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Il Principe Harry batte Murdoch: tante scuse e 10 milioni di risarcimento

Il secondogenito di re Carlo III rinuncia alla battaglia contro i tabloid ma incassa un maxi-indennizzo. Il magnate Murdoch evita così il rischio di una condanna per violazione della privacy e raccolta illegale di dati.

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    Nonostante la “ferma volontà” di andare a processo contro i tabloid per “svergognarli”, il principe Harry alla fine ha optato per un maxi risarcimento da parte della News Group Newspapers (Ngn),il colosso editoriale di Rupert Murdoch che, tra gli altri, include il Sun e il defunto News Of The World.

    Una cifra folle sostenuta per spese legali

    Dopo innumerevoli resistenze, smentite e battaglie legali da parte della Ngn – inclusa la spesa astronomica di più di 1 miliardo di sterline in pagamenti e spese legali – il gruppo di Murdoch “è chiamato a rispondere delle sue azioni illegali e del suo palese disprezzo per la legge”.

    Sedici anni di investigazioni illegali

    Il gruppo di Murdoch “ha illegalmente impiegato più di 100 investigatori privati in più di 35.000 occasioni in 16 anni”. Il comunicato letto dal legale del principe Harry, David Sherborne, dopo l’annuncio dell’accordo extragiudiziale raggiunto, dimostra come si sia evitato il rischio di una condanna pubblica nel processo all’Alta Corte di Londra per la causa intentata dal secondogenito di re. Nel documento i toni sono enfatici: si parla di “vittoria monumentale”. Il Principe Harry, dal 2020 vive negli Usa insieme alla moglie Meghan e i figli, dopo il ben noto strappo con la sua famiglia.

    I paparazzi responsabili della morte di Lady Diana? Harry ne è convinto

    Harry ha sempre ritenuto i paparazzi responsabili della morte di sua madre Diana a Parigi nel 1997. Inoltre il Principe ha accusato le pubblicazioni del gruppo di Murdoch di aver utilizzato metodi illegali, tra cui detective privati, per raccogliere informazioni per gli articoli su di lui più di dieci anni fa. Secondo un comunicato diffuso dal gruppo, la Ngn si è scusata “senza riserve” con Harry per «l’hacking telefonico, la sorveglianza e l’uso improprio di informazioni private da parte di giornalisti e investigatori privati» che hanno agito per il News of the World, che ha chiuso nel 2011.

    Anche il Sun chiede scusa

    Per quanto riguarda il tabloid The Sun, il gruppo si è scusato per le “gravi intrusioni” del giornale tra il 1996 e il 2011 nella vita privata di Harry, «compresi gli episodi di attività illecita da parte di investigatori privati». Il gruppo si è inoltre scusato con il principe per «l’impatto su di lui dell’ampia copertura e della grave intrusione (da parte dei media) nella sua vita privata e in quella di Diana, Principessa del Galles, la sua defunta madre, in particolare durante i suoi anni giovanili».

    Il Principe non è solo

    Oltre a Harry, anche un ex leader del Partito Laburista, Tom Watson, attualmente membro della Camera dei Lord, ha citato in giudizio la Ngn, raggiungendo un accordo finanziario con il gruppo.

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      Caso Signorini, la Procura sequestra il materiale di “Falsissimo”: ipotesi di revenge porn, Fabrizio Corona gira di nuovo la puntata mentre l’inchiesta va avanti

      Nuovo capitolo nel caso che vede contrapposti Alfonso Signorini e Fabrizio Corona. La Procura ha sequestrato il materiale che sarebbe dovuto andare online nella seconda puntata di “Falsissimo”, ipotizzando il reato di revenge porn. Corona ha annunciato sui social di aver ricominciato a girare l’episodio. Tra i contenuti sequestrati anche materiale non ancora pubblicato, compresa un’intervista a un ex concorrente del Grande Fratello Vip.

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        La vicenda che riguarda Alfonso Signorini e Fabrizio Corona conosce un altro passaggio giudiziario delicato. La Procura ha disposto il sequestro del materiale video che avrebbe dovuto comporre la nuova puntata di “Falsissimo”, il format online condotto dall’ex re dei paparazzi. Il provvedimento è arrivato dopo la denuncia presentata da Signorini, che ha segnalato all’autorità giudiziaria la natura e il contenuto dei file in questione. L’ipotesi della magistratura è quella di revenge porn: un’accusa pesante che, se confermata, aprirebbe scenari giudiziari ancora più complessi.

        Il sequestro e le mosse degli inquirenti
        Secondo quanto emerge da ambienti legali, il sequestro riguarda non solo i contenuti già pronti per la pubblicazione, ma anche materiale inedito. La Procura ha ritenuto necessario intervenire in via cautelativa per acquisire tutto ciò che potrebbe risultare utile all’inchiesta. Il procedimento è ora nelle mani degli inquirenti, che dovranno verificare natura, provenienza e modalità di gestione dei file, oltre alla loro eventuale rilevanza penale.

        La reazione di Fabrizio Corona e il futuro di “Falsissimo”
        Fabrizio Corona, intanto, non sembra intenzionato a fermarsi. Attraverso i social ha annunciato di essere tornato a lavorare alla nuova puntata di “Falsissimo”, dichiarando di volerla rigirare e di voler proseguire nella sua narrazione. Una sfida aperta, che si intreccia con la dinamica giudiziaria e con il tema – ormai centrale – dei limiti tra giornalismo d’inchiesta, intrattenimento digitale e tutela delle persone coinvolte.

        Il materiale sotto sequestro e le accuse in gioco
        Tra i file sequestrati ci sarebbe anche l’intervista all’ex concorrente del Grande Fratello Vip Antonio Medugno, nella quale emergerebbero accuse gravi nei confronti di Alfonso Signorini. Si tratta di dichiarazioni tutte da verificare in sede giudiziaria e che, proprio per la loro delicatezza, rendono ancora più evidente il peso del contenzioso. Al momento non ci sono commenti ufficiali di Medugno oltre a quanto già circolato online, né risposte dirette di Signorini alle singole affermazioni.

        Resta il fatto che la vicenda non è solo una battaglia mediatica, ma un caso che ora vive soprattutto nei corridoi della giustizia. L’inchiesta seguirà il suo corso e saranno gli atti formali, non le anticipazioni social, a stabilire confini, responsabilità e verità giudiziaria.

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          Sabrina Salerno: niente storia con Berlusconi, un padre che non la voleva e un amore segreto che incendia lo studio

          L’icona pop degli anni ’80 si apre come mai prima: smentisce il presunto flirt con Silvio Berlusconi, ricostruisce il rapporto complicato con il padre e confessa di essersi innamorata di una star italiana amatissima. Un ritratto intimo e sorprendente, tra fragilità, orgoglio e ironia.

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            In una recente intervista Sabrina Salerno , alla domanda sul presunto flirt con Silvio Berlusconi, la risposta è netta: «Non sono mai stata la sua amante». Salerno racconta un rapporto professionale fatto di stima e intuizioni televisive: «Mi impose a Premiatissima. Oggi, se sono qui, è anche grazie a lui. Gliene sono riconoscente». Nessuna ombra, nessun mistero: solo un Cavaliere affascinato dalla bellezza e una giovane artista “un po’ sfrontata”.

            Il padre che non la voleva riconoscere

            Il racconto si fa crudo quando si parla dell’infanzia. «L’ho conosciuto a 12 anni. Non ha voluto riconoscermi», dice trattenendo a fatica l’emozione. Test del DNA? «Non volevo farlo, ma disse cose orrende su di me. Lo abbiamo fatto e risultai essere sua figlia». In un paradosso quasi teatrale, l’uomo l’abbracciò dal notaio e subito dopo le chiese di non rivelare il cognome di famiglia. «Era un personaggio in vista della finanza. L’ho sempre protetto», ammette. Una ferita che non ha mai smesso di pulsare.

            Il cantante che le ha rubato il cuore

            Poi arriva il momento più spiazzante. «Mi sono innamorata di un cantante italiano che ha fatto la storia della musica», confessa. Baglioni? Sabrina sorride, scivola via. Nessuna conferma, nessuna smentita. Solo quel lampo negli occhi che racconta più di mille parole. «È uno che fa gli stadi», dice. Un amore taciuto, forse impossibile, ma ancora vivo nel ricordo.

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              Belén Rodriguez, la frecciata che infiamma i social: “C’è gente che non riuscirebbe a brillare nemmeno dandosi fuoco”, e parte la caccia al bersaglio

              Belén Rodriguez ha pubblicato sui social una frase esplosiva: “C’è gente che non riuscirebbe a brillare nemmeno dandosi fuoco”. Poche parole che hanno immediatamente acceso le interpretazioni dei follower, curiosi di capire a chi fosse rivolta la stoccata. Nessun nome, nessun riferimento diretto, ma l’eco del messaggio ha infiammato la rete.

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                Belén Rodriguez conosce bene la potenza delle parole, soprattutto quando arrivano sui social davanti a oltre dieci milioni di persone. Questa volta è bastata una sola frase per trasformare il suo profilo in un campo di indagine collettivo: «C’è gente che non riuscirebbe a brillare nemmeno dandosi fuoco». Una stoccata secca, scolpita senza fronzoli, che ha immediatamente scatenato la curiosità dei fan.

                La frase che accende la miccia
                Il post è apparso senza contesto, senza emoji, senza indizi, come spesso accade quando Belén decide di lasciare che sia il pubblico a ricostruire il non detto. Il risultato? Una tempesta di commenti. C’è chi parla di rivalità professionali, chi immagina uno sfogo personale, chi ipotizza riferimenti a figure dello spettacolo. Nessuna certezza, solo supposizioni che corrono veloci.

                I follower cercano il nome nascosto
                La sua community conosce bene la dinamica: Belén lancia una frase criptica, e in pochi minuti partono analisi degne di un giallo. Centinaia di utenti hanno provato a contestualizzare quel “non riuscirebbe a brillare”, come se la showgirl avesse lasciato un indizio da decifrare. Il bello di questi post è proprio la loro ambiguità: il messaggio resta aperto, e ognuno ci legge ciò che vuole.

                La strategia del non detto
                Belén non ha aggiunto nulla, né spiegazioni né chiarimenti. E il silenzio, come spesso accade, vale più di una risposta. La frase resta lì, sospesa, affilata quanto basta per far esplodere la curiosità del pubblico e alimentare l’idea che dietro possa esserci una storia non raccontata. È un meccanismo che conosce bene: una sola frase, e l’attenzione si riaccende.

                Un messaggio che lascia il segno
                A chi fosse realmente diretta quella frecciata non è dato saperlo. Ma il successo del post conferma ancora una volta la capacità di Belén di muovere l’immaginario dei suoi follower con pochissime parole. E finché non arriverà un chiarimento — ammesso che arrivi — la domanda continuerà a rimbalzare online.

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