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Bellezza

Seta, cotone e bambù, il segreto di una pelle perfettamente pulita

La detersione è una parte fondamentale della beauty routine, un rituale quotidiano che libera la pelle da impurità, creme e agenti inquinanti. Per massimizzare i benefici di questo gesto essenziale, la scelta del tessuto giusto può fare una grande differenza.

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    Nel mondo della skincare del corpo, l’attenzione ai dettagli è fondamentale per mantenere la pelle sana e luminosa. Uno di questi dettagli, spesso trascurato, è la scelta dei tessuti utilizzati per la pulizia del corpo. Non si tratta solo di accessori o strumenti per rimuovere il trucco e le impurità; i tessuti giusti possono migliorare significativamente l’efficacia della detersione e il benessere della pelle.

    I materiali di cui sono fatti questi tessuti possono influire notevolmente sull’esperienza di pulizia del viso. La seta, per esempio, è delicata e ipoallergenica, ideale per pelli sensibili e soggette a irritazioni. La microfibra, con la sua capacità di rimuovere anche le particelle più piccole, permette una pulizia profonda senza la necessità di detergenti aggressivi. Il cotone organico e il bambù, invece, sono perfetti per chi cerca un’alternativa sostenibile e naturale, mentre la spugna offre un’esfoliazione delicata ma efficace.

    Ogni tessuto ha le sue caratteristiche uniche che lo rendono più adatto a diversi tipi di pelle e necessità specifiche. Scegliendo il tessuto giusto, non solo miglioriamo l’efficacia della nostra routine di pulizia, ma anche la salute della nostra pelle, prevenendo irritazioni e mantenendo un equilibrio naturale.

    La consapevolezza di come i tessuti possono influenzare la nostra pelle è il primo passo per una skincare routine più consapevole e mirata. Scopriamo insieme quali sono i tessuti migliori per una pulizia del viso che rispetta la nostra pelle e ne esalta la bellezza naturale.

    Modal
    Il modal è un tipo di rayon che è estremamente morbido e liscio, derivato dalla polpa di faggio. Mantiene la pelle fresca e asciutta, grazie alla sua elevata capacità di assorbimento. Biancheria intima, pigiami e cuscini in modal offrono un comfort superiore per la pelle.

    Tencel
    Il tencel è una fibra naturale prodotta dalla cellulosa degli alberi di eucalipto, è morbida e setosa al tatto. È traspirante, assorbente e ipoallergenico, riducendo il rischio di irritazioni cutanee. Usato in asciugamani, federe e abbigliamento intimo, il tencel offre un tocco fresco e setoso sulla pelle.

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      Come proteggere i tuoi capelli al mare: consigli pratici per una chioma sana e splendente

      Seguendo questi semplici accorgimenti, potrai goderti il mare senza preoccuparti dei danni ai tuoi capelli. Ricorda, una chioma sana e protetta è il miglior accessorio per le tue giornate al sole! Buone vacanze!

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        L’estate è il momento perfetto per godersi il mare e il sole, ma può diventare una stagione insidiosa per i tuoi capelli. Sale, cloro, raggi UV e vento possono danneggiare la tua chioma, rendendola secca, fragile e opaca. Ecco alcuni consigli pratici per proteggere i tuoi capelli e mantenerli splendenti durante le vacanze al mare.

        1. Protezione dai raggi UV

        Come la pelle, anche i capelli possono subire danni dai raggi UV. Utilizza un cappello a tesa larga o un foulard per proteggere il cuoio capelluto e le lunghezze. Inoltre, esistono spray protettivi solari specifici per capelli che formano una barriera contro i raggi UV, prevenendo la secchezza e lo sbiadimento del colore.

        2. Idratazione profonda

        Prima di andare in spiaggia, applica un olio protettivo o un balsamo leave-in sui capelli umidi. Questi prodotti creano uno strato protettivo che aiuta a trattenere l’umidità e a prevenire i danni causati dal sale e dal cloro. Oli naturali come l’olio di cocco, argan o jojoba sono ottime scelte per mantenere i capelli idratati.

        3. Sciacqua subito i capelli

        Dopo ogni bagno in mare o in piscina, risciacqua i capelli con acqua dolce. Questo semplice gesto aiuta a rimuovere il sale e il cloro, riducendo il rischio di secchezza e fragilità. Se possibile, porta con te una bottiglia d’acqua per risciacqui rapidi in spiaggia.

        4. Evitare strumenti di styling

        L’estate è il momento perfetto per abbracciare un look più naturale. Limita l’uso di strumenti di styling come phon, piastre e arricciacapelli, che possono aggravare i danni causati dal sole e dal mare. Lascia asciugare i capelli all’aria e opta per acconciature semplici come trecce o chignon che riducono l’esposizione diretta.

        5. Maschere nutrienti

        Dopo una giornata al mare, coccola i tuoi capelli con una maschera nutriente. Scegli prodotti ricchi di ingredienti idratanti e riparatori come il burro di karité, l’olio di avocado o la cheratina. Le maschere aiutano a riparare i danni e a ripristinare l’idratazione, lasciando i capelli morbidi e lucenti.

        6. Tagliare le punte

        Prima di partire per le vacanze, considera l’idea di tagliare le punte dei capelli. Questo riduce il rischio di doppie punte e aiuta a mantenere i capelli più sani durante l’esposizione al sole e all’acqua salata. Un taglio regolare, anche solo di pochi centimetri, può fare una grande differenza.

        7. Alimentazione sana

        Non dimenticare che la salute dei capelli parte anche dall’interno. Mantieni una dieta equilibrata ricca di vitamine e minerali essenziali per la salute dei capelli, come le vitamine A, C ed E, zinco e biotina. Bevi molta acqua per mantenere il corpo e i capelli idratati.

        8. Prodotti senza solfati

        Scegli shampoo e balsami senza solfati per la tua routine estiva. I solfati possono essere troppo aggressivi e seccare ulteriormente i capelli già stressati dal sole e dall’acqua salata. Opta per prodotti delicati e idratanti che aiutano a mantenere l’equilibrio naturale dei tuoi capelli.

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          Piccolo vademecum su come proteggere i tatuaggi d’estate

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            Anche se i tatuaggi non contemplano stagioni… in estate è consigliato avere qualche accortezza in più per prendersene cura. Un concetto che è stato ribadito da alcuni esperti coinvolti nella Torino Tattoo Convention, una delle manifestazioni di settore più importanti d’Europa che dal 27 al 29 settembre ritorna. Con oltre 100.000 visitatori attesi all’ombra della Mole e 400 tatuatori provenienti da ogni parte del mondo.

            Le domande classiche

            Chi si è fatto un tatuaggio prima dell’estate, probabilmente si starà ponendo alcune domande. Del tipo… “Si può prendere il sole senza problemi?”, “L’acqua del mare può rovinarlo?”, “Quali prodotti è bene usare per evitare che il disegno si rovini?”.

            Qualche regola di base

            La prima indicazione è quella di far trascorrere almeno due settimane dal nuovo tatuaggio prima di esporlo ai raggi del sole, ma anche prima di farci il bagno al mare o in piscina (dove è presente il cloro), perché bisogna dare il tempo alla pelle di cicatrizzare. Anche sabbia, asciugamani e superfici ruvide con le quali possiamo entrare in contatto in spiaggia possono fungere da agente irritante.

            Il sole diretto è dannoso… e doloroso

            La pelle, in generale, va protetta dal sole per evitare le scottature. Sarebbe buona norma non prendere sole sul tatuaggio durante il primo mese, con attenzione particolare soprattutto nelle prime due settimane. Il tatuaggio eseguito di fresco è come fosse una cicatrice, infatti ogni volta che l’ago entra ed esce dalla pelle crea delle microlesioni. Se non prendere il sole sulle cicatrici o sulle ferite non ancora guarite è una cosa consigliata, la medesima accortezza va osservata sul tatuaggio. I raggi solari diretti del sole possono provocare anche dolore, rischiando sia in salute (con infezioni e irritazioni varie) ma anche danni estetici, con una cicatrizzazione non perfetta della zona interessata al tattoo.

            Sfatiamo un luogo comune

            C’è invece da sfatare una diceria: il sole non sbiadisce il tatuaggio. Può accadere però che i colori si modifichino a causa della melanina e che i tatuaggi con colori chiari, come il giallo o gli incarnati, sembrino ‘scomparire’ con l’abbronzatura. Questo più che altro perché la pelle si scurisce. Traquilli: quando si perde la tintarella tutto torna normale.

            L’acqua dolce è un toccasana naturale

            Se si prende il sole senza nessun genere di protezione per un lungo periodo il disegno può perdere nitidezza… ma una volta fatto il tatuaggio rimane e non si altera. Dopo una giornata al mare è consigliata una doccia di acqua dolce e l’applicazione di una buona crema idratante.

            Qualche prodotto specifico consigliato

            Nelle prime settimane di presenza del tatuaggio sulla vostra pelle, il burro di karité puro al 100% risulta essere un ottimo prodotto. Può risultare un po’ unto ma non macchia. Anche una buona crema lenitiva per neonati può andare bene, anche se non bisogna esagerare perché è molto grassa.

            La crema solare solo dalle due settimane in poi

            Ricordatevi che nelle due settimane post tatuaggio non va apposta la crema solare: a contatto con la ferita ci va solo il prodotto consigliato dal tatuatore per la relativa cicatrizzazione. Se dovete recarvi al mare con un tattoo appena fatto, copritelo con un tessuto. Dopo due settimane si può iniziare ad utilizzare mettere la crema solare, ma se si può evitare male non fa.

            No a scrub e cerette

            Anche quando la pelle risulterà cicatrizzata, è buona norma proteggerlo con un prodotto solare ad alto fattore protettivo (50 SPF). Dopo un tuffo in piscina è consigliato sempre sciacquarsi con acqua dolce. Nelle prime due settimane evitate scrub, cerette e l’utilizzo di rasoi. Indossate abiti di cotone ed evitate tessuti sintetici e abiti attillati. Fate lo stesso coi gioielli, se dovessero entrare in contatto con l’area tatuata.

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              Sotto il sole d’agosto con la crema solare giusta. Ecco quale scegliere (e usare)

              Dai prezzi alle etichette, ecco come orientarsi tra le creme solari dell’estate 2025 secondo Altroconsumo.

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                Con l’arrivo dell’estate, la domanda è sempre la stessa: quale crema solare scegliere? Tra scaffali sempre più affollati e prezzi che oscillano dai 10 ai 30 euro (e oltre), trovare il prodotto giusto può sembrare un’impresa. Ma niente panico: Altroconsumo ha testato 36 referenze con SPF 30 o superiore, valutandole per efficacia, impatto ambientale, etichetta e ingredienti. Il risultato? Solo il 25% ha ottenuto un punteggio pari o superiore a 70 su 100, indice di ottima qualità. Sul podio troviamo il fluido corpo di Kiko (73/100), seguito da Eucerin, Angstrom, Delice Solaire e Collistar (72/100). Il miglior rapporto qualità-prezzo? Il gel di Eucerin, che costa circa 14 euro per 200 ml.

                Ma come si sceglie una buona crema solare?

                Prima di tutto, occhio all’SPF: per la maggior parte delle persone, un fattore 30 è sufficiente, ma chi ha la pelle molto chiara o si espone a lungo dovrebbe optare per un SPF 50 o superiore. Leggere l’etichetta è fondamentale: deve indicare chiaramente la protezione contro UVA e UVB, la resistenza all’acqua e l’assenza di ingredienti controversi. E poi c’è l’uso corretto, spesso sottovalutato. La crema va applicata almeno 20-30 minuti prima dell’esposizione, in quantità generose (circa 30 ml per il corpo di un adulto), e riapplicata ogni due ore o dopo ogni bagno.

                Attenzione anche ai flop

                Secondo Altroconsumo, due prodotti non mantengono le promesse indicate in etichetta. L’olio spray Coccobello di Bilboa (16/100) e la crema viso vellutata di Vichy (12/100) offrono una protezione inferiore rispetto a quella dichiarata.

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