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Di corsa per tutta l’Africa da sud a nord solo per solidarietà…

Il protagonista di questa storia si chiama Russ Cook, britannico 27 anni, non nuovo alle impresa come quella che ha compiuto: percorrere in 352 giorni tutta l’Africa dal sud al nord

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    Russ Cook ha messo a disposizione le sue doti naturali (correre la maratona) al servizio della beneficenza. Project Africa anche grazie a lui ha raccolto 800 mila euro devoluti a favore dei rifugiati africani nel Regno Unito. Cook, come il mitico capitano, non è nuovo a iniziative del genere. Ha già percorso da Istanbul a Londra e, nel 2020, ha trainato una macchina per nove ore e 56 minuti. Insomma un tipo The Hardest Geezer, come ama farsi chiamare. A sostenere questa sua ultima impresa ci hanno pensato le migliaia di benefattori coinvolti nella raccolta fondi sulla piattaforma di fundraising Patreon. L’impresa abbondantemente documentata sui social network, ricorda molto da vicino quella raccontata nel film The Forrest Gump. Il protagonista Forrest percorre tutta l’America da Est a Ovest vedendo ingrossare giorno dopo giorno il gruppo dei sostenitori. Fino a che, nel film, un giorno si ferma esclamando la fatidica frase: “Sono un po’stanchino“.

    Il viaggio di Russ Cook in Africa

    Il percorso è partito da Capo Agulhas, il punto più a Sud del Sudafrica e si è concluso nel mare di Ras Angela. Ha attraversato 16 Paesi diversi e ha tagliato il continente in altezza, deserto compreso, costeggiando la parte occidentale dell’Africa. In totale ha percorso 16.250 chilometri, l’equivalente di 385 maratone, in 352 giorni.

    Il passaporto tatuato sul polso

    Otre alle migliaia di km ha attraversato decine di peripezie e avventure al limite della sopravvivenza. Dei fuori programma che lo hanno accompagnato per tutta l’Africa centrale. Prevedendo gli ostacoli e i pericoli che puntualmente si sono verificati, Cook prima di partire si era tatuato il numero di passaporto sul polso. L’avventura più pericolosa l’ha vissuta in Congo dove è stato caricato su una moto da due locali e dopo molte ore di guida si è trovato in un villaggio. Quindi in una capanna dove si è ritrovato al centro di un gruppo di numerosi uomini che discutevano della sua sorte. Mentre lui pensava di “essere fatto a pezzi costola per costola e mangiato”, alla fine hanno deciso di liberarlo e di farlo ritornare da dove lo avevano relevato in cambio di un po’ di soldi.

    Depredato di tutto e di niente

    Le sue peripezie sono durate circa un mese. Una volta, tra un flacone di antidolorifici e l’altro, è stato fermato da un gruppo di uomini che, brandendo dei machete, gli chiedevano di svuotarsi le tasche. Ma lui non aveva nulla perché un mese prima in Angola era già stato derubato di tutto. Criminali armati di fucili gli avevano rubato fotocamere, telefoni, soldi e passaporto. “Volevo correre l’Africa in lunghezza anche perché non l’ha mai fatto nessuno, e ora inizio a capire perché ”. Percorrere 42 km al giorno non è una cosa per tutti. In Namibia, infatti, grazie all’intervento di un medico si è dovuto fermare finché il suo corpo non ha smesso di “mandare il sangue dove il sangue non avrebbe dovuto essere“.

    “Ora me ne vado affanc…”

    All’arrivo è stato abbastanza contenuto in perfetto stile britannico. Un sorriso tirato e una mano alzata alla tempia a favore dei fotografi. Si è tuffato nelle acque del mare per rinfrescarsi. Una volta emerso si è rivolto verso una tv britannica e ha esclamato: “Sono un po’ stanco“. Aggiungendo “Ora me ne vado affanc…”. Ciao Russ alla prossima.

    Immagini tratte dal profilo twitter.

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      Gossip

      La grazia di Michelle Hunziker: è stato un miracolo!

      La conduttrice Michelle Hunziker ci ha sorpreso con una confessione intima e toccante, a proposito della sua seconda gravidanza, avuta con l’ex marito Tomaso Trussardi. Michelle ha rivelato di aver vissuto esperienze profondamente spirituali che l’hanno legata indissolubilmente alla figura della Madonna.

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        Michelle Hunziker, aperta nel condividere aspetti intimi della sua vita, ha recentemente narrato due aneddoti che testimoniano la sua profonda devozione alla Madonna e di come la fede abbia giocato un ruolo fondamentale nei momenti più importanti della sua vita, in particolare legati alla maternità. “Oggi la Madonna è il mio riferimento, il mio modello anche come immagine di femminilità e maternità”.

        Michelle e i segni della Madonna, le due storie di fede
        Nel corso di un’intervista al settimanale cattolico “Maria con te”, dedicato alla Madonna, la showgirl ha raccontato di aver attraversato un periodo di grande desiderio di allargare la sua famiglia, un desiderio che sembrava non trovare compimento.

        Era il 2013 quando nota per il suo amore per i bambini e per le famiglie numerose, sognava di diventare mamma per la seconda volta. Ma nonostante fosse forte il desiderio, la gravidanza non arrivava. Disperata ma piena di fede, decise di rivolgersi a una figura che per lei rappresenta un punto di riferimento spirituale: la Madonna.

        Durante un viaggio di lavoro a Palermo, Michelle si recò nella splendida cattedrale di Monreale. In quel luogo sacro, ricco di storia e di arte, si rivolse alla Vergine Maria con una supplica sentita: le chiese la grazia di poter concepire un figlio.

        “Fui immediatamente colpita dal bellissimo Cristo con le braccia aperte come per accogliere tutti e poi, in fondo alla navata destra, vidi una Madonna stupenda, con la veste dorata e il Bambino in braccio. Così, mi venne spontaneo, dal cuore, chiedere la grazia di diventare ancora mamma. E Lei mi ha ascoltato”.

        “Ho pregato con tutto il cuore” – ha confidato la showgirl – e ho sentito una profonda pace interiore”. Poco tempo dopo, il miracolo si è compiuto: Michelle è rimasta incinta della secondogenita Sole.

        Il secondo aneddoto, altrettanto significativo, riguarda un invito inaspettato. In occasione di una rassegna di auto d’epoca a Biella con il marito Trussardi.
        Michelle dopo aver ricevuto una chiamata dall’organizzatore dell’evento, che la pregava di presenziare, perché doveva assolutamente visitare il santuario della Madonna di Oropa. “Non ci potevo credere” – ha confessato la showgirl – avevo appena pregato la Vergine e mi stavano invitando ad andare a trovarla, era come se mi chiamasse”.

        La Madonna di Monreale e di Oropa, da sempre santuari di fede
        Entrambi i luoghi menzionati da Michelle sono celebri per la loro bellezza e per la profonda devozione popolare e di pellegrinaggio che li circonda.

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          Gossip

          Michelle Hunziker rivela come fermare il tempo: «Zucchero zero, sport, self love e una vita sana!»

          La conduttrice svizzera rivela tutti i dettagli del suo stile di vita che la mantengono giovane, equilibrata e felice, senza tabù. Un mix perfetto di alimentazione sana, movimento fisico, emotività e benessere sessuale che sfida ogni convenzione.

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            Michelle Hunziker si svela senza filtri in una lunga intervista. Dal segreto dell’età biologica di 25 anni all’importanza dell’amore per se stesse, un messaggio che sfida i pregiudizi sociali.

            Michelle Hunziker, icona di bellezza e simpatia, ha finalmente rivelato il segreto della sua eterna giovinezza, difatti ha raccontato con schiettezza come riesca a mantenersi in forma e con un’età biologica di soli 25 anni, nonostante ne abbia molti di più.

            “Il segreto sta nell’alimentazione, nell’amare e nell’essere amate, ma anche in un aspetto della vita spesso trascurato: l’autoerotismo”, ha dichiarato senza giri di parole. Per la Hunziker, l’autoerotismo è una pratica di “self love”, che fa bene non solo al corpo, ma anche alla mente. “È come un bagno caldo o una serata con le amiche. Se solo le persone capissero quanto fa bene gratificarsi, migliorando il nostro quadro ormonale… Sarebbe un mondo migliore, senza quei pregiudizi che ancora oggi accompagnano la sessualità femminile”.

            La conduttrice svizzera, madre e anche nonna, è decisa a rompere il tabù legato alla sessualità e all’autoerotismo, un argomento che troppo spesso viene evitato, specialmente quando si parla di donne mature. “Non va vista come qualcosa di sconcio, ma come una pratica di benessere. Io ne parlo serenamente, perché credo che le donne abbiano il diritto di sentirsi bene nel proprio corpo e nella propria mente a qualsiasi età”.

            A confermare il suo equilibrio psico-fisico, Michelle cita la gestione delle emozioni come un altro fattore cruciale. “Le emozioni governano il nostro corpo: amore, gioia, ma anche rabbia e tristezza hanno un impatto diretto sulle nostre cellule, sulla nostra pelle, sui nostri capelli”, ha spiegato, aggiungendo che la felicità derivante da un cuore innamorato è visibile in ogni aspetto fisico. “Vibrano dentro di noi, e se impariamo a gestirle, possiamo mantenere il nostro corpo giovane e vitale”.

            Lo stile di vita della Hunziker è, infatti, un vero e proprio “manuale di benessere”. Sveglia alle 6:15, una colazione sana per tutta la famiglia, seguita da un’ora di allenamento tra pesi e arti marziali, prima di affrontare una giornata piena di impegni lavorativi. “L’alimentazione è consapevole, sempre sana, senza rinunce, ma con un’attenzione particolare ai macronutrienti”, ha sottolineato, precisando che il segreto sta nell’ascoltare il proprio corpo. Zucchero raffinato? «È veleno, uno dei peggiori veleni del nostro millennio», ha affermato con determinazione.

            Ma bisogna sapere cosa mangiamo, come e quando”. La conduttrice, insomma, ha trovato un perfetto equilibrio tra piaceri e discipline, senza mai rinunciare al piacere della buona cucina e del buon vino, purché siano senza zuccheri aggiunti.

            Michelle Hunziker, quindi, non si limita a essere un esempio di bellezza, ma si propone come un vero e proprio modello di vita sana ed equilibrata, capace di sfidare ogni convenzione sociale, anche quella che troppo spesso vieta alle donne di parlare apertamente di certi temi. La sua filosofia? Essere se stessi, in ogni aspetto della vita, senza pregiudizi, senza vergogna, ma con consapevolezza e amore per sé.

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              In primo piano

              Lady Diana voleva pubblicare le lettere d’amore di Carlo: “Il nostro era amore vero”

              La principessa del popolo continua a essere una figura di straordinaria popolarità e affetto, la cui vita continua a suscitare un immenso interesse anche a distanza di anni dalla sua tragica scomparsa. Recentemente, una nuova rivelazione da parte di Ingrid Seward, biografa della famiglia reale, ha riacceso l’attenzione su Diana, svelando la sua intenzione di pubblicare le lettere d’amore di Carlo.

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                Nonostante il turbolento matrimonio e il divorzio, Diana all’inizio della relazione con Carlo nutriva un vero sentimento d’amore. Le lettere, come testimoni di quel periodo, avrebbero potuto rappresentare una prova tangibile di questo affetto.

                In quegli anni, Diana era spesso al centro del gossip e delle critiche. E pubblicare le lettere avrebbe potuto essere un modo per riconquistare la simpatia del pubblico, mostrando un lato più intimo e vulnerabile della sua personalità.

                Diana desiderava che i suoi figli, William e Harry, conoscessero la verità sulla loro storia d’amore. Le lettere avrebbero potuto fornire loro una testimonianza diretta dell’amore che i loro genitori avevano provato l’uno per l’altro.

                Pubblicando le lettere, dunque Diana intendeva mostrare l’autenticità e l’intensità dell’amore che provavano l’uno per l’altro, smentendo forse alcune narrazioni negative che si erano diffuse sui loro rapporti, svela la biografa Seward la quale sottolinea che, nonostante i successivi sviluppi negativi, all’inizio della relazione tra Carlo e Diana c’era un amore profondo e sincero.

                Dopo l’incidente sotto il ponte dell’Alma a Parigi Diana non potette più realizzare il suo desiderio di pubblicare le lettere d’amore di Carlo. La sorte di queste missive rimane avvolta nel mistero: non si sa dove si trovino attualmente né se esistano ancora. Tuttavia, queste lettere avrebbero certamente offerto uno sguardo più intimo e rivelatore sul matrimonio tra Diana e Carlo, spesso ritratto come infelice.

                Un inizio segnato dal dolore con i primi segnali di un matrimonio destinato a fallire
                Il matrimonio tra il Principe Carlo e Lady Diana Spencer, celebrato nel 1981, è stato uno degli eventi più seguiti del secolo scorso. Tuttavia, dietro le apparenze di una favola moderna, si celavano già all’epoca i primi segnali di un’unione destinata a naufragare.

                Poco prima delle nozze, Diana scoprì un regalo inaspettato: una coppia di gemelli con le iniziali “G” e “F”, un chiaro riferimento ai soprannomi utilizzati da Carlo e dalla sua storica amante Camilla Parker Bowles, attuale Regina consorte. La scoperta di questo dono provocò in Diana una profonda ferita, tanto da farle seriamente considerare l’idea di annullare il matrimonio.

                Anche la proposta di matrimonio fu tutt’altro che romantica. Carlo chiese la mano di Diana in modo freddo e formale, senza i tradizionali gesti di affetto e senza rispettare il protocollo che prevede l’inginocchiamento. Il biografo reale Christopher Wilson ha definito l’evento come “nulla di quello che ci si aspetta da una proposta di matrimonio”.

                Questi episodi, che si sono verificati poco prima delle nozze, gettarono un’ombra sulla felicità della coppia e segnarono l’inizio di un matrimonio destinato a essere segnato da infelicità e incomprensioni. Nonostante le difficoltà, esistono testimonianze che suggeriscono che tra Carlo e la principessa ci fosse un autentico sentimento di amore, soprattutto nei primi anni del matrimonio, come Dickie Arbiter, ex addetto stampa della regina Elisabetta II, che afferma di Carlo e Diana inseparabili nei primi cinque anni di matrimonio.

                Credit foto: il Fatto Quotidiano / Il Riformista / Donna Moderna

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