Ci sono personaggi che sono nati per fare breccia nel cuore di qualcuno: questo è il mio caso. Jack Reacher non mi potrà mai stufare: la sua verve, il suo inarrestabile incedere, la sua logica lineare. Per me, ogni suo romanzo, è un bel romanzo. Ovviamente alcuni riescono meglio di altri, e la fama data dalla serie tv sicuramente ha richiesto una sovrapproduzione di testi, e forse anche per quello questa avventura non rispecchia le migliori scritte, ma di certo non delude. Anzi.

Immaginandosi Alan Ritchson in un carcere di massima sicurezza, viene solo che voglia di vedere la serie tv, un lontano domani.

Child (e suo fratello Andrew) riescono a tenere alto il ritmo, sempre, ed incredibilmente spesso lo fanno condotte descrizioni: il lettore vede tutto ciò che accade, e per tutto, si intende molto più della semplice azione.

Come sempre, consigliato.

Nora Grant. Non sapevo chi fosse, e ad una presentazione, per casualità la ho conosciuta. O meglio, ho conosciuto Barbara Torta. Inizio così la recensione di un libro perché va contestualizzato il fatto che un libro così io non lo avrei mai letto, ma averglielo sentito presentare ha fatto da ago della bilancia. Anzi, ciò che mi ha colpito, è stata LEI.

L’ironia è una cosa seria: un processo alchemico complicato che da secoli divide gli originali dai banali, i simpatici dagli antipatici, i felici dagli infelici. Forse anche i buoni dai cattivi. E scrivere un libro con ironia e gusto, non solo non è facile e non è comune, è proprio raro!

Se però questo pizzico di magia ironica impreziosisce uno stile di scrittura autentico e ben calibrato, ecco che abbiamo un libro da leggere. Che tu sia uomo, donna o altro, prendilo in mano, accarezzalo, fatti accattivare dalle prime righe: ti troverai risucchiato a gioire e piangere così come la sua protagonista.

Una simpatica evasione che meriterebbe di stare in ogni libreria. Promosso.

La scheda del libro

Autore: Nora Grant

Editore: Golem Edizioni

Collana: Mondo

Anno edizione: 2023

Pagine: 228 p., Brossura 

EAN: 9788892911338

La storia

Jane, rossa di capelli e piena di giovanile energia, ha lasciato la nativa Scozia per cercare di sfondare a Londra come fotografa di moda. Ma la realtà è più dura dei sogni, e non va oltre un modesto e noioso impiego come segretaria di una azienda nel settore del beauty. L’incontro con Tristan, un musicista di strada, in metropolitana, dà una sferzata alla sua vita. La scintilla si trasforma in un puntuale rendez-vous che si ripete, fino al fatidico primo appuntamento. Da quel momento, equivoci e malintesi minano la normale evoluzione della storia. L’affascinante artista non solo non è ciò che sembra ma al suo fianco spunta anche una misteriosa donna dell’alta società. Jane però può contare su una schiera di fidate amiche pronte a tutto. Fra i due comincia un incandescente e spassoso tira e molla affettivo, emotivo e sessuale, inframmezzato dalle comiche schermaglie su Whatsapp con le amiche di sempre. Una banale lussazione costringe Jane all’immobilità. In quella settimana di forzata e scoppiettante convivenza si alternano i drammi, le scoperte, i segreti e le gioie di una storia composta su uno spartito d’amore, pieno di note stonate che combinate insieme potrebbero dar vita a una melodia perfetta!

Maccaia: è un termine di dubbia origine. Forse greco, forse arabo, ma oggi, sicuramente, genovese. Ben più di una semplice nebbia che viene dal mare, la maccaia è una malinconia che impermea le cose, che solo alcune sensazioni sanno fare. E non è da meno la scrittura sapiente di Bruno Morchio, che a distanza di vent’anni, grazie alle sapienti mani di Marco D’Aponte e alla casa editrice Il Capricorno, ripropone uno dei suoi libri di richiamo: Maccaia.

Tra i caruggi di Genova

Un libro che trasporta i lettori nei vicoli di Genova, per la prima volta anche visivamente grazie alle tavole illustrate con maestria da D’Aponte, togliendo comunque poco ad una trama che sorprende, grazie ad una sceneggiatura asciutta che non tradisce le origini del romanzo.

Il fascino della graphic novel

Insomma, una graphic novel da avere a scaffale, la leggere magari subito dopo lo stesso romanzo, così da valorizzarne le evoluzioni creative del disegnatore, che ricalca sia i personaggi che Genova con una fedeltà assoluta. E perché no, da portarsi dietro a passeggio in una delle città più storiche e belle d’Italia.