Italia
Periferia di Roma, parroco sotto assedio: schiaffi, sputi e insulti a messa
Quartiere difficile e un molestatore violento costringono Don Antonio Granio a lasciare la parrocchia. Storie di persecuzioni ai danni di uomini di fede.
Nel cuore del quartiere Romanina, a sud-est di Roma, la parrocchia dei Santi Mario e Famiglia Martiri è stata teatro di una vicenda di stalking che ha scosso la comunità locale. Per sette mesi, il parroco Don Antonio Granio , che proveniva dalla parrocchia di Torrevecchia, ha subito insulti, aggressioni fisiche e psicologiche da Alessandro Fiengo, 47 anni, un uomo già noto alle forze dell’ordine. La situazione è precipitata al punto che Don Antonio, incapace di continuare le sue funzioni in sicurezza, ha dovuto abbandonare temporaneamente l’incarico.
Romanina: un quartiere tra speranza e degrado
Del resto la situazione del quartiere è nota. La Romanina è un quartiere di periferia che lotta contro numerose problematiche, tra cui il degrado urbano, la microcriminalità e le tensioni sociali. In questo contesto, la parrocchia rappresenta per molti un punto di riferimento spirituale e sociale. Tuttavia, il caso di Fiengo ha dimostrato come anche questo luogo sacro possa diventare un bersaglio. Fiengo, spietato, si presentava quotidianamente davanti alla chiesa chiedendo cibo, vestiti e denaro. Quando le richieste venivano negate, l’uomo reagiva con violenza. Entrava in chiesa durante la messa, urlava insulti e bestemmie, disturbando i fedeli in preghiera. In alcune occasioni, ha schiaffeggiato il parroco, sputato contro di lui e persino lanciato un cellulare. Che fare?
La fuga forzata di Don Antonio
Il 7 gennaio 2023, dopo mesi di sopportazione, Don Antonio ha deciso di abbandonare la parrocchia per dodici giorni. Tornato il 19 gennaio, sperava che la situazione si fosse calmata, ma il molestatore è tornato alla carica. Solo dopo una denuncia, a marzo 2023, Fiengo è stato fermato, riportando finalmente la serenità nella comunità. Don Antonio, attualmente parroco di Santa Maria della Presentazione nel quartiere Primavalle, ha trovato un nuovo inizio, ma la sua esperienza resta un doloroso esempio di come le periferie possano trasformarsi in luoghi di conflitto anche per gli uomini di fede. Ma il caso di Romanina non è isolato. Sono numerosi infatti i parroci che in Italia hanno affrontato situazioni simili
Padova, 2020. Don Marco ha dovuto lasciare la sua parrocchia dopo mesi di minacce da parte di un ex fedele che lo accusava ingiustamente di aver preso decisioni contro la comunità.
Napoli, 2019. Don Giuseppe è stato costretto a denunciare un gruppo di giovani che vandalizzavano sistematicamente la chiesa e lo intimidivano.
Bologna, 2022. Un parroco ha ricevuto minacce di morte dopo aver denunciato attività illecite nel quartiere.
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Italia
Milano: in Consiglio Regionale Luca Marrelli invoca maggior sostegno alle forze dell’ordine
Milano, vibrante e cosmopolita metropoli, negli ultimi anni ha visto crescere la percezione di insicurezza tra i suoi cittadini. E’ allarme nell’opinione pubblica che mette sotto pressione le istituzioni. Cosa si può fare per migliorare la situazione?
Nel capoluogo lombardo esiste da tempo un’emergenza sotto agli occhi di tutti. La cronaca locale si riempie a cadenza praticamente quotidiana di episodi di criminalità, da rapine agd aggressioni di vario tipo, arrivando fino agli stupri. La città è sotto assedio, con un fulcro altamente pericoloso situato nei pressi della Stazione Centrale.
La criminalità continua a crescere: lo testimoniano i dati
Milano purtroppo continua a confermarsi la città meno sicura d’Italia, il per nulla gratificante primato è certificato dall’Indice della Criminalità pubblicato dal Sole 24 Ore. Il dato 2023 contemplava oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti, confermando il capoluogo lombardo con il maggior numero di reati denunciati d’Italia. A seguire Roma e Firenze. I dati disponibili più recenti, aggiornati a poche settimane fa, parlano in generale di un incremento della criminalità negli ultimi tre mesi, con il timore condiviso dalla maggior parte dei cittadini nei confronti di furti e vandalismi. In aumento il livello di corruzione e concussione, con la gente sempre più restia a vivere la città dopo il tardo pomeriggio.
L’intervento del Consigliere Marrelli
Su questo macro argomento è intervenuto il Consigliere Luca Marrelli, nell’ambito di alcune mozioni – discusse in Consiglio Regionale – sulla sicurezza e il sostegno alle forze dell’ordine in seguito a una serie di inaccettabili violenze e oltraggi. Dichiara Marrelli: “È necessario superare le generalizzazioni e concentrarci sui fatti. I responsabili di questi crimini sono criminali, indipendentemente dalla loro nazionalità. Per combattere l’insicurezza abbiamo bisogno di un approccio più coordinato e incisivo, che coinvolga tutte le istituzioni a livello locale e nazionale”.
Un tristissimo primato
Marrelli ha ribadito con forza quello che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti: Milano è una città tutt’altro che sicura. Detiene il poco invidiabile primato per scippi, rapine, furti, borseggi che incidono profondamente sulla percezione di insicurezza. Sempre secondo Marrelli, l’amministrazione di centrosinistra non ha chiaro il problema, mentre il sindaco Sala tace o omette di commentare aspetti scomodi – ma reali – per la metropoli da lui amministrata.
Parola d’ordine: legalità
Per costruire un futuro positivo, soprattutto per i giovani, l’indicazione del Consigliere Regionale Marrelli è quella di partire prioritariamente da legalità e sicurezza. Fondamentale una maggiore sinergia tra vari enti, perché il controllo del territorio non può appartenere solo allo Stato centrale ma deve necessariamente impegnare anche i poteri locali. Tutto questo attraverso una politica più attenta e rigorosa, che necessita di una responsabilità condivisa.
Un grazie particolare a chi sta in prima linea
La “ricetta” per una Milano migliore passa attraverso una condanna ferma e decisa contro i delinquenti che distruggono arredi urbani, vetrine ed automobili, che aggrediscono le forze dell’ordine, realtà a cui Marrelli ha testimoniato infine totale vicinanza, solidarietà e affetto ringraziandole per quello che fanno ogni giorno per tutelare i milanesi.
Italia
L’Avvocato Davide Rossi è il nuovo Presidente della FIPI
La FIPI, associazione culturale promotrice del Forum Internazionale per la Proprietà Intellettuale è lieta di annunciare la nomina del nuovo Presidente e dei nuovi
Vicepresidenti, a seguito delle recenti elezioni tenutesi durante l’assemblea annuale della
federazione.
Scelto dall’assemblea
Il nuovo Presidente della FIPI è Davide Rossi, avvocato attivo in Italia e sullo scenario europeo
con incarichi per enti e imprese multinazionali, è stato presidente dell’Univideo, vicepresidente
di Confindustria Cultura e membro del Comitato per la proprietà intellettuale della Presidenza
del Consiglio. Attualmente Davide Rossi è componente della Giunta di Confcommercio
Impresa Cultura Italia e del Comitato Proprietà Intellettuale della Camera di Commercio
Americana in Italia.
La sua prima dichiarazione
“Sono onorato di assumere questo ruolo nella FIPI alla quale ho aderito da alcuni anni e sono
entusiasta di lavorare con tutti gli associati per contribuire alla difesa non solo dei diritti di
proprietà intellettuale ma anche del concetto stesso di difesa della creatività”. Il Presidente sarà affiancato nel ruolo di Vicepresidenti da due professionisti con profili pienamente complementari: l’avv. Margherita Fimmanò – esperta di diritto d’autore con particolare riferimento al settore dei media e dello spettacolo, con focus particolare sulle opere audiovisive, scripted e non scripted, “live action” e di animazione – che seguirà i profili più squisitamente giuridici e il Dott. Piercarlo Borgogelli – imprenditore da sempre attivo nello scenario milanese nei settori della Comunicazione, della Moda e della Pubblicità al quale sono affidati i profili legati alla ideazione e messa in opera delle manifestazioni pubbliche della associazione. Farà parte della giunta della FIPI anche il past president Dott. Tino Cennamo al quale sono
andati i più sentiti ringraziamenti della Assemblea per i molti e importanti risultati ottenuti nel
corso del mandato appena concluso.
Di cosa si occupa la FIPI
La Federazione Internazionale della Proprietà Intellettuale (FIPI) è un’organizzazione dedicata
alla promozione e protezione dei diritti di proprietà intellettuale in tutto il mondo. Fondata nel
1990, la FIPI lavora a stretto contatto con governi, industrie e altre organizzazioni per garantire
che i diritti di proprietà intellettuale siano rispettati e valorizzati.
Italia
Il Presidente Mattarella dà il via ad Agrigento Capitale della Cultura Italiana 2025
La cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle reti RAI, Rai Play, Rai Quirinale e Rai TGR, offrendo a milioni di spettatori la possibilità di scoprire e apprezzare il patrimonio culturale del capoluogo siculo.
Domani, 18 gennaio 2025, la città di Agrigento celebrerà l’inaugurazione del suo anno da Capitale Italiana della Cultura con una cerimonia ufficiale presso il Teatro Pirandello. A dare il via alle celebrazioni sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolineando l’importanza dell’evento per la città e per l’intero Paese. La cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle reti RAI, Rai Play, Rai Quirinale e Rai TGR, offrendo a milioni di spettatori la possibilità di scoprire e apprezzare il patrimonio culturale della città siciliana.
Un evento simbolico per Agrigento e l’Italia
L’evento vedrà la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, insieme a rappresentanti del mondo culturale e artistico. Durante la cerimonia saranno celebrati la storia e il patrimonio di Agrigento, che rappresenta un pilastro della cultura italiana e internazionale.
Sul palco Beppe Convertini e Incoronata Boccia
La conduzione della cerimonia è affidata a Beppe Convertini, noto conduttore RAI di Uno Mattina in Famiglia, affiancato da Incoronata Boccia, vice direttrice del TG1. Grazie alla loro esperienza e professionalità, guideranno il pubblico in una narrazione che esalterà le eccellenze culturali e artistiche della città.
Le dichiarazioni delle autorità
Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè ha commentato: “Agrigento ha una storia millenaria e questo riconoscimento rappresenta per noi un’opportunità unica per mostrare al mondo il nostro immenso patrimonio culturale e paesaggistico.” Anche il direttore della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, Roberto Albergoni ha espresso soddisfazione:
“Questo sarà un anno straordinario, ricco di eventi e iniziative che metteranno in luce la bellezza e la ricchezza della nostra città, proiettandola in una dimensione internazionale.”
Un anno di eventi culturali
La cerimonia del 18 gennaio sarà solo l’inizio di un anno denso di attività culturali: mostre, concerti, rappresentazioni teatrali e conferenze animeranno Agrigento, coinvolgendo artisti e intellettuali di fama mondiale. Gli spettatori potranno immergersi nella storia della Valle dei Templi, ammirare le bellezze del centro storico e scoprire le tradizioni di una città che fonde armoniosamente passato e presente.
Imperdibile appuntamento
La giornata inaugurale sarà trasmessa in diretta sulle reti RAI, Rai Play, Rai Quirinale e Rai TGR, raggiungendo un vasto pubblico e permettendo a tutti di partecipare a questo evento di grande rilevanza culturale. L’inizio del percorso di Agrigento come Capitale della Cultura Italiana 2025 rappresenta un’occasione per celebrare l’identità culturale italiana, valorizzando la bellezza e la storia di una città unica al mondo. Un appuntamento imperdibile, guidato dalla presenza simbolica del Presidente Sergio Mattarella.
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