Benessere
Apprendimento cinestetico: i trucchi shock per “imparare facendo”!
Esistono persone straordinarie che apprendono concetti e studiano attraverso il movimento, associando l’apprendimento a qualche azione fisica. Questo affascinante metodo di apprendimento è conosciuto come apprendimento cinestetico.

Adulti e adolescenti possono privilegiare stili di apprendimento differenti, come visivo-verbale, visivo-iconografico o auditivo. Ma ce ne sono alcuni che prediligono la strada dell’apprendimento cinestetico. La parola deriva dal greco “kinesis”, movimento. Il significato di cinestetico è dunque “in movimento”. Gli studenti che sviluppano una memoria cinestetica prima di tutto imparano a partire dal corpo e dalla possibilità di muoversi.
I cinestesici rappresentano circa il 25% della popolazione e si distinguono per un apprendimento basato prevalentemente sul senso del tatto, del gusto e dell’olfatto. In altre parole, “imparano facendo” e traggono beneficio da esperienze concrete e coinvolgenti che attivano i loro sensi. È una rara capacità che va oltre la semplice percezione del movimento del corpo, ma un modo unico e dinamico di apprendere che coinvolge l’intero corpo.
Caratteristiche dell’apprendimento cinestetico
Gli studenti cinestetici imparano meglio quando sono fisicamente coinvolti nel processo di apprendimento. Questo può includere attività come costruire modelli, partecipare a giochi di ruolo, o utilizzare materiali didattici manipolativi.
Il movimento fisico aiuta a consolidare le informazioni nella memoria. Ad esempio, muoversi mentre si studia o utilizzare gesti per ricordare concetti può essere particolarmente utile.
Le lezioni che includono esperimenti di laboratorio, attività artistiche, progetti fai-da-te, o esercizi di ginnastica possono facilitare l’apprendimento per questi studenti.
Strategie per l’Apprendimento Cinestetico
Coinvolgere gli studenti in attività che richiedono l’uso delle mani e del corpo. Ad esempio, costruire un modello 3D di un atomo per imparare la chimica, o utilizzare strumenti musicali per comprendere meglio le note e i ritmi.
Creare scenari di gioco di ruolo o simulazioni di situazioni reali per aiutare gli studenti a comprendere e ricordare le informazioni.
Incoraggiare gli studenti a studiare in movimento, come camminare mentre ripassano concetti o utilizzare palline antistress mentre leggono.
Utilizzare gesti o movimenti specifici per associare informazioni. Ad esempio, alzare una mano per ricordare una definizione o fare un gesto specifico per ricordare una formula matematica.
Benefici dell’apprendimento cinestetico
Gli studenti cinestetici tendono a essere più coinvolti e motivati quando possono interagire fisicamente con il materiale di apprendimento. L’apprendimento attraverso l’azione può portare a una comprensione più profonda e duratura dei concetti; inoltre, sviluppano competenze pratiche e abilità motorie che sono utili sia nell’ambito scolastico sia nella vita quotidiana.
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Benessere
Come dormire bene, le strategie per ottenere un sonno ristoratore
Dormire bene non è un lusso, ma una necessità. Con alcune semplici modifiche alle abitudini quotidiane, si può migliorare il sonno e il benessere generale, risvegliandosi ogni mattina più riposati e pieni di energia.

Dormire bene è fondamentale per la salute fisica e mentale. Eppure, molte persone tutte le sante notti lottano con insonnia, sonno agitato o risvegli frequenti. Migliorare la qualità del riposo è possibile con alcuni accorgimenti, che spaziano dalle attività fisiche, alla scelta del materasso giusto, fino alla creazione di un ambiente ideale in camera da letto.
Movimento e luce naturale per un sonno profondo
La luce naturale gioca un ruolo essenziale nella regolazione del ritmo sonno-veglia. Esporsi alla luce del mattino, magari con una passeggiata, aiuta il corpo a sincronizzare il ciclo circadiano, favorendo un riposo notturno più profondo. In particolare, gli anziani traggono grandi benefici dall’attività fisica e dall’esposizione solare. Studi dimostrano che chi passa più tempo all’aperto riesce a dormire meglio, perché stimola la produzione di melatonina, l’ormone regolatore del sonno. Oltre alla luce, quindi, il movimento è cruciale. Ma non c’è bisogno di strafare. Basta una moderata attività fatta durante il giorno, come camminare, fare yoga o nuoto, per migliorare la qualità del riposo, riducendo stress e tensioni muscolari.
Che ruoli hanno il sistema glinfatico e la posizione del corpo durante
Il sistema glinfatico è lo “spazzino” del cervello, responsabile dell’eliminazione delle tossine accumulate durante la giornata. Funziona in modo ottimale durante il sonno profondo, motivo per cui un riposo frammentato o insufficiente può compromettere la memoria e la salute mentale. Anche la posizione in cui si dorme influisce. Dormire su un fianco migliora il lavoro del sistema glinfatico. Dormire supini può ridurre l’efficacia del processo di pulizia cerebrale, peggiorando il declino cognitivo.
Il materasso giusto per un sonno ristoratore
Il materasso è la base di un buon sonno. Uno studio ha rilevato che i materassi in schiuma o ibridi sono generalmente più confortevoli rispetto a quelli a molle. Ma un materasso non vale un’altro. Ci sono regole precise per scegliere il materasso ideale. Per esempio è necessario sostituirlo ogni 5-10 anni, evitando di dormire su un materasso troppo vecchio. Valutare rigidità e materiali, scegliendo un modello che supporti bene la colonna vertebrale. Testarlo prima dell’acquisto per verificare che sia adatto alle proprie esigenze. Regole valide anche per scegliere un buon cuscino.
Le buone abitudini per dormire bene
Infine, alcune regole di igiene del sonno che aiutano a prevenire l’insonnia e a migliorare la qualità del riposo. Di sera è consigliabile evitare caffeina, nicotina e alcol. Non usare smartphone e computer prima di dormire, perché la luce blu inibisce la melatonina. Cenare in modo leggero, evitando cibi pesanti o pasti abbondanti prima di coricarsi. Mantenere orari regolari, andando a letto e svegliandosi alla stessa ora ogni giorno.
Benessere
Caldo, afa, sudorazione… come contenerla
La gestione della sudorazione e dei cattivi odori richiede un approccio multifattoriale che comprende igiene, alimentazione, scelta degli indumenti e trattamenti specifici. Consultare un medico per una diagnosi accurata e trattamenti personalizzati può fare la differenza. Implementare questi consigli pratici può aiutarti a sentirti più sicuro e a tuo agio nella vita quotidiana.

Perché si suda
La sudorazione è un meccanismo fisiologico essenziale per regolare la temperatura corporea. Secondo il dottor Pietro Locantore, sudiamo quando la temperatura corporea aumenta per diverse ragioni, come l’attività fisica, la febbre o l’aumento della temperatura ambientale. Il sudore aiuta a disperdere il calore e mantenere la temperatura corporea costante.
Le cause dell’ipersudorazione
Il medico spiega che ci sono due tipi di ipersudorazione. Quella più generica può essere causata da condizioni organiche come ipertiroidismo, squilibri ormonali, obesità o ansia.
Quella parcellare di solito non ha cause organiche ed è spesso una condizione costituzionale individuale.
Quali sono i trucchi per non sudare (o sudare meno)
Per prima cosa serve curare di più l’alimentazione iniziando a limitare alcolici, caffè e cibi piccanti che causano eccessiva vasodilatazione. Meglio evitare anche cibi dall’aroma intenso come aglio e cipolla.
Ma come faccio a detergere quando colo…?
I consigli sembrano troppo semplici ma vanno applicati in maniera costante. Per esempio è indispensabile lavarsi il viso con detergenti delicati e applicare idratanti leggeri dopo la detersione. Lavarsi regolarmente con detergenti delicati per rimuovere la sudore inoltre aiuta a prevenire possibili infezioni e acne. Un altro accorgimento è quello di utilizzare il talco. Dopo la detersione, asciugare bene la pelle e applicare una spolverata di talco per assorbire l’umidità.
Come scegliere il deodorante giusto
E’ consigliabile utilizzare deodoranti su pelle pulita e asciutta. Preferire prodotti delicati e senza sostanze irritanti. E naturalmente meglio indossare abiti in fibre naturali come cotone e lino che favoriscono la traspirazione. Indossa calzature aperte in estate e fare frequenti pediluvi con sale grosso o bicarbonato. Qualcuno inoltre per contenere l’eccessiva sudorazione estiva anche di rimuovere i peli che faciliterebbe anche la pulizia.
C’è anche un problema psicologico: come gestire l’ansia
Per tenere sotto controllo la sudorazione è consigliabile, inoltre, praticare attività rilassanti come yoga o pilates. In caso di ansia severa, considera la consulenza di uno psicologo. La gestione della sudorazione e dei cattivi odori richiede un approccio multifattoriale che comprende igiene, alimentazione, scelta degli indumenti e trattamenti specifici. Se poi si manifesta in modo eccessivo è consigliabile, come sempre, consultare un medico per una diagnosi accurata e trattamenti personalizzati può fare la differenza. Implementare questi consigli pratici può aiutarti a sentirti più sicuro e a tuo agio nella vita quotidiana.
Benessere
La nuova regina degli scaffali è la pasta proteica: perché tutti la vogliono
Sempre più presente nei supermercati, la pasta ad alto contenuto proteico conquista sportivi e curiosi: ecco cosa la rende diversa e perché il prezzo è così alto

Costa molto di più di quella normale eppure in molti casi sta battendo la concorrenza per la sua qualità. E forse anche perchè è un fenomeno che va di moda… Sta di fatto che dopo barrette, yogurt e bevande funzionali, anche la pasta è entrata nel club degli alimenti “rich in protein”. Il fenomeno è ormai sotto gli occhi di tutti: sugli scaffali dei supermercati si moltiplicano le confezioni di pasta proteica, con marchi storici come Barilla, De Cecco e Garofalo che affiancano brand specializzati come CiaoCarb e Pasta Young. Il motivo? Una domanda in crescita costante, alimentata da chi cerca un’alimentazione più bilanciata, da sportivi attenti alla composizione dei pasti e da consumatori attratti dalle novità.
Il 20 per cento di proteine in più
A prima vista, la pasta proteica sembra simile a quella tradizionale: stesso aspetto, stessa tenuta in cottura. Ma a livello nutrizionale cambia tutto. Il contenuto proteico supera il 20%, quasi il doppio rispetto alla pasta classica, mentre i carboidrati sono ridotti. Questo la rende ideale per chi segue diete specifiche o vuole semplicemente sentirsi più sazio con meno calorie.
Ma costa molto di più della pasta comune…
Il prezzo, però, è un altro paio di maniche. Una confezione da 400 grammi può costare anche 2,78 euro, mentre i marchi specializzati arrivano a 16 euro al chilo. Il motivo? Da un lato, gli investimenti in ricerca e sviluppo per ottenere ricette bilanciate e gustose. Dall’altro, una precisa strategia di posizionamento: il prezzo alto comunica qualità e valore aggiunto. E poi c’è l’effetto shrinkflation, con confezioni più piccole che mascherano l’aumento del costo al chilo. Per dirla tutta la pasta proteica è diventata un simbolo della nuova alimentazione consapevole. E anche se costa di più, per molti è un piccolo lusso che vale la pena concedersi.
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