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Che fine hanno fatto i Lunapop, Cremonini a parte?

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    Dopo aver celebrato in questo 2024 il successo di 50 Special, la canzone che portò all’apice della fama i Lunapop, è lecito farsi una domanda. A parte Cesare Cremonini, celebrato solista pop, vi siete mai chiesti oggi cosa facciano gli altri membri della band?

    Un occhio di riguardo per il chitarrista

    Michele Giuliani, che nei Lunapop suonava la chitarra elettrica, oggi ha 42 anni e dal 2007 gestisce un locale a Bologna, il Locomotiv Club, tra i locali di riferimento del circuito indipendente. Un vero e proprio crocevia della musica dal vivo italiana dove è passato chiunque, da Giovanni Truppi agli I Hate My Village, dai Bud Spencer Blues Explosion a Giorgio Canali, da Daniela Pes ai Calibro 35.

    Gli altri membri

    Gabriele Gallassi, che suonava la chitarra acustica, oggi ha 43 anni e fa il manager nel settore digitale. Nel 2018 è stato il fautore del lancio di un’app per la tutela della reputazione sul web, Linkiller, attualmente è head of business di Tutela Digitale. Il batterista Alessandro De Simone, soprannominato “Lillo”(43 anni anche lui), lavora invece nel settore immobiliare. A parte Cremonini, solo un altro ex componente dei Lunapop continua a vivere di musica: è Nicola “Ballo” Balestri, il bassista 41enne, che il cantante ha voluto al suo fianco quando nel 2002 con Bagus ha deciso di inaugurare la sua carriera solista e al quale non ha mai rinunciato anche in seguito.

    Uno spin-off che non ebbe successo

    In pochi sanno che nel 2009, mentre Cremonini si godeva il successo del suo terzo album solista Il primo bacio sulla luna, otto anni dopo la fine dell’avventura dei Lunapop, Gabriele Gallassi e Alessandro De Simone decisero di formare una una nuova band, i Liberpool. Senza infamia e senza lode, si fermarono al primo album.

    Dimostrazione che il pop non è roba da ragazzini

    Nel 2019 parlando dei Lunapop, Cremonini disse che: “Si sciolsero perché le regole che tenevano in piedi un progetto musicale composto da ragazzi così giovani erano regole strane, utili ma molto difficili. La prima era: i genitori fuori dalle scatole. La seconda: possibilmente anche le fidanzate Regole impossibili da rispettare, per ragazzi tra i diciassette e i diciotto anni, tutti di famiglie borghesi”.

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      Musica

      Angelo Desideri trionfa al “The Busking Contest 2025”: l’arte di strada conquista Lavagna

      L’edizione 2025 del primo concorso italiano dedicato ai musicisti di strada conferma la sua forza: pubblico da record, qualità artistica altissima e un entusiasmo che attraversa la Liguria

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      Angelo Desideri

        È il torinese Angelo Desideri il vincitore della quarta edizione di “The Busking Contest”. Il primo concorso italiano interamente dedicato ai cantautori e performer di strada. Il giovane artista ha conquistato la giuria con una proposta originale e carica di emozione, portando a casa il Premio Cappello, dal valore di 1.000 euro. Oltre all’accesso a tre palchi di rilievo nazionale: il Ferrara Buskers Festival Preview, il festival “Di Strada in Strada” in Emilia-Romagna e “Di Piazza in Piazza” in Calabria.

        A completare il successo, Desideri riceve anche la menzione speciale “Roberto Pettinaroli”. Riconoscimento assegnato all’artista con il più marcato stile cantautorale, in omaggio al compianto giornalista ligure legato al progetto fin dalla sua nascita.

        Tra i 18 finalisti selezionati, anche altri nomi si sono distinti. Il duo Musica Muta, classificatosi al secondo posto, ha ricevuto il Premio “Di strada in strada” e il Premio CIV. Consegnato dal Consorzio Commercianti di Lavagna, che garantirà loro una performance all’evento estivo “Musica e Gusto”, in programma a luglio 2026.

        Il Premio “Busker Zueno”, dedicato ai talenti emergenti, è stato assegnato al giovanissimo Ema, che si esibirà al “Zueni Festival” di Chiavari il prossimo 27 settembre.

        A decretare i vincitori, una giuria di altissimo profilo composta da Gennaro De Rosa (direttore artistico di Music for Change). Enrica Corsi (fondatrice del Premio Bindi e del Festival della Parola Reloaded) e Andrea Cerrato, cantautore e content creator da oltre 1 milione di follower.

        La finale 2025, ospitata nella suggestiva Piazza Guglielmo Marconi a Lavagna, ha segnato un nuovo record di partecipazione. Migliaia di spettatori hanno seguito le varie tappe del contest. Da Rapallo a Chiavari, per poi vivere un’ultima serata memorabile, arricchita dalla performance esplosiva di Andrea Cerrato come ospite speciale.

        «La risposta del pubblico è stata straordinaria. L’entusiasmo e l’affetto dimostrano quanto questo format stia diventando una pietra miliare nella scena culturale ligure», ha commentato Cance, direttrice artistica del contest. «Il percorso itinerante ha mostrato come la musica di strada riesca davvero a unire persone, generazioni e territori diversi attraverso un linguaggio universale fatto di talento, passione e autenticità».

        The Busking Contest si conferma così un evento di riferimento nel panorama musicale indipendente italiano. Capace di far emergere nuove voci, valorizzare il territorio e regalare emozioni autentiche sotto il cielo delle piazze.

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          Musica

          Annalisa compie 40 anni: dalla bocciatura a X Factor al trono del pop italiano

          Da ragazza respinta ai provini di X Factor a regina delle classifiche: la parabola di Annalisa Scarrone è una storia di talento, tenacia e intuizioni vincenti. Oggi festeggia il suo compleanno con un nuovo album in arrivo, un duetto con Marco Mengoni e la consapevolezza di aver trasformato ogni ostacolo in successo.

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            Annalisa compie oggi 40 anni, e il suo compleanno ha il sapore di un nuovo inizio più che di un bilancio. Con una voce potente, un repertorio di hit che hanno dominato le classifiche e una carriera costruita passo dopo passo, la cantante savonese è ormai una certezza del pop italiano.

            Il traguardo arriva in un momento di grande fermento: questo autunno uscirà il suo nuovo progetto discografico, Ma io sono fuoco, anticipato dal duetto con Marco Mengoni, Piazza San Marco, in arrivo il 5 settembre. Due tasselli che confermano una stagione d’oro per l’artista, capace di trasformare ogni singolo in un fenomeno virale.

            Il viaggio musicale di Annalisa Scarrone, classe 1985, inizia presto. A otto anni studia chitarra classica, a 14 si avvicina al canto con la maestra Danila Satragno. Prima ancora della popolarità televisiva, è già autrice e frontwoman della band rock Malvasia, poi ribattezzata Le Noire. Quando il gruppo si scioglie nel 2008, lei non si arrende e continua a inseguire il suo sogno.

            Paradossalmente, il primo “no” della sua carriera arriva da X Factor: Annalisa non supera i provini. Ma il rifiuto diventa carburante. Tre anni dopo entra ad Amici di Maria De Filippi e nel 2011 conquista il secondo posto e il premio della critica, aprendo la porta a un percorso che non si fermerà più.

            Dai primi album fino alla consacrazione come regina dei tormentoni estivi, Annalisa ha saputo reinventarsi senza perdere identità. Brani come Bellissima (2022), Mon Amour e Disco Paradise (2023), Euforia (2023), Sinceramente e Storie brevi con Tananai (2024) hanno scandito la sua ascesa, fino al recente Maschio (2025), che l’ha riportata ai vertici dello streaming e delle radio.

            Oggi Annalisa guarda avanti con la stessa determinazione di sempre. A 40 anni, la sua carriera dimostra che il talento vince sulle porte chiuse e che la tenacia, nella musica come nella vita, può trasformare un rifiuto in un trionfo.

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              Musica

              Sfera Ebbasta interrompe il concerto per una rissa tra fan: “Non sapete divertirvi”

              Durante l’ultima canzone del live a Cinquale scoppia una rissa sotto il palco. L’artista ferma tutto e abbandona l’esibizione. Crescono le preoccupazioni sulla sicurezza ai concerti.

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              Sfera Ebbasta

                Concerto finito in anticipo per Sfera Ebbasta sabato 2 agosto all’Arena della Versilia, in provincia di Massa-Carrara. A causa di una rissa scoppiata tra alcuni spettatori nelle prime file. Lepisodio, avvenuto durante il gran finale del live, ha costretto il rapper milanese a interrompere bruscamente l’esibizione e ad abbandonare il palco visibilmente contrariato.

                Le immagini diffuse sui social documentano il momento esatto in cui il pubblico, inizialmente intento a godersi l’ultima canzone, viene scosso da una violenta lite scoppiata sotto al palco, degenerata rapidamente in calci, pugni e spintoni. A quel punto, Gionata Boschetti – vero nome dell’artista – ha fermato la musica, rivolgendosi ai presenti con parole dure. “Siete dei babbi, non sapete divertirvi”, ha detto, mostrando delusione e rabbia.

                “Questa era l’ultima canzone e qualcuno ha voluto rovinarla. Mi dispiace davvero”, ha aggiunto. Il rapper, che si esibiva a torso nudo e con i caratteristici occhiali da sole, ha poi sottolineato l’irresponsabilità di certi comportamenti. “Ci sono bambini, ci sono ragazzine… e tu parti con il pogo? Che c…o fai? Siete dei babbi. Ve lo dico con il cuore”. Dopo queste parole, ha salutato il pubblico e ha lasciato il palco. Tra fischi e cori di delusione, ma anche urla contro i responsabili del caos.

                L’episodio ha scatenato un acceso dibattito sui social e riaperto la questione della sicurezza nei concerti dal vivo, soprattutto nei live ad alta affluenza giovanile. Non è la prima volta che Sfera Ebbasta si trova coinvolto – indirettamente – in episodi critici durante i suoi eventi. La mente corre inevitabilmente alla tragedia di Corinaldo del 2018. Quando, durante l’attesa di un’esibizione del trapper in discoteca, persero la vita sei persone a causa del panico generato da uno spray urticante.

                Sebbene in questo caso non si siano registrati feriti gravi, l’episodio riaccende l’allarme su come vengono gestite le folle nei concerti e sulle responsabilità che gravano su organizzatori e forze dell’ordine. Sfera Ebbasta, nel frattempo, ha scelto il silenzio sui social, forse per lasciar parlare i fatti e prendere le distanze da una serata che avrebbe dovuto essere una festa – e che invece si è chiusa tra amarezza e polemiche.

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