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Musica

Brunori Sas: “Napoli ha colonizzato la mia infanzia. Sogno di cantare ‘Malafemmena’”

Dopo il podio a Sanremo e milioni di streaming su Spotify, Brunori Sas torna in concerto con un tour “alla vecchia maniera”. “Napoli mi ha formato. Ho un legame viscerale con la sua musica, i suoi artisti, la sua gente. Sarà uno show unico, senza effetti speciali. Solo canzoni vere e un affetto grande”.

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    Dario Brunori, in arte Brunori Sas, è tra i musicisti più ascoltati del 2025. La sua hit sanremese L’albero delle noci, che dà anche il titolo al nuovo album, ha superato i 15 milioni di streaming su Spotify. Dopo il trionfo al 75° Festival di Sanremo, dove ha conquistato il podio e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, arriva stasera al Palapartenope per una tappa molto attesa del suo tour.

    “Sarà un concerto alla vecchia maniera” ha dichiarato. “Senza trovate sceniche fini a sé stesse. Tutto quello che si sente è live, con le sue ‘sporcature’ e le sue imperfezioni. Ogni concerto è diverso dall’altro, anche in funzione della città in cui mi esibisco. E siccome amo Napoli in maniera speciale, sarà un concerto unico”.

    Il rapporto con Napoli, del resto, è profondo: “Il mio legame con la musica napoletana è letteralmente viscerale. Così come lo è l’influenza che Napoli ha esercitato su di me. Sono cresciuto con le canzoni partenopee, da Pino Daniele a Roberto Murolo, ma anche con figure di riferimento extra musicali come Massimo Troisi ed Eduardo De Filippo”.

    “Ho vissuto in un paese di mare della costa nord calabrese, e in estate eravamo spesso ‘colonizzati’ dai napoletani. Ma non lo dico in senso negativo. C’erano magari prima le risse, poi sempre e solo abbracci. In fondo abbiamo in comune molte cose, a partire dall’aspetto comico e teatrale con cui tendo a gestire il mio modo di parlare”.

    E confessa: “Mi piacerebbe tantissimo cantare una canzone tradizionale napoletana. ‘Malafemmena’ in particolare. Credo che in questo periodo storico sia particolarmente giusto cantarla”. Ma non è l’unico brano che ama: “Tra quelli più antichi aggiungerei ‘Reginella’. Poi c’è ‘Cammina cammina’ di Pino Daniele. La trovo superlativa. Racconta il punto di vista di un vecchio con una tenerezza incredibile. Mi commuove ogni volta che la riascolto. È contenuta in un disco miliare come ‘Terra mia’, scritto ai tempi in una valle di lacrime”.

    Durante il tour, il cantautore ha deciso di proiettare sui maxischermi scene di vecchi matrimoni: “Sulle note di ‘Per non perdere’ proiettiamo anche alcune immagini del matrimonio di mio padre e mia madre, rigorosamente in Super8. Mi fa piacere che le persone abbiano spunti su cui soffermarsi, così da non distrarsi con gli schermi del cellulare”.

    E conclude con un sorriso: “C’è molto affetto ai miei live. Il mio pubblico mi chiama ‘Darione’, che per il mio sex appeal è un po’ una caduta tragica. Ma è un nomignolo che racconta un legame profondo. E io ci tengo a tenerlo vivo, canzone dopo canzone”.

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      Musica

      30 anni di carriera celebrati da Irene Grandi nella maniera migliore: con un tour!

      Dopo tre decadi di una carriera vissuta sempre al massimo, con una passione contagiosa e una voglia instancabile di sperimentare, la cantante toscana è pronta a riprendersi la scena live con il suo attesissimo “Fiera di Me Tour“. Un evento che non è solo una serie di concerti, ma una vera e propria immersione nel mondo musicale di una delle voci più iconiche del panorama italiano, un’artista che ha saputo attraversare le mode e le generazioni rimanendo sempre fedele a sé stessa.

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        Irene Grandi tour 2025. La cantautrice toscana torna dal vivo per celebrare trent’anni di carriera con il Fiera di Me Tour, uno spettacolo che attraversa i grandi classici del suo repertorio e le nuove canzoni pubblicate negli ultimi mesi.

        Un concerto che è soprattutto un racconto, una celebrazione, un viaggio musicale che parte da brani come In vacanza da una vitaa tua ragazza sempre, Bruci la città, e Prima di partire per un lungo viaggio per arrivare fino a Fiera di Me e Universo, brano firmato da Francesco Bianconi dei Baustelle e Kaballà.

        Il tour è organizzato da IMARTS – International Music and Arts. Con Irene sul palco a suonare ci saranno Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso, Fabrizio Morganti alla batteria, Marco Galeone alle tastiere e Titta Nesti ai cori e polistrumenti.

        Nel frattempo è uscito Favole, il nuovo singolo che si aggiunge al percorso artistico intrapreso con i brani pubblicati lo scorso anno. Una canzone che, come le precedenti, mostra un lato intimo e riflessivo dell’artista. Un brano morbido e accattivante ma con una sottile vena di malinconia disincantata, che invita a riflettere su quanto, oggi, sia difficile assumersi la responsabilità di una relazione.

        Le prime date confermate del Fiera di Me Tour 2025

        31 maggio – Scandiano (RE), FestivaLOVE 2025 – Piazza Fiume

        12 giugno – Tortona (AL), Arena Magaplex Stardust OASI

        28 giugno – San Giovanni (SS), Piazza San Giovanni

        26 luglio – Verona, Teatro Romano – Estate Teatrale Veronese

        31 luglio – Bertinoro (FC), Festival Entroterre – Giardini della Rocca

        5 agosto – Cefalù (PA), Lungomare Giuseppe Giardina

        8 agosto – Pineto (TE), Piazza Cuba

        9 agosto – Giovinazzo (BA), Piazza Vittorio Emanuele

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          Musica

          “Self Control” a teatro: il viaggio di Raf tra emozioni e suoni anni ’80

          Il tour teatrale di Raf celebra i 40 anni di Self Control e riaccende l’amore per le sonorità anni ’80. Un’occasione per riflettere sul cambiamento dell’industria musicale e sull’evoluzione del ruolo dell’artista.

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            Dopo il successo nei club, Raf riporta sul palco Self Control 40th Anniversary, uno spettacolo che approda ora nei teatri italiani, con la data zero fissata il 23 maggio 2025 al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Più che un concerto nostalgico, è un’esperienza viva e attuale, che mette al centro l’emozione della musica.

            “Dal vivo non c’è nulla di nostalgico – racconta Raf, all’anagrafe Raffaele Riefoli – perché oggi più che mai si sente il bisogno di tornare a quelle sonorità autentiche, che sapevano emozionare con contenuti veri”. Il pubblico di oggi, anche i trentenni, riscopre gli anni ’80 non per rimpianto, ma per desiderio di autenticità.

            L’eredità degli anni ’80 tra suono e memoria

            Per Raf, gli anni ’80 rappresentano molto più che un decennio musicale: sono un patrimonio culturale che resiste al tempo. “Abbiamo vissuto un periodo straordinario. Non solo musicalmente, ma anche storicamente: la caduta del Muro di Berlino, i primi sintetizzatori, l’equilibrio tra tecnologia e analogico. Era tutto più affascinante, più vero”.

            La musica di quel tempo, spiega il cantautore, continua a parlare a nuove generazioni perché nasceva da un mondo meno filtrato dai social e dagli algoritmi. “Oggi è tutto più veloce, più effimero. Si produce per i trend, non per lasciare un segno”.

            Una canzone che rappresenta un’epoca irripetibile

            Il brano, scritto dall’indimenticabile autore e produttore Giancarlo Bigazzi (musica) e Steve Piccolo (testo) insieme allo stesso Raf, arrangiato da Celso Valli, ebbe uno straordinario successo in tutto il mondo diventando uno dei brani italo disco più famosi di sempre. Insieme con la cover di Laura Branigan, il singolo vendette più di 20 milioni di copie in tutto il mondo. Ricorda l’artista: “Arrivai a Firenze a 17 anni, ero uno studente del Liceo artistico Porta Romana. Dopo il diploma mi iscrissi alla facoltà di architettura ma non mi sono mai laureato. La musica ha preso il sopravvento. Il suo undergrond culturale che Firenze offriva a quel tempo era molto frizzante. Tramite il proprietario di un negozio di musica che frequentavo iniziai a collaborare con Bigazzi. Lavoravamo nell’ombra, oggi ci chiamerebbero producer, su pezzi di ogni tipo, soprattutto per altri cantanti”.

            Così nacque Self Control

            Prosegue a raccontare Raf: “Bigazzi mi convinse a cantarla, era uno dei tanti pezzi italodisco prodotti. Lo aveva fatto ascoltare al produttore di Laura Branigan, il brano era piaciuto e lei lo avrebbe lanciato nel giro di poco tempo. Bigazzi mi fece prendere una licenza, all’epoca ero militare, e la incidemmo per primi. Non l’avrei mai detto ma ci esplose in mano. Un pezzo italodance, certo, ma con elementi di novità, per esempio il rock del riff che lo introduce”.

            L’artista oggi: tra performance e algoritmi

            Raf sottolinea quanto sia cambiata oggi la figura dell’artista. “Negli anni ’80 aveva senso fare un album, raccontare qualcosa di completo. Oggi si pensa solo al singolo virale. Anche chi scrive è condizionato: bisogna performare, non emozionare”. Il sistema attuale, dominato da piattaforme e intelligenze artificiali, impone ritmi che penalizzano la creatività. “Tutto si ascolta in modalità TikTok. Melodie veloci, nessun tempo per la riflessione. È un circolo vizioso che allontana dalla vera musica”.

            Un ritorno al cuore della musica

            Il tour teatrale di Raf non è solo un omaggio a Self Control, ma un invito a riscoprire la musica come esperienza emotiva e collettiva. “La gente ha fame di autenticità. Vuole concerti che parlino al cuore, non solo allo scroll”. E forse proprio da quel passato così ricco di emozioni può ripartire una nuova era musicale, più umana e meno digitale.

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              Musica

              Tre giorni di eventi al Tettuccio di Montecatini Terme, tutti per l’indimenticabile Mia Martini

              Dal 10 al 12 maggio 2025, Montecatini Terme rende omaggio a Mia Martini con una rassegna unica in Italia. Tra concerti, mostre, proiezioni e dibattiti, il “Mia Martini Festival” porta in scena l’eredità di un’artista indimenticabile, grazie alla rassegna “Acqua in bocca ma non troppo”. Scopri tutti i dettagli, ospiti e iniziative in programma.

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                Montecatini Terme, città termale Patrimonio UNESCO, ospita dal 10 al 12 maggio 2025 un evento unico nel panorama culturale italiano: tre giorni dedicati alla cantante calabrese Mia Martini, una delle voci più intense e amate della musica italiana. La rassegna si inserisce nell’ottava edizione di Acqua in bocca ma non troppo, manifestazione che promuove la cultura in tutte le sue forme nello splendido scenario dello stabilimento termale Tettuccio. Il titolo scelto per l’omaggio – Mia Martini… E ancora canto – richiama una delle sue canzoni del 1981, sottolineando quanto il suo messaggio artistico continui a risuonare anche tra le nuove generazioni.

                Il programma del Mia Martini Festival 2025

                Sabato 10 maggio – Serata inaugurale tra musica e testimonianze

                Alle 20:30 nella Sala Portoghesi delle Terme Tettuccio, si terrà la decima edizione del Mia Martini Festival, con la partecipazione di artisti, musicisti e amici dell’artista.

                Tra i protagonisti:

                • Francesca Alotta
                • Mimmo Cavallo
                • Franco Fasano
                • Papillon
                • Cecille
                • Stefano Sani
                • Le giovani promesse Lady Sox e Flavia De Bartolomeo

                Ad arricchire la serata, proiezioni di materiale d’archivio a cura di Massimiliano Cané di Rai Techetechetè e la testimonianza di Marco Masini. L’apertura sarà affidata a Sara Fattori, vincitrice del Mia Martini Festival Song Contest online, diretto da Antonio Porcelli in collaborazione con Stefano Ripa.

                Domenica 11 maggio – Mostra, dibattiti e docufilm

                Dalle 10:00, inaugurazione della mostra di vinili, abiti e memorabilia dedicata all’artista, con pezzi unici come il tailleur Armani del Festival di Sanremo 1992 e la Gondola d’Oro del 1973.

                Alle 18:00, spazio al dialogo con:

                • Olivia Berté, sorella di Mimì
                • Gianna Bigazzi
                • Ilaria Bonuccelli, giornalista ed esperta di violenza di genere
                • Il regista Giorgio Verdelli

                Alle 20:00, proiezione del docufilm “Fammi sentire bella”.

                Lunedì 12 maggio – Presentazioni e approfondimenti

                Dalle 18:00, presentazioni di libri e tesi di Laurea dedicate a Mia Martini. Tra gli ospiti:

                • Andrea Cosimini
                • Fabrizio Manca
                • Rosaria Maria Marino

                La conduzione è affidata a Simona Peselli e Ciro Castaldo, direttore artistico, giornalista e autore del libro-CD Martini Cocktail, vincitore del Concorso Writers Casa Sanremo 2024.

                Un ricordo che resiste al tempo

                Simona Peselli, direttrice editoriale della rassegna, ha fortemente voluto questo tributo a Mia Martini. Con la collaborazione di Gianna Bigazzi e Ciro Castaldo, l’evento rappresenta un atto di giustizia culturale e artistica nei confronti di un talento troppo spesso osteggiato in vita, ma oggi celebrato come merita.

                “Mia Martini è stata vittima di un sistema che punisce il talento femminile. Oggi, finalmente, il tempo le sta rendendo giustizia.”

                Un appuntamento imperdibile a Montecatini Terme

                L’evento è organizzato dall’associazione no profit “Universo di Mimì”, con il patrocinio del Comune di Montecatini Terme, il sostegno di Esselunga e la collaborazione di Federalberghi Apam. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo ass.acquainboccamanontroppo@gmail.com

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