Gossip
Giulia De Lellis e la chirurgia estetica: tutti i ritocchi svelati da Giacomo Urtis
Giulia De Lellis, da volto di Uomini e Donne a icona dei social, non ha mai negato di aver fatto ricorso a piccoli ritocchi estetici. Adesso Giacomo Urtis, nella sua rubrica “Bisturi fatale”, ha svelato quali sarebbero stati gli interventi che hanno contribuito a renderla ancora più affascinante.

Giulia De Lellis è sempre sotto i riflettori: tra la sua relazione con Tony Effe e le indiscrezioni su una presunta crisi, il suo nome continua a far discutere. Questa volta, però, l’attenzione non è puntata sulla sua vita sentimentale, ma sui presunti ritocchi estetici a cui si sarebbe sottoposta nel corso degli anni. A sollevare la questione è stato Giacomo Urtis, chirurgo dei vip e volto noto della tv, che nella sua rubrica social “Bisturi fatale” ha analizzato l’evoluzione estetica dell’influencer.
Giulia, che negli anni ha costruito una carriera di successo tra tv e social, ha sempre ammesso di essersi concessa qualche piccolo aiuto estetico. In passato ha dichiarato apertamente di aver fatto ricorso al botox, spiegando di non avere problemi a parlarne. “Ragazzi, comunque è la magia del botox, non ho fatto nulla alle ciglia o alle sopracciglia”, aveva detto sui social, aggiungendo: “E chi dice di non farlo con la fronte paralizzata mente. Non c’è nulla di male”.
Ma il botox non sarebbe l’unico ritocco. Secondo Urtis, la De Lellis avrebbe anche ritoccato leggermente le labbra per renderle più polpose, oltre ad aver fatto un intervento al naso. Uno dei ritocchi più importanti, sempre secondo il chirurgo, sarebbe stato quello al seno, che Giulia stessa ha confermato in passato. Nulla di eccessivo, ma piccoli miglioramenti che, a detta dell’esperto, sono stati eseguiti con gusto e senza stravolgere i lineamenti naturali dell’influencer.
Nonostante le voci e le speculazioni, la De Lellis rimane una delle influencer più amate e seguite d’Italia, capace di trasformare ogni dettaglio della sua vita in un evento mediatico. E se qualche ritocco l’ha aiutata ad accrescere la sua bellezza, il suo successo rimane indiscusso.
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Gossip
Anna Falchi divide il pubblico: «Il catcalling? Non ci trovo nulla di grave, fortunatamente continua a succedermi»
L’attrice e conduttrice, ospite di Caterina Balivo, ripercorre la carriera, rivela il sogno mancato di fare l’architetto e ribadisce la sua posizione sul catcalling, giudicata “non grave”.

Diritto di replica per Anna Falchi, ospite a La Volta Buona di Caterina Balivo. L’attrice e conduttrice ha affrontato senza esitazioni i temi più diversi, dai rimpianti personali alle soddisfazioni professionali, fino alle parole destinate a dividere l’opinione pubblica sul catcalling.
«La mia volta buona? Quando ho deciso di prendere la mia valigia e partire per cercare di svoltare nella mia vita», racconta con tono deciso. Guardandosi indietro, ammette però una ferita ancora aperta: «Il mio rimpianto è quello di non aver proseguito con gli studi. Mi sarebbe piaciuto fare l’architetto». Uno sguardo al passato che diventa anche un giudizio sul presente: «I giovani d’oggi non hanno minimamente idea di cosa vogliono fare».
Non poteva mancare un passaggio su Pippo Baudo, l’uomo che più di tutti ha segnato i suoi esordi. «Mi ha cambiato la vita», confessa Falchi. Con il trasferimento del conduttore a Mediaset, lei riceve l’opportunità di guidare Luna Park, un vero trampolino che la porta poi al cinema. Una parentesi breve, perché decide di rinunciare al programma, cedendo il posto a Carlo Conti. «Hanno fatto bene», riconosce, aggiungendo che proprio Conti, oggi, rappresenta per lei il degno successore di Baudo: «Si parla di chi potrebbe essere il nuovo Pippo Baudo. Non si può paragonare la tv di una volta a quella di oggi, però lui potrebbe davvero proseguire».
Poi arriva il momento clou, quello che la Balivo non poteva evitare: la polemica sul catcalling. Falchi non indietreggia, anzi ribadisce: «Catcalling? Quando ti fischiano per farti un complimento, come si faceva una volta, a me non dà fastidio». E rincara: «Non ci trovo nulla di grave. Così finiamo per sopprimere quella cosa che hanno alcuni uomini. Ci lamentiamo che non ci sono più i maschi, ma quella è una cosa da maschio».
La conduttrice prova a incalzarla: «Non pensi che sia una molestia?». La risposta è secca: «No. Mi è sempre successo e, fortunatamente, continua a succedermi. Sono anche un po’ dalla parte degli uomini». Una presa di posizione che, mentre il pubblico si divide, conferma una volta di più l’indole senza filtri di Anna Falchi.
Gossip
Cecilia Rodriguez racconta la gravidanza: «Sarà un parto naturale, Clara Isabel è arrivata nel momento giusto»
La modella, al sesto mese, ha svelato di aspettare una bambina a metà ottobre. Dopo un percorso lungo e sofferto, l’arrivo della primogenita è per lei e Ignazio «un dono dal cielo».

Cecilia Rodriguez sta vivendo uno dei momenti più intensi e felici della sua vita. Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, l’influencer argentina ha raccontato la gravidanza che la porterà a diventare mamma per la prima volta a metà ottobre, quando nascerà la piccola Clara Isabel. «Sarà un parto naturale», ha annunciato. «Sono una donna molto tradizionale e voglio fare questa esperienza. Non dico che non ho paura, perché sarei bugiarda, ma tante donne mi hanno detto che non rifarebbero la gravidanza, ma il parto sì, altre centomila volte».
L’arrivo della bambina è stato preceduto da un percorso tutt’altro che semplice. La Rodriguez ha confessato di aver provato per cinque anni, prima di ricorrere alla procreazione assistita. «Tutti i mesi mi veniva da piangere e mi chiedevo perché non mi stesse succedendo. Abbiamo pregato tante volte che accadesse. Poi un medico mi ha detto di non perdere altro tempo. Mi sono convinta e abbiamo provato. A me è andata bene al primo tentativo». Parole che si accompagnano a un messaggio di speranza per chi affronta le stesse difficoltà: «Non bisogna vergognarsi, ma andare avanti con coraggio».
Accanto a lei, Ignazio Moser, conosciuto al Grande Fratello Vip e diventato compagno di vita fuori dalla casa. «Clara è il frutto di un amore profondissimo», ha raccontato. «All’inizio temevo di non piacergli, è stato il primo uomo che ho cercato di conquistare davvero. Oggi so che non avrebbe mai voluto avere figli con nessun’altra». Un sentimento solido, che negli anni ha superato prove e dubbi fino a trasformarsi nel desiderio comune di diventare genitori.
Cecilia non ha mancato di parlare del legame con la sorella maggiore. «È molto contenta, mi ha accompagnato in questo percorso. Ed è la prima volta che diventa zia», ha spiegato. Sulle voci di un presunto allontanamento tra lei e Belen, la replica è stata chiara: «Non è successo niente di grave. Siamo due sorelle che si assomigliano nell’aspetto, ma siamo diverse caratterialmente e qualche litigata ci scappa. Siamo una famiglia molto unita, non morbosa come pensa tutta l’Italia».
Infine, ha voluto chiarire anche l’assenza di foto insieme: «Non pubblico scatti con Belen perché per me è una sorella, non un personaggio. Le persone cercano la foto perché appartiene al mondo dello spettacolo, ma per me resta un familiare». Con queste parole, Cecilia Rodriguez chiude il cerchio sulle indiscrezioni e si prepara, insieme a Ignazio, ad accogliere Clara Isabel, il dono che la vita le ha regalato dopo anni di attesa.
Reali
Re Carlo e il buen retiro in Transilvania: il rifugio segreto lontano da telefoni e wifi
Non a Balmoral né a Sandringham: il sovrano britannico trova pace tra le colline della Romania, dove da oltre 25 anni trascorre le sue vacanze in un borgo rurale senza tempo.

Altro che castelli scozzesi e tenute reali inglesi. Il vero rifugio di re Carlo III si trova a Zălanpatak, un piccolo villaggio nel cuore della Transilvania, Romania. Un luogo fuori dal tempo, dove la modernità sembra non essere mai arrivata: niente televisori, niente connessione internet, niente telefoni. Solo natura incontaminata, case color pastello e strade percorse da carri trainati da cavalli. È qui che il sovrano britannico, da oltre un quarto di secolo, si concede settimane di riposo immerso in un paesaggio che riflette la sua visione di sostenibilità e di vita a misura d’uomo.
La casa tra i prati fioriti
Per raggiungere la residenza di Carlo occorre percorrere una strada sterrata di cinque chilometri che attraversa prati in fiore e fattorie. L’abitazione, una pensione con sette stanze, è arredata con semplicità quasi monastica: un letto a castello in legno, una stufa del XVII secolo e un ritratto della regina Elisabetta II come unica concessione all’iconografia reale. Quando il re vi soggiorna, la struttura viene chiusa ai turisti e diventa un rifugio privato sorvegliato dal suo staff di sicurezza. Nei restanti mesi dell’anno, le camere vengono messe a disposizione dei visitatori, a circa 170 euro a notte, con la possibilità di aggiungere esperienze come gite in carrozza, escursioni per l’osservazione degli orsi o la preparazione di dolci tipici.
Natura e biodiversità come missione
Per Carlo la Romania non è solo un luogo di riposo, ma un laboratorio vivente che incarna i principi a cui ha dedicato gran parte della sua vita pubblica. «La Transilvania è parte della sua vita», ha spiegato il conte Tibor Kálnoky, amico e lontano parente del sovrano, intervistato dal Washington Post. Qui sopravvivono tradizioni agricole ormai scomparse altrove in Europa: coltivazioni di piccola scala, pastorizia e un equilibrio quasi intatto tra uomo e natura.
Il territorio ospita una straordinaria varietà di flora e fauna: circa 1.200 specie di piante censite solo in quest’area, oltre 200 specie di farfalle (contro le 40 presenti nel Regno Unito), e ancora lupi, linci e orsi bruni, animali ormai estinti da secoli nelle campagne britanniche. È un paesaggio che sembra dare corpo alle battaglie di Carlo per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità.
Le estati del re
Il periodo preferito da Carlo per soggiornare in Transilvania è tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, quando la natura è al culmine della sua fioritura. Per lui è l’occasione di riconnettersi con ritmi lenti e con quella vita semplice che spesso cita nei discorsi pubblici come antidoto all’alienazione del mondo moderno. «Ritrova molte delle cose in cui ha sempre creduto e che cerca di trasmettere», spiega ancora Kálnoky.
Un rifugio lontano dall’etichetta
La scelta di Carlo racconta anche la sua personalità. In Romania non ci sono cerimonie ufficiali né rigidi protocolli di corte. Ci sono invece silenzi, passeggiate nei boschi e il contatto diretto con le persone del posto. È un volto meno noto del re, ma che ben si sposa con il suo impegno ambientalista e con la ricerca di autenticità che ha guidato molte delle sue decisioni.
In un’epoca di iperconnessione, Carlo ha scelto come buen retiro un luogo senza wifi, dove l’unico lusso è la natura. Un messaggio che suona come manifesto: anche un sovrano trova la sua vera ricchezza nella semplicità.
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