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Gossip

Il ritorno degli angeli di Victoria’s Secret: nuovo capitolo per il leggendario marchio di lingerie

Victoria’s Secret riprenderà la sua famosa sfilata annuale di lingerie in autunno, dopo averla sospesa nel 2019 a causa di difficoltà aziendali e critiche di sessismo legate al movimento #MeToo. L’annuncio è stato fatto su Instagram, senza specificare la data esatta. La sfilata vedrà nuovamente protagoniste le modelle più in voga.

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    Candice Swanepoel, una delle icone storiche di Victoria’s Secret, ha recentemente acceso i riflettori sul marchio con una clip condivisa sul profilo Instagram del brand. La supermodella ha chiamato a raccolta le sue colleghe, annunciando il ritorno degli spettacolari fashion show. “Modelle in passerella,” ha scritto sul gruppo VS Squad (la squadra di Victoria’s Secret), “il prossimo autunno. Preparate le vostre ali”. Mentre cammina, scosta i capelli per rivelare una maglietta con una scritta inequivocabile: “Siamo tornate”.

    L’atteso ritorno

    La notizia del ritorno delle sfilate di Victoria’s Secret, interrotte per cinque anni, ha entusiasmato il mondo della moda. Questi eventi, noti per essere più che semplici passerelle, sono diventati un fenomeno culturale grazie alla presenza degli “Angeli” di Victoria’s Secret e alle esibizioni di grandi artisti musicali. Il commento sul post di annuncio riflette un chiaro intento di rinnovamento: “Abbiamo letto i vostri commenti e vi abbiamo ascoltato. Il fashion show di Victoria’s Secret sta per tornare e rifletterà chi siamo oggi, oltre a quello che conoscete ed amate già – il glamour, la sfilata, le ali, l’intrattenimento e tanto altro. Rimanete sintonizzate! Le notizie da qui in poi saranno sempre più iconiche.”

    Le origini di un mito

    Victoria’s Secret ha le sue radici a San Francisco, alla fine degli anni Settanta. Fondato dall’imprenditore Roy Raymond, il marchio è nato con l’obiettivo di creare un ambiente dove gli uomini potessero acquistare biancheria intima per le loro mogli senza imbarazzo. L’apice del brand è stato raggiunto nei primi Duemila, con le iconiche sfilate degli Angeli, che hanno visto protagoniste alcune delle top model più famose al mondo, tra cui Gisele Bündchen, Adriana Lima, e Alessandra Ambrosio. E Heidi Klum che da poco ha sfilato sul red carpet di Cannes Festival. Questi eventi hanno rappresentato un ideale di bellezza perfetta, con modelle dal fisico atletico e ali spettacolari.

    La caduta e la rinascita

    L’era del MeToo ha segnato un punto di svolta per Victoria’s Secret. Le polemiche legate all’amicizia tra l’ex-CEO Les Wexner e Jeffrey Epstein, insieme alle accuse di abusi da parte di manager del brand, hanno danneggiato gravemente la reputazione dell’azienda. Commenti inappropriati del responsabile del marketing Ed Razek, riguardanti l’esclusione di modelle transgender e plus-size dalle sfilate, hanno ulteriormente compromesso l’immagine del marchio. Nel 2019, la cancellazione dello show è stata inevitabile.

    Verso un futuro inclusivo

    Negli ultimi anni, Victoria’s Secret ha cercato di riparare il danno, adottando una politica più inclusiva. Ha invitato modelle curvy e oversize, ampliato la gamma di taglie, e aperto le porte a modelle transgender e portatrici di handicap. Questi sforzi hanno migliorato la reputazione del marchio, ma i risultati finanziari non sono ancora soddisfacenti. Il ritorno del fashion show, previsto per il prossimo autunno, rappresenta un tentativo di rilanciare un brand che ha segnato la storia della moda.

    Un nuovo inizio

    L’anno scorso, Victoria’s Secret è tornata sul piccolo schermo con un documentario su Prime Video, “The Victoria’s Secret World Tour”. Questo film ha mostrato il lavoro di venti designer internazionali, sottolineando una nuova era per il brand, più incentrata sulla moda e sull’individualità. Raul Martinez, vicepresidente esecutivo e Chief Creative Director di Victoria’s Secret, ha dichiarato che il documentario segna una svolta, riflettendo un approccio più moderno e inclusivo.

    Il ritorno delle sfilate di Victoria’s Secret promette di essere un evento imperdibile, simbolo di una rinascita tanto attesa. Le ali sono pronte a tornare a volare, portando con sé un nuovo messaggio di bellezza, inclusività e glamour. Rimanete sintonizzati per un autunno che si preannuncia iconico e ricco di sorprese.

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      Gossip

      Paola Barale, 59 anni e “ancora croccante”: «Mi piacciono gli afroamericani, ma non per il tronchetto della felicità»

      Paola Barale non si nasconde e gioca d’attacco: «Sono ancora croccante». E sugli uomini: «Mi piacciono gli afroamericani, non per il tronchetto della felicità… Mi piace chi ha una cultura e un background diversi». Poi la massima di Eva Robin’s: «In attesa di quello giusto, mi diverto con quelli sbagliati».

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        A 59 anni, Paola Barale arriva in streaming con The Traitors e porta in valigia una sicurezza che non si improvvisa. Nessuna nostalgia, nessun freno, soprattutto sul tema più eterno: uomini, età e fascino. «Credo di essere una donna fortunata, come mi dicono, sono ancora croccante», sorride. Un aggettivo che, nelle sue mani, diventa manifesto: niente ansia da tempo che passa, solo autoironia e orgoglio di esserci. «Un po’ mi dispiace diventare grande, ma me ne faccio una ragione: se non puoi combattere un nemico, alleati con lui». L’energia è quella di chi ha visto molto, fatto tutto e oggi sceglie la leggerezza come arma affilata.

        Uomini? Con ironia e selezione naturale
        Il capitolo sentimentale, manco a dirlo, arriva con una battuta di quelle che restano. «Mi piacciono gli afroamericani, non per il tronchetto della felicità… Mi piace chi ha una cultura e un background diversi, che mi sappia stupire e abbia voglia di stupirsi». Un sorriso, una pausa, e il colpo: «Un BIG background!». Poi la filosofia di vita firmata Eva Robin’s: «In attesa di quello giusto, mi diverto con quelli sbagliati». Traduzione: niente drammi, niente etichette, zero auto-commiserazione. La Barale flirta con la vita senza chiedere permesso. E se è vero che l’amore arriva quando vuole, nel frattempo meglio divertirsi e restare “croccanti”.

        La libertà come stile di vita
        Nessuna posa da icona malinconica, nessun revival forzato: Barale sceglie l’ironia, la consapevolezza e il diritto di preferire l’imprevedibile al programmato. «Dovrebbe essere qualcuno che ha tempo per me, simpatico, gentile, bello e più giovane». Non un elenco di pretese: piuttosto, un modo per dire che sa quello che vuole. E soprattutto quello che non accetta.

        Tra battute intelligenti e la leggerezza feroce di chi non deve più dimostrare nulla, Paola Barale costruisce un ritorno televisivo non nostalgico, ma contemporaneo.
        Con la serenità di chi ha fatto pace con tutto — tranne con l’idea di smettere di divertirsi.

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          Personaggi

          Ignazio Moser fa pubblicità con la figlia appena nata: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma sui social scoppia il dibattito

          Nel video diffuso da Moser per un brand di caffè, il neogenitore tiene in braccio la figlia e sorride: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». Ma tra i commenti c’è chi parla di “tempismo eccessivo” e chi difende la spontaneità del gesto.

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            Appena diventato padre, Ignazio Moser ha già trovato il modo di unire vita privata e lavoro. L’ex ciclista e volto televisivo ha pubblicato sui social un video in cui tiene in braccio la sua bambina, Clara Isabel, nata a metà ottobre dall’unione con Cecilia Rodriguez. Il filmato — una collaborazione con un noto marchio di caffè — è accompagnato da una didascalia semplice e affettuosa: «Le mie pause caffè ora hanno ancora più gusto». L’immagine è tenera, il messaggio familiare. Ma come spesso accade, non tutti hanno gradito.

            Il debutto di Clara Isabel (e le reazioni del web)
            Nella clip, Moser sorride teneramente mentre sorseggia il caffè e stringe la figlia al petto. Una scena che sa di felicità domestica e che, da sola, basterebbe a raccontare la gioia della paternità. Ma la presenza del logo commerciale ha trasformato l’idillio in una miccia social. In molti hanno sottolineato il tempismo dell’operazione: «Aspettare un po’, no?», commentano alcuni utenti, accusando la coppia di aver esposto troppo presto la neonata per fini promozionali. Altri, invece, vedono solo la dolcezza di un papà che condivide il suo momento di vita: «Un messaggio positivo, niente di male».

            Tra marketing e famiglia social
            Moser, da sempre molto attivo online insieme a Cecilia Rodriguez, non ha risposto alle critiche e ha preferito lasciare che il video parlasse da sé. Il suo profilo, seguito da oltre un milione di utenti, è una vetrina costante di vita quotidiana, sport, brand e affetti. E in questo caso, il confine tra spontaneità e strategia pubblicitaria si è fatto ancora più sottile. Del resto, oggi la vita delle celebrity scorre tra un contratto e un post sponsorizzato, e anche i momenti familiari finiscono per diventare parte del racconto pubblico.

            Che sia semplice marketing o un modo genuino per celebrare la paternità, una cosa è certa: la piccola Clara Isabel ha già fatto il suo debutto nel mondo dell’immagine. E con un cognome come Moser, la carriera davanti alle telecamere sembra essere cominciata… con un espresso.

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              Reali

              Meghan Markle, da duchessa a “dea dell’home décor”: con As Ever lancia due candele (a 64 dollari) e racconta l’amore

              Meghan Markle svela i primi prodotti della sua linea As Ever: due candele dalla poetica domestica che celebrano matrimonio e compleanno attraverso numeri simbolici. L’effetto? Tra casa profumata e storytelling sentimentale, la duchessa guarda al mercato luxury — e ai fan disposti a spendere 64 dollari per un ricordo aromatizzato.

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                Lontana dai corridoi reali ma non dalle luci dei riflettori, Meghan Markle torna a far parlare di sé. Questa volta non per documentari esplosivi o accuse velate, ma per due candele profumate. Sì, proprio così. Con il marchio As Ever, la duchessa del Sussex inaugura la sua nuova vita imprenditoriale partendo dall’oggetto-simbolo della casa perfetta: la candela aromatica. Due modelli, due narrazioni intime, molto pathos e una promessa di “esperienza olfattiva emozionale”. Il tutto racchiuso in una confezione curata e in un prezzo che non passa inosservato: 64 dollari. Per alcuni, poesia domestica; per altri, una rentrée da casalinga disperata versione Montecito.

                Numeri, ricordi e messaggi velati
                Il concept è semplice: ogni candela porta un numero e un significato affettivo. La Signature Candle No. 519 richiama il 19 maggio, la data del matrimonio reale con Harry, descritta come simbolo di “amore a prima vista”. La No. 084 richiama invece il 4 agosto, giorno del compleanno di Meghan, e celebra “rinascita e gioia personale”. Insomma, la fiamma della memoria. Niente arditi esperimenti olfattivi, niente botanica segreta: qui il focus è puro storytelling. E se il mercato del profumo di lusso vive di narrazioni, Meghan sceglie l’autobiografia aromatizzata. C’è chi lo chiama branding emotivo, chi operazione nostalgia profumata.

                Tra business e realtà (post-royal)
                Nel panorama delle celebrity-preneurs, Meghan sceglie la via slow, morbida, familiare. Non creme miracolose, non lezioni di stile, ma candele. Scelta rassicurante, quasi domestica, in evidente contrasto con i clamori degli ultimi anni. Eppure, la semplicità del prodotto non annulla la strategia: la duchessa punta al pubblico che sogna lifestyle californiano, ritualità del benessere e piccoli lussi quotidiani. Un percorso che potrebbe continuare tra tè, porcellane, tessuti e atmosfere da cottage chic.

                Per ora, tutto parte da due candele e da un messaggio molto chiaro: rinascere è possibile, anche con un fiammifero e un profumo di casa nuova. Resta solo da capire se il pubblico rimarrà incantato… o se la fiammella rischia di spegnersi alla prima corrente d’aria social.

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