Gossip
Kevin Spacey messo a nudo: “La mia infanzia di abusi”

Da venerdì scorso sono visibili sulla piattaforma Discovery+ i due episodi di Spacey Unmasked. Un prodotto documentaristico che cerca di fare chiarezza su tutto quello che si è detto in questi anni circa l’attore Kevin Spacey, due volte Premio Oscar, fra un processo e l’altro. Prodotta e diretta da Katherine Haywood, la miniserie in due puntate intende rappresentare il percorso del comportamento predatorio di Spacey nel corso della sua carriera, dagli inizi alla Juilliard School di New York ai successi di titoli come American Beauty e House of Cards.
Momenti alterni, comunque tutti “forti”
Se intendete vederlo, sappiate che in certi passaggi è una sorta di “pugno nello stomaco”, sia che siate a favore o meno delle tesi sostenute dal famoso attore hollywoodiano. Tanto per citarne uno, il racconto del fratello Randy: «Non abbiamo avuto un’infanzia normale, gli abusi erano costanti». Di contro, ad un certo punto c’è una testimonianza di uno dei tanti accusatori di Spacey, che racconta: «Mi invitò a vedere con lui Salvate il soldato Ryan, scelse posti sul retro e durante la scena dello sbarco iniziò a masturbarsi. Io ero seduto accanto, pietrificato, era la scena più cruenta del film e lui si procurava piacere».
Lo accusano in tanti
I racconti che lo inchiodano sono parecchi e appaiono tutti sinceri: un collega di cast della fortunatissima serie House of Cards, un compagno di scuola, perfino una maschera dell’Old Vic (il teatro londinese di cui l’attore era direttore artistico). Agli accusatori fa da contraltare suo fratello maggiore Randy, che racconta tutte violenze sessuali inflitte dal padre, filonazista e suprematista bianco. Con l’aggravante silenzio da parte della loro madre: «Quando dopo anni di abusi scappai di casa temetti per mio fratello, ma confidavo nel fatto che mia madre avrebbe aiutato almeno lui».
Tutta colpa della famiglia?
Fra le tante domande, quella che risulta maggiormente determinante è se siano state davvero le radici familiari la base del comportamento vizioso di Spacey. Nel 2017, sull’onda del movimento Me Too, Spacey venne per la prima volta accusato dal collega Anthony Rapp. Seguì un effetto valanga. «Noi abbiamo ascoltato molta gente, non tutta rappresentata nel documentario. Tutti raccontano lo stesso comportamento predatorio — dichiara la regista —. Emerge un disagio mentale. Però il documentario non esprime diagnosi ma pone domande. Ha capito Kevin Spacey il male che ha fatto? L’ambiente tossico che creava?».
Due processi che l’hanno visto assolto
Fra la produzione di Spacey Unmasked e la sua messa in onda hanno avuto luogo due processi, uno a New York e l’altro a Londra,conclusi con una assoluzione in entrambi i casi. Anche se il documentario non vuole confutare o meno l’aspetto giuridico, rivolgendosi al comportamento di Spacey attraverso varie testimonianze. «Quello che abbiamo voluto fare è partire dagli inizi, osservarne la condotta anche quando non era conosciuto. Parlando con i compagni di scuola, con i colleghi degli inizi, volevamo capire se il suo comportamento fosse precedente al potere».
Il talento in grado di mettere in ombra la verità?
Dichiaratamente omosessuale, Spacey potrebbe aver sviato un giudizio differente per merito della sua immagine artistica, che tutti gli riconoscono e che spesso, anche inconsciamente, non permette di vedere la realtà. Un talento sotto gli occhi di tutti, che oscura tutto il resto. Prosegue la regista: «Prima del Me Too, per tanti anni non abbiamo visto il dolore creato. Poi lo abbiamo fatto, ma sembrava un problema solo femminile. Questo film dimostra che è non è così».
Lui risponde così
L’attore per ora si limita a rispondere attraverso un post su X: «Ogni volta che sono stato accusato nelle sedi opportune sono stato scagionato. Mi farò sentire».
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Gossip
Vanessa Incontrada si sposa: “Con Rossano è il momento giusto. Ora so davvero cosa significa dire sì”
“Mi ha guardata e mi ha detto: ‘Che ne dici se facciamo questo passo?’”, racconta Vanessa Incontrada a Vanity Fair. “L’ho detto subito: sì. È arrivato in un momento di consapevolezza, oggi lo vivo con più emozione di quando ero più giovane”.
Vanessa Incontrada ha detto sì. La conduttrice e attrice spagnola naturalizzata italiana, amata per la sua autenticità e la sua ironia, ha annunciato che sposerà il compagno Rossano Laurini, l’uomo con cui condivide la vita e un figlio, Isal, nato nel 2008.
L’annuncio è arrivato nel corso di un’intervista a Vanity Fair, in cui Vanessa ha raccontato con la semplicità che la contraddistingue il momento della proposta: «Ci siamo guardati e mi ha detto: “Che ne dici se facciamo questo passo?”. E io ho detto subito di sì». Nessun effetto speciale, nessun gesto plateale: solo uno sguardo, due parole e una certezza reciproca.
“È arrivato in un momento della nostra vita in cui abbiamo una consapevolezza così grande di quello che andiamo a fare che per me è molto più emozionante ora rispetto al passato, con un’altra età”, ha spiegato l’attrice.
Dopo una lunga relazione, una separazione e poi il ritrovato equilibrio, per la coppia è arrivato il tempo della stabilità definitiva. Vanessa e Rossano, legati da un sentimento profondo e da un’amicizia che non si è mai spezzata, hanno sempre mantenuto grande discrezione sulla loro vita privata, ma questa volta l’emozione è stata troppo forte per restare nascosta.
L’attrice, oggi 45enne, vive un periodo di grande serenità anche sul piano professionale: è tornata in televisione con nuovi progetti e continua a essere una delle personalità più amate dal pubblico per la sua spontaneità e il suo impegno nel promuovere un’idea di bellezza libera da stereotipi.
“Non è mai troppo tardi per dire sì, quando è il sì giusto”, ha concluso Vanessa, con il sorriso di chi ha trovato la propria strada — e, finalmente, la voglia di percorrerla mano nella mano.
Gossip
Quando Chiara Ferragni odiava il Natale: i vecchi post da “Diavoletta87” tornano virali dopo il Pandoro-gate
Internet non dimentica e ripropone le parole della giovane Chiara, allora conosciuta online come “Diavoletta87”, che attaccava il Natale, l’ipocrisia dei parenti e le feste forzate. Il tutto mentre l’eco del caso pandoro continua a inseguirla, alimentando nuove discussioni e ironie social.
La rete ha memoria lunga, lunghissima. E quando decide di tornare indietro nel tempo lo fa senza pietà. Questa volta al centro del ciclone è di nuovo Chiara Ferragni, ma non per nuove vicende o dichiarazioni ufficiali. A circolare, con forza crescente, sono invece i suoi vecchi post adolescenziali, quelli firmati con il nickname “Diavoletta87”, quando era una ragazza come tante, lontanissima dall’impero digitale che oggi porta il suo nome.





Internet non dimentica
Quei testi risalgono ai primi anni Duemila e mostrano una Chiara che non solo non amava il Natale, ma lo detestava apertamente. Niente atmosfere zuccherose, nessuna voglia di calore familiare. Anzi, parole durissime contro la festa, definita “una delle feste che odio di più”, lontana anni luce dall’immagine curata, patinata, commerciale e sorridente che negli anni ha costruito. E oggi, dopo il clamore del Pandoro-gate, i social fanno quello che sanno fare meglio: accostano, confrontano, giudicano.
Le parole di una ragazza arrabbiata
In quei messaggi c’è una giovane Chiara che parla di “ipocrisia dei parenti”, di riunioni familiari forzate, di regali considerati solo una formalità. C’è amarezza, c’è ribellione, c’è quel tono da diario privato che però su internet privato non lo è mai davvero. E mentre le frasi rimbalzano ovunque, meme e commenti ironici si moltiplicano: per qualcuno è solo una fotografia di un’adolescenza come tante, per altri invece è un tassello in più nella narrazione di una persona da sempre divisa tra immagine pubblica e fragilità private.
Dal presente al passato, e ritorno
Colpisce soprattutto il tempismo. Perché queste parole riemergono proprio in un momento in cui Ferragni è al centro di una delle fasi più complicate della sua carriera. Il caso pandoro ha incrinato credibilità, fiducia, narrazione. E così ogni frammento del passato diventa materiale di discussione, benzina per nuove polemiche, strumento di lettura – o reinterpretazione – del personaggio Ferragni.
Il risultato è un grande gioco di specchi: da una parte la ragazza che sfogava la sua insofferenza verso il Natale, dall’altra l’imprenditrice che negli anni ha trasformato feste, emozioni e simbologie in brand, contenuti, campagne. In mezzo, come sempre, il giudizio del pubblico. Che guarda, commenta, archivia. E poi, quando serve, riapre i cassetti.
Gossip
Filippo Magnini e Giorgia Palmas, amore e affari: soci in una nuova impresa digitale nel mondo del fitness
Filippo Magnini e Giorgia Palmas non solo si amano, ma ora sono anche soci in affari. I due hanno acquisito quote di una nuova società, Performa, che si occupa di soluzioni digitali per il fitness, benessere e sport. Tra passione e business, il duo collaudato continua a puntare sul futuro.
Non è più solo una questione di amore e passione. Filippo Magnini e Giorgia Palmas stanno costruendo qualcosa di più solido, unendo il loro legame sentimentale a una nuova avventura imprenditoriale. I due, che hanno conquistato il cuore del pubblico con la loro complicità, sono ora soci in affari, con un progetto innovativo che guarda al futuro del fitness e della tecnologia.
La nuova società Performa
Nei giorni scorsi, la coppia ha acquisito quote di una startup dal nome Performa, una newco destinata a far parlare di sé. Fondata al cospetto di un noto notaio milanese, la società ha come obiettivo lo sviluppo e la vendita di soluzioni digitali avanzate per il settore del fitness e del benessere. Non solo allenamenti personalizzati, ma anche piattaforme digitali, app e l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dell’utente.
Un progetto ambizioso, che spazia dall’innovazione tecnologica alla salute e al benessere, settori in forte crescita, ma che si distingue anche per la ricerca di soluzioni all’avanguardia. Per Giorgia e Filippo, l’ingresso nel mondo del business digitale è un passo che segna un’evoluzione del loro percorso, unendo l’esperienza individuale nel mondo dello sport e dello spettacolo a un’impresa che guarda al futuro.
Fitness, benessere e tecnologia: una coppia vincente
Da un lato c’è Filippo Magnini, nuotatore di fama mondiale e ora star di Ballando con le stelle, dall’altro una delle showgirl più amate d’Italia, che con il suo charme ha conquistato anche il mondo delle piattaforme digitali. Insieme, i due sembrano essere una coppia vincente, capace di spaziare tra l’amore e il business.
Performa non è la prima impresa comune della coppia, ma sicuramente è quella che lega maggiormente le loro passioni personali. Se la carriera di Magnini si è concentrata sullo sport e sull’allenamento fisico, quella di Giorgia Palmas è stata sempre incentrata sulla bellezza, il benessere e la cura del corpo. La fusione di queste esperienze, quindi, diventa il cuore pulsante della nuova iniziativa imprenditoriale.
Intelligenza artificiale e allenamenti personalizzati
Il cuore tecnologico di Performa risiede nell’uso dell’intelligenza artificiale per sviluppare allenamenti personalizzati. Un’idea che punta a rivoluzionare il modo in cui ci si allena, rispondendo a una domanda sempre crescente di soluzioni smart che possano ottimizzare il tempo dedicato al fitness e al benessere.
L’obiettivo è chiaro: creare piattaforme che uniscano la passione per lo sport con la comodità della tecnologia, offrendo a ciascun utente un’esperienza unica e su misura. Un passo decisivo in un mercato che, soprattutto dopo la pandemia, ha visto un’esplosione di interesse per gli allenamenti a distanza e l’adozione di tecnologie per il monitoraggio dei progressi fisici.
Amore, affari e futuro
Non c’è dubbio che il legame tra Filippo Magnini e Giorgia Palmas sia saldo e che, insieme, abbiano deciso di percorrere una strada che va ben oltre le luci della ribalta. La passione che li lega si riflette anche nel loro approccio agli affari, dove la serietà e l’impegno sono alla base del loro progetto.
La nuova impresa non è solo un investimento economico, ma anche un progetto di vita. Un modo per mettersi in gioco in un contesto che li vede protagonisti in modo innovativo. E mentre Performa prende forma, cresce l’interesse del pubblico, curioso di scoprire come questa coppia di successo tradurrà il suo amore per il fitness e la tecnologia in un business di successo.
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