Mistero
UFO, 800 avvistamenti in 30 anni: il dibattito negli USA tra mistero e spiegazioni razionali
Nonostante gli sforzi del Pentagono per chiarire il fenomeno UAP, molti avvistamenti rimangono avvolti nel mistero. Il Congresso vuole chiarezza e ascolta ex funzionari militari e governativi.

Insomma gli UFO affascinano tutti. La loro presenza colpisce la fantasia di noi umani e lascia spazio alla nostra mente di immaginare l’inimagginabile. Negli ultimi tre decenni negli Stai Uniti d’America sono stati registrati circa 800 casi di fenomeni aerei non identificati (UAP). La questione, che affascina da sempre il grande pubblico, ha guadagnato ulteriore attenzione dopo che ex funzionari governativi e militari hanno testimoniato davanti al Congresso americano, sollevando interrogativi sulla natura di questi oggetti misteriosi.
Dal 1996 a oggi 800 avvistamenti di UFO. Il lavoro della task force del Pentagono
Dal 1996 allo scorso anno, l’All-domain Anomaly Resolution Office, la task force UAP del Pentagono, ha esaminato i rapporti su circa 800 avvistamenti. In una testimonianza pubblica, Sean Kirkpatrick, ex direttore dell’ufficio, ha chiarito che solo una piccola percentuale di questi casi presenta caratteristiche davvero inspiegabili. La maggior parte degli avvistamenti, ha dichiarato, riguarda oggetti ordinari come droni, palloni meteorologici, razzi o perfino uccelli. Tuttavia, alcuni fenomeni continuano a sfidare ogni spiegazione convenzionale, suggerendo l’esistenza di tecnologie che sembrano andare oltre le capacità umane note.
Il Pentagono: “Nessuna prova di astronavi aliene”
Nel suo rapporto del marzo 2024, il Pentagono ha ribadito che non ci sono evidenze di una provenienza extraterrestre per gli UAP osservati. Secondo il documento, presentato al Congresso degli Stati Uniti, molti avvistamenti possono essere ricondotti a nuovi sistemi spaziali o missilistici sperimentali sviluppati da potenze globali, mentre altri rimangono irrisolti per mancanza di informazioni sufficienti. Nonostante queste rassicurazioni, il Pentagono ha riconosciuto che alcuni UAP mostrano caratteristiche di volo e strutturali difficili da spiegare con le tecnologie attualmente conosciute. E questo naturalmente è un aspetto che fomenta la curiosità degli appassionati ufologi e alimenta l’ipotesi di un’origine non terrestre, sebbene ufficialmente per ora non ci siano conferme ufficiali in tal senso. Ma ci sono colpi di scena… in avvistamento.
Le testimonianze dei funzionari: “Gli UAP sono reali”
Ex funzionari militari e governativi, tra cui il contrammiraglio in pensione Tim Gallaudet e l’ex funzionario del Dipartimento della Difesa Luis Elizondo, hanno raccontato esperienze dirette con fenomeni inspiegabili. Elizondo è un personaggio assai noto in ambito ufologi, ha scritto numerosi libri ed è un sostenitore che gli UFO da anni ormi vivano in mezzo a noi. Da par suo Tim Gallaudet ha dichiarato di aver visto un video nel 2015 che mostrava un oggetto volante con caratteristiche mai osservate prima, sparito misteriosamente dai database della Marina il giorno successivo. Elizondo ha testimoniato che alcuni governi, inclusi gli Stati Uniti, potrebbero essere in possesso di tecnologie avanzate non terrestri, ma tengono tutto segreto per motivi di sicurezza nazionale. “Gli UAP non sono una fantasia: sono reali“, ha affermato Elizondo, sollecitando maggiore trasparenza.
Il dibattito mediatico: tra mistero, razionalità, scetticismo e tanta fascinazione
L’interesse per gli UFO rimane alto tra gli americani. Secondo sondaggi recenti, una parte significativa della popolazione crede che il governo stia nascondendo informazioni cruciali sugli UAP, alimentando teorie del complotto. Tuttavia, una porzione altrettanto rilevante del pubblico accetta le spiegazioni ufficiali, attribuendo gli avvistamenti a cause naturali o errori di identificazione. E’ certo che il tema è stato ampiamente trattato dai media statunitensi. The Wall Street Journal ha sottolineato come molti avvistamenti siano stati spiegati con tecnologie terrestri o fenomeni naturali, mentre un articolo del Daily Beast si è concentrato sulla mancanza di trasparenza del governo, alimentando dubbi sull’esistenza di una “copertura”.
E il Congresso che fa…?
Per ora il Congresso americano nicchia, sarebbe una risposta. Continua a monitorare la questione, convocando audizioni per garantire che il pubblico venga informato in modo adeguato. Cerca trasparenza mentre la divulgazione di alcuni video declassificati negli ultimi anni ha contribuito a mantenere viva l’attenzione.
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Mistero
“Mummia urlante”, ecco il volto della donna egiziana morta urlando 3.500 anni fa
Ricostruito il volto della “Donna Urlante”, la mummia ritrovata a Deir Elbahari, che racconta una morte misteriosa e tragica. Grazie a una combinazione di tecniche avanzate, gli scienziati hanno riportato in vita le sembianze di una donna che morì in agonia, offrendo uno sguardo senza precedenti sulla mummificazione e la cultura dell’antico Egitto.

Per la prima volta in 3.500 anni, il mondo può osservare il volto della misteriosa “Donna Urlante”, una mummia egizia scoperta nel 1935 a Deir Elbahari, in Egitto. La ricostruzione, realizzata dal grafico brasiliano Cicero Moraes, offre un’immagine sorprendente di una donna che, secondo gli scienziati, morì in preda a un dolore straziante. Questa mummia, unica nel suo genere, fu ritrovata con la bocca spalancata in un’espressione di urlo, che per lungo tempo si pensò fosse il risultato di un errore degli imbalsamatori.

Tuttavia, recenti studi guidati da Sahar Saleem dell’Università del Cairo hanno rivelato che questa espressione era dovuta a uno spasmo cadaverico, segno di una morte atroce. La mummia fu ritrovata con i suoi organi interni intatti, contrariamente alla pratica comune dell’epoca, e imbalsamata con materiali costosi come ginepro e incenso, indicativi di uno status elevato.

La ricostruzione del volto
La ricostruzione del volto è avvenuta utilizzando avanzate tecniche di imaging e dati raccolti da scansioni TC. Moraes ha creato diverse versioni del volto: una più oggettiva, con gli occhi chiusi e in scala di grigi, e un’altra che la ritrae come poteva apparire in vita, con colori vividi e indossando la parrucca con cui fu sepolta. Un’ulteriore versione cattura l’urlo che congelò il suo volto per l’eternità.
Svelati i segreti della morte
La mummia, descritta come una “capsula del tempo,” non solo svela i segreti della sua morte ma offre anche preziose informazioni sulle tecniche di mummificazione e sulla cultura dell’antico Egitto. I ricercatori hanno scoperto che il corpo fu trattato con attenzione, contraddicendo l’idea che la mancata rimozione degli organi fosse indice di una mummificazione di bassa qualità.

La questione del colore della pelle della mummia ha sollevato dibattiti, con Moraes che ha scelto un approccio scientifico basato su pubblicazioni e dati locali per evitare controversie culturali e politiche.
La “Donna Urlante” rimane un enigma, ma grazie a queste tecniche moderne, il suo volto è tornato alla luce, offrendo una nuova prospettiva sulla vita e la morte nell’antico Egitto.
Mistero
Gli alieni? Sono viola! La vita extraterrestre oltre i confini della luce
I nuovi ET potrebbero essere pigmentati di viola e non di verde. E noi, mentre continuiamo a cercare risposte alle nostre domande sulla vita extraterrestre, è importante che rimaniamo aperti e curiosi. Potremmo trovarci di fronte a scoperte che cambieranno per sempre la nostra comprensione del cosmo e del nostro posto.

ET da verde a viola!
La ricerca di vita extraterrestre e la domanda se siamo soli nell’universo fino a oggi, non ha risposta. Tuttavia, un nuovo studio pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society offre una prospettiva intrigante su questo tema e questo nuovo studio suggerisce che non dovremmo essere troppo rigidi nel nostro concetto di vita.
Gli astronomi stanno esplorando nuove frontiere nella ricerca di vita extraterrestre, oltrepassando i tradizionali pigmenti verdi per considerare forme di vita aliene viola. Ricerche recenti hanno rivelato che i batteri viola possono prosperare in una vasta gamma di condizioni ambientali, aprendo la possibilità che la fotosintesi possa avvenire anche in assenza di luce solare diretta.
La nuova fotosintesi è viola e non verde
L’autrice principale dello studio è Lígia Fonseca Coelho del Carl Sagan Institute di New York, ha spiegato che questi batteri viola potrebbero avere un vantaggio su pianeti che orbitano attorno a stelle rosse poco luminose. In tali ambienti, un sole rosso potrebbe fornire condizioni ideali per la fotosintesi dei batteri viola, senza la concorrenza delle piante, delle alghe e dei batteri verdi.
Questi microbi utilizzano una molecola pigmentata di viola per la fotosintesi, offrendo così una possibile firma biologica rilevabile su altri pianeti. Lo studio, condotto dagli scienziati propone una nuova prospettiva nell’identificazione della vita extraterrestre, aprendo la strada a nuovi approcci e tecniche di ricerca oltre i confini del nostro sistema solare.
Questo nuovo studio ci invita a espandere la nostra immaginazione e a considerare che la vita extraterrestre potrebbe manifestarsi in forme e colori che non abbiamo mai immaginato. Potremmo essere vicini a scoprire che siamo parte di un universo popolato da creature e paesaggi che sfidano la nostra immaginazione più selvaggia.
In primo piano
L’astronauta: “Inseguiti dai dischi volanti per un giorno e mezzo”!
L’astronauta Franklin Story Musgrave, veterano della Nasa, ha gettato nuova luce sul mistero degli UFO, sollevando interrogativi fondamentali sull’esistenza di vita extraterrestre e sui fenomeni inspiegabili nello spazio.

Franklin Story Musgrave , medico astronauta della Nasa, ha gettato nuova luce sul mistero degli UFO, sollevando interrogativi fondamentali e stimolando un dibattito acceso tra esperti e appassionati. Il medico ha tenuto di recente una conferenza dando voce alle esperienze personali e alle riflessioni sul fenomeno degli UFO, stimolando un dibattito acceso tra esperti e appassionati. Come la sparizione e il ritrovamento di una chiavetta USB che pare contenesse immagini eloquenti sulla esistenza di entità aliene. Scatti, dunque, che derivano da missioni spaziali, superfici di altri pianeti di mondi sconosciuti che potrebbero essere stati fotografati.
Un uomo concreto
Musgrave, noto per la sua razionalità e il suo approccio scientifico, ha espresso un atteggiamento aperto nei confronti del fenomeno degli UFO, sottolineando l’importanza di esaminare in modo obiettivo e approfondito ogni segnalazione o avvistamento. Pur riconoscendo che molti avvistamenti di UFO possono essere spiegati con fenomeni naturali o artificiali terrestri, ha sottolineato l’importanza di mantenere una mente aperta e continuare a esplorare il mistero degli UFO.


Il medico astronauta Franklin Story Musgrave
Le dichiarazioni del colonnello Leroy Gordon citato nella conferenza del medico Musgrave
“Ho visto oggetti nel cielo, che erano inseguiti da aerei, ma non erano come nulla che abbia mai visto prima”. Questa una delle dichiarazioni. Durante la sua missione nello spazio nel 1963, Cooper riferì di aver visto oggetti volanti non identificati mentre orbitava attorno alla Terra.
Le dichiarazioni di Cooper hanno alimentato la speculazione e il dibattito sul tema degli UFO e dell’eventuale coinvolgimento di esseri extraterrestri nella vita sulla Terra.
Alcune dichiarazioni di Leroy Gordon Cooper riguardo gli UFO
“Non ho idea di cosa fossero, ma hanno smentito categoricamente ogni spiegazione convenzionale riguardante fenomeni atmosferici o spie straniere.”
“Questi oggetti erano di colore metallico e di forma molto netta.”
“La cosa più sorprendente è stata la velocità con cui questi oggetti sono scomparsi, senza lasciare traccia.” Queste sono solo alcune delle frasi pronunciate da Cooper riguardo agli avvistamenti di UFO che ha riportato durante la sua carriera astronautica.
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