Speciale Milano Fashion Week
La festa segreta di Milano: Palazzo Reale si trasforma in un salotto surrealista per l’evento più esclusivo della Fashion Week
Un invito misterioso, una notte di eleganza e simbolismo: la Camera della Moda celebra l’arte e lo stile in un’atmosfera da sogno. Tra ospiti selezionatissimi e maschere ispirate a Leonor Fini, il glamour si fonde con il mistero.
 
																								
												
												
											Certe serate non si raccontano, si sussurrano. E La Fête Secrète, l’evento più esclusivo della Milano Fashion Week, è una di queste. Nessun comunicato ufficiale, nessun accesso per gli estranei. Solo una ristretta cerchia di invitati selezionatissimi, che martedì sera hanno attraversato i portoni di Palazzo Reale per prendere parte a una celebrazione fuori dal tempo, in cui arte, moda e mistero si sono intrecciati in un’atmosfera irripetibile.
L’occasione era l’inaugurazione della mostra “Io sono Leonor Fini”, una delle più grandi retrospettive mai dedicate all’artista che ha attraversato il surrealismo con una visione autonoma e inconfondibile. Ma non si è trattato di una semplice apertura: l’evento, organizzato in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, ha ripreso un’idea della stessa Leonor Fini, rievocando l’iconica Fête Secrète del 1949, quando l’artista invitò nel suo atelier parigino figure come Jean Cocteau e Georges Bataille per un incontro che mescolava cultura, stile e segreti sussurrati tra pochi eletti.








Martedì sera, lo spirito della Fini è tornato a vivere, trasformando Palazzo Reale in un tempio del mistero e della raffinatezza. Gli ospiti, tra cui esponenti del mondo della moda e dell’arte, hanno ricevuto in dono una maschera ispirata al “Cat Eye”, simbolo della passione dell’artista per l’universo felino. Il gesto non era solo un omaggio estetico: indossare la maschera significava immergersi nel suo mondo, assumere la sua visione, sentire il magnetismo di una donna che ha fatto dell’ambiguità e della sensualità il centro della sua esistenza.
Un evento blindato tra ospiti d’eccezione e look mozzafiato
Pochissime le immagini filtrate all’esterno. Quello che si sa è che la serata ha visto la partecipazione di personalità che hanno saputo interpretare lo spirito della serata con una eleganza calibrata e una giusta dose di enigmatico distacco. Tra gli ospiti, Mattia Stanga, fresco di conduzione del PrimaFestival di Sanremo, da sempre affascinato dal mondo della moda, e le imprenditrici Cristina Parodi e Daniela Pellizza, a Milano non solo per presentare la nuova collezione di Crida, ma anche per respirare da vicino l’atmosfera unica di un evento che ha mescolato passato e presente, arte e stile.
Non è mancata una delle presenze più iconiche della moda italiana, Elisabetta Franchi, che per l’occasione ha scelto un look iper femminile total white, con un’acconciatura che richiamava gli anni ‘50. Il dettaglio non era casuale: nelle sue opere, Leonor Fini esplorava la femminilità con un linguaggio che sfidava le convenzioni, esaltando la potenza della bellezza enigmatica e inafferrabile.
Una mostra tra sogno e realtà
L’evento è stato solo il preludio a un viaggio nell’universo artistico di Leonor Fini, che la retrospettiva di Palazzo Reale ripercorre con oltre 100 opere, ricostruendo l’evoluzione di una creativa che ha attraversato il Novecento con una visione indipendente e visionaria. Il percorso espositivo è una rilettura contemporanea di un’immaginazione fuori dal comune, sospesa tra realtà e sogno, tra sensualità e inquietudine, tra il femminile e il fantastico.
I più fortunati hanno potuto ammirare in anteprima le opere che resteranno in mostra fino al 22 giugno, immergendosi in un’atmosfera onirica che richiama la stessa estetica del party d’inaugurazione. Le luci soffuse, le ombre proiettate sulle pareti affrescate di Palazzo Reale, i riflessi sulle maschere indossate dagli ospiti: tutto ha contribuito a creare un’illusione perfetta, un sogno glamour e misterioso che, come le opere della Fini, rimarrà sospeso tra realtà e immaginazione.
La Fête Secrète ha riportato per una notte Milano al centro di un’idea di moda e cultura che non si limita alle passerelle, ma che si nutre di suggestioni, simboli e atmosfere. E come ogni festa segreta che si rispetti, le immagini sono poche, le testimonianze frammentate. Ma è proprio questa la sua magia: un evento di cui tutti parleranno, ma che nessuno potrà davvero raccontare fino in fondo.
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Speciale Milano Fashion Week
Milano Fashion Week, tra regine e sorprese: Bianca Balti incanta, Chanel Totti stupisce e Gaia accende i riflettori
Bianca Balti torna imperiale da Fendi, Chanel Totti debutta in versione “signorina elegante”, Gaia fa impazzire i flash e Chiara Ferragni – ancora una volta – non molla il trono social. Sullo sfondo, la solita giungla di look, lustrini e rivalità tra influencer.
 
														La settimana della moda milanese si è chiusa nel modo più prevedibile: con un trionfo di vanità, flash e qualche caduta di stile. Ma, si sa, Milano resta il palcoscenico dove il lusso incontra la leggenda.






Da Fendi, Bianca Balti ha oscurato tutti: abito minimal, fascino massimo e un Olly impeccabile al fianco. Tra sguardi complici e un’eleganza da diva d’altri tempi, la modella ha ricordato a tutti come si fa a essere iconiche senza bisogno di gridarlo.
Nel front row si è vista anche Chiara Ferragni, ancora una volta impegnata a difendere il trono di regina social. Sorrideva poco, ma i fotografi l’hanno amata lo stesso: a Milano, anche una smorfia vale un like.
Da Jil Sander, debutto per Simone Bellotti e parata di ospiti: Ghali, Miriam Leone, Claire Foy. Da Knwls, invece, la sorpresa: Lourdes Leon, figlia di Madonna, quasi irriconoscibile nel suo look estremo, tanto da passare inosservata.
E poi il nome che nessuno si aspettava: Chanel Totti. In prima fila da Iceberg, con abito nero, borsetta turchese e chignon perfetto, ha stupito tutti. Elegante, sobria, adulta. “Attimi a Milano”, ha scritto su Instagram, portando a casa un’ondata di applausi virtuali.
Da Luisa Beccaria è sbocciato il romanticismo: Costanza Caracciolo e Alice Sabatini vestite come bambole retrò, mentre Elisabetta Gregoraci, da Miss Bikini, ha portato il mare nel cuore di Milano.
E mentre Olivia Palermo fluttuava come un fiore da Alberta Ferretti, la vera regina della settimana è stata Gaia. Tra corsetti fetish e sguardi magnetici, ha conquistato pubblico e obiettivi. Sexy, ironica, irresistibile.
Parallelamente, alla Galleria Deloitte, la mostra Italia di Moda firmata Andrea Varani ha dato alla settimana un tocco d’arte: 46 scatti con Ludmilla Voronkina Bozzetti avvolta nei capolavori di Armani, Dolce & Gabbana, Etro.
Tra passerelle, party blindati e ingressi contesi, la Milano Fashion Week 2025 si conferma più viva che mai. Bianca Balti resta la dea, Chanel Totti la sorpresa, Gaia l’imprevisto che brucia gli schemi. E Chiara Ferragni, come sempre, il centro della scena — anche quando sembra volerla lasciare.
Speciale Milano Fashion Week
Via Montenapoleone è la via dello shopping più cara al mondo: superata la 5th Avenue di New York
Secondo il report Main Streets Across the World, i canoni di locazione di via Montenapoleone raggiungono 20.000 euro al mq all’anno, scalzando la Upper 5th Avenue. Via Condotti, che ospita anche gli studi di La Capitale, conquista il terzo posto in Europa.
 
														Per la prima volta nella storia, una strada europea conquista il primato globale nel mondo del lusso. Via Montenapoleone, cuore pulsante dello shopping di alta gamma a Milano, è ufficialmente la via commerciale più costosa al mondo. Con canoni di locazione che raggiungono i 20.000 euro al mq all’anno, ha superato la Upper 5th Avenue di New York (19.537 euro/mq).
Questo storico risultato emerge dal report Main Streets Across the World di Cushman & Wakefield, giunto alla sua 34esima edizione. Negli ultimi 12 mesi, i canoni di via Montenapoleone sono aumentati dell’11%, trainati dalla forte domanda di retailer e dalla scarsità di offerta, oltre che dall’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.
Roma tra le eccellenze europee
Anche la Capitale si distingue nella classifica europea. Via Condotti e Piazza di Spagna si piazzano rispettivamente al terzo e al decimo posto, confermando l’importanza dell’Italia nel panorama del retail di lusso. Via Condotti non è solo un simbolo del lusso romano, ma ospita anche gli studi televisivi de La Capitale, parte del network LaC, che include la newsroom milanese LaCity e il magazine online LaCityMag.it.
Le tendenze globali
Secondo il report, il 57% delle 138 location monitorate ha registrato un aumento dei canoni di locazione nel 2024, con una crescita media globale del 4,4%. La regione delle Americhe ha guidato il trend con un aumento dell’8,5%, seguita dall’Europa (+3,5%) e dall’Asia-Pacifico (+3,1%).
New Bond Street a Londra si colloca al terzo posto mondiale (17.210 euro/mq), mentre Avenue des Champs-Élysées a Parigi e il distretto di Ginza a Tokyo chiudono la top 5, rispettivamente con 15.697 e 14.750 euro/mq.
L’Italia nel lusso mondiale
Con tre strade nella top 10 europea, l’Italia si conferma protagonista indiscussa del retail di lusso. Via Montenapoleone, via Condotti e Piazza di Spagna rappresentano l’eccellenza italiana, trainata da una continua evoluzione del settore e da una domanda internazionale sempre più forte.
Un risultato che non solo rafforza il primato italiano, ma rilancia il ruolo di Milano e Roma come capitali globali dello shopping e del lusso.
Speciale Milano Fashion Week
Milano Fashion Week, retroscena e critiche: Karina Cascella smaschera il dietro le quinte
Dietro lo scintillio della Milano Fashion Week, Karina Cascella solleva dubbi e polemiche. L’ex volto di Uomini e Donne critica la frenesia dell’evento e il fatto che molti partecipanti non vengano pagati. Rivela inoltre che chiunque può ottenere un invito, smentendo l’idea di un’élite esclusiva. Le sue parole dividono il web: c’è chi la accusa di invidia e chi la ringrazia per aver detto la verità.
 
														La Milano Fashion Week è sinonimo di lusso, sfilate esclusive e celebrità, ma dietro l’apparenza glamour si nascondono dinamiche meno scintillanti. A sollevare il velo su certi retroscena è stata Karina Cascella, opinionista e volto noto della tv, che sui social ha espresso un giudizio tagliente sull’evento e sulle sue contraddizioni.
Le critiche di Karina Cascella
L’ex volto di Uomini e Donne ha puntato il dito contro alcuni aspetti della Fashion Week, in particolare contro chi si lamenta della fatica e della frenesia che caratterizzano le giornate di sfilate e party. «Cosa ci andate a fare, per altro anche gratis?» ha dichiarato, evidenziando come molti partecipanti non ricevano alcun compenso per la loro presenza.
Il suo sfogo ha immediatamente diviso il web: da un lato chi l’accusa di invidia e di voler criticare un mondo dal quale è esclusa, dall’altro chi la sostiene, apprezzando la sua schiettezza nel descrivere una realtà meno patinata di quanto appaia.
Inviti per tutti? La rivelazione sull’accesso alle sfilate
Tra le rivelazioni più sorprendenti, Karina Cascella ha smentito l’idea che la Fashion Week sia riservata solo a un’élite di celebrità e influencer. «Le agenzie si occupano di procurare inviti per chiunque desideri partecipare» ha spiegato, rivelando che, in alcuni casi, chi prende parte alle sfilate deve persino coprire le spese per trucco e parrucco.
Questa dichiarazione ha fatto emergere un aspetto poco conosciuto: non solo molti ospiti non vengono pagati, ma spesso devono investire di tasca propria per mantenere un’immagine all’altezza dell’evento.
Outfit da sogno… ma solo in prestito
Un altro dettaglio che ha fatto discutere riguarda gli abiti indossati durante la Fashion Week. Secondo Cascella, la maggior parte dei look sfoggiati dagli ospiti non sono di proprietà di chi li indossa. «Gli abiti sono forniti, ma devono essere restituiti» ha sottolineato, rivelando come la moda sia spesso un gioco di prestiti e scambi piuttosto che un’espressione personale.
Questa realtà ha portato molti a riflettere su quanto la moda venga vissuta più come un’occasione di business che come un’autentica espressione di stile.
Dibattito aperto: verità o provocazione?
Le parole di Karina Cascella hanno aperto un dibattito acceso. Se da un lato c’è chi la critica per il suo giudizio pungente, dall’altro sono molti quelli che la lodano per aver mostrato una faccia meno nota della Fashion Week.
Tra aspettative, pressioni e opportunità, la settimana della moda non è solo un palcoscenico per le star, ma un microcosmo di dinamiche spesso celate dietro il glamour delle passerelle. La schiettezza di Cascella invita a riflettere su cosa significhi davvero partecipare a questi eventi e su quanto le percezioni possano essere distorte da una facciata luccicante.
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