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Cronaca

110 anni? Per Vincent è stata una passeggiata… che prosegue

La storia di Vincent Dransfield ci insegna che vivere bene e a lungo non è una questione di diete rigide o esercizi estenuanti. La chiave della longevità sembra risiedere in una vita sociale attiva, abitudini alimentari flessibili, moderazione nei vizi e un costante impegno nelle attività quotidiane. E, soprattutto, nel coltivare relazioni umane autentiche e significative.

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    La vecchiaia fa paura a molti si sa. Ma non proprio a tutti. Neppure a Vincent, Le prime rughe già fanno tremare le mani e si cerca disperatamente un siero miracoloso che possa portare indietro il tempo. Far tornare la pelle liscia e il fisico asciutto. Troppo a lungo dati per scontati. C’è chi rifiuta di mettere gli occhiali pur di non ammettere che la vista sta deteriorando e strizza gli occhi a ogni parola, allontanando lo smartphone e riavvicinandolo come una messa a fuoco manuale. Qualcuno si iscrive velocemente in palestra o compra un nuovo paio di scarpe da ginnastica per aver sentito diversi rumorini proveniente dalla schiena dopo essersi alzati dalla sedia.

    Quali sono i segreti dell’ultracentenario Vincent Dransfield

    Insomma, terrore e panico. In mezzo a questo clima da brividi c’è la calma serafica del signor Vincent Dransfield, un uomo di 110 anni che fa una vita del tutto regalare. Guida la sua auto, vive da solo nel New Jersey, non ha mai avuto grossi problemi di salute e, a dirla tutta, non soffre neppure di mal di schiena o mal di testa. Per dare speranza a chi sta sperando nello sviluppo di un elisir di lunga vita entro i prossimi mesi, l’ultracentenario ha condiviso i suoi consigli di longevità: Avere una vita social attiva, tanto movimento e una dieta flessibile.

    Bevete più latte, il latte fa bene…ecco l’elisir di lunga vita

    Secondo quanto riporta il BusinessInsider, la prima abitudine da tenere a mente è relativa al consumo di una bevanda in particolare, quella che (ironicamente…) si associa ai neonati: il latte. Ai tempi di quando Vincent era un bambino, gli anni della Grande Depressione, l’attuale ultracentenario aveva 15 anni e ha iniziato a lavorare in fattoria. Dice: “Bevevo latte ogni giorno e mangiavo bene. Spesso ci ripenso e penso che mi ha fatto cominciare col piede giusto, mi ha dato delle ossa forti“. Scrive BusinessInsider. In effetti, il latte di mucca contiene molte proteine, che aiutano a mantenere la massa muscolare quando si invecchia.

    Tutto il potere all’alimentazione

    La dieta di Vincent, al contrario di quanto si possa pensare, non è affatto rigida. L’ultracentenario non ha certo vissuto facendosi impartire ordine su cosa fare o non fare, e tantomeno su cosa mangiare. E sua nipote Lista conferma. Ha sempre mangiato quello che gli pare, dice la nipote. Non si è mai preoccupato del peso ed è sempre stato in forma.. Mentre la dieta mediterranea è generalmente considerata la più salutare al mondo, Vincent si concede hamburger, cioccolata, dolci, pasti surgelati e cotti al microonde.

    Niente fumo, poco alcol e accettazione

    Se al cibo non ha messo limiti, ha detto di no a fumo e all’alcol. Magari una birra di tanto in tanto, ma finisce tutto lì. Per quanto riguarda il fumo, Vincent ha iniziato a 50 anni per colpa di una sigaretta offerta da un amico. Dopo 20 anni, però, ha buttato via il pacchetto ed è finita lì.

    Quanto vale mantenere una vita sociale e fare attività fisica

    La longevità è strettamente legata alla salute mentale e allo stile di vita. Per questo motivo, spesso il declino arriva con la pensione e la mancanza di entusiasmo per nuove attività e nuovi incontri. Vincent amava lavorare e quando è andato in pensione, alla fine dei settant’anni, lo ha fatto sotto richiesta di sua moglie. Eppure, da quel momento non si è fermato un attimo. Da 80 anni, infatti, è volontario nei vigili del fuoco. Uomo molto attivo, Vincent non è mai stato in palestra e fa dell’ironia su chi pratica jogging. Dov’è che vanno così di fretta, si chiede? Per mantenersi in forma si dedica, semplicemente, alle faccende quotidiane. Ma soprattutto il segreto più importante è continuare ad avere una vita sociale vivace.

    Restare al centro delle relazioni umane, empatia e accoglienza

    Nonostante la moglie di Vincent sia morta nel 1992, l’uomo è in contatto regolarmente con tutta la famiglia, ovvero un figlio, tre nipoti e sette pronipoti. Ma non solo. Ha stretto molte amicizie nei vigili del fuoco. Tutti i giorni andava alla stazione dalle 15 alle 17 a passare il tempo coi ragazzi – dice Lista -. Anche quella per lui è una famiglia. Vincent è d’accordo. “Conoscere le persone e amarle mi fa vivere più a lungo”.

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      Politica

      Matteo Salvini compra casa a Roma: nuovo appartamento mentre cresce l’attesa per le nozze con Francesca

      La coppia, insieme dal 2019, convive già a Roma ma continua a smentire nozze imminenti. Intanto Francesca, 32 anni, produttrice cinematografica e social media manager, resta la presenza più costante nella vita del ministro. Salvini, dopo la rottura con Elisa Isoardi, ha trovato stabilità e complicità al suo fianco.

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        Un appartamento nuovo, in una delle zone più prestigiose di Roma, a pochi passi dalla Farnesina. Matteo Salvini ha scelto di investire nella Capitale, segno che la sua vita privata e politica continua a gravitare intorno alla città. Con lui, come sempre, c’è Francesca Verdini, la compagna che dal 2019 è al suo fianco e che molti vedono già in abito bianco, nonostante le continue smentite del ministro su un matrimonio imminente.

        Francesca Verdini, nata a Firenze il 27 luglio 1992, è la figlia dell’ex parlamentare Denis Verdini e di Simonetta Fossombroni. Cresciuta soprattutto con il padre, ha due fratelli più grandi, Tommaso e Diletta. A 18 anni si è trasferita a Roma per studiare alla Luiss, dove si è laureata in Economia e Direzione di Imprese. Proprio il giorno della laurea aveva dedicato parole sentite ai genitori, agli amici e a Matteo: «Sono stati i fari, i remi e la nave nel mio maremoto».

        Il sogno di Francesca è sempre stato il cinema: nel 2017 ha fondato la società di produzione La Casa Rossa, di cui detiene il 95%. Parallelamente lavora a Mediaset come social media manager di Forum, continuando a muoversi tra televisione e cinema.

        L’incontro con Salvini, allora vicepremier nel governo gialloverde, è avvenuto poco dopo la rottura del leader leghista con Elisa Isoardi. Da quel momento la relazione è diventata stabile: Francesca ha costruito un rapporto sereno anche con i figli del compagno e la coppia è apparsa spesso insieme in pubblico, senza mai nascondersi.

        Il nuovo appartamento romano si aggiunge alle tappe di un percorso di coppia che ha resistito agli scandali politici e familiari. Il fratello di Francesca, Tommaso, è stato coinvolto nell’inchiesta Anas e ha patteggiato due anni per le vicende legate alle commesse pubbliche, ma lei ha sempre preferito restare lontana dalle polemiche. Oggi la figlia di Denis Verdini è la presenza discreta e costante accanto al ministro, tra un impegno politico e un set cinematografico. Le nozze, per ora, restano un’ipotesi. Ma l’acquisto della nuova casa conferma che la coppia guarda avanti.

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          Politica

          Andrea Giambruno e Federica Bianco, amore (quasi) segreto: lei pubblica i selfie di coppia, poi li cancella su “invito” del giornalista

          Due foto, stesso amore, due stagioni diverse. Federica Bianco rompe il silenzio e mostra per la prima volta la relazione con Andrea Giambruno, ma il giornalista le chiede di rimuovere tutto: “Pressioni professionali e familiari dietro la scelta del silenzio”.

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            Due selfie identici, una storia d’amore che scotta. Federica Bianco, la “beauty coach” pugliese che da oltre un anno fa coppia fissa con Andrea Giambruno, è uscita allo scoperto sui social. Per la prima volta ha pubblicato due foto insieme al giornalista Mediaset, ex compagno della premier Giorgia Meloni, e padre di sua figlia Ginevra.

            Le immagini, dolci e coordinate, raccontavano molto più di mille parole: stessa posa, sguardi sorridenti, lei truccata appena, lui rilassato. Una foto estiva, con un chiaro riferimento alle vacanze in Puglia — la terra d’origine di Federica — e un’altra più recente, dal tono autunnale. In poche ore il post ha fatto il giro dei social, scatenando curiosità e commenti.

            Poi, improvvisamente, tutto è scomparso. Le foto sono state cancellate, come se non fossero mai esistite. Secondo quanto riportato da Oggi, a chiedere la rimozione sarebbe stato proprio Giambruno, “su invito” legato a motivazioni professionali e — si sussurra — anche familiari.

            Negli ultimi mesi, infatti, il giornalista ha ricevuto una sola direttiva: mantenere il massimo riserbo sulla sua vita privata. Dopo le polemiche seguite alla fine della relazione con la presidente del Consiglio, Giambruno si prepara al rientro alla conduzione di un telegiornale Mediaset, e la parola d’ordine è discrezione assoluta.

            Federica, che in passato era stata legata al leghista Andrea Crippa (oggi compagno di Anna Falchi), ha accettato di fare un passo indietro. La “rivelazione” romantica è durata solo poche ore, ma ha confermato quello che da tempo si sussurrava: tra i due, l’intesa è solida e lontana dai riflettori.

            Lui preferisce la riservatezza, lei la spontaneità dei social. Due mondi diversi, che per un momento si sono incontrati in un post destinato a sparire — ma non a passare inosservato.

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              Storie vere

              Basta mollo tutto e vado a vivere in un container! La scelta per una vita autosufficiente

              Questa giovane donna dimostra che è possibile vivere in modo diverso e trovare felicità e serenità in uno stile di vita minimalista. Ma per forza in un container…?

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                Robyn Swan, una giovane donna di 33 anni, ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita vendendo tutto ciò che possedeva per vivere in un container, immersa nella natura della Scozia. La sua scelta, lontana dai canoni tradizionali, è stata motivata dal desiderio di diventare autosufficiente, ridurre il proprio impatto sull’ambiente e ritrovare serenità e libertà. Robyn ha venduto tutti i suoi beni, inclusi l’auto, i mobili e la televisione, per finanziare l’acquisto di un terreno vicino a Stirling, dal valore di 220mila euro. Ha poi collocato sul terreno un container, acquistato per 5mila euro, che è diventato la sua nuova abitazione. Per otto mesi, Robyn ha vissuto senza elettricità, ma successivamente ha installato pannelli solari, rendendo la sua casa energeticamente autosufficiente.

                Uno stile di vita autosufficiente

                La vita di Robyn si basa su un modello di autosufficienza e semplicità. Coltiva il proprio cibo, alleva polli, conigli e maiali, e raccoglie l’acqua piovana per il fabbisogno quotidiano. Per sostenersi, lavora come dog walker a tempo pieno. Condivide questa esperienza con il suo socio, Luke, un elettricista di 29 anni che ha contribuito a rendere possibile il progetto. Grazie al suo impegno, Robyn riesce a vivere con circa 300 euro al mese. Le sue spese principali sono limitate alla tassa comunale, al cibo e al telefono. Non avendo affitto o bollette energetiche significative, riesce a mantenere un tenore di vita semplice ma appagante.

                Ma perché questa scelta?

                La decisione di Robyn non è stata dettata solo da motivi economici, ma anche dal desiderio di vivere in modo più sano e sostenibile. “Volevo sapere esattamente cosa c’è nel cibo che consumo, produrlo da sola mi dà questa certezza“, ha spiegato. Inoltre, vivere lontano dalla civiltà le permette di essere preparata ad affrontare eventuali crisi globali, come una carenza alimentare. Pur riconoscendo che questo stile di vita può essere fisicamente impegnativo, Robyn lo descrive come profondamente appagante. “Mi dà tranquillità,” ha detto, spiegando che la connessione con la natura e la consapevolezza di essere autosufficiente contribuiscono al suo benessere generale.

                Vuoi andare anche tu a vivere in un container? Ecco qualche informazione pratica

                Vivere in un container richiede adattamenti pratici e creativi. Robyn ha dimostrato che, con le giuste soluzioni, questa scelta abitativa può essere comoda e sostenibile. Per prima cosa biosgna munirsi di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. Poi biosgna pensare alla raccolta dell’acqua piovana. Acqua che serve per l’irrigazione delle colture e le necessità quotidiane. Quindi dal punto di vista della gestione degli spazi è indipensabile organizzare il container in modo funzionale per includere zona notte, cucina e spazio di lavoro. Infine cointainer o non container biosgna pensare a come procurarsi la pappa quotidiana. Insmma bisogna darsi da fare per raggiungere una autosufficienza alimentare. Robyn coltiva verdure e alleva animali, riducendo così la dipendenza da fonti esterne. E voi lo sapreste fare?

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