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Benessere

Nomofobia: la paura di restare senza cellulare che sta distruggendo le nostre vite!

È il terrore di essere senza il proprio cellulare o di non poterlo utilizzare. Questa dipendenza sta diventando sempre più comune, poiché molte persone sono fortemente dipendenti dal dispositivo mobile.

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    La nomofobia, termine derivato dall’espressione inglese “no-mobile-phone phobia”, rappresenta la paura di essere senza il proprio cellulare o di non poterlo utilizzare. Per molte persone, l’idea di perdere l’accesso al proprio telefono, anche solo temporaneamente, può scatenare ansia, panico e altri sintomi fisici. La nomofobia riflette l’importanza crescente della tecnologia nella nostra società e le sfide psicologiche che ne derivano.

    I sintomi possono includere ansia, panico, sudorazione e tachicardia quando si è separati dal proprio telefono o quando non si ha accesso a una connessione di rete. La nomofobia riflette la crescente integrazione della tecnologia nella nostra vita quotidiana e le conseguenze psicologiche associate alla sua assenza.

    Cosa fare quando si soffre di nomofobia
    Soffrire di nomofobia può essere debilitante, ma ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestire e superare questa fobia. Ecco alcuni passi che puoi seguire.

    Riconoscere il problema
    Il primo passo per affrontare la nomofobia è riconoscere e accettare di avere una dipendenza eccessiva dal cellulare.
    Stabilire limiti di utilizzo
    Imposta dei limiti di tempo per l’uso del cellulare. Usa app o funzionalità del telefono che monitorano e limitano il tempo trascorso sui dispositivi.
    Disconnessione programmata
    Dedica periodi specifici della giornata in cui spegnere il cellulare, come durante i pasti, prima di dormire o durante attività ricreative.
    Alternare le attività
    Trova attività alternative che non coinvolgano l’uso del cellulare, come leggere un libro, fare una passeggiata o praticare un hobby.
    Supporto sociale
    Parla della tua fobia con amici e familiari. Avere il supporto di persone care può rendere più facile affrontare e superare la nomofobia.
    Assistenza Professionale
    Se la nomofobia è grave e interferisce significativamente con la tua vita quotidiana, considera di consultare un terapeuta o uno psicologo per una terapia particolarmente efficace per trattare le fobie.
    Uso di Telefoni Secondari
    Utilizzare un telefono di riserva con funzionalità limitate può aiutare a ridurre la dipendenza dal dispositivo principale.
    Graduale riduzione
    Riduci gradualmente il tempo trascorso sul cellulare invece di tentare una disconnessione immediata. Questo può rendere il processo meno stressante.
    Consapevolezza della dipendenza
    Leggi e informati sulla nomofobia e sulla dipendenza tecnologica per comprendere meglio il problema e le sue implicazioni.
    Affrontare, dunque, la nomofobia richiede tempo e pazienza, ma con le giuste strategie è possibile ridurre significativamente la dipendenza dal cellulare.

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      Benessere

      Orgasmo e benessere: quando il piacere fa bene anche alla pelle

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      Orgasmo

        Non è solo questione di piacere. Secondo ricerche e sondaggi, l’orgasmo – raggiunto da soli o in coppia – può avere effetti positivi concreti sulla salute e, sorprendentemente, anche sull’aspetto della pelle. A sostenerlo non sono solo aneddoti o opinioni popolari, ma dati scientifici.

        Un’indagine di Planned Parenthood del 2000 rivelava che quasi il 40% degli intervistati ricorreva alla masturbazione per ridurre lo stress. Un’intuizione confermata dalla fisiologia: livelli bassi di ossitocina, l’“ormone dell’amore”, si associano a stress elevato, invecchiamento cutaneo e infiammazioni. Al contrario, abbracci, baci e orgasmi stimolano la produzione di ossitocina, favorendo anche un sonno più profondo e riposante.

        Il beneficio non si ferma qui. Uno studio dell’Università del Michigan ha dimostrato che il climax aumenta i livelli di estrogeno, ormone che contribuisce a mantenere la pelle più spessa, elastica e idratata, rallentando la formazione delle rughe. Durante l’attività sessuale, inoltre, il flusso sanguigno verso il viso aumenta, portando più ossigeno e nutrienti alle cellule: ecco spiegato il classico aspetto luminoso e leggermente arrossato del “post-sesso”, legato anche alla stimolazione del collagene.

        «Il piacere ha un impatto psicofisico rilevante», sottolinea Kait Scalisi, sex educator certificata, in un’intervista a The Maudern. «Gli ormoni rilasciati durante il sesso – ossitocina, serotonina, prolattina – sostengono il sistema immunitario, migliorano la qualità del sonno, aiutano a regolare la pressione sanguigna e persino a potenziare la memoria».

        E per quanto riguarda la frequenza? Non esiste una regola universale. «Alcuni studi suggeriscono rapporti più volte a settimana, ma la misura giusta è quella che fa stare bene te e il tuo partner. Trasformare il sesso in un obbligo può generare ansia e annullare i benefici», precisa Scalisi.

        In sintesi, il piacere può essere un alleato della salute, ma non dovrebbe diventare un traguardo da centrare a ogni costo. L’intimità – con sé stessi o con l’altro – resta uno spazio da coltivare per desiderio, non per dovere. Se poi a guadagnarci sono anche la pelle e il benessere generale, tanto meglio.

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          Benessere

          Ecco i cibi magici che ci rendono più intelligenti

          Quali pietanze mettere nel piatto per migliorare la capacità di ragionamento, il problem solving, l’apprendimento e la memoria? Ecco come mangiare per il nostro benessere mentale.

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            Negli scaffali dei supermercati non esistono miracoli istantanei per aumentare l’intelligenza, ma possiamo riempire il carrello con alimenti che effettivamente supportano la salute del nostro cervello. L’interconnessione tra alimentazione e salute mentale è sempre più rilevante nella società moderna, con crescenti evidenze che sottolineano il ruolo cruciale di una dieta equilibrata nel sostenere il benessere psicologico.

            Mente e intestino
            Gli alimenti giusti influenzano gli ormoni, che a loro volta incidono sull’umore e sulla salute mentale, mentre il microbiota intestinale è strettamente legato alla nostra salute mentale. Alimenti ricchi di fibre, come fagioli, lenticchie e ceci, possono avere un impatto positivo sull’umore e sulla cognizione.

            Gli alimenti magici
            Praticamente parlando, il caffè o il tè al mattino possono migliorare la concentrazione a breve termine, mentre uno spuntino con frutta secca o cioccolato può influenzare positivamente l’apprendimento. Frutta e verdura come bacche, mele, broccoli, spinaci e cavoli favoriscono la comunicazione tra le cellule cerebrali e prevengono il declino cognitivo.

            Integrità mentale
            Fonti dirette di acidi grassi omega-3, come salmone, tonno e sardine, mantengono l’integrità delle membrane cellulari del cervello. Infine, l’acqua è essenziale per il trasporto di nutrienti al cervello e per il corretto funzionamento del sistema linfatico, contribuendo alla rimozione dei rifiuti metabolici.

            Scegli bene gli alimenti
            In sintesi, una dieta bilanciata e l’idratazione adeguata sono fondamentali per la salute generale del corpo, compresa la salute mentale e le funzioni cognitive. Scegliere attentamente gli alimenti che mettiamo nel nostro piatto può fare la differenza nel mantenere la mente sana e attiva.

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              Benessere

              Ormoni dell’amore: i segreti per raggiungere la gioia assoluta!

              Stimolare la produzione di ormoni come le endorfine, la serotonina, l’ossitocina e la dopamina, può essere un modo efficace per creare il benessere emotivo e raggiungere il massimo della gioia. Incorporare attività che favoriscano il rilascio di questi ormoni nella nostra routine quotidiana, può essere un passo importante verso una vita più felice e appagante.

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                La felicità è uno stato desiderato da tutti, ma spesso può sembrare fugace o difficile da raggiungere. Tuttavia, ci sono ormoni nel nostro corpo che possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere il benessere emotivo e aiutarci a raggiungere il massimo della gioia. Tra questi ormoni ci sono le endorfine, la serotonina e altri ancora, che possono essere stimolati per favorire la sensazione di felicità e benessere.

                Le endorfine, spesso chiamate “ormoni della felicità“, sono prodotte dal cervello e rilasciate durante l’esercizio fisico, l’eccitazione e il ridere. Queste sostanze chimiche hanno un effetto analgesico e possono indurre una sensazione di euforia e benessere generale. Stimolare la produzione di endorfine attraverso l’attività fisica, come una corsa o una sessione di allenamento, può aiutare a migliorare l’umore e ridurre lo stress.

                La serotonina è un altro importante neurotrasmettitore che influisce sul nostro umore e sul senso di felicità. Livelli adeguati di serotonina nel cervello sono associati a una maggiore sensazione di felicità, calma e benessere. Alcuni modi per aumentare i livelli di serotonina includono l’esposizione alla luce solare, l’esercizio fisico regolare, una dieta ricca di triptofano (un precursore della serotonina) e la pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione e lo yoga.

                Oltre alle endorfine e alla serotonina, ci sono altri ormoni e sostanze chimiche nel corpo che possono influenzare il nostro umore e la nostra felicità. Ad esempio, l’ossitocina, conosciuta anche come “ormone dell’amore”, è associata ai legami sociali e alla sensazione di connessione emotiva con gli altri.

                Inoltre, la dopamina è un altro neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nella regolazione dell’umore e della motivazione. Livelli ottimali di dopamina sono associati a una sensazione di piacere, gratificazione e motivazione. Attività come raggiungere obiettivi, sperimentare nuove esperienze e ricevere ricompense possono aumentare i livelli di dopamina nel cervello, contribuendo così alla sensazione di felicità e soddisfazione.

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