Gossip
Lady Gaga e Elton John danno forfait all’ultimo minuto, ma la festa di Bezos continua tra lusso, mistero e piatti da mille e una notte.
Glamour oltre ogni immaginazione: Venezia blindata, stelle mondiali e party stratosferici per le nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Ma con un piccolo mistero finale.

La voce circola da ore nei salotti dorati dell’Aman, il lussuoso hotel scelto come quartier generale per le nozze dell’anno: Lady Gaga ha detto no. E anche Elton John, promesso mattatore del gran finale, sembra aver fatto marcia indietro. Gira voce che sia stato avvistato a Capri, impegnato in un altro ricevimento da favola. E così, mentre Venezia aspetta con il fiato sospeso il culmine del matrimonio più sfarzoso della storia recente, resta un punto di domanda sul nome della star che chiuderà il sipario dorato delle nozze tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Beyoncé? Harry Styles? Andrea Bocelli in versione last minute? Tutto può ancora succedere, e intanto la macchina del glamour continua a macinare oro, gossip e fuochi d’artificio (anche se ieri sono stati annullati).
Dopo la cerimonia blindata di sabato, con tanto di pioggia simbolica e sposa fasciata in un tailleur Dior bianco neve, Venezia si prepara a vivere la seconda e ultima notte di follia. La location è l’Arsenale, riconvertito per l’occasione in un teatro del lusso tra candele, riflessi sull’acqua e pietanze firmate chef stellati. In tavola, tutto il meglio della cucina veneziana in chiave ultra-gourmet: bigoli in salsa, fegato alla veneziana, seppie da 300 euro al chilo, baccalà mantecato con foglia d’oro e tiramisù talmente perfetti da sembrare opere d’arte. In cucina si vocifera della presenza di Massimo Bottura, mentre tra i pasticcieri torna il nome di Sal De Riso, che avrebbe curato personalmente un buffet dolce degno della regina Elisabetta.
Ma è stato ieri sera, sull’isola di San Giorgio, che Jeff e Lauren si sono giurati amore eterno davanti a un ristretto gruppo di amici potentissimi. La cerimonia laica si è tenuta nella corte della Fondazione Cini, tra petali bianchi, droni antispionaggio e security da zona militare. Lei è arrivata da sola, elegantissima, con un anello da 40 carati e lo sguardo emozionato. Lui, in smoking Armani, ha sorriso come un uomo follemente innamorato. Dopo il sì, cambio d’abito in grande stile: Lauren ha indossato un abito Dolce & Gabbana in pizzo con strascico, impreziosito da un bracciale di perle regalato proprio da mister Amazon.
La cena nuziale si è tenuta nel chiostro della Madonna dell’Orto, tra luci soffuse e menù da capogiro. Linguine al limone, crudo di gambero rosso, ricciola alla brace, e una cascata di dolci firmati Cédric Grolet: sette piani di torta con frutta scolpita, oro commestibile e zucchero cristallizzato come vetro di Murano. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso. Nemmeno la posizione delle posate, curata da una squadra di wedding planner americani specializzati in eventi per miliardari.
Intanto, sul fronte invitati, continua la caccia ai fantasmi. Leonardo DiCaprio – solo, imbronciato, cappuccio calato e zero sorrisi – si è trasformato in una leggenda urbana: nessun paparazzo è riuscito a fotografarlo decentemente. Kim Kardashian è arrivata in ritardo, Salma Hayek ha brillato più del canal Grande, e Luca Ward, in smoking, ha dispensato battute da film in ogni angolo del ricevimento. Avvistati anche Carolina Herrera, i vertici di Netflix, e mezzo gotha della finanza mondiale, tra cui almeno tre CEO di aziende tech e un principe mediorientale rimasto senza nome.
Ma non tutti festeggiano. I “No Bezos, No War” scenderanno in corteo alle 17 da Santa Lucia, denunciando la “privatizzazione di Venezia” e un modello capitalistico da incubo. E a protestare ci sono anche i commercianti: «Tanto rumore per nulla. Nessun boom, solo disagi». Il conto, però, è servito: 48 milioni di dollari per tre giorni di festa. Circa 250mila a invitato. Un investimento? Un delirio? O semplicemente l’amore ai tempi dell’algoritmo.
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Reali
Il Principe William è sempre più vicino al trono: tutti gli indizi della sua ascesa

Un tempo gli eredi al trono si limitavano a tagliare nastri e inaugurare giardini botanici. Oggi, invece, il Principe William si muove tra leader mondiali, partecipa a funerali papali, stringe mani che contano e guida delegazioni ufficiali con l’aplomb di chi sa bene dove sta andando. Il regno, forse, non è ancora a portata di mano, ma l’atmosfera a corte racconta sempre più chiaramente che la transizione è in atto.
A 42 anni, il Principe di Galles sta vivendo una stagione di forte esposizione pubblica. Ha rappresentato il padre al funerale di Papa Francesco, fianco a fianco con nomi del calibro di Trump, Macron e Zelensky. Non un semplice compito di cortesia, ma un battesimo politico in piena regola. Alla riapertura della cattedrale di Notre-Dame, è toccato a lui guidare la delegazione britannica, in una Parigi ancora emozionata. E secondo l’esperto reale Hugo Vickers, “William è ormai tra i grandi”.
La domanda sorge spontanea: sta già scaldando il trono? Secondo Vickers, la risposta è sì, pur con le dovute cautele. “È naturale che lo vediamo sempre più presente. Si sta preparando per assumere la corona, anche se nessuno è mai davvero pronto per un compito così impegnativo”. La monarchia, d’altra parte, è una maratona fatta di cerimonie, silenzi, simboli e tempismo. E il tempismo, oggi, sembra premere l’acceleratore.
Anche perché la salute di Re Carlo, oggetto di crescente attenzione da parte dei media, alimenta speculazioni e previsioni. Nonostante la ferrea volontà del sovrano di mantenere il suo ruolo, è chiaro che il figlio maggiore sta già assumendo funzioni sempre più strategiche. Un apprendistato reale dal vivo, sotto gli occhi del mondo e sotto la pressione di un Paese che non ama le incertezze istituzionali.
Ma dietro il volto controllato e il sorriso misurato di William, ci sono sfide personali tutt’altro che leggere. Prima fra tutte, la salute della moglie Kate Middleton, alle prese con un trattamento contro il cancro. Una prova difficile, che ha inevitabilmente rallentato la loro agenda pubblica, ma che ha anche evidenziato un lato più umano del futuro re: quello di marito e padre, prima ancora che di erede al trono.
La monarchia britannica, nella sua lenta ma costante evoluzione, sembra dunque avviarsi verso una nuova era. Un’era meno mediaticamente eclatante rispetto a quella di Carlo, o all’epopea eterna di Elisabetta II, ma forse più sobria, concreta e consapevole. William non è un rivoluzionario, ma ha mostrato una leadership discreta e coerente, anche nei momenti più complessi. E il suo equilibrio tra senso del dovere e rispetto della privacy potrebbe diventare la cifra del suo futuro regno.
La strada non è ancora segnata, ma il percorso sì. E a giudicare dagli indizi disseminati tra un impegno diplomatico e l’altro, William non solo si sta preparando: è già in cammino. Quando il momento arriverà, non ci sarà bisogno di proclami. Basterà guardarlo: sarà già re nei fatti, prima ancora che nei titoli.
Gossip
Paola Perego: «Ho fatto pedinare mio figlio da due bodyguard per capire se si drogava»
Nel podcast “Mamma Dilettante”, Paola Perego si racconta senza filtri: dall’errore di mostrarsi sempre invincibile davanti ai figli fino alla decisione, mai confessata prima, di far pedinare suo figlio adolescente per paura della droga.

Un racconto intimo, disarmante, a tratti sorprendente. Paola Perego, ospite del podcast di Diletta Leotta Mamma Dilettante, ha deciso di aprire il cassetto dei ricordi più delicati della sua vita da madre, tra paure, ansie e scelte difficili. La conduttrice, oggi 58enne e sposata con l’agente Lucio Presta, ha due figli nati dal precedente matrimonio con l’ex calciatore Andrea Carnevale. E proprio parlando del rapporto con loro, ha rivelato un episodio finora inedito, che ha lasciato il pubblico senza parole.
«Quando mio figlio Riccardo era adolescente, io l’ho fatto seguire da due guardie del corpo. Lavoravo a Mediaset all’epoca, e lo mandai alle sue uscite del sabato sera con due ragazzi sulle sue tracce. Volevo sapere se si drogava, se fumava canne», ha raccontato senza mezzi termini. «Non gliel’ho mai detto e lui non se n’è mai accorto. Alla fine mi hanno riferito che aveva bevuto una birra e fumato una sigaretta. Se adesso lo scopre, sono rovinata. Ma tanto ormai questa cosa è caduta in prescrizione», ha aggiunto con una risata amara.
Dietro quell’episodio c’è però molto più di una semplice mamma iperprotettiva. C’è la fatica di una donna che, per anni, ha cercato di essere un modello di forza e invulnerabilità, fino a capire che proprio quell’immagine granitica stava creando una distanza emotiva con i suoi figli. «Io ho sempre recitato la parte della Wonder Woman: niente problemi, sempre sorridente, sempre tutto sotto controllo», ha ammesso la Perego. «Poi un giorno ho incontrato un neuropsichiatra geniale, che lavorava nelle favelas in Brasile. Mi disse: “Se lei si mostra sempre così, i suoi figli non potranno mai permettersi di essere tristi. Perché non sapranno riconoscere la tristezza, non l’avranno mai vista”».
Quelle parole, confessa oggi, le hanno cambiato la vita. «Ho capito che i miei figli avevano bisogno di vedermi fragile, stanca, arrabbiata. Non solo forte. Perché solo così avrebbero sentito di poter mostrare anche loro le proprie fragilità». Una riflessione profonda che restituisce un’immagine diversa, più autentica e vulnerabile, di una delle conduttrici più note della televisione italiana.
Il controllo, anche ossessivo, si è trasformato nel tempo in consapevolezza. E quella mamma “easy” solo all’apparenza ha imparato, passo dopo passo, a lasciar andare. Anche se, ogni tanto, una guardia del corpo in incognito avrebbe ancora voglia di metterla in campo.
Gossip
Tra guerre, crisi e rincari, l’Italia ha finalmente qualcosa di serio su cui concentrarsi: il matrimonio della Lucarelli.
Dopo anni di attesa (e tentativi andati a vuoto), Selvaggia Lucarelli ha annunciato che lei e Lorenzo Biagiarelli convoleranno a nozze. Quando? Forse nella primavera del 2025. Intanto, il Paese trattiene il respiro e RaiPlay celebra l’evento con lo scoop benedetto da padre Cattelan

L’Italia è una repubblica fondata sulle emozioni forti: le bollette, le alluvioni, i talk show urlati e… il matrimonio di Selvaggia Lucarelli. Una notizia che ha messo in pausa le priorità del Paese: inflazione, guerra, crisi climatica? Niente, signora mia, adesso c’è da capire quando si sposano Selvaggia e Lorenzo. E, soprattutto, se quel “forse” detto in aereo da Biagiarelli può già essere interpretato come un “sì” in latino ecclesiastico.
La notizia arriva direttamente da RaiPlay, per mano (anzi, microfono) di Alessandro Cattelan, che grazie al suo programma Hot Ones Italia si è guadagnato la benedizione ufficiale a gestire l’annuncio nuziale. Altro che agenzie stampa e comunicati ufficiali: oggi le nozze si rivelano così, con le dita unte di ali di pollo piccante e confessioni spirituali in salsa barbecue.
Nel confessionale laico della trasmissione, Selvaggia ha narrato le tappe della sua epica sentimentale con un candore degno di una puntata speciale di Uomini e Donne over. “Dopo qualche giorno che ci siamo conosciuti gli ho chiesto di sposarmi e fare un figlio”, racconta con quella sincerità un po’ punk che le è propria. “Avevo 41 anni e fame di tempo. Ma lui ha detto no!”. Capisci che è roba tosta quando pure Biagiarelli – chef, ma anche filosofo del temporeggiamento – dice di no a Selvaggia.
Ma non finisce qui. Dopo nove anni, il romanticismo si è trasformato in burocrazia. L’ingrediente segreto? Un volo di linea e la minaccia (simpatica eh!) di morire lasciando tutto a un figlio che “neanche le scrive”. Più che una proposta di matrimonio, un atto notarile con contorno di taralli.
E allora giù con l’ipotesi di festa pugliese nella piazzetta davanti alla loro casetta vacanze. Con tanto di pizzica, Albano, Emma Marrone, i Negramaro e magari anche qualche comparsata di Luxuria o Morgan. Un party che potrebbe far impallidire persino il compleanno di Madonna a Borgo Egnazia. Il tutto, ovviamente, da chiudere con la frase più temuta dagli amanti del gossip certo e certificato: “forse in primavera dell’anno prossimo”.
Eh no, cara Selvaggia, non puoi lasciarci così. Il Paese ha bisogno di certezze. Il popolo esige un countdown. Serve una diretta Instagram, una copertina di Chi, un’ordinanza del Viminale con la data ufficiale e magari una benedizione di Papa Francesco, con Biagiarelli in cravatta da chef e lei in abito bianco ma con commento al vetriolo incorporato.
E nel frattempo, l’Italia intera si interroga: ma che tema avrà il ricevimento? Sarà un banchetto critico? Un roast show? O una versione pugliese di Ballando con le Stelle con orchestra tarantolata?
Quel che è certo è che, mentre il mondo brucia, qui da noi si parla di cose serie. Come le nozze dell’anno (prossimo?). Con l’augurio che il “forse” diventi “sicuramente” e che il bouquet non venga lanciato ma twittato.
Nel dubbio, noi teniamo il vestito stirato. E la Lucarelli in homepage.
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