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Europei 2024: la grande lezione di Cristiano Ronaldo ai tuffatori azzurri

L’eliminazione dell’Italia dagli Europei 2024 per mano della Svizzera è una vergogna per il calcio italiano. La Nazionale, guidata da Luciano Spalletti, ha mostrato una mancanza di carattere e motivazione che ha portato a un fallimento totale. Le lacrime di Cristiano Ronaldo, in un episodio parallelo, sottolineano cosa significhi davvero amare la maglia della propria nazionale.

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    L’eliminazione dell’Italia dagli Europei 2024 per mano della Svizzera è una vergogna che brucia ancora. Non solo perché abbiamo perso contro una squadra non certo di punta nel calcio mondiale, ma anche per l’atteggiamento dei nostri giocatori e del loro allenatore, Luciano Spalletti. Questa sconfitta è la dimostrazione di un fallimento totale, dalla preparazione alla gestione delle partite, passando per l’atteggiamento in campo dei nostri azzurri.

    La Crisi della Nazionale Italiana

    Non c’è altra parola per descrivere lo stato attuale della Nazionale Italiana: crisi. Una squadra che ha dimostrato di essere priva di carattere, di motivazione e, peggio ancora, di attaccamento alla maglia. È inaccettabile che una squadra con la nostra storia calcistica venga eliminata da una nazione come la Svizzera. Non è una questione di sottovalutare l’avversario, ma di riconoscere la nostra superiorità tecnica e tattica che avrebbe dovuto emergere in queste competizioni.

    Il Fallimento di Luciano Spalletti

    Luciano Spalletti porta gran parte della responsabilità. La sua incapacità di infondere grinta e determinazione ai giocatori è evidente. Le scelte tattiche discutibili, le formazioni confuse e i cambi inefficaci sono stati evidenti. Spalletti ha fallito nel preparare mentalmente e fisicamente la squadra per affrontare l’importanza di un torneo europeo. La sua gestione è stata priva di quella visione e lungimiranza necessarie per guidare una squadra al successo.

    La Lezione di Cristiano Ronaldo

    Nel frattempo, Cristiano Ronaldo ci ha dato una lezione di cosa significhi davvero amare la maglia della propria nazionale. Dopo aver sbagliato un rigore decisivo contro la Slovenia, CR7 è scoppiato in lacrime. Questo è un uomo che ha vinto tutto, che ha infranto ogni record possibile, eppure ancora oggi, a 39 anni, dimostra un attaccamento e una passione che dovrebbero essere di ispirazione per tutti i calciatori italiani. Le sue lacrime sono la prova di quanto conta per lui rappresentare il suo Paese, qualcosa che sembra ormai alieno ai nostri giocatori super viziati.

    La Riflessione Necessaria

    È giunto il momento per la Federazione Italiana Giuoco Calcio di riflettere seriamente su quanto accaduto. Non possiamo permetterci di continuare su questa strada. Serve un cambiamento radicale, dalla gestione tecnica ai giocatori scelti per rappresentare l’Italia. Bisogna ripartire da chi ha fame di vittorie, da chi è disposto a lottare fino all’ultimo respiro per la maglia azzurra. Non da un team di bambocci viziati, abituati a buttarsi a terra ogni volta che vengono sfiorati.

    E qui sta anche la vergogna della nostra classe arbitrale. Che, stando al gioco dell’inchino di fronte alla grande di turno, finisce per fornire un alibi ai vari Barella, Chiesa e compagnia cantante, Abituati come sono a finire a terra (ve lo ricordate il “rigore” di Barella con il Genoa, neppure sfiorato e andato a rotolarsi al suolo come se gli avessero sparato con un bazooka) non riescono più a concepire il fatto di dover lottare per conquistare qualcosa.

    In conclusione, l’Italia deve risorgere dalle ceneri di questa vergognosa eliminazione. Abbiamo bisogno di un progetto serio, di un allenatore capace e di giocatori che sappiano cosa significa rappresentare una nazione con una storia calcistica gloriosa. Solo così potremo tornare a essere competitivi e, soprattutto, rispettati nel panorama internazionale.

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      Gossip

      Anbeta Toromani: «Ho litigato con Maria De Filippi, ma ora…»

      La ballerina di Amici svela i retroscena della lite con la conduttrice e parla del suo rapporto speciale con Alessandra Celentano, la sua carriera, l’amore per la danza e la sua vita privata, svelando alcuni retroscena.

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        Anbeta Toromani, una delle ballerine più amate e talentuose uscite dalla scuola di Amici, si è raccontata senza filtri a Verissimo. L’ex allieva di Maria De Filippi ha rivelato alcuni retroscena inediti della sua carriera, compresa la lite con la conduttrice che l’avrebbe portata ad abbandonare il programma.

        “È stata una fase difficile”, ha confessato Anbeta. “Ho litigato con Maria per delle divergenze di opinione sui metodi di insegnamento. Ma ora, con il senno di poi, posso dire che è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere”.

        Nonostante le tensioni del passato, Anbeta conserva un profondo rispetto per Maria De Filippi e per Alessandra Celentano, l’insegnante che l’ha guidata durante il suo percorso ad Amici. “Alessandra è stata come una seconda madre per me”, ha dichiarato la ballerina. “Mi ha trasmesso la sua passione per la danza e mi ha aiutata a diventare la professionista che sono oggi”.

        Oggi Anbeta è una prima ballerina affermata, che si esibisce sui palcoscenici più importanti del mondo. Ma la sua vita non è fatta solo di danza. La ballerina è felicemente fidanzata da oltre 15 anni con Alessandro Macario, un altro ballerino con cui condivide la passione per l’arte.

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          In primo piano

          Gerry Scotti da insaponatore di cartoni a re della TV: la strana storia di un “normalissimo” uomo!

          L’amatissimo conduttore di Canale 5 racconta la sua vita in un libro, tra aneddoti divertenti e profondi ricordi, svelando il suo percorso da operaio a icona della TV.

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            Gerry Scotti, uno dei volti più amati della televisione italiana, si racconta in “Quella volta” (Rizzoli), un libro che unisce nostalgia e ironia. Da aneddoti sulla sua infanzia a ricordi del mondo dello spettacolo, Scotti offre un affascinante spaccato della sua vita, rivelando non solo i momenti felici, ma anche le sfide e le lezioni apprese lungo il cammino.

            Nel suo nuovo libro, Gerry Scotti condivide ricordi che affondano le radici nella sua infanzia a Milano. Racconta di un papà operaio, che lavorava di notte al Corriere della Sera, e della prima casa con l’ascensore, un’esperienza che lo ha colpito profondamente. La sua timidezza da bambino, accentuata da un problema di salute, non ha ostacolato il suo percorso: oggi si definisce «un bel pezzo d’uomo di 110 chili».

            Gerry è orgoglioso della sua normalità. I suoi amici sono quelli di sempre, e la sua vita quotidiana è costellata di piccole abitudini che lo rendono un uomo autentico. Nonostante il successo in TV, afferma: «Se credi di essere quello lì, sei finito». Tra i suoi segreti, anche una dieta detox che rispetta rigorosamente.

            Scotti ricorda i suoi primi lavori, dall’insaponatore di cartoni per televisori al confezionatore di cibi per vitelli, rivelando un lato umoristico della sua gioventù. E non manca di condividere storie divertenti sulla sua carriera, inclusi i momenti imbarazzanti con personaggi come Mike Bongiorno. Nonostante la fama, Gerry non si considera un donnaiolo. Ha avuto solo quattro fidanzate nella vita, sottolineando l’importanza delle relazioni sincere. «Se non sono finito nei guai con le Letterine…», scherza, evidenziando come abbia sempre mantenuto separate vita privata e professionale.

            La sua amicizia con Michelle Hunziker è un’altra perla del libro. Gerry la descrive come una sorellina, rivelando la profondità di un legame che va oltre l’attrazione. E quando si tratta di gelosia, ammette di aver imparato a non confonderla con l’amore: «Se ami una persona, non puoi esserne geloso».

            Scotti conclude il libro con una nota di serenità. È felice, e questo sentimento risuona in ogni pagina, lasciando ai lettori un messaggio di positività e autenticità.

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              In primo piano

              Intrigante classifica: è Venezia la città italiana dove si tradisce di più

              Ashley Madison ci offre uno sguardo intrigante sulle città italiane più intraprendenti. Questa classifica, benché divertente, sottolinea l’evoluzione delle dinamiche relazionali e la crescente apertura mentale, dimostrando che la ricerca di connessioni è in costante mutamento, indipendentemente dalle dimensioni della città.

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                Quando si tratta di relazioni extraconiugali e avventure clandestine, Ashley Madison svela i dati più intriganti. La recente classifica delle città italiane con il maggiore picco di intraprendenza sessuale è affascinante e sorprendente. Scopriamo insieme quali centri urbani si riscaldano di più nelle fredde stagioni, secondo la piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di relazioni non-monogame.

                Il cambiamento sociale e le relazioni extraconiugali

                La società sta vivendo cambiamenti dinamici, e con essi, anche le dinamiche delle relazioni. La tradizionale classifica annuale di Ashley Madison rivela che le relazioni extraconiugali non seguono più rigidamente le barriere geografiche, aprendo la strada a un nuovo approccio più aperto e digitale.

                Le Top 3 del Veneto: Venezia, Vicenza e Verona

                Il Veneto si guadagna il titolo di regione più “allegra” dell’inverno 2024, occupando completamente il podio con Venezia, Vicenza e Verona. La Serenissima, celebre meta turistica, scala addirittura di 15 posizioni rispetto all’anno precedente, confermandosi il centro più intraprendente.

                Le città in ascesa nel Nord Italia

                Il Nord Italia mantiene la sua presa sulla libertà riguardo alle relazioni extraconiugali. Bergamo, Padova e Monza sono capoluoghi di provincia che hanno guadagnato notevolmente nelle ultime classifiche, dimostrando un’intraprendenza in costante crescita.

                Trieste: la gelida bora non ferma l’intraprendenza

                Trieste, che per lungo tempo ha dominato il ranking di Ashley Madison, scivola al quarto posto. Anche se la gelida Bora può aver raffreddato gli animi, i triestini dimostrano di non cedere facilmente alla monotonia invernale.

                La tendenza nei piccoli centri urbani

                C’è un cambio di prospettiva nei piccoli centri urbani, che sembrano abbracciare forme di relazione più aperte come la non-monogamia. L’anonimato limitato potrebbe spingere le persone a cercare discretamente nuovi partner su piattaforme online, evidenziando un’apertura mentale che va al di là degli stereotipi.

                Sex & LaCity

                Per esplorare ulteriormente il fascino delle relazioni extraconiugali in Italia e approfondire l’analisi delle dinamiche sociali, visita il nostro blog dedicato. Simona Griggio ti porterà alla ricerca delle piccole e grandi trasgressioni italiane. Troverai articoli che esplorano le tendenze, offrono consigli e analizzano il lato intrigante delle relazioni moderne.

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