Gossip
Angela Caloisi e Paolo Crivellin: nozze da favola in Toscana
Il matrimonio si è celebrato il 31 luglio nella splendida cornice di Villa Corsini a Mezzomonte, vicino Firenze. Emozioni, romanticismo e una storia che ha resistito al tempo e alle telecamere.

Angela Caloisi e Paolo Crivellin hanno detto “sì”. Dopo sei anni di amore iniziati davanti alle telecamere di Uomini e Donne. I due protagonisti dell’edizione 2017-2018 hanno coronato il loro sogno di coppia, unendosi in matrimonio giovedì 31 luglio in Toscana. La cerimonia, elegante e riservata, si è svolta a Villa Corsini a Mezzomonte. Storica residenza sulle colline fiorentine, scelta dalla coppia per la sua atmosfera romantica e immersa nel verde.
Conosciutisi nel popolare dating show di Canale 5, Paolo sedeva sul trono e Angela era scesa per corteggiarlo. Tra dubbi, rallentamenti e un percorso televisivo meno convenzionale degli altri, i due avevano lasciato lo studio insieme all’inizio del 2018. Da allora non si sono più separati, costruendo giorno dopo giorno un rapporto lontano dal clamore mediatico.
Il 3 gennaio scorso, Angela aveva condiviso sui social il momento della proposta: una baita innevata, Paolo in ginocchio e le parole cariche d’emozione con cui lei ha raccontato l’istante. “La vita ti restituisce sempre ciò che ti ha tolto”, aveva scritto. “Non vedo l’ora di giurarti amore eterno. Sei la mia casa”. Una promessa diventata realtà sette mesi dopo.
La wedding planner che ha curato l’organizzazione del matrimonio ha svelato qualche dettaglio: decorazioni floreali dai toni pastello, atmosfera bucolica e una cerimonia celebrata all’aperto, alla presenza di amici intimi, familiari e alcuni volti noti del mondo dello spettacolo. La coppia ha voluto che tutto fosse autentico, senza eccessi, ma con grande attenzione al significato della giornata.
Angela e Paolo, oggi anche molto attivi sui social dove condividono frammenti della loro quotidianità, rappresentano una delle poche storie nate a Uomini e Donne che hanno superato la prova del tempo. Nessuna rottura, nessuno scandalo, solo la scelta di vivere il sentimento lontano dai riflettori, con discrezione e rispetto reciproco.
Con queste nozze, la loro storia si arricchisce di un nuovo capitolo. E, a giudicare dai sorrisi condivisi e dalla tenerezza catturata nelle foto, sembra solo l’inizio di un viaggio ancora più profondo.
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Gossip
“Con un sacerdote”. Alba Parietti, la confessione hot che non ti aspetti
Alba Parietti ha svelato un segreto scottante: ha confessato di aver provato un forte desiderio per un sacerdote, Padre Georg Gaenswein, durante un incontro casuale in treno. Nonostante le fantasie peccaminose e la richiesta di assoluzione, Parietti ha ammesso di non essersi pentita. Un racconto che mescola tentazione e proibizione, lasciando tutti curiosi su cosa sarebbe potuto accadere.

Scandalo e desiderio proibito: Alba Parietti svela il suo segreto più piccante! L’attrice ha confessato di aver desiderato ardentemente un uomo molto particolare, ma c’è un colpo di scena: lui era un sacerdote!
Secondo il racconto della Parietti, il loro incontro fu del tutto casuale e accadde durante un viaggio in treno. Quando lo vide, tutto il resto svanì:
“Devo ammetterlo, ho desiderato un sacerdote: Padre Georg. Appena l’ho visto, la mia mente è stata invasa da fantasie peccaminose. Mi sembrava di essere sul set di ‘Uccelli di Rovo’”.
Oggi, Padre Georg Gaenswein ha 65 anni ed è originario della Germania, proprio come l’ex Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger. In un’intervista precedente con ‘La Stampa’, Alba Parietti ha rivelato altri dettagli intriganti:
“Eravamo nella stessa carrozza del treno e l’ho fissato per tutto il viaggio. Non ho mai fissato così intensamente un uomo in vita mia. Sentivo crescere dentro di me sensazioni così forti da costringermi a voltarmi verso il finestrino”.
Ma le confessioni non finiscono qui. Alba Parietti ha aggiunto: “All’arrivo me lo presentarono e io gli chiesi l’assoluzione per i pensieri peccaminosi che avevo avuto su di lui. Non me la diede perché mi chiese se mi ero pentita. E la verità? Non lo ero affatto”.
Un racconto che sa di tentazione e proibizione, lasciando tutti con il fiato sospeso e una domanda: come sarebbe andata se Alba avesse ceduto a quelle irresistibili sensazioni?
Reali
Principe Harry, 41 anni tra missione in Ucraina e riflessioni personali: “Sono felice della mia vita”
Il duca di Sussex ha trascorso il compleanno a Kiev durante una visita segreta legata agli Invictus Games. Tra l’incontro con i veterani, la memoria di Lady Diana e un possibile colloquio con Zelensky, Harry parla anche del suo rapporto con il Regno Unito e con la famiglia reale.

Il principe ha infatti scelto di trascorrere questa ricorrenza in Ucraina, dove è arrivato venerdì scorso con una missione riservata. Subito dopo aver passato quattro giorni a Londra con re Carlo. A Kiev, accompagnato dal team della Fondazione Invictus, ha incontrato veterani e visitato luoghi simbolici del conflitto, trattenendo a fatica le lacrime davanti al memoriale delle vittime.
In un colloquio con The Guardian, Harry ha spiegato di sentirsi sereno con se stesso. «Ho la coscienza pulita e sono felice della vita che conduco. Quest’anno tornerò più spesso a casa, perché ho sempre amato il Regno Unito e lo amerò sempre». Parole che lasciano intravedere un clima di riavvicinamento alla famiglia reale dopo l’incontro privato di 54 minuti avuto con il padre a Londra.
La missione segreta a Kiev
La visita in Ucraina è rimasta sotto stretta riservatezza fino all’arrivo del principe. Immortalato dalle immagini diffuse dalle ferrovie ucraine mentre indossava la divisa degli Invictus Games. Il suo itinerario ha incluso il Museo di Storia nazionale, un incontro con circa 200 veterani e un colloquio con la premier Yulia Svyrydenko. Non è stata confermata né smentita invece un’eventuale stretta di mano con il presidente Volodymyr Zelensky. Grande sostenitore degli Invictus, ma fonti locali hanno lasciato intendere che un incontro possa essere avvenuto lontano dai riflettori.
Harry ha ribadito l’impegno della sua fondazione nel creare progetti di riabilitazione anche in Ucraina: «Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo impedire che le persone diventino insensibili ai suoi effetti».
Il legame con Lady Diana e l’impegno umanitario
Il duca di Sussex ha rinnovato anche il legame con Halo Trust, la ong che si occupa di sminamento e che fu sostenuta dalla principessa Diana nel 1997 durante la storica visita in Angola. «All’inizio del conflitto Harry ha incontrato i nostri colleghi ucraini e ci ha dato un grande sostegno», ha ricordato il generale James Cowan, direttore dell’organizzazione. L’associazione ha disinnescato oltre 100mila mine dal 1994 e resta un simbolo della continuità tra l’impegno di Diana e quello del figlio.
Nei giorni precedenti alla trasferta ucraina, Harry aveva visitato a Londra l’Imperial College, dove vengono curati bambini feriti nei conflitti di Gaza e Ucraina, devolvendo una donazione di 500mila dollari.
Vita privata e sport come sfogo
Lontano dal solo ruolo istituzionale, Harry ha anche condiviso aspetti più personali. Ha raccontato di sfogarsi con la boxe, di non amare la bicicletta e di sentirsi appagato dalla vita accanto a Meghan Markle, smentendo così le voci di crisi. «Sono felice con me stesso, e questo per me è ciò che conta di più», ha sottolineato.
La missione a Kiev è nata anche da un incontro casuale a New York con Olga Rudnieva, direttrice del Superhumans Trauma Centre di Leopoli, che cura soldati amputati. «Mi ha detto che il gesto più utile sarebbe stato venire di persona. Ho parlato con Meghan e con il governo britannico, poi è arrivato l’invito ufficiale dell’Ucraina», ha spiegato.
Un compleanno dal significato simbolico
Il compleanno in terra di guerra conferma l’immagine di Harry come membro dei Windsor più legato all’azione sul campo, forte anche delle due missioni militari svolte in Afghanistan. Con il sostegno al popolo ucraino, il principe intende dare continuità alla memoria di sua madre e, al tempo stesso, mostrare un volto della monarchia che guarda all’impegno umanitario e alla solidarietà internazionale.
Gossip
Rocío Muñoz Morales rompe il silenzio: «Ho scelto di tacere per proteggere le mie figlie, la verità la conosciamo io e Raoul»

In un clima di rumore e dichiarazioni incrociate, Rocío Muñoz Morales ha scelto di rispondere con calma e misura alle parole del suo ex compagno Raoul Bova. Lo ha fatto a Napoli, durante la presentazione del nuovo programma di Rai2 Freeze – Chi sta fermo vince!, che condurrà dal 16 settembre accanto a Nicola Savino.
Sorridente ma visibilmente emozionata, l’attrice ha sottolineato quanto il lavoro rappresenti per lei un’ancora in questo momento delicato: «La televisione e l’intrattenimento sono il mio lavoro, sono vitamina insieme con le mie due meravigliose figlie Luna e Alma. Questo progetto è un regalo che mi riempie il cuore e mi fa sorridere non in maniera superficiale. Mi sta facendo bene».
La replica, inevitabile, è arrivata quando le è stato chiesto un commento sull’intervista che Bova ha rilasciato a Verissimo: «Ho fatto una scelta molto ponderata: il silenzio. Voglio tutelare la cosa più preziosa che ho nella vita, che sono le mie figlie, e continuerò a seguire questa strada che è quella che sento mia».
Una linea netta, senza strappi né attacchi diretti, ma con la volontà di mettere i paletti. «Dal punto di vista umano quello che dovevo dire lo ha detto il mio avvocato. Io ho detto la verità come faccio sempre e continuerò a farlo. Il mio non parlare non è perché mi devo nascondere dietro un dito; è semplicemente perché adesso la priorità sono le mie figlie».
Poi la frase che chiarisce tutto: «La verità la conosco io molto bene, ma la sa anche Raoul. Lui ha deciso di parlare, io preferisco non farlo. È libero di dire quello che vuole».
Accanto al dolore, Rocío rivendica però anche la capacità di guardare avanti: «Sto attraversando un momento difficile, non lo nego. Ma stanno succedendo anche tante cose belle e me le godo fino in fondo».
Con queste parole, la conduttrice ha scelto di sottrarsi al gioco del ping pong mediatico, trasformando il palcoscenico di un lancio televisivo in occasione per ribadire una priorità semplice: proteggere Luna e Alma, lontano dalle polemiche.
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