazioni prestigiose e uno stile inconfondibile che fonde passione, tecnica e identità artistica.

Fino a maggio 2025, il suo era conosciuto solo agli appassionati della musica d’autore. È stato il nuovo talent show di Amadeus, Like a Star, a far emergere tutto il suo potenziale. La sua interpretazione intensa e credibile del repertorio di Mina ha lasciato pubblico e giuria senza parole, garantendogli la vittoria nella prima puntata e un posto nella finale.
Un omaggio tra innovazione e rispetto
Il nuovo EP Suprema – Ultimo Atto segna una tappa fondamentale nella carriera del cantante mantovano. La raccolta propone cover di Mina dagli anni Ottanta a oggi, affiancate dal brano inedito Solo la pioggia, firmato da Graziano Accinni e Alessandro Hellmann. Una ballata intrisa di nostalgia e ironia, resa ancora più intensa dalla produzione curata da Alberto Lombardi, con cui Durante ha stretto un profondo sodalizio artistico.
Una carriera costruita con passione e coerenza
Durante debutta nei primi anni Duemila, distinguendosi per la sua versatilità tra jazz, rock e musica d’autore. Il suo primo album “Libertà” (2015), prodotto da Enrico Andreini, contiene brani importanti come Per quanto bella sei, firmato da Oscar Avogadro. Con il brano Libertà vince il premio Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty, dando il via a una collaborazione con Amnesty International che prosegue negli anni.
Impegno civile e sperimentazione musicale
Dal 2017, l’incontro con Lombardi e Hellmann inaugura un nuovo corso artistico. Singoli come È questa la notte e Stella affrontano temi come l’immigrazione e le spose bambine, ottenendo riconoscimenti nei festival musicali e spazio nei cinema. Il progetto Nell’attesa di un bacio (2019) e il raffinato Questione di corde (2020) testimoniano la continua evoluzione di Durante, che riesce a fondere impegno sociale e qualità interpretativa.
“Giorni sospesi” e l’evoluzione rock
Nel 2022 arriva “Giorni sospesi”, un EP più energico che affronta il tema della pandemia con lucidità e forza espressiva. Tra i brani spicca L’alieno, interpretato con Gabriele Morini e selezionato per la 25ª edizione di Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty.
Tra arte e performance: la poetica di Adolfo Durante
Nel 2022 e 2023 pubblica i singoli Quanto amore c’è e La vita che va, con videoclip ricercati e narrativi. In particolare, nel video de La vita che va, la drag queen Peperita interpreta il tempo in una chiave poetica e felliniana, sottolineando il forte legame tra musica e performance teatrale nella visione artistica di Durante.
Adolfo Durante reinventa Mina: l’incontro tra rispetto e originalità
Il suo è molto più di un semplice tributo: è un atto d’amore artistico, un’operazione rischiosa e affascinante. Adolfo Durante riesce nell’impresa di rendere omaggio a Mina senza imitarla, reinterpretandola con una voce potente, calda e personale. Il risultato è un EP che unisce fedeltà e innovazione, capace di emozionare anche i più scettici.
Una voce destinata a lasciare il segno
Dalla vittoria televisiva alla pubblicazione di Suprema – Ultimo Atto, Durante si conferma come uno degli artisti più originali e coraggiosi del panorama musicale italiano. Con una voce che sfida le etichette e una visione artistica ben definita, il “cantante con la barba che canta Mina meglio di Mina” è oggi molto più di una rivelazione: è una certezza.
Musica
Il femminismo pop a cuccia: il nuovo album di Sabrina Carpenter è un pugno alla militanza ipocrita (video)
Un prodotto che fa gridare allo scandalo: chi cerca indignazione prêt-à-porter, è meglio che scorra oltre. La copertina del nuovo album di Sabrina – “Man’s Best Friend” – non è solo una provocazione estetica, è un dito medio in guanti di raso all’ipocrisia femminista da influencer e al pop moralista da manuale IKEA. Così è… se vi pare.

L’immagine è quella che tutti abbiamo visto ormai dappertutto: lei inginocchiata, lui in completo total black – molto macho – che le tiene i capelli come un guinzaglio. Il sottotesto per una foto del genere? Neanche tanto sotto… ed è proprio qui che scatta il consueto teatrino dell’indignazione. L’album uscirà a fine agosto ma le pasionarie digitali gridano già da ora al patriarcato, al sessismo, alla solita mercificazione del corpo femminile. Peccato che, a ben guardare, siano le stesse che, alcune storie prima su Instagram, posano con linguacce e seni in primo piano sponsorizzando integratori detox…

La copertina in questione
Chi urla allo scandalo… ti promuove!
Sabrina è un prodotto Disney e, in quanto tale, conosce bene i meccanismi del mercato dell’indignazione. Ti spogli, magari simuli pure una fellatio sul palco e voilà: le femministe più accese entrano in modalità surriscaldamento, regalandoti esattamente il tipo di visibilità virale che ogni popstar sogna.
Seguendo il topic del momento
Il titolo del disco, Man’s Best Friend, è una provocazione a più strati. In apparenza un’auto-umiliazione mascherata da erotismo canino, in realtà una nitida fotografia del rapporto malsano che molte artiste (e militanti) intrattengono con l’immagine della donna. Oscillante in equilibrio precario tra vittima e carnefice, tra dea e oggetto, a seconda del trend del momento.
Scandalo e business, rapporto stretto
Mentre le benpensanti si accapigliano su X, la Carpenter mette in scena un femminismo molto più lucido e spietato: quello consapevole di giocare con gli stereotipi senza pretendere di abolirli. Lei è la pin-up che ti sussurra oscenità in falsetto, la vendicatrice glitterata che scrive “Manchild” come frecciatina all’ex (si tratterebbe di Barry Keoghan, secondo le malelingue) e intanto si costruisce, passo dopo passo, un’immagine micidiale. Non più l’ex stellina della Disney Productions ma un’arma pop programmata per scandalizzare i giusti e vendere ai colpevoli.
Marketing sottile ma efficacissimo
A ben guardare, il punto della questione non è che una donna si inginocchia davanti a un uomo – succede anche fuori dagli shooting fotografici – ma che lo faccia con un sorriso e senza scusarsi. E in quel caso le teoriche del gender vanno in totale cortocircuito. Come osi, Sabrina, non chiedere il permesso? Come osi piacerti nel ruolo che loro hanno dichiarato inaccettabile. Può piacere o meno… ma questa è la nuova era della provocazione pop. Quella dove il guinzaglio lo tiene chi sa cosa sta facendo. E – attenzione – non è detto che sia l’uomo…
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