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Gossip

Corona alla Berlinguer: «Noi amanti, prima o poi accadrà»

Botta e risposta quella tra lo scrittore e la giornalista Mediaset. Mauro, noto per il suo carattere schietto e a volte sopra le righe, non ha risparmiato una battuta dai toni hot alla giornalista Bianca che conduce il rotocalco di politica, ma non manca mai qualche momento più leggero tra i due.

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    Non è la prima volta che Mauro Corona approfitta della diretta televisiva per lanciare dei flirt alla conduttrice Bianca Berlinguer. Ma, durante la penultima puntata de programma, i suoi commenti hanno assunto un tono più esplicito, pur mantenendo una vena ironica che rende il botta e risposta piacevole e divertente.

    Il collegamento video inizia con Corona che omaggia la bellezza della conduttrice. Un complimento che apre le porte ad un botta e risposta ricco di frecciatine affettuose.
    «Bianchina, mi permetta, questa sera la vedo particolarmente bella, al di là dell’abbigliamento. Mi ha messo agitazione perché la bellezza crea inquietudine, non so se sia perché siamo in prossimità delle vacanze».

    Tutta la proposta hot
    Mauro Corona continua il suo corteggiamento: Torniamo, a meno che lei non abbia altri amanti a sostituirmi…”, ma Bianca lo rassicura: “Secondo lei io come trovo altri amanti televisivi come lei? Ci hanno provato a dividerci, ma non ci sono mai riusciti. Quando andrò in pensione, lei cercherà altri posti dove andare”. Corona risponde: “Se finisce lei, se va collocata a riposo, io basta, non mi accaso’ da un’altra parte”, e poi continua: “Mi ha definito amante televisivo, ma volendo sono anche un altro tipo di amante…”. Pronta la risposta di Bianca: “Ma se lei sta là e io sono qua…”, ma Mauro replica: “Stia buona, non abbia fretta. Queste faccende non bisogna programmarle, devono accadere e noi amanti, prima o poi accadrà “.
    E la Berlinguer scherza: “Poi dicono che sto invitando Corona per fare accadere ciò, ma tanto se non viene, neanche volendo può succedere”. Infine, l’alpinista scrittore commenta: “Se vengo da lei, mi profumo, mi vesto bene e le porto rose rosse. E poi le dico: ‘Bianchina, sono qui, cosa decide di fare’”?

    Così le effusioni di Corona che hanno generato un leggero imbarazzo in Bianca durante la trasmissione. La conduttrice subito pronta, professionale e concentrata sul suo lavoro come sempre, con una risposta secca di ringraziamento, ha fatto subito andare avanti il programma. Corona, con la sua proverbiale spontaneità, non si risparmia e rinnova il suo apprezzamento per la Berlinguer, sottolineando come la sua bellezza sia pari solo alla sua intelligenza.

    La giornalista Biana Berlinguer e lo scrittore alpinista, Mauro Corona

    Mediaset e Rai secondo Corona…
    Dopo i toni scherzosi del programma, la conduttrice Bianca Berlinguer ha guidato la conversazione con lo scrittore Mauro Corona, chiedendogli un’opinione sulla sua esperienza di quest’anno a Mediaset. Con la sua proverbiale sincerità, Corona ha risposto: “So che potrebbe sembrare un elogio a Berlusconi, ma devo dire che mi sono trovato davvero bene.” Confrontando la sua esperienza con quella passata in Rai, ha aggiunto: “A Mediaset mi hanno sempre lasciato esprimere liberamente le mie opinioni, cosa che non sempre accadeva in Rai. Lì erano più rigidi, persino con il modo di vestire. Non potevo ad esempio indossare magliette con slogan o immagini particolari…”

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      Lite social tra il console ghanese e la star di OnlyFans Michelle Comi: “Regali di lusso al bimbo adottato? È disgustoso”

      Michelle Comi, nota per le sue provocazioni sui social e i guadagni da OnlyFans, ha raccontato di aver “adottato” un bambino africano, Momo. Ma il video dei pacchi Versace e Vuitton destinati al piccolo ha scatenato la reazione del console del Ghana in Italia, che parla di “spettacolarizzazione del dolore e della povertà”.

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        Il video inizia con un sorriso e decine di pacchi dorati sul pavimento. Michelle Comi, influencer e star di OnlyFans, mostra ai follower i regali destinati al piccolo Momo, il bambino senegalese che dice di aver “adottato a distanza”. Cappellini Louis Vuitton, sneakers Versace, magliette griffate. «Benvenuto in famiglia, piccolo mio – scrive –. Ti cambierò la vita, a partire dalla scuola, dal cibo, dai vestiti, da tutto quello che ora non hai».

        Un messaggio di tenerezza, almeno nelle intenzioni. Ma bastano poche ore perché sotto il post esploda la polemica. A guidarla è Massimiliano Colasuonno Taricone, console del Ghana in Italia, che commenta con parole durissime: «È disgustoso. Con il valore di un solo cappellino, in Senegal si pagherebbe la scuola a una classe intera per un anno».

        L’influencer, che sui social conta centinaia di migliaia di follower, aveva raccontato di sentirsi “una persona fortunata” e di voler “restituire qualcosa al mondo”. Il gesto – adottare un bambino a distanza – sembrava un passo sincero. Ma la scelta di documentare ogni dettaglio, compresi i marchi dei regali, ha trasformato la beneficenza in uno show virale.

        Colasuonno Taricone, in un’intervista successiva, ha aggiunto: «Aiutare è un atto nobile, ma non si può trasformare un bambino in un oggetto di marketing. L’ostentazione del lusso, in contesti di povertà estrema, è un insulto».

        Comi, per ora, non risponde direttamente. In un’altra storia su Instagram, si limita a dire: «Io faccio del bene e non mi devo giustificare con nessuno. Non ho nominato associazioni e non voglio guadagnare su nulla. Voglio solo che Momo abbia quello che non ha mai avuto».

        La replica, però, non placa la tempesta. Sui social si dividono in due fazioni: chi la accusa di usare la solidarietà per visibilità, e chi difende la sua libertà di agire come vuole con i propri soldi. «Meglio chi dona, anche con stile, che chi non fa nulla», scrivono alcuni fan.

        Intanto, il nome di Momo diventa virale, e il suo volto – mostrato nel video senza filtri – rimbalza ovunque. E così, quella che voleva essere una storia di altruismo, si trasforma nell’ennesimo caso di beneficenza in versione reality, dove il confine tra empatia e vanità diventa sempre più sottile.

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          Gossip

          Paola Barale, 59 anni e “ancora croccante”: «Mi piacciono gli afroamericani, ma non per il tronchetto della felicità»

          Paola Barale non si nasconde e gioca d’attacco: «Sono ancora croccante». E sugli uomini: «Mi piacciono gli afroamericani, non per il tronchetto della felicità… Mi piace chi ha una cultura e un background diversi». Poi la massima di Eva Robin’s: «In attesa di quello giusto, mi diverto con quelli sbagliati».

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            A 59 anni, Paola Barale arriva in streaming con The Traitors e porta in valigia una sicurezza che non si improvvisa. Nessuna nostalgia, nessun freno, soprattutto sul tema più eterno: uomini, età e fascino. «Credo di essere una donna fortunata, come mi dicono, sono ancora croccante», sorride. Un aggettivo che, nelle sue mani, diventa manifesto: niente ansia da tempo che passa, solo autoironia e orgoglio di esserci. «Un po’ mi dispiace diventare grande, ma me ne faccio una ragione: se non puoi combattere un nemico, alleati con lui». L’energia è quella di chi ha visto molto, fatto tutto e oggi sceglie la leggerezza come arma affilata.

            Uomini? Con ironia e selezione naturale
            Il capitolo sentimentale, manco a dirlo, arriva con una battuta di quelle che restano. «Mi piacciono gli afroamericani, non per il tronchetto della felicità… Mi piace chi ha una cultura e un background diversi, che mi sappia stupire e abbia voglia di stupirsi». Un sorriso, una pausa, e il colpo: «Un BIG background!». Poi la filosofia di vita firmata Eva Robin’s: «In attesa di quello giusto, mi diverto con quelli sbagliati». Traduzione: niente drammi, niente etichette, zero auto-commiserazione. La Barale flirta con la vita senza chiedere permesso. E se è vero che l’amore arriva quando vuole, nel frattempo meglio divertirsi e restare “croccanti”.

            La libertà come stile di vita
            Nessuna posa da icona malinconica, nessun revival forzato: Barale sceglie l’ironia, la consapevolezza e il diritto di preferire l’imprevedibile al programmato. «Dovrebbe essere qualcuno che ha tempo per me, simpatico, gentile, bello e più giovane». Non un elenco di pretese: piuttosto, un modo per dire che sa quello che vuole. E soprattutto quello che non accetta.

            Tra battute intelligenti e la leggerezza feroce di chi non deve più dimostrare nulla, Paola Barale costruisce un ritorno televisivo non nostalgico, ma contemporaneo.
            Con la serenità di chi ha fatto pace con tutto — tranne con l’idea di smettere di divertirsi.

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              Personaggi

              Ignazio Moser fa pubblicità con la figlia appena nata: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma sui social scoppia il dibattito

              Nel video diffuso da Moser per un brand di caffè, il neogenitore tiene in braccio la figlia e sorride: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma tra i commenti c’è chi parla di “tempismo eccessivo” e chi difende la spontaneità del gesto.

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                Appena diventato padre, Ignazio Moser ha già trovato il modo di unire vita privata e lavoro. L’ex ciclista e volto televisivo ha pubblicato sui social un video in cui tiene in braccio la sua bambina, Clara Isabel, nata a metà ottobre dall’unione con Cecilia Rodriguez. Il filmato — una collaborazione con un noto marchio di caffè — è accompagnato da una didascalia semplice e affettuosa: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». L’immagine è tenera, il messaggio familiare. Ma come spesso accade, non tutti hanno gradito.

                Il debutto di Clara Isabel (e le reazioni del web)
                Nella clip, Moser sorride teneramente mentre sorseggia il caffè e stringe la figlia al petto. Una scena che sa di felicità domestica e che, da sola, basterebbe a raccontare la gioia della paternità. Ma la presenza del logo commerciale ha trasformato l’idillio in una miccia social. In molti hanno sottolineato il tempismo dell’operazione: «Aspettare un po’, no?», commentano alcuni utenti, accusando la coppia di aver esposto troppo presto la neonata per fini promozionali. Altri, invece, vedono solo la dolcezza di un papà che condivide il suo momento di vita: «Un messaggio positivo, niente di male».

                Tra marketing e famiglia social
                Moser, da sempre molto attivo online insieme a Cecilia Rodriguez, non ha risposto alle critiche e ha preferito lasciare che il video parlasse da sé. Il suo profilo, seguito da oltre un milione di utenti, è una vetrina costante di vita quotidiana, sport, brand e affetti. E in questo caso, il confine tra spontaneità e strategia pubblicitaria si è fatto ancora più sottile. Del resto, oggi la vita delle celebrity scorre tra un contratto e un post sponsorizzato, e anche i momenti familiari finiscono per diventare parte del racconto pubblico.

                Che sia semplice marketing o un modo genuino per celebrare la paternità, una cosa è certa: la piccola Clara Isabel ha già fatto il suo debutto nel mondo dell’immagine. E con un cognome come Moser, la carriera davanti alle telecamere sembra essere cominciata… con un espresso.

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