Lifestyle
Le radici dell’anima: perché le amicizie significative sono così importanti
Le amicizie significative sono cruciali per il nostro benessere emotivo e fisico. Cosa ne ostacolano la costruzione e come aiutano a capire meglio chi siamo veramente, mostrandoci diverse sfaccettature della nostra personalità e ampliando la nostra identità.
Le amicizie sono come i colori di un arcobaleno: variopinte, uniche e indispensabili per illuminare la nostra vita. Ma non tutte le amicizie sono uguali. Alcune sono come stelle cadenti, brillanti ma effimere; altre, invece, sono come fari nella notte, costanti e rassicuranti.
Le amicizie significative sono proprio queste ultime: legami profondi e duraturi che vanno oltre le semplici conoscenze. Sono relazioni che ci arricchiscono, ci sostengono e ci accompagnano lungo il cammino della vita.
Le amicizie significative giocano un ruolo cruciale nel nostro percorso di crescita personale. Ci aiutano a comprendere meglio chi siamo veramente, poiché attraverso le interazioni con gli amici siamo esposti a diverse prospettive, opinioni e stili di vita. Questo ci consente di esplorare diverse sfaccettature della nostra personalità e di ampliare la nostra identità.
Gli amici ci offrono sostegno emotivo e ci incoraggiano a essere autentici, permettendoci di esprimere liberamente le nostre emozioni e i nostri pensieri senza paura di giudizi. Inoltre, ci aiutano a sviluppare capacità di comunicazione e risoluzione dei conflitti, migliorando così le nostre relazioni interpersonali.
La salute e le amicizie
Ricerche in merito hanno dimostrato che avere una rete sociale ampia e diversificata può prolungare la vita e migliorare la nostra salute mentale e fisica. Inoltre, le amicizie ci aiutano a capire meglio chi siamo veramente, mostrandoci diverse sfaccettature della nostra personalità e ampliando il nostro senso di identità.
Non tutte le amicizie sono benefiche
Le relazioni amicali possono essere complesse e intrinseche di sfide. Per cambiare atteggiamento e migliorare le nostre relazioni, la psicologa ci invita a praticare la reciprocità, a dimostrare apprezzamento per i nostri amici e a essere aperti e vulnerabili. Suggerisce di superare il nostro egocentrismo che ci porta a concentrarci esclusivamente su come gli altri ci trattano, anziché sull’impatto delle nostre azioni sugli altri e ci incoraggia a credere che gli altri potrebbero apprezzarci più di quanto pensiamo e ad essere attivi nel cercare connessioni, anche se inizialmente ciò potrebbe farci sentire a disagio.
In conclusione, coltivare amicizie sane e significative richiede impegno e consapevolezza di sé. Sviluppare una visione positiva di sé e praticare la reciprocità sono passi fondamentali per costruire relazioni soddisfacenti e gratificanti.
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Lifestyle
Capodanno 2026, come apparecchiare la tavola: eleganza, simboli e nuove tendenze
Dal ritorno dei colori metallici al minimal chic, passando per dettagli portafortuna e sostenibilità: la mise en place diventa protagonista della notte di San Silvestro.
La tavola di Capodanno è il cuore della festa: intorno a piatti, brindisi e chiacchiere si saluta l’anno che finisce e si dà il benvenuto a quello nuovo. Per il Capodanno 2026, le tendenze dell’apparecchiatura uniscono estetica, significato simbolico e attenzione ai dettagli, con uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità.
I colori protagonisti
L’oro e l’argento restano i grandi classici della notte di San Silvestro, simboli di prosperità e luce. Nel 2026, però, vengono spesso abbinati a tonalità più sobrie come bianco avorio, panna e grigio perla, per un effetto raffinato e non eccessivo. Il rosso, colore portafortuna per eccellenza, continua a essere scelto soprattutto per piccoli accenti: tovaglioli, segnaposto o centrotavola. Tra le novità spiccano anche il verde bosco e il blu notte, eleganti e perfetti per una tavola contemporanea.
Tovaglie e materiali
La tendenza più forte è il ritorno alla tovaglia in tessuto naturale: lino e cotone di qualità, magari leggermente stropicciati, sono preferiti alle soluzioni usa e getta. Chi ama uno stile moderno può optare per runner centrali, lasciando il tavolo a vista, soprattutto se in legno o marmo. I tessuti jacquard o con micro-motivi metallici sono ideali per chi desidera un tocco più festoso.
Piatti, bicchieri e posate
Per il Capodanno 2026 si conferma la scelta di piatti bianchi o neutri, che valorizzano le portate e permettono di giocare con gli accessori. Molto apprezzati i servizi con bordi dorati o geometrici. I bicchieri, soprattutto quelli da spumante, diventano veri protagonisti: vetro trasparente, fumé o leggermente colorato. Le posate dorate o satinate sono una tendenza in crescita, ma anche l’acciaio classico resta una scelta elegante e senza tempo.
Il centrotavola: meno è meglio
Il centrotavola non deve ostacolare la convivialità. Via libera quindi a composizioni basse, con candele, rami di pino, eucalipto o bacche. Le candele, simbolo di luce e rinnovamento, sono immancabili: meglio scegliere tonalità neutre o coordinate alla palette della tavola. Sempre più diffusi anche elementi naturali o riutilizzabili, in linea con una sensibilità green ormai consolidata.
Dettagli personalizzati
Segnaposto scritti a mano, piccoli portafortuna o messaggi augurali rendono la tavola più intima e accogliente. Nel 2026 cresce l’attenzione per gli oggetti che raccontano una storia: un rametto di rosmarino, una mini decorazione artigianale o un semplice biglietto possono fare la differenza.
Tradizione e modernità
Apparecchiare la tavola di Capodanno significa trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione. Le tendenze del 2026 suggeriscono di puntare su eleganza sobria, materiali di qualità e pochi elementi scelti con cura, evitando eccessi. Perché la vera protagonista resta la condivisione: una tavola ben apparecchiata è il modo migliore per augurarsi, insieme, un anno nuovo all’insegna dell’armonia e della bellezza.
Società
Cenone di Capodanno, quanto spenderanno gli italiani a tavola: budget più alto al Sud tra tradizione e bollicine
L’indagine di Altroconsumo fotografa un’Italia pronta a celebrare il nuovo anno tra tradizione e aumenti contenuti, con spumanti e salmone in cima alla lista delle spese. Ecco i consigli per risparmiare senza rinunciare al gusto.
Il conto alla rovescia per il cenone di Capodanno 2026 è ufficialmente iniziato. Per gli italiani, questo appuntamento non è solo un momento conviviale, ma anche una celebrazione che mescola tradizione, buon cibo e auspici per l’anno che verrà. E mai come quest’anno, la tavola sarà un vero specchio delle differenze regionali, con un budget medio per famiglia che sale rispetto al 2024 e un Sud Italia pronto a fare scintille.
Cenone 2026: quanto spenderanno gli italiani?
Secondo le stime, il cenone costerà in media 76 euro a persona, con una spesa complessiva che supererà i 3 miliardi di euro. Rispetto al 2025, il budget è leggermente aumentato, trainato principalmente dalle regioni del Sud, dove piatti ricchi e ingredienti pregiati rendono il cenone ancora più sontuoso. Nonostante il contesto economico difficile, il 24% degli italiani ha dichiarato che spenderà di più rispetto all’anno scorso, arrivando persino a ricorrere a piccoli prestiti per mantenere viva la tradizione.
Prezzi: tra stabilità e differenze
Un’indagine di Altroconsumo su 12 catene di supermercati e discount a Milano e Roma mostra che i prezzi di molte categorie alimentari sono rimasti stabili rispetto al 2024, con poche eccezioni. Pandori e panettoni hanno registrato un rincaro medio di circa un euro al chilo, mentre il prezzo dello spumante e dello champagne è salito in modo più significativo: una bottiglia di Moët & Chandon, ad esempio, costa in media 10 euro in più rispetto allo scorso anno.
Curiosa anche l’ampia forbice di prezzi all’interno della stessa categoria. Le lenticchie secche, simbolo di prosperità, possono costare tra i 2,18 e i 19,80 euro al chilo. Il cotechino intero, altra star della tavola di Capodanno, ha un prezzo medio di 11,30 euro al chilo, ma la versione già affettata arriva a 18,28 euro. Per il salmone affumicato, il norvegese si attesta sui 53 euro al chilo, mentre lo scozzese raggiunge i 57 euro.
Come risparmiare senza rinunciare al gusto
Organizzare un cenone degno di questo nome senza svuotare il portafoglio è possibile, seguendo alcuni semplici accorgimenti:
- Cotechino intero: Preferire la versione intera a quella già affettata permette di risparmiare fino al 50%. La parte che avanza può essere congelata e riutilizzata.
- Lenticchie secche: Sono più convenienti di quelle in barattolo. Cento grammi di lenticchie secche, una volta cotte, rendono più del doppio rispetto a quelle già pronte.
- Salmone affumicato: Controlla sempre il prezzo al chilo. La variabilità è alta e scegliere il prodotto giusto può fare la differenza.
- Frutta intera: Un ananas intera costa mediamente 2,18 euro al chilo, contro i 13,19 euro della versione già pulita e confezionata.
Cotechino, lenticchie e bollicine: un cenone nel segno della tradizione
Nonostante i rincari, sulle tavole degli italiani non mancheranno i grandi classici. Le lenticchie, simbolo di ricchezza e fortuna, saranno protagoniste insieme a cotechino e zampone, piatti che rappresentano abbondanza e buon auspicio. Anche i dolci natalizi come panettoni e pandori continueranno a farla da padrone, insieme allo spumante per il tradizionale brindisi di mezzanotte.

L’Italia, insomma, non rinuncia alla sua tradizione gastronomica nemmeno nei momenti più difficili, dimostrando ancora una volta come il cibo sia un elemento centrale della nostra identità e cultura.
Animali
Fuochi d’artificio e animali domestici: come proteggerli dalla paura
Fuochi d’artificio e animali domestici: come proteggerli dalla paura
Per molte persone i fuochi d’artificio sono sinonimo di festa e celebrazione. Per gli animali domestici, invece, rappresentano spesso una fonte di forte stress. Cani e gatti hanno un udito molto più sensibile di quello umano e percepiscono i botti come suoni improvvisi, intensi e imprevedibili, impossibili da interpretare. Il risultato può essere paura intensa, agitazione e, nei casi più gravi, veri e propri attacchi di panico.
Perché i fuochi spaventano così tanto gli animali
Il rumore non è l’unico problema. Ai suoni esplosivi si sommano vibrazioni, odori di polvere da sparo e lampi di luce improvvisi. Il cervello dell’animale interpreta questi stimoli come una minaccia. Nei cani, in particolare, la paura dei botti è una delle fobie più diffuse: può manifestarsi con tremori, ansimare, vocalizzi, tentativi di fuga o comportamenti distruttivi. I gatti tendono invece a nascondersi, diventare immobili o cercare luoghi isolati.
Secondo i veterinari, l’esperienza negativa può rafforzarsi nel tempo: ogni episodio non gestito correttamente aumenta la sensibilità dell’animale agli stimoli sonori futuri.
Preparare la casa prima dei festeggiamenti
La prevenzione inizia dall’ambiente domestico. Durante i fuochi è consigliabile tenere gli animali in casa, chiudendo porte e finestre per attenuare il rumore. Tirare le tende o abbassare le tapparelle aiuta a ridurre i lampi di luce. Creare una “zona sicura” – una stanza tranquilla, una cuccia coperta o un angolo dove l’animale si rifugia abitualmente – può offrire un senso di protezione.
Accendere la televisione o la radio a volume moderato contribuisce a mascherare i botti esterni con suoni più continui e familiari.
Il ruolo del proprietario: calma e presenza
Uno degli errori più comuni è rinforzare involontariamente la paura. Coccolare eccessivamente l’animale mentre è in preda al panico può confermare che c’è davvero qualcosa di cui aver paura. Gli esperti consigliano invece di mantenere un atteggiamento calmo e rassicurante, continuando le normali attività senza enfatizzare l’evento.
La presenza del proprietario, però, è fondamentale: non lasciare l’animale solo durante i momenti più rumorosi riduce il senso di abbandono e insicurezza.
Mai forzare o punire
Costringere un cane ad affrontare il rumore dall’esterno o rimproverarlo per reazioni di paura è controproducente. La paura non è un capriccio, ma una risposta emotiva involontaria. Punizioni o forzature possono peggiorare la fobia e compromettere il rapporto di fiducia.
Supporti utili e quando chiedere aiuto
In commercio esistono feromoni sintetici, diffusori ambientali o collari che possono aiutare a ridurre l’ansia in alcuni animali. Anche indumenti contenitivi, come le fasce calmanti per cani, funzionano su alcuni soggetti grazie a una leggera pressione costante che favorisce il rilassamento.
Nei casi più severi, è importante consultare il veterinario: potrà valutare strategie personalizzate o, se necessario, un supporto farmacologico temporaneo. L’autosomministrazione di sedativi, invece, è fortemente sconsigliata.
Una questione di responsabilità collettiva
Ogni anno, dopo le notti di festa, si registrano smarrimenti, incidenti e animali feriti nel tentativo di fuggire dai botti. Proteggere gli animali domestici significa anche limitare l’uso irresponsabile di fuochi d’artificio, scegliendo soluzioni più silenziose o partecipando a eventi organizzati e controllati.
Aiutare cani e gatti a superare la paura dei fuochi non è solo un gesto di affetto, ma un dovere di cura. Con attenzione, preparazione e un po’ di empatia, anche le notti più rumorose possono diventare più tollerabili per i nostri amici a quattro zampe.
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