Enrico Papi spegne 60 candeline e lo fa con un sorriso che non ha mai smesso di sfoggiare in tv. Nella sua Roma, al fianco della moglie Raffaella Schifino e dei due figli, ha festeggiato in famiglia, mentre il pubblico lo ritrova in prima serata su Italia 1 con Sarabanda Celebrity, revival del suo show cult.

Ma la storia di Papi non è solo “du-du-da-da”. Laureando mancato in Giurisprudenza, è stato Giancarlo Magalli a notarlo per primo, e non proprio in modo convenzionale: “Sapevo che cercava qualcuno per le candid camera. Aveva l’ufficio al piano terra, io entrai direttamente dalla finestra per propormi”. Detto, fatto: da quel momento, la tv non lo ha più lasciato andare.

Nel 2001 fu chiamato da Raffaella Carrà a Sanremo, un’esperienza segnata da tensioni con Massimo Ceccherini e una clamorosa gaffe. Tanto clamorosa da spingere Franca Ciampi, moglie del Presidente della Repubblica, a definirlo pubblicamente “un cretino”. Oggi Papi la prende con filosofia: “Fui ingenuo. Volevamo un DopoFestival dissacrante… e ci siamo riusciti, forse troppo”.

In amore, invece, non ha mai sbagliato un colpo. È sposato dal 1998 con Raffaella, donna schiva e lontana dai riflettori. “Ci autosopportiamo”, ha detto con l’ironia che lo contraddistingue. “Stare insieme da 25 anni è quasi una perversione”. Il loro testimone di nozze? Nientemeno che Maurizio Costanzo.

Scherza, si prende in giro e non ha mai smesso di reinventarsi. Ecco perché, a 60 anni, Enrico Papi è ancora lì, sul piccolo schermo, tra una nota musicale e un tormentone nuovo di zecca.

Greta Zuccarello, sotto il sole di Milano Marittima, è un mix esplosivo di grazia e fascino. Bikini da dieci e lode, sorriso contagioso e un pensiero fisso: non smettere mai di ballare. E di crescere. Perché per la nuova “professoressa” de L’Eredità, diventata volto amatissimo del quiz di Rai 1 accanto a Marco Liorni, ogni stagione è buona per mettersi in gioco.

«Devo dire di sì, mi piace proprio parlare», racconta con ironia Greta, che finora avevamo visto volteggiare nei corpi di ballo di Tale e Quale Show e The Voice Kids, ma anche affrontare le difficoltà – e la fame – a L’Isola dei Famosi 2024. «La danza è tutto per me, ma la conduzione è un sogno che tengo nel cassetto, anzi, un sogno che ora vorrei tirare fuori».

E a scuola, che tipo era? Severissima o “alla mano”? «Io credo nei professori buoni, quelli che ti aiutano davvero a capire. Come il mio di Matematica al liceo linguistico, il professor Luca Aluffi: spiegava anche mille volte, ma non ti lasciava mai indietro».

Il gioco che preferisce a L’Eredità? Nessun dubbio: la Ghigliottina. «Anche se non giochiamo in studio, l’adrenalina è altissima. Da casa tutto sembra più facile, ma lì ti senti coinvolta, ed è un attimo perdere il filo». Ma Greta, anche quando “crolla”, lo fa con stile.

Nel frattempo, tra un bagno e una foto rubata, resta sulla cresta dell’onda. Con o senza onde vere. E se il bikini parla chiaro, il futuro lo fa ancora di più. E chissà, magari la vedremo presto non solo a danzare o a spiegare parole, ma anche a condurre. Con passo leggero e sorriso smagliante.

Fisico scolpito, energia da vendere e zero intenzione di fermarsi: Jon Bon Jovi, leggenda del rock, ha appena compiuto 62 anni e sembra uscito da un concerto degli anni ’90. Con oltre 130 milioni di dischi venduti, il leader dei Bon Jovi continua a correre — in tutti i sensi. Corre davvero, ogni giorno, per almeno un’ora, sei volte a settimana. E lo fa con la stessa tenacia con cui sale sul palco e conquista le folle.

Nato John Francis Bongiovi Jr., cresciuto tra New Jersey e palchi mondiali, il rocker ha trovato la formula perfetta per restare in forma: corsa, yoga, dieta bio e… un bel bicchiere di vino. Non uno qualsiasi, ma il suo. Insieme al figlio Jesse e all’enologo francese Gérard Bertrand, ha creato Hampton Water, un rosé fresco e vivace che ormai è un cult tra gli intenditori. Una passione vera, tanto che Bon Jovi non manca mai di brindare, con moderazione, alla fine di ogni esibizione.

Il segreto del suo fisico invidiabile? Non solo corsa e allenamenti. Da anni Jon si affida anche allo yoga: «Per anni ho fatto tapis roulant, ellittica e pesi. Ora invece faccio yoga e mi piace, mi sento un uomo del XXI secolo», ha raccontato. Gli esercizi di equilibrio lo aiutano a dominare il palco con la stessa presenza scenica che lo ha reso una leggenda.

Attento a ciò che mangia, ha scelto uno stile di vita bio. Preferisce carne e latticini provenienti da allevamenti etici, ama il pesce alla griglia e gli spuntini sani a base di yogurt greco, mandorle e frutta secca. E quando è in tour, al seguito ha sempre nutrizionista e chiropratico.

E non dimentichiamo il cuore: nel 2012 ha aperto il ristorante Soul Kitchen, dove il menu non ha prezzi fissi. Si paga quanto si può, e chi non ha mezzi può offrire il proprio tempo per aiutare in cucina o nell’orto. Un modo elegante per restituire qualcosa al mondo. E forse anche questo è uno dei suoi veri segreti: fare del bene, con stile.