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Gossip

Chiara Ferragni sola ad Abu Dhabi festeggia il compleanno con una tortina e una candelina

Trentotto anni in trasferta, lontana dai figli e da Tronchetti Provera. Ma con un mantra: “Il meglio deve ancora venire”

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    Un compleanno fuori dai riflettori ma sotto le luci abbaglianti di Abu Dhabi. Per Chiara Ferragni il 38esimo giro di boa è stato tutt’altro che classico: niente mega party, nessun “family moment” con Fedez e i bambini, nessuna foto sul terrazzo vista skyline. Solo una tortina monoporzione, una candelina e un post su Instagram a segnare la data. «Festeggiando il mio compleanno in modo diverso, lavorando ad Abu Dhabi per 24 ore», ha scritto l’influencer. Un giorno qualunque, almeno a prima vista. Ma pieno di sottintesi.

    Ferragni si trova negli Emirati per un impegno di lavoro top secret – si mormora di una collaborazione nel settore del lusso – e ha scelto di non posticipare il viaggio, accettando di passare la giornata con la sola compagnia del suo staff. Una scelta inusuale per chi, fino a un anno fa, festeggiava ogni ricorrenza in modalità royal wedding. Eppure, forse, questo compleanno sobrio dice più di mille stories.

    In una breve riflessione condivisa con i suoi milioni di follower, Chiara ha parlato di «un anno diverso da tutti gli altri» e ha aggiunto: «Spero che il meglio debba ancora venire, perché è questo che accade quando vivi il tuo vero io». Una frase che suona come un mantra – o un auspicio – dopo mesi segnati da burrasche mediatiche, crisi personali e un ribaltamento d’immagine non indifferente. Dai pandori alla Procura, fino al silenzioso allontanamento da Fedez, la narrazione dorata si è incrinata. Ma lei non molla: si reinventa, viaggia, lavora. E spegne la candelina con dignità e un pizzico di malinconia.

    Non sono mancati però gli auguri di chi le è davvero vicino. La madre Marina Di Guardo ha postato un tenerissimo messaggio rievocando i primi giorni di vita di Chiara, e le sorelle, Francesca e Valentina, hanno condiviso dediche affettuose e foto d’archivio che raccontano un legame famigliare sempre molto forte. Veronica Ferraro, storica amica e compagna di mille viaggi, ha rispolverato l’affetto di un’amicizia che dura da 17 anni, a riprova che, in mezzo ai follower, restano anche le presenze vere.

    E poi c’è lui, l’uomo del momento: Giovanni Tronchetti Provera, rampollo della dinastia Pirelli, con cui Ferragni fa ormai coppia fissa da alcuni mesi. Di lui nessuna traccia ad Abu Dhabi. Ma chi conosce Chiara sa che certe assenze sono solo strategiche. Il legame – raccontano le voci ben informate – sarebbe solido e riservato, e non è escluso che ci sia già in programma una celebrazione a due al ritorno. D’altronde, dopo un anno in cui ogni passo è stato seguito, criticato e soppesato, una parentesi intima e lontana dai flash sembra quasi un gesto rivoluzionario.

    E così, tra i grattacieli del Golfo, una tortina con la glassa rosa e lo schermo del telefono pieno di cuori e auguri, Chiara Ferragni ha spento le sue 38 candeline. Senza abiti da gala né mariti a fianco, ma con l’orgoglio discreto di chi ha imparato a far rumore anche nel silenzio. E magari con la sensazione – dolce, pungente – che il meglio, davvero, debba ancora venire.

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      Personaggi

      Luca Barbareschi si confessa a La Volta Buona: «Sono stato un padre nevrotico, egoista e pieno di colpe»

      Luca Barbareschi si lascia andare a uno sfogo che scuote lo studio: ammette di essere stato «un padre inesistente e bulimico», racconta la sua dedizione totale al successo di Paolo Villaggio e difende un modello di genitorialità “imperfetto ma inevitabile”. Le sue parole sui figli — «Stronzate, la natura vuole che nascano» — scatenano un acceso dibattito.

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        Luca Barbareschi non usa mezze misure. Invita alla sincerità, e per primo sceglie di non risparmiarsi nulla. Quando parla del suo essere padre, l’attore apre un cassetto pieno di contraddizioni e lo rovescia in diretta, senza filtri e senza tentativi di edulcorare il passato.

        «Io credo di essere stato un padre un po’ inesistente, nevrotico, bulimico», ammette. Una frase che spiazza lo studio, soprattutto quando Barbareschi aggiunge che, negli anni decisivi della crescita dei suoi figli, gran parte delle sue energie erano dedicate «a tempo pieno al successo di Villaggio», un’amicizia che per lui era missione e dedizione assoluta. Il lavoro, il teatro, la vita artistica: tutto il resto veniva dopo, persino il ruolo di genitore.

        Poi affronta un altro nodo: la tentazione di fare “l’amico” dei propri figli. «Non lo fate mai se siete genitori», avverte. Un errore che dice di conoscere bene, perché porta a confondere ruoli, aspettative e — soprattutto — responsabilità. «Io sono su questa terra perché faccio l’artista», prosegue, quasi a giustificare una natura che sente più forte delle convenzioni. «È chiaro che chi è figlio di un personaggio così soffre. Però diamo tanto… togliamo anche tanto». Un altalena continua tra doni e mancanze, privilegi e ferite.

        Ma la discussione si accende quando dallo studio arriva un’obiezione che molti figli, almeno una volta, hanno pensato: “Noi non vi abbiamo chiesto di metterci al mondo”. La replica di Barbareschi è un’esplosione: «Stronzate! Ma cosa vuol dire? È nella natura. Tutti fanno i figli. È un’idiozia». E ancora: «Viva i genitori dittatori, viva i genitori egoisti». Parole che dividono il pubblico e rimbalzano sui social con velocità quadrupla.

        Il suo discorso, però, non è una difesa cieca dell’autoritarismo, quanto piuttosto una rivendicazione della complessità di chi vive di creatività e instabilità, tentando di conciliare sensibilità e doveri, talenti e limiti. «Stare vicino a una persona sensibile e creativa è anche un privilegio», insiste. Forse una consolazione, forse una verità.

        Barbareschi lascia lo studio così come è entrato: senza paura di essere frainteso. Perché, nel bene o nel male, dice sempre quello che pensa — e il pubblico, almeno questo, glielo riconosce.

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          Gossip

          Emily Ratajkowski beccata con Romain Gavras a New York: nuova fiamma per la modella più seguita del web

          Emily Ratajkowski e Romain Gavras hanno attirato l’attenzione dei paparazzi passeggiando fianco a fianco per le vie di New York. Il regista francese, noto per le sue relazioni con star come Dua Lipa e Rita Ora, sembra essere la nuova fiamma della modella americana.

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            Emily Ratajkowski e Romain Gavras non si nascondono più. O, almeno, non ci sono riusciti questa volta. I due sono stati immortalati mentre passeggiavano con apparente naturalezza tra le strade di New York, dando subito il via a un’ondata di rumors sulla nascita di una nuova coppia super glam.

            La modella e imprenditrice, che negli ultimi anni ha fatto parlare di sé per relazioni lampo e flirt più o meno confermati, sembra aver trovato una nuova compagnia nel regista francese che, di certo, non è nuovo al mondo delle star. Gavras, figlio d’arte e nome noto nel cinema europeo, alle spalle ha storie mediatizzate con Dua Lipa e Rita Ora, oltre a una carriera costruita tra videoclip, progetti internazionali e film dal taglio visionario.

            Nelle foto rubate a Manhattan Emily appare rilassata, look casual ma impeccabile, mentre Gavras le cammina accanto in atteggiamento confidenziale. Nessun gesto plateale, ma quella complicità sottile che solitamente anticipa qualcosa di più di una semplice amicizia. E per lei, sempre attenta a proteggere la sua vita privata dopo il divorzio da Sebastian Bear-McClard, mostrarsi accanto a un uomo in pubblico è già di per sé un segnale.

            Il regista, alto, elegante e dall’aria da intellettuale bohémien, sembra perfettamente in sintonia con l’universo culturale che Ratajkowski ama frequentare, tra arte, cinema e moda. E non sfugge agli osservatori il fatto che Gavras abbia spesso legato le sue relazioni a donne dal forte carisma mediatico, un tratto che Emily incarna alla perfezione.

            A New York intanto le voci circolano veloci: c’è chi parla di primi appuntamenti e chi giura di averli già visti insieme in occasioni più riservate. I diretti interessati, come prevedibile, tacciono. Lei continua a postare contenuti fashion e scatti del suo cane Colombo, lui mantiene un profilo riservato. Ma le immagini parlano chiaro, e gli indizi puntano tutti nella stessa direzione: tra Emily e Romain qualcosa sta nascendo.

            Se la relazione troverà conferma lo dirà il tempo, ma la coppia — fotografata nella città dove tutto accade — sembra già destinata a occupare un posto di rilievo nel gossip internazionale delle prossime settimane

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              Gossip

              Alessia Fabiani rompe il silenzio: “Assoluzione o no, ai figli ho pensato sempre e solo io”

              L’assoluzione del padre dei suoi gemelli riaccende il dolore e la frustrazione di Alessia Fabiani, che sui social rivendica il suo ruolo di madre unica e presente: “La sentenza riconosce solo un’impossibilità economica, non cancella ciò che ho vissuto. Io ho lavorato, cresciuto e amato i miei figli senza aiuti. La mia vittoria è nei loro occhi”.

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                Lo sfogo di Alessia Fabiani arriva diretto, limpido e senza eufemismi. Dopo giorni in cui la stampa ha parlato della sentenza che assolve il padre dei suoi figli dall’accusa di omesso mantenimento, l’ex soubrette ha deciso di mettere un punto e di raccontare la sua versione, quella vissuta sulla pelle e nella quotidianità.

                «In questi giorni si è parlato molto dell’assoluzione del padre dei miei figli», scrive sui social, sottolineando come la decisione del tribunale riconosca una impossibilità economica e quindi l’assenza di dolo. «Ma questo non cancella la realtà dei fatti: il dovere di contribuire ai bisogni dei figli resta, e lui non lo ha fatto». Il tono non è rancoroso, ma fermo. Fabiani non contesta la sentenza: ricorda, piuttosto, ciò che è accaduto fuori dalle aule.

                Il cuore del suo messaggio è la solitudine di madre. «Mentre lui festeggia una vittoria», racconta, «io ho portato avanti tutto da sola: lavoro, cura, amore e presenza». Parole che condensano anni di responsabilità, notti difficili, scelte quotidiane fatte sempre con la priorità dei figli davanti a tutto.

                Fabiani, oggi mamma di due gemelli, parla della forza che ha dovuto trovare in sé stessa. Non una forza astratta, ma quella concreta che ti tiene in piedi quando il resto traballa. «La mia forza non viene dall’esito di un’aula di tribunale, ma dagli sguardi dei miei figli». È in quegli occhi, dice, che trova ogni giorno la conferma di aver fatto la cosa giusta. «Ho vinto per loro e con loro, con l’amore».

                Il suo sfogo non è un attacco personale, ma il racconto di un percorso: quello di una madre che non vuole trasformare la sua battaglia in una guerra, ma che pretende che la realtà venga riconosciuta. Una realtà fatta di lavoro, sacrifici e responsabilità affrontate senza sostegni.

                Un messaggio che, nel mondo rarefatto dei social, riporta al centro un tema molto concreto: la genitorialità non si misura in sentenze, ma nella presenza quotidiana. E su questo, Alessia Fabiani non ha dubbi: «Il resto lo dirà il tempo, ma l’amore resta la mia unica vera vittoria».

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