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Gossip

Lady Diana voleva pubblicare le lettere d’amore di Carlo: “Il nostro era amore vero”

La principessa del popolo continua a essere una figura di straordinaria popolarità e affetto, la cui vita continua a suscitare un immenso interesse anche a distanza di anni dalla sua tragica scomparsa. Recentemente, una nuova rivelazione da parte di Ingrid Seward, biografa della famiglia reale, ha riacceso l’attenzione su Diana, svelando la sua intenzione di pubblicare le lettere d’amore di Carlo.

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    Nonostante il turbolento matrimonio e il divorzio, Diana all’inizio della relazione con Carlo nutriva un vero sentimento d’amore. Le lettere, come testimoni di quel periodo, avrebbero potuto rappresentare una prova tangibile di questo affetto.

    In quegli anni, Diana era spesso al centro del gossip e delle critiche. E pubblicare le lettere avrebbe potuto essere un modo per riconquistare la simpatia del pubblico, mostrando un lato più intimo e vulnerabile della sua personalità.

    Diana desiderava che i suoi figli, William e Harry, conoscessero la verità sulla loro storia d’amore. Le lettere avrebbero potuto fornire loro una testimonianza diretta dell’amore che i loro genitori avevano provato l’uno per l’altro.

    Pubblicando le lettere, dunque Diana intendeva mostrare l’autenticità e l’intensità dell’amore che provavano l’uno per l’altro, smentendo forse alcune narrazioni negative che si erano diffuse sui loro rapporti, svela la biografa Seward la quale sottolinea che, nonostante i successivi sviluppi negativi, all’inizio della relazione tra Carlo e Diana c’era un amore profondo e sincero.

    Dopo l’incidente sotto il ponte dell’Alma a Parigi Diana non potette più realizzare il suo desiderio di pubblicare le lettere d’amore di Carlo. La sorte di queste missive rimane avvolta nel mistero: non si sa dove si trovino attualmente né se esistano ancora. Tuttavia, queste lettere avrebbero certamente offerto uno sguardo più intimo e rivelatore sul matrimonio tra Diana e Carlo, spesso ritratto come infelice.

    Un inizio segnato dal dolore con i primi segnali di un matrimonio destinato a fallire
    Il matrimonio tra il Principe Carlo e Lady Diana Spencer, celebrato nel 1981, è stato uno degli eventi più seguiti del secolo scorso. Tuttavia, dietro le apparenze di una favola moderna, si celavano già all’epoca i primi segnali di un’unione destinata a naufragare.

    Poco prima delle nozze, Diana scoprì un regalo inaspettato: una coppia di gemelli con le iniziali “G” e “F”, un chiaro riferimento ai soprannomi utilizzati da Carlo e dalla sua storica amante Camilla Parker Bowles, attuale Regina consorte. La scoperta di questo dono provocò in Diana una profonda ferita, tanto da farle seriamente considerare l’idea di annullare il matrimonio.

    Anche la proposta di matrimonio fu tutt’altro che romantica. Carlo chiese la mano di Diana in modo freddo e formale, senza i tradizionali gesti di affetto e senza rispettare il protocollo che prevede l’inginocchiamento. Il biografo reale Christopher Wilson ha definito l’evento come “nulla di quello che ci si aspetta da una proposta di matrimonio”.

    Questi episodi, che si sono verificati poco prima delle nozze, gettarono un’ombra sulla felicità della coppia e segnarono l’inizio di un matrimonio destinato a essere segnato da infelicità e incomprensioni. Nonostante le difficoltà, esistono testimonianze che suggeriscono che tra Carlo e la principessa ci fosse un autentico sentimento di amore, soprattutto nei primi anni del matrimonio, come Dickie Arbiter, ex addetto stampa della regina Elisabetta II, che afferma di Carlo e Diana inseparabili nei primi cinque anni di matrimonio.

    Credit foto: il Fatto Quotidiano / Il Riformista / Donna Moderna

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      Gossip

      Figlia? Badante? No… fidanzata! L’equivoco esistenziale di Rudy Zerbi tra vizi, vip e vita da giovane vecchio

      Rudy Zerbi, 56 anni, si ritrova (di nuovo) vittima del classico misunderstanding da differenza d’età: la sua giovane fidanzata viene scambiata per sua figlia. E mentre ride al telefono con Rosita Celentano, noi ridiamo di più – ma con un retrogusto amaro. Perché in fondo, il vero imbarazzo non è per lui, ma per tutti noi che continuiamo a fingere che certe dinamiche non siano il pane quotidiano del gossip italiano.

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        Una bella differenza d’eta, dato assolutamente innegabile: Rudy Zerbi ha 56 anni, la sua compagna, Grace Raccah, 34. E fin qui, nulla di nuovo sotto il sole: è la classica storia da showbiz, dove l’amore non ha età ma Instagram sì. Il problema? La gente – specie quella che fa la fila per un selfie – ha occhi e lingua più rapidi del tatto. E così, per la seconda volta, la coppia si è vista rifilare la gag involontaria che nessuno vorrebbe vivere: “Ah, ma c’è anche sua figlia?”.

        L’apparenza inganna

        A questo punto urge una puntualizzazione. Nessuno pretende che Rudy debba fidanzarsi con l’infermiera dell’ASL o con una coetanea che sfoglia i cataloghi del nordic walking. Ma se il tuo viso è marchiato a fuoco nella TV generalista da due decenni, e accanto a te c’è una trentenne perfetta per una campagna di skincare, non ti stupire se il cervello degli astanti partorisce scenari da “padre e figlia in gita al centro commerciale”.

        Zerbi, Rosita e la sindrome da nipote on-demand

        Il fuori onda con Rosita Celentano (sì, la figlia del Molleggiato, e no, non è ancora in pensione) è puro cinema comico italiano: lei racconta di essere stata scambiata per la nipote della Celentano più celebre (Alessandra), lui rilancia con la fidanzata-scambiata-per-figlia. Sembra un episodio di “Casa Vianello” ma girato da Paolo Sorrentino.

        E intanto, tra una risata e l’altra, Zerbi butta lì che Grace ha una figlia. Insomma: non è una bambina. Traduzione non richiesta? “Non sto uscendo con una cheerleader del liceo, per carità!”. Ma l’effetto è lo stesso: un uomo con la barba bianca che cerca di spiegare perché è tutto normale. E forse lo è davvero. Ma perché allora ci suona sempre un po’ strano?

        Il problema non è Rudy. È che li vediamo tutti uguali

        Diciamocelo: se fosse stata una donna a raccontare la stessa scena – “Hanno scambiato il mio fidanzato per mio figlio!” – staremmo già scrivendo commenti con l’emoji del clown. Perché in Italia, il cliché del “lui maturo con lei giovane” è ancora un evergreen, un classico inossidabile che non fa più scandalo, ma solo sorrisi stiracchiati. Anzi, il problema è proprio la normalizzazione. Si dà per scontato che uomini sopra i 50 possano serenamente uscire con donne nate quando loro già pagavano le tasse. Ma guai a invertire i ruoli: lì scatta subito il bollettino medico, la diagnosi psichiatrica, la battuta sessista. Rudy può scherzarci, Rosita può riderci sopra. Ma sotto, molto sotto, resta quel tarlo fastidioso: e se il vero equivoco fosse pensare che sia “imbarazzante” solo perché lo diciamo ridendo?

        Rudy, continua pure a goderti la tua Grace, i tuoi anni portati come un conduttore del Karaoke del 2002 e i fuori onda divertenti. Ma forse, un giorno, rideremo anche quando sarà una donna a raccontare la stessa storia. E allora sì che sarà davvero un momento da incorniciare…

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          Un’altra meraviglia di Capri: Belen e la condanna a OnlyFans

          Belen Rodriguez parla di depressione, di famiglia e di futuro. Ma soprattutto si scaglia contro una deriva che la spaventa: OnlyFans è un meccanismo raccapricciante. Sembra che nessuno voglia più faticare. Un’intervista sincera, amara e piena di spine.

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            Dimenticate la Belen da copertina, tutta sorrisi e scatti rubati al tramonto. La Rodriguez che si racconta oggi a Chi ha il volto segnato da una consapevolezza nuova, quella che arriva dopo il dolore, dopo il buio, dopo una depressione affrontata senza filtri. E ha voglia di parlare, senza diplomazie. Lo fa su tutto: dall’ex marito Stefano De Martino al rapporto con la sorella Cecilia, fino al suo sguardo feroce su un mondo che – parole sue – non le appartiene più.

            Il bersaglio principale è OnlyFans, la piattaforma che ha trasformato l’erotismo fai-da-te in un business globale. Belen non ci gira intorno: lo definisce un meccanismo raccapricciante, capace di svuotare la vita di senso e di rendere la fatica un concetto obsoleto. Capisce che per molti sia un metodo per guadagnare, non nega che i soldi facciano comodo, ma si dice contraria all’idea che il fine giustifichi i mezzi. A suo modo è chiara: vendere parti del proprio corpo, anche virtualmente, è una forma di prostituzione. Non le piace. E non la giustifica.

            Rivendica invece il proprio percorso: dice di essersi fatta il mazzo fin da quando aveva sedici anni. Racconta di aver lavorato duro in un settore, quello dello spettacolo, dove l’immagine è centrale, ma sottolinea che è stato in un altro modo. Per lei, l’impegno ha ancora valore. E proprio per questo le sembra che oggi tutto si sia capovolto: che la scorciatoia conti più del merito, che la bellezza sia diventata moneta da scambiare anziché talento da coltivare.

            Il mondo le appare stonato, quasi distopico. Racconta di essere andata al supermercato e di essersi trovata davanti a una fila di casse automatiche, senza nemmeno una cassiera capace di regalarle un sorriso. Lo descrive come un momento da Apocalypse Now, a metà fra lo smarrimento e l’angoscia, come se la realtà fosse improvvisamente diventata irreale.

            Parla anche di Diletta Leotta, senza malizia ma con lucidità. Dice che è una brava conduttrice sportiva, che fa bene il suo mestiere e che ha scelto consapevolmente la propria immagine. Ma aggiunge che ci sono dei prezzi da pagare. Quando sei troppo, spiega, piaci tantissimo agli uomini ma puoi anche andare di traverso alle donne. Non è una condanna, è una constatazione. E suona come un avvertimento.

            Alla fine resta una sensazione amara. Quella di una donna che ha attraversato il successo e la caduta, che ha pagato i suoi conti e adesso li presenta a un mondo che sembra non riconoscerla più. Non cerca applausi, non cerca redenzione. Solo il diritto di dire che no, non è tutto uguale. E che per certe scorciatoie il prezzo, a volte, è la dignità.

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              Speciale Temptation Island

              Ecco le coppie di Temptation Island 2025: torna il reality delle passioni

              La nuova stagione di Temptation Island, il celebre “viaggio nei sentimenti” condotto da Filippo Bisciglia su Canale 5, è pronta a coinvolgere nuovamente milioni di spettatori. Sei nuove coppie metteranno alla prova la solidità delle loro relazioni tra dubbi, gelosie e crisi mai risolte. In questo articolo scopriamo chi sono i protagonisti, cosa li ha spinti a partecipare e quali fragilità emergono dalle loro storie. Età, professioni e motivazioni, per un’estate all’insegna dell’amore… o della rottura.

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                Siete pronti a vivere amori e tradimenti, corteggiamenti e “due di picche” da parte degli isolani Mediaset? Vi raccontiamo i protagonisti di questa nuova tornata amorosa…

                Alessio e Sonia M. – Una relazione tra tensioni e sospetti

                La prima coppia è formata da Alessio (39 anni) e Sonia M. (48 anni), entrambi avvocati. Hanno deciso di partecipare a Temptation Island 2025 per chiarire le dinamiche sempre più complesse del loro rapporto. Alessio ha scritto al programma affermando: “Il nostro rapporto è turbolento. Vivo ogni giorno tra emozioni contrastanti e tanta sofferenza”. Sonia, dal canto suo, sottolinea come la distanza emotiva sia cresciuta negli ultimi anni: “Mi ha delusa. L’ho sostenuto nella carriera, oggi lavora a casa mia, ma non mi sento amata davvero”. Sonia teme di rivivere un passato di sofferenze e vuole evitare nuovi errori.

                Simone e Sonia B. – L’amore in stand-by

                Simone e Sonia B. stanno insieme da sei anni. La loro relazione, però, sembra essersi logorata nel tempo. È Simone ad aver contattato la redazione: “Voglio capire se vale ancora la pena continuare. Il nostro legame si è appiattito”. Sonia B. non nasconde il disincanto: “Lui dice che sono cambiata, ma è perché ho perso sicurezza. Sono ancora innamorata, ma vivo nel ricordo di quello che eravamo, non in quello che siamo oggi”.

                Valentina e Antonio – Il sospetto come terzo incomodo

                Valentina e Antonio sono protagonisti di una storia segnata dalla sfiducia. È Valentina ad aver richiesto la partecipazione al programma, motivata da un passato burrascoso: “Non mi fido. Gli ho già preparato le valigie: so che sbaglierà”. Il momento chiave della loro crisi risale a un presunto viaggio mai fatto con un amico vincitore di un gratta e vinci. In realtà, Antonio sarebbe partito con la sua ex fidanzata, come rivelato da un messaggio social ricevuto da Valentina: “Io e te abbiamo una cosa in comune: il fidanzato”. Una ferita ancora aperta.

                Maria Concetta e Angelo – Quando la gelosia diventa ossessione

                Maria Concetta (37 anni) è una baby sitter, mentre Angelo (33 anni) lavora come cartongessista. Lei ha deciso di scrivere al programma per affrontare la propria insicurezza: “Non mi fido di lui. In passato è stato un fimminaro”. Il racconto diventa quasi grottesco quando Maria Concetta spiega i suoi rituali di controllo: “Ogni volta che vado a casa sua porto lo scotch. Lo passo sui cuscini del letto e poi inizio ad annusare tutto”. Un comportamento che rivela una gelosia quasi patologica, sintomo di una relazione estremamente fragile.

                Vademecum per la coppia televisivamente moderna

                La nuova edizione di Temptation Island promette emozioni forti, drammi sentimentali e riflessioni sul concetto stesso di amore e fiducia. Le coppie protagoniste arrivano con storie complesse, spesso già incrinate da tradimenti, abitudini nocive e insicurezze. Con Filippo Bisciglia ancora una volta alla conduzione, il reality estivo per eccellenza si conferma uno specchio delle dinamiche di coppia moderne, tra romanticismo e crisi sempre in agguato.

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