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Italia

Papa Francesco incontra i comici di tutto il mondo: «Si può ridere di Dio»

Papa Francesco ha dedicato un’udienza speciale a un centinaio di artisti del mondo dell’umorismo, sottolineando l’importanza del buon umore. Ha affermato che il buon umorismo può far sorridere anche Dio e che ridere aiuta a rompere le barriere sociali, creando connessioni tra le persone. Il Pontefice ha esortato gli artisti a continuare a diffondere serenità e speranza, specialmente in tempi difficili. Alla fine dell’incontro, ha chiesto agli artisti di pregare per lui “con il sorriso, non contro!”.

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    Papa Francesco ha dedicato un’udienza speciale a un centinaio di artisti del mondo dell’umorismo, provenienti da diversi Paesi, pronunciando una sorta di “enciclica” sull’arte del far ridere. Secondo il Pontefice, il buon umorismo non solo fa sorridere le persone, ma fa sorridere anche Dio, purché non si offenda il sentimento religioso della gente.

    L’importanza del buon umore

    Durante l’evento, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Dicastero per la Comunicazione, Papa Francesco ha espresso grande stima per gli artisti che utilizzano il linguaggio della comicità, dell’umorismo e dell’ironia. «Tra tutti i professionisti che lavorano in televisione, nel cinema, in teatro, nella carta stampata, con le canzoni, sui social, voi siete tra i più amati, cercati, applauditi», ha dichiarato il Papa, sottolineando il dono prezioso del far ridere.

    Ridere come antidoto alle difficoltà

    Papa Francesco ha evidenziato come l’umorismo possa rompere le barriere sociali, creare connessioni tra le persone e contribuire a una cultura condivisa. «Il divertimento giocoso e il riso sono centrali nella vita umana, per esprimersi, per imparare, per dare significato alle situazioni», ha detto. L’umorismo, secondo il Papa, è una risorsa che aiuta a diffondere pace e serenità, a superare le difficoltà e a sopportare lo stress quotidiano.

    Un miracolo dell’umorismo

    Papa Francesco ha elogiato i comici per il loro “miracolo” di far sorridere anche trattando problemi seri, senza creare allarme o paura. Ha citato la Bibbia, ricordando che all’origine del mondo la Sapienza divina praticava l’arte dell’umorismo a beneficio di Dio stesso, «primo spettatore della storia». Ha aggiunto che l’umorismo «non offende, non umilia, non inchioda le persone ai loro difetti», ma genera apertura, simpatia ed empatia.

    Un invito alla preghiera e alla speranza

    Il Pontefice ha confidato di recitare da oltre 40 anni una preghiera di San Tommaso Moro: «Dammi, Signore, il senso dell’umorismo». Ha invitato gli artisti a conoscere questa preghiera e a continuare a diffondere il buon umore. Francesco ha esortato a «allietare la gente, specialmente chi fa più fatica a guardare la vita con speranza» e a sognare un mondo migliore.

    Saluti e ringraziamenti

    L’udienza si è conclusa con una standing ovation da parte degli artisti presenti, tra cui Lino Banfi, Christian De Sica, Elio, Giorgio Panariello, Enrico Brignano, Nino Frassica, Massimo Boldi, Jerry Calà, Pif, Enrico Beruschi, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Geppi Cucciari e Silvio Orlando. Dagli Stati Uniti sono giunti Whoopi Goldberg, Jimmy Fallon e Chris Rock. Luciana Littizzetto ha recitato la preghiera “Del buon umore” di San Tommaso Moro, chiudendo l’incontro con un tocco di ironia e calore.

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      Italia

      Saldi estivi al via, ma attenzione alle fregature: ecco come non farsi abbindolare

      Oggi partono ufficialmente i saldi in tutta Italia. Prevista una spesa media di 203 euro a famiglia, ma tra sconti falsi e insidie online, il rischio truffa è sempre dietro l’angolo

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        La stagione degli sconti estivi è cominciata. Da sabato 5 luglio – con l’eccezione della provincia autonoma di Bolzano, che inizierà il 16 – gli italiani si preparano all’assalto delle vetrine. Complice l’afa e l’aria vacanziera, molti approfitteranno delle offerte per togliersi qualche sfizio o rimpolpare il guardaroba. Ma come ogni anno, insieme agli sconti arrivano anche le trappole. Tra prezzi gonfiati, promozioni ingannevoli e raggiri digitali, non mancheranno le brutte sorprese per i meno attenti.

        Secondo i dati dell’ufficio studi di Confcommercio, quest’anno le famiglie italiane spenderanno in media 203 euro per i saldi, con una spesa pro capite di 92 euro. Un tesoretto che potrebbe superare i 3,3 miliardi complessivi. Molti – il 57% – hanno aspettato apposta questo periodo per acquistare prodotti desiderati da tempo. E se i negozi fisici restano il canale privilegiato, il 42% dei consumatori farà almeno un acquisto online.

        È proprio sul web, però, che si annidano le insidie più pericolose. Tra siti finti, venditori poco trasparenti e pubblicità ingannevoli, il rischio di cadere in una truffa è concreto. Per questo il Movimento Difesa del Cittadino invita alla prudenza: controllare la presenza della partita Iva, verificare le informazioni sul prodotto, diffidare di sconti eccessivi. Il diritto di recesso vale 14 giorni, anche in saldo. Ma per farlo valere, serve acquistare da venditori affidabili.

        Anche nei negozi, le regole non cambiano. I commercianti devono sempre indicare il prezzo originale, quello scontato e la percentuale di riduzione. Nessun obbligo d’acquisto, nessuna limitazione sui pagamenti elettronici: il pos è obbligatorio, anche per importi minimi. E chi non lo accetta è passibile di sanzione.

        Tra rincari e stipendi fermi, questi saldi sono per molti l’unica occasione di spesa extra. Ma per risparmiare davvero serve lucidità. Il vero affare non è comprare tanto a poco, ma poco e giusto.

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          Italia

          Caro-spiagge, prezzi ancora su: +2,3% in media e in Versilia tende da 1.500 euro al giorno

          Abbonamenti giornalieri in aumento del 6%, pedalò e idromassaggio più cari, e i lidi vip superano i 1.000 euro al giorno. Intanto parte la caccia agli sconti: ecco le formule per risparmiare

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            Il mare costa sempre di più. Quest’estate i prezzi dei servizi balneari in Italia aumentano ancora: +2,3% in media rispetto al 2024, secondo i dati appena diffusi da Federconsumatori e Fondazione Isscon. A crescere soprattutto il costo dell’abbonamento giornaliero, salito del 6%: passare una giornata sotto l’ombrellone con lettino e sdraio costa ora 35,74 euro, contro i 33,69 dell’anno scorso.

            Anche il noleggio di canoe, sup e pedalò registra rincari (+2%), mentre per coccolarsi con una vasca idromassaggio in spiaggia si arriva a pagare quasi 15 euro (+10%). I lidi più esclusivi raggiungono vette impensabili: in Versilia, al Twiga, la “tenda imperiale” costa 1.500 euro al giorno, anche se può accogliere fino a dieci persone.

            Salgono anche gli abbonamenti mensili, con un aumento medio del 3%: da 750 a 773 euro. Solo le aree per cani fanno eccezione, con un calo del 2% (da 24 a 22,90 euro).

            Sul fronte regionale, è la Sicilia a segnare l’incremento più alto (+6%), seguita da Sardegna (+4%), Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Liguria (tutte al +3%). Ma è in Toscana che si concentrano i lidi più cari.

            In questo scenario, cresce la richiesta di formule scontate. Molti stabilimenti propongono accessi ridotti per mezza giornata o dopo le 14, con risparmi fino al 50%. In aumento anche i pacchetti all inclusive con spiaggia, pranzo e sport acquatici: costano tra i 35 e i 50 euro, variabili in base al menu e al giorno della settimana.

            Infine, le app. Alcune piattaforme permettono di rivendere a prezzo scontato le ore in spiaggia non utilizzate, favorendo così il riuso e l’ottimizzazione delle risorse. Una piccola rivoluzione digitale per sopravvivere a un’estate che, anche al mare, pesa sempre più sul portafoglio.

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              Italia

              Pedaggi autostradali più cari da agosto: la stangata estiva scatena il caos politico

              Un millesimo di euro al chilometro sembra poca cosa, ma il principio fa infuriare: milioni di italiani si troveranno a pagare di più proprio nel mese delle vacanze. L’emendamento resta, per ora, nero su bianco.

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                Una manciata di centesimi, distribuiti lungo centinaia di chilometri. Ma quanto basta per accendere la miccia. Dal primo agosto 2025, percorrere le autostrade italiane costerà un po’ di più. Lo prevede un emendamento al decreto Infrastrutture, presentato da parlamentari della stessa maggioranza e pensato per garantire nuovi fondi all’Anas. La cifra? Un millesimo di euro al chilometro, per ogni categoria di veicolo.

                Il tempismo che fa discutere

                Non è tanto l’importo a far esplodere la polemica, quanto il momento scelto: proprio ad agosto, nel pieno dell’esodo estivo. La notizia, trapelata il 4 luglio, ha provocato reazioni a catena. Prima fra tutte, quella del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha chiesto il ritiro della misura, pur essendo firmata anche da esponenti della sua Lega. «Non è il momento giusto», ha detto. Ma l’emendamento, intanto, resta.

                Pioggia di critiche dalle opposizioni

                Il Partito Democratico è stato il primo ad alzare la voce. «È una tassa nascosta, un insulto al buonsenso», ha tuonato il senatore Francesco Boccia. Duro anche il Movimento 5 Stelle: «Meloni è come lo sceriffo di Nottingham», accusa Riccardo Ricciardi. E da Europa Verde, Angelo Bonelli si chiede: «È questa la destra sociale che doveva aiutare le famiglie?».

                Le associazioni dei consumatori insorgono

                Per le principali sigle dei consumatori, si tratta di una “stangata estiva”. Il Codacons accusa il governo di trattare gli automobilisti come “bancomat”, mentre Assoutenti denuncia: «Cantieri e disagi continui, e ora vogliono anche più soldi? È una beffa». Secondo i calcoli, i rincari porteranno nelle casse pubbliche circa 90 milioni di euro l’anno.

                E ora che succede?

                Il governo si trova davanti a un bivio. Ritirare l’emendamento, ammettere l’errore e placare le proteste. Oppure difenderlo, rischiando di pagare un prezzo politico. Salvini ha preso le distanze, ma senza modifiche formali il rincaro scatterà comunque. E mentre le polemiche infuriano, gli italiani si preparano a un agosto ancora più salato. Anche al casello.

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