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Storie vere

Ritorno alle origini. Da Oslo alle montagne di Lucca sulle tracce delle sue radici

Questa è la storia di Antoni Pisani, cittadino norvegese di Oslo che a un certo punto della sua vita decide di ritrovare la strada delle sue origini toscane, quella che un suo antenato aveva percorso decenni da un paesino della Lucchesia verso il nord Europa.

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    C’è un momento nella vita in cui sentiamo il bisogno di capire chi siamo davvero, di scavare nelle nostre radici per trovare un senso più profondo alla nostra esistenza. Per Antoni Pisani, un norvegese di Oslo, questo momento è arrivato dopo un periodo particolarmente difficile. Nel corso del quale ha dovuto affrontare un divorzio e un grave incidente da cui ne è uscito senza conseguenze.

    La necessità di ripartire da zero

    La sua vita, fino ad allora, era stata segnata da successi nel mondo del marketing e delle pubbliche relazioni. Ma c’era qualcosa che lo tormentava fin da quando era un bambino: il suo cognome italiano, Pisani. Un mistero che lo aveva sempre affascinato e che lo ha spinto a intraprendere un viaggio alla scoperta delle origini della sua famiglia. E di lui stesso.

    Un viaggio nelle radici

    Durante la pandemia, Antoni decise di recarsi a San Cassiano di Controne, un piccolo borgo frazione del comune di Bagni di Lucca sulle montagne lucchesi, da dove, secondo le sue ricerche, provenivano i suoi antenati. Il paese è noto soprattutto per la Pieve menzionata per la prima volta in un documento redatto nel 772 protetta dal FAI insieme al Museo annesso. Inizialmente, il suo intento era semplicemente quello di documentare la storia della sua famiglia, ma ben presto il suo cuore è stato catturato da questo luogo incantevole e dalle persone che lo abitavano. In inverno meno di 50 persone compresa Santina con il suo locale di ristoro che accoglie tutto l’anno viandanti, stranieri e cacciatori tra Tordelli al ragù e cinghiale arrosto.

    Tra la Pieve e Santina qui la storia la puoi toccare con mano

    A San Cassiano Pisani acquista un rudere datato nientemeno che 1790 dove avevano vissuto i suoi antenati. “È come se avessi acquistato un pezzo della mia storia“, dice. E’ a quel punto che per Antoni scatta la voglia di restare in Lucchesia. Un luogo dove intende dedicarsi alla scrittura e alla ricerca, ma che, secondi i suoi intenti, diventi presto un punto d’incontro per chi, come lui, è alla ricerca delle proprie radici.

    C’è un puzzle da ricomporre

    Attraverso una minuziosa ricerca negli archivi, in breve tempo, Antoni è riuscito a ricostruire la storia della sua famiglia. Ha potuto scoprire che un suo antenato, Matteo Pisani, aveva lasciato l’Italia diretto in Olanda e, successivamente, si era stabilito in Norvegia dove si era sposato. “Conoscere le mie origini mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita” – afferma. “Mi ha aiutato a comprendere chi sono e da dove vengo. Le mie radici. Voglio trasmettere questa conoscenza alle mie figlie, affinché anche loro possano sentirsi parte di questa storia.”

    Ricominciare a vivere e sognare

    Per Antonio la casa di San Cassiano di Controne rappresenta molto più di una semplice proprietà. È un simbolo di rinascita, un luogo dove poter ricominciare a vivere e a sognare. “Spero che la mia storia possa essere d’ispirazione per tutti coloro che si trovano a affrontare momenti difficili “, conclude. “Non bisogna mai arrendersi, perché la vita ci offre sempre nuove opportunità.

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      Gioco pericoloso con papà: bambino alla guida causa incidente grave

      Un momento di leggerezza si trasforma in tragedia: un uomo di 42 anni è in coma dopo essere stato schiacciato dalla sua auto, guidata per gioco da un bambino di 10 anni.

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        Questa vicenda è accaduta a Ossi, un piccolo paese vicino a Sassari. Un uomo di 42 anni, nel tentativo di riaccompagnare a casa il figlio di un amico, ha messo al volante della sua auto un bambino di 10 anni. Così… per gioco. L’idea era di far provare al piccolo la messa in moto della macchina, ma la trovata dell’adulto ha avuto conseguenze drammatiche.

        Bambino al volante, una scelta inconsapevole

        Mentre l’uomo stava salendo nell’auto, il bambino ha perso il controllo della frizione. Il veicolo è sobbalzato in avanti, schiacciando il 42enne tra la portiera e un muro. L’impatto ha provocato gravi lesioni al torace e fratture vertebrali, portandolo a perdere conoscenza. Il cuore dell’uomo si è fermato per alcuni minuti, finché non sono intervenuti i soccorritori del 118. Dopo aver tentato di rianimarlo, il personale medico lo ha trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Qui l’uomo è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, mantenuto in coma farmacologico. Le sue condizioni sono estremamente critiche e la prognosi è riservata.

        Ma cosa sarà successo davvero? La Procura indaga

        Nel frattempo, i carabinieri della stazione di Ossi stanno indagando sull’accaduto. Hanno già consegnato un’informativa sui fatti alla Procura di Sassari per chiarire le dinamiche di un episodio che, iniziato come un gioco, ha avuto risvolti drammatici. L’incidente mette in evidenza i rischi di sottovalutare la sicurezza in situazioni solo apparentemente innocue.

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          Come volare in prima classe (quasi gratis) in tre mosse. Lo svela l’assistente di volo

          Chi non ha mai sognato di viaggiare in prima classe, coccolato e servito come un re? Un’assistente di volo ha svelato alcuni trucchi per ottenere un upgrade gratuito, facendo impazzire il web.

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            C’è chi sta programmando qualche giorno di vacanza? Magari per pasqua. Già ma i soldi…? Se il budget è un problema, niente paura. Esistono alcuni trucchetti alla portata di tutti per cui anche la prima classe potrebbe diventare accessibile… gratuitamente! A svelare questi segreti è l’assistente di volo Cierra Mistt che ha condiviso su TikTok un breve filmato con tre consigli su come ottenere un upgrade senza spendere un centesimo in più. Vediamo come fare!

            Piccoli gesti per grandi upgrade. Il potere dell’assistente di volo

            Il primo consiglio di Cierra è tanto semplice quanto efficace: mettere in pratica tanta gentilezza. Ovvero? “A volte, se ci offrite un caffè o dei cioccolatini, potremmo essere molto più disponibili a concedervi favori“, afferma quasi spudoratamente. I gesti di cortesia verso il personale di bordo, specialmente durante voli stressanti, potrebbero aprirti le porte della prima classe. Un piccolo pensiero può fare una grande differenza!

            Equilibrio del peso, un passepartout per il lusso

            Il secondo trucco riguarda l’equilibrio del peso a bordo dell’aereo. Quando il volo non è completamente pieno, il personale potrebbe decidere di spostare i passeggeri da un punto all’altro della fusoliera per bilanciare l’aereo. Se vi trovate in coda non è escluso che vi venga offerto un posto nella parte anteriore… e magari direttamente in prima classe! Basta un po’ di fortuna e di buone vibrazioni con gli assistenti di volo.

            Venga dottore… quella posizione che fa la differenza

            Il terzo segreto – che non è quello di Fatima – riguarda il vostro lavoro. Il vostro ruolo nella società. Se svolgete un ruolo utile in caso di emergenza – come medico, infermiere, pompiere o poliziotto – fatelo sapere in fase di decollo all’assistente di volo. In caso di necessità, potrebbero spostarvi in una posizione più comoda, magari con più spazio per le gambe. E chissà, forse anche in prima classe!

            Tra scettici e sognatori: le reazioni degli utenti

            Il video di Cierra ha scatenato reazioni contrastanti. Alcuni utenti si sono mostrati assai scettici. Tutto qui? “Se devo comprare caffè per tutti, tanto vale pagarmi direttamente un biglietto in prima classe“, ha scherzato qualcuno. Altri si sono preoccupati per la “questione del peso”, temendo di essere spostati per bilanciare l’aereo. Tuttavia, molti sono rimasti affascinati dall’idea che la gentilezza possa davvero diventare il viatico per viaggiare in prima classe.

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              Nauru, la piccola isola del Pacifico che mette in vendita la cittadinanza a peso d’oro

              Dall’estrazione del fosfato alla vendita della cittadinanza, la storia di Nauru racconta la lotta di un’isola contro le avversità climatiche ed economiche, con uno sguardo ambizioso al futuro.

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                Nauru, una piccola isola nel cuore dell’Oceano Pacifico, ha una storia straordinaria. I suoi primi abitanti, i Micronesiani, arrivarono intorno al 1000 a.C. Nel corso dei secoli, l’isola ha subito numerosi cambiamenti, passando sotto il controllo della Germania nel XIX secolo. Durante questo periodo, il paese fu segnato da un conflitto interno, la guerra civile nauruana, risolta grazie all’intervento tedesco. Successivamente, una scoperta avrebbe cambiato il destino di Nauru: il fosfato.

                Secoli di sfruttamento per lasciarla senza risorse

                Agli inizi del XX secolo, cercatori australiani identificarono riserve di fosfato sull’isola. Il prezioso minerale venne intensamente sfruttato. Inizialmente sotto l’amministrazione congiunta di Germania e Australia. Poi dopo le due guerre mondiali durante anche dalle amministrazioni britannica, australiana e neozelandese. Grazie ai proventi dell’estrazione mineraria, Nauru ottenne una notevole prosperità economica, raggiungendo, a un certo punto, uno dei livelli di reddito pro capite più alti al mondo. Tuttavia, questa ricchezza era destinata a esaurirsi: i depositi di fosfato si esaurirono quasi completamente negli anni ’90, lasciando l’isola in una situazione economica precaria.

                L’isola dell’Oceano Pacifico praticamente inabitabile

                Oggi, oltre l’80% dell’isola è inabitabile a causa dell’intensa attività mineraria, con un paesaggio devastato e la maggior parte degli abitanti concentrati lungo la costa. La minaccia dell’innalzamento del livello del mare, dovuta al cambiamento climatico, rappresenta un’ulteriore sfida esistenziale per l’isola. Nonostante questi problemi, il popolo nauruano ha trovato nuove vie per garantire la sopravvivenza della propria nazione.

                Passaporto in vendita

                Recentemente, Nauru ha attirato l’attenzione internazionale con il suo programma di “passaporto d’oro”, un’iniziativa per raccogliere fondi offrendo la cittadinanza agli stranieri in cambio di un contributo economico. Per una cifra complessiva di 140.500 dollari statunitensi, gli acquirenti possono ottenere un passaporto che dà accesso a 87 paesi senza necessità di visto, oltre a contribuire direttamente al futuro dell’isola. I fondi raccolti verranno utilizzati per iniziative cruciali, come il trasferimento dei cittadini in aree più elevate. Oppure per la costruzione di abitazioni ecologiche e la realizzazione di progetti di resilienza climatica, come l’installazione di energia solare e sistemi di sicurezza idrica.

                AAA cercasi nuovi investitori contro il cambiamento climatico

                L’idea di vendere la cittadinanza di Nauru, presentata alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2024, rappresenta una delle molteplici strategie di adattamento che l’isola ha adottato. Come ha dichiarato il Ministro per i cambiamenti climatici, Asterio Appi, l’iniziativa non solo garantisce un futuro migliore per l’isola, ma invita anche gli investitori a partecipare attivamente alla lotta globale contro il cambiamento climatico.

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