Connect with us

Bellezza

Meglio pettinare i capelli prima o dopo lo shampoo?

La scelta tra pettinare i capelli bagnati o asciutti dipende da diversi fattori, inclusa la texture dei capelli, lo stile desiderato e le preferenze personali. Vediamo i pro e i contro di entrambi.

Avatar photo

Pubblicato

il

    La struttura dei capelli è una meraviglia della natura, un intricato e complesso sistema che determina la salute, la texture e l’aspetto dei nostri capelli. Comprendere questa struttura è fondamentale per prendersi cura al meglio della chioma e mantenerla in condizioni ottimali. Dai follicoli piliferi alla cuticola, passando per il midollo e il corteggio, esploriamo insieme un aspetto sulla bellezza della nostra chioma.

    Pettinare i capelli bagnati
    I Pro

    Pettinare i capelli bagnati può rendere più facile districarli, specialmente se hai capelli ricci o molto folti. L’acqua aiuta a ridurre l’attrito tra i capelli, facilitando lo scorrimento del pettine o della spazzola. Questo metodo può essere utile per distribuire uniformemente i prodotti per capelli, come balsami, maschere o oli, per ottenere una migliore idratazione e condizionamento.
    I contro
    Pettinare i capelli bagnati con troppa forza o con un pettine non adatto potrebbe causare danni e rotture, specialmente se i capelli sono fragili o danneggiati.

    Pettinare i capelli asciutti
    I Pro
    Pettinare i capelli asciutti consente di avere maggiore controllo sullo stile e sulla forma desiderata, poiché i capelli hanno raggiunto la loro naturale consistenza e struttura. Questo metodo può essere preferibile per ottenere acconciature più precise, come onde definite o styling elaborati.

    I Contro
    I capelli asciutti tendono ad essere più fragili e soggetti a danni quando vengono pettinati; quindi, è importante utilizzare pettini e spazzole di alta qualità e procedere con delicatezza per evitare rotture.

    In conclusione, non c’è una risposta universale su quale sia il modo migliore di pettinare i capelli prima dello shampoo, poiché dipende dalle caratteristiche individuali dei capelli e dalle preferenze personali. È importante sperimentare entrambi i metodi e trovare quello che funziona meglio per te in termini di facilità di styling e salute dei capelli.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Bellezza

      Seta, cotone e bambù, il segreto di una pelle perfettamente pulita

      La detersione è una parte fondamentale della beauty routine, un rituale quotidiano che libera la pelle da impurità, creme e agenti inquinanti. Per massimizzare i benefici di questo gesto essenziale, la scelta del tessuto giusto può fare una grande differenza.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

        Nel mondo della skincare del corpo, l’attenzione ai dettagli è fondamentale per mantenere la pelle sana e luminosa. Uno di questi dettagli, spesso trascurato, è la scelta dei tessuti utilizzati per la pulizia del corpo. Non si tratta solo di accessori o strumenti per rimuovere il trucco e le impurità; i tessuti giusti possono migliorare significativamente l’efficacia della detersione e il benessere della pelle.

        I materiali di cui sono fatti questi tessuti possono influire notevolmente sull’esperienza di pulizia del viso. La seta, per esempio, è delicata e ipoallergenica, ideale per pelli sensibili e soggette a irritazioni. La microfibra, con la sua capacità di rimuovere anche le particelle più piccole, permette una pulizia profonda senza la necessità di detergenti aggressivi. Il cotone organico e il bambù, invece, sono perfetti per chi cerca un’alternativa sostenibile e naturale, mentre la spugna offre un’esfoliazione delicata ma efficace.

        Ogni tessuto ha le sue caratteristiche uniche che lo rendono più adatto a diversi tipi di pelle e necessità specifiche. Scegliendo il tessuto giusto, non solo miglioriamo l’efficacia della nostra routine di pulizia, ma anche la salute della nostra pelle, prevenendo irritazioni e mantenendo un equilibrio naturale.

        La consapevolezza di come i tessuti possono influenzare la nostra pelle è il primo passo per una skincare routine più consapevole e mirata. Scopriamo insieme quali sono i tessuti migliori per una pulizia del viso che rispetta la nostra pelle e ne esalta la bellezza naturale.

        Modal
        Il modal è un tipo di rayon che è estremamente morbido e liscio, derivato dalla polpa di faggio. Mantiene la pelle fresca e asciutta, grazie alla sua elevata capacità di assorbimento. Biancheria intima, pigiami e cuscini in modal offrono un comfort superiore per la pelle.

        Tencel
        Il tencel è una fibra naturale prodotta dalla cellulosa degli alberi di eucalipto, è morbida e setosa al tatto. È traspirante, assorbente e ipoallergenico, riducendo il rischio di irritazioni cutanee. Usato in asciugamani, federe e abbigliamento intimo, il tencel offre un tocco fresco e setoso sulla pelle.

          Continua a leggere

          Bellezza

          Piccolo vademecum su come proteggere i tatuaggi d’estate

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            Anche se i tatuaggi non contemplano stagioni… in estate è consigliato avere qualche accortezza in più per prendersene cura. Un concetto che è stato ribadito da alcuni esperti coinvolti nella Torino Tattoo Convention, una delle manifestazioni di settore più importanti d’Europa che dal 27 al 29 settembre ritorna. Con oltre 100.000 visitatori attesi all’ombra della Mole e 400 tatuatori provenienti da ogni parte del mondo.

            Le domande classiche

            Chi si è fatto un tatuaggio prima dell’estate, probabilmente si starà ponendo alcune domande. Del tipo… “Si può prendere il sole senza problemi?”, “L’acqua del mare può rovinarlo?”, “Quali prodotti è bene usare per evitare che il disegno si rovini?”.

            Qualche regola di base

            La prima indicazione è quella di far trascorrere almeno due settimane dal nuovo tatuaggio prima di esporlo ai raggi del sole, ma anche prima di farci il bagno al mare o in piscina (dove è presente il cloro), perché bisogna dare il tempo alla pelle di cicatrizzare. Anche sabbia, asciugamani e superfici ruvide con le quali possiamo entrare in contatto in spiaggia possono fungere da agente irritante.

            Il sole diretto è dannoso… e doloroso

            La pelle, in generale, va protetta dal sole per evitare le scottature. Sarebbe buona norma non prendere sole sul tatuaggio durante il primo mese, con attenzione particolare soprattutto nelle prime due settimane. Il tatuaggio eseguito di fresco è come fosse una cicatrice, infatti ogni volta che l’ago entra ed esce dalla pelle crea delle microlesioni. Se non prendere il sole sulle cicatrici o sulle ferite non ancora guarite è una cosa consigliata, la medesima accortezza va osservata sul tatuaggio. I raggi solari diretti del sole possono provocare anche dolore, rischiando sia in salute (con infezioni e irritazioni varie) ma anche danni estetici, con una cicatrizzazione non perfetta della zona interessata al tattoo.

            Sfatiamo un luogo comune

            C’è invece da sfatare una diceria: il sole non sbiadisce il tatuaggio. Può accadere però che i colori si modifichino a causa della melanina e che i tatuaggi con colori chiari, come il giallo o gli incarnati, sembrino ‘scomparire’ con l’abbronzatura. Questo più che altro perché la pelle si scurisce. Traquilli: quando si perde la tintarella tutto torna normale.

            L’acqua dolce è un toccasana naturale

            Se si prende il sole senza nessun genere di protezione per un lungo periodo il disegno può perdere nitidezza… ma una volta fatto il tatuaggio rimane e non si altera. Dopo una giornata al mare è consigliata una doccia di acqua dolce e l’applicazione di una buona crema idratante.

            Qualche prodotto specifico consigliato

            Nelle prime settimane di presenza del tatuaggio sulla vostra pelle, il burro di karité puro al 100% risulta essere un ottimo prodotto. Può risultare un po’ unto ma non macchia. Anche una buona crema lenitiva per neonati può andare bene, anche se non bisogna esagerare perché è molto grassa.

            La crema solare solo dalle due settimane in poi

            Ricordatevi che nelle due settimane post tatuaggio non va apposta la crema solare: a contatto con la ferita ci va solo il prodotto consigliato dal tatuatore per la relativa cicatrizzazione. Se dovete recarvi al mare con un tattoo appena fatto, copritelo con un tessuto. Dopo due settimane si può iniziare ad utilizzare mettere la crema solare, ma se si può evitare male non fa.

            No a scrub e cerette

            Anche quando la pelle risulterà cicatrizzata, è buona norma proteggerlo con un prodotto solare ad alto fattore protettivo (50 SPF). Dopo un tuffo in piscina è consigliato sempre sciacquarsi con acqua dolce. Nelle prime due settimane evitate scrub, cerette e l’utilizzo di rasoi. Indossate abiti di cotone ed evitate tessuti sintetici e abiti attillati. Fate lo stesso coi gioielli, se dovessero entrare in contatto con l’area tatuata.

              Continua a leggere

              Bellezza

              Sotto il sole d’agosto con la crema solare giusta. Ecco quale scegliere (e usare)

              Dai prezzi alle etichette, ecco come orientarsi tra le creme solari dell’estate 2025 secondo Altroconsumo.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Con l’arrivo dell’estate, la domanda è sempre la stessa: quale crema solare scegliere? Tra scaffali sempre più affollati e prezzi che oscillano dai 10 ai 30 euro (e oltre), trovare il prodotto giusto può sembrare un’impresa. Ma niente panico: Altroconsumo ha testato 36 referenze con SPF 30 o superiore, valutandole per efficacia, impatto ambientale, etichetta e ingredienti. Il risultato? Solo il 25% ha ottenuto un punteggio pari o superiore a 70 su 100, indice di ottima qualità. Sul podio troviamo il fluido corpo di Kiko (73/100), seguito da Eucerin, Angstrom, Delice Solaire e Collistar (72/100). Il miglior rapporto qualità-prezzo? Il gel di Eucerin, che costa circa 14 euro per 200 ml.

                Ma come si sceglie una buona crema solare?

                Prima di tutto, occhio all’SPF: per la maggior parte delle persone, un fattore 30 è sufficiente, ma chi ha la pelle molto chiara o si espone a lungo dovrebbe optare per un SPF 50 o superiore. Leggere l’etichetta è fondamentale: deve indicare chiaramente la protezione contro UVA e UVB, la resistenza all’acqua e l’assenza di ingredienti controversi. E poi c’è l’uso corretto, spesso sottovalutato. La crema va applicata almeno 20-30 minuti prima dell’esposizione, in quantità generose (circa 30 ml per il corpo di un adulto), e riapplicata ogni due ore o dopo ogni bagno.

                Attenzione anche ai flop

                Secondo Altroconsumo, due prodotti non mantengono le promesse indicate in etichetta. L’olio spray Coccobello di Bilboa (16/100) e la crema viso vellutata di Vichy (12/100) offrono una protezione inferiore rispetto a quella dichiarata.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù