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Morgan chiede scusa ma non troppo: ho sbagliato ma è colpa sua

Marco Castoldi in arte Morgan torna a parlare della sua querelle legale con Angelica Schiatti, tirando in ballo la tossicodipendenza e addirittura un contesto familiare disastroso.

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    Quando c’è di mezzo Morgan le diatribe sono all’ordine del giorno. Possibile che ce l’abbiano tutti con lui? Dopo aver archiviato la querelle sanremese con Bugo, ora è il turno della brutta faccenda con Angelica Schiatti, dove lei lo accusa di averla fatta rapire e di essere stata oggetto di un episodio di revenge porno. Ma Marco Castoldi non ci sta.

    Sul punto di sposarsi

    «Ci siamo frequentati 8 anni, stavamo per sposarci. Lei se ne andò mentre facevo una terapia antidroga al cervello. Non ho cercato di farla rapire, anche il revenge porn è falso. Non sono io quello lì, quello lì non piace neanche a me. Raccontiamo chi sono. Quella è la deformazione fatta da certi giornali e siti e tutti ci cascano. Perché?».

    Le disparità fra la versione di Angelica e quella del tribunale

    La sua tesi è piuttosto contorta e va alla ricerca di alibi e giustificazioni: «C’è l’azione, non mia, e c’è la reazione: bisogna capire il contesto». Giè, il contesto. Di certo c’è il decreto del tribunale di Lecco che lo rinvia a giudizio, per stalking e diffamazione, condita con epiteti irripetibili, orrendi, sessisti e altamente ingiuriosi. Però, a ben guardare, non si menzionanp né il revenge porn e neanche tentato sequestro di persona a opera di non meglio identificati «siciliani» che hanno scatenato l’indignazione di molti.

    In questo momento non lo vuole nessuno

    Parrebbe proprio che l’opinione pubblica, a differenza del tribunale, una sentenza l’abbia già emessa. Lui di certo fa poco o nulla per farsi voler bene. Nel frattempo Morgan è stato silurato dall’etichetta Warner che gli ha rescisso il contratto, lo stesso ha fatto la Rai che aveva in programma un suo show a ottobre. Naturalmente anche i concerti di questa estate sono saltati e diversi coleìleghi hanno preso le distanze da lui, come Noemi, Tommaso Paradiso e Angelina Mango.

    Maledetta quella sua dichiarazione del 2010

    Un’esistenza che va in frantumi, dopo due esclusioni da Sanremo, messo alla porta da Amici, da X-Factor, pure da casa causa debiti? Quella sua frase del 2010 se la porta appresso come un marchio: «Da quando un giornale scrisse che avevo detto “la droga fa bene” anche se non l’avevo mai detto, affronto una shitstorm ogni sei mesi»?

    Un infanzia difficile

    Nato nel 1972 in provincia di Monza, figlio di un venditore di materassi e di una maestra di scuola elementare. Il papà affettuoso e gentile gli insegna la passione per la musica, apre una fabbrica di salotti alla mamma. L’attività dei salotti comincia ad andare male, il papà progressivamente s’incattivisce, a casa picchia i bambini, in fabbrica, licenzia gli operai uno dopo l’altro. Al suo fianco in azienda – alla fine – solo il tredicenne Marco che cerca di aiutarlo, iniziando anche la sera a suonare nei locali, dando i soldi guadagnati al padre per consentirgli di fingere che li avesse guadagnati lui. Tre anni dopo il padre si suicida. Tutti elementi che, nel bene o nel male, difficilmente possono evitare di segnare il destino di una persona.

    Angelica la musa

    Per quanto riguarda la sua relazione con la Schiatti, lui ci tiene a puntualizzare una serie di aspetti, puntando il dito sull’atteggiamento di lei che sminuirebbe il loro rapporto pregresso. Lei afferma che sono stati insieme tre mesi… lui invece parla di ben otto anni di affinità elettive in cui si scambiavano fino a 500 messaggi al giorno. All’inizio, hanno avuto una storia. Dopo, una frequentazione da amici del cuore e anche da amanti, con un costante scambio artistico, intellettuale, emotivo. Addirittura Morgan afferma che in un cero periodo l’80 per cento delle canzoni che scriveva parlavano di lei. La classica musa ispiratrice. Nel novembre 2019 entrambi lasciano i rispettivi compagni (lui Alessandra, da cui aspettava una figlia). A febbraio 2020 il cantante chiede ufficialmente la mano di Angelica alla sua mamma. Tre mesi prima della prima querela per stalking.

    Per lei ha tentato pure l’elettroshock per disintossicarsi

    Morgan, come spesso accade, si mostra un fiume in piena: «Avevo un problema serio di tossicodipendenza. Angelica mi diceva: lo risolviamo insieme, poi ci sposiamo e facciamo una famiglia». Per lei si sottopose ad una cura al cervello, una specie di elettroshock (Transcranial magnetic stimulation, ndr). In quel momento lui sostiene di essere stato abbandonato, non riuscendo a capire il motivo di quel comportamento. Bloccato su WhatsApp, lei non voleva più parlarmi, dopo otto anni di grandissimo interscambio elettivo. Fino al giorno prima, si parlavamo ogni secondo poi, di colpo, tutto è cambiato.

    La solitudine amplificata dal lockdown

    Dopo l’ospedale inizia l’invio dei famosi messaggi pieni di insulti: «Io quei messaggi brutti li ho mandati in quel contesto. Non ero in me e c’era anche il lockdown. Provavo una rabbia ingiustificata, ero esasperato, svuotato di qualsiasi speranza. Mi sentivo in fin di vita psicologicamente ed emotivamente». Naturalmente smettere con la droga in quel frangente gli pare impossibile, annuncia anche il suicidio.

    Una richiesta di scuse sotto forma di… poema

    Col senno di poi (sincero o meno decidetelo voi), Morgan rianalizza il suo comportamento e chiede scusa. «Ora, chiedo ad Angelica pubblicamente scusa, ho detto cose orribili. Ero fuori di me. Le scuse private sono riuscito a fargliele su Instagram, il 25 aprile 2021 che diceva: Vorrei che le mie parole arrivassero a te integre, così che tu possa riceverne la carezza che la mano di chi le scrive porge al tuo bel volto, con una gentilezza che è far sì di non toccarlo oltre la soglia di uno sfiorar pensato… Angelica, so di aver sbagliato, di averti ferita… e per prima cosa mi preme chiederti scusa… Un gesto doveroso, necessario, autentico… Ho visto chiaramente cosa ti ha frenato, il perché della tua scelta di allontanarti… ammetto che sono i miei limiti, la mia incompiutezza…».

    Come andrà a finire?

    Basterà questa soave “poesia” a cancellare tutto il resto? Le offese, il fatto di essersi finto un’altra persona per riallacciare i contatti con lei, l’uso di metafore vergognose nei suoi messaggi, la minaccia di pubblicare i loro video porno. Tutte cose che pesano come macigni. Eppure lui è convinto che «Dire che sono uno stalker è come dire a un cane che è un gatto».

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      Gossip

      Giulia De Lellis è incinta: Tony Effe sarà papà (e spunta il pancione a Como)

      Dopo mesi di rumor, arriva la conferma: Giulia De Lellis è in dolce attesa. Il bimbo (o bimba?) nascerà in autunno, ma intanto lei e Tony Effe si godono una fuga romantica a Cernobbio, tra tenerezze e fotografie strategiche. Un amore da copertina nato solo un anno fa, tra concerti, fashion week e una giacca prestata che diceva già tutto.

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        Il pancione c’è, anche se per ora si intravede. Ma abbastanza da far tacere i rumor e lasciare spazio all’evidenza: Giulia De Lellis è incinta, e Tony Effe sta per diventare papà. La notizia – che nelle ultime settimane aveva cominciato a correre tra social e redazioni – viene confermata dal settimanale Chi, che pubblica le prime immagini della coppia in versione “nuova famiglia in costruzione”.

        La location è quella delle occasioni speciali: Villa d’Este, a Cernobbio, sul lago di Como. Una Pasqua lontana dai riflettori milanesi, ma non dalle fotocamere. Lui gioca a golf – la sua seconda passione dopo la trap –, lei si concede qualche scatto tra giacca oversize e maglietta sollevata ad arte, lasciando intravedere le prime rotondità della gravidanza. “Siamo ai primissimi mesi”, scrive il settimanale diretto da Alfonso Signorini, “e il sesso del nascituro non è ancora noto”.

        Una conferma che arriva dopo una storia d’amore lampo ma densissima. Giulia e Tony – all’anagrafe Nicolò Rapisarda – si sono avvicinati nell’estate del 2024. Lei reduce dalla relazione con Carlo Gussalli Beretta, lui fresco di rottura con Taylor Mega. Le prime uscite pubbliche sono datate giugno, durante il concerto di Geolier a Napoli. Poi gli indizi (volutamente) seminati: la giacca di Tony sulle spalle di Giulia al matrimonio di Cecilia Rodriguez, il viaggio in Puglia a Borgo Egnazia, gli avvistamenti alla Milano Fashion Week, e quelle storie su Instagram che lasciavano poco spazio al dubbio: “La mia ragione di vita”, scriveva lui. Cuoricini e feed da copione, ma il feeling sembrava autentico.

        Poi le solite voci: crisi lampo, proposte di matrimonio, foto smentite e sguardi che parlano più delle didascalie. Ma questa volta niente gossip preventivo: la gravidanza è reale, le immagini parlano chiaro, e la coppia non smentisce.

        Ora non resta che aspettare l’autunno, quando la De Lellis – da sempre dichiaratamente desiderosa di diventare madre giovane – potrà stringere il suo primo figlio tra le braccia.
        E Tony Effe, da re dei live a papà in erba, potrà aggiungere una nuova rima alla sua discografia: quella della paternità.

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          Gossip

          Al Bano e Loredana Lecciso, amore senza vincoli: «Il nostro matrimonio è quotidiano»

          In un’intervista speciale a Domenica In, Al Bano e Loredana Lecciso spiegano perché non sentono il bisogno di firmare carte: «Ci scegliamo ogni giorno, e questo è il legame più vero».

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            Sono insieme da venticinque anni, eppure la domanda continua a rincorrerli: perché non si sono mai sposati? Al Bano Carrisi e Loredana Lecciso, ospiti di Domenica In, hanno scelto di raccontarsi senza filtri, tra ricordi, emozioni e quella serenità che solo le storie autentiche riescono a costruire nel tempo.

            Nel corso dell’intervista condotta da Mara Venier, i due si sono mostrati complici e sorridenti, affrontando il tema con la tranquillità di chi ha già trovato tutte le risposte dentro di sé. «Il nostro è un matrimonio quotidiano e libero», ha detto Loredana, sottolineando come la forza del loro rapporto risieda nella libertà di scegliersi ogni giorno, senza la necessità di vincoli formali. «Non ci sono quelle carte e quei vincoli burocratici. Ci scegliamo ogni giorno», ha ribadito Al Bano.

            Una visione dell’amore che, pur sembrando controcorrente, trova radici profonde nella loro esperienza di vita insieme. «Sentirsi sposati mentalmente è la sensazione d’amore più intensa che possa esserci», aveva già dichiarato Lecciso tempo fa a Storie di donne al bivio. E poi, a rendere tutto ancora più prezioso, c’è anche un pizzico di scaramanzia: «Mai come adesso stiamo serenamente insieme», ha confidato, lasciando intendere che forse non c’è bisogno di cambiare ciò che già funziona perfettamente.

            Tra pregiudizi e sfide: un amore che ha saputo resistere

            Quando la loro storia d’amore cominciò, in pochi avrebbero scommesso su di loro. Troppa la differenza d’età, troppa la visibilità di Loredana nei programmi televisivi dell’epoca, troppi i pregiudizi. La Lecciso era facile bersaglio di critiche, etichettata frettolosamente come “arrivista” o “raccomandata”.
            Eppure, il tempo ha raccontato una verità diversa. «Non sapevo niente delle sue aspirazioni artistiche, non me ne aveva mai parlato. L’avrei anche aiutata, se me l’avesse detto», ha raccontato Al Bano, sottolineando come il loro legame sia nato e cresciuto lontano dai riflettori.

            Gli anni sono passati, le priorità sono cambiate. Le velleità artistiche della Lecciso hanno lasciato spazio alla famiglia, alla vita quotidiana, alla felicità semplice di essere madre e compagna. «Ci sono stati alti e bassi, ma siamo più forti di prima», ha spiegato lei, riconoscendo come proprio gli errori e le difficoltà abbiano reso il loro rapporto ancora più solido.

            La famiglia, il vero centro della loro vita

            Oggi, la vera ricchezza di Al Bano e Loredana sono i loro figli, Yasmine e Albano Jr., e la serenità ritrovata. «Le mie insicurezze di un tempo sono sedate dalle certezze di oggi, e le mie certezze sono i miei figli», ha detto Loredana con una dolcezza che non lascia spazio a dubbi.

            Ma al centro di tutto rimane anche Al Bano: «Per me Al Bano è una certezza, è una persona a cui voglio tanto bene. E sono parole vissute, sentite», ha aggiunto emozionata. «Lo devo ringraziare per molte cose. È una roccia, un punto di riferimento per me e per i miei figli. Sono molto grata ad Al Bano».

            In un mondo in cui spesso si misura l’amore a colpi di firme e certificati, la storia di Al Bano e Loredana Lecciso ricorda che a volte il legame più forte è quello che non ha bisogno di alcuna carta. Basta guardarsi negli occhi, e scegliersi. Ancora, ogni giorno.

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              Gossip

              Ilary Blasi sotto attacco: quando il ritocco scatena la bile social (e un po’ di sana invidia)

              La conduttrice, bersagliata per i ritocchi estetici e il flop di The Couple, scatena una raffica di commenti velenosi. Ma sotto la crociata per la “bellezza naturale” si intravede una buona dose di invidia per chi continua a vivere libera, giovane e innamorata

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                “C’hai la bocca che sembra il c**o di una scimmia”, “sei biodegradabile?”, “sugli zigomi ti sei messa due mensole Ikea”, “hai le labbra stura lavandino”. Basta farsi un giro sui social per vedere come, puntualmente, ad ogni apparizione di Ilary Blasi, esploda una grandinata di commenti al vetriolo, velenosi come poche cose al mondo. Una specie di sport nazionale, praticato in particolare da donne che, neanche a dirlo, giurano di non essere invidiose. Per carità. Lungi da loro. Loro esprimono solo “semplici opinioni”.

                Eppure, curiosamente, l’odio social esplode proprio contro una delle poche vip italiane che non ha mai nascosto di essersi rifatta. Non solo: spesso ha postato sui suoi canali social anche immagini dei ritocchini in corso, senza ipocrisie, senza quel finto “io sono così al naturale” che tanto piace a certe celebrities. Ma evidentemente l’onestà non paga: Ilary, nel bene e nel male, diventa regolarmente bersaglio.

                Dai commenti sembrerebbe quasi che il popolo delle twittarole italiane — che siano coetanee o solo poco più giovani — non aspettasse altro che una scusa per azzannare. E allora giù con i paragoni: “sei pronta per la differenziata”, “sulla plastica raccolta il giovedì ci stai a pennello”, “hai la bocca come una vasca da bagno”, “sei il Ken di Tor Bella Monaca”. E ancora: “se non avessi le orecchie il sorriso ti farebbe il giro della testa”, “sei la versione romana di Maicol Gecson”, “più che zigomi hai due scaffali del reparto salotto”.

                Ma perché tanto astio? Semplice: perché Ilary Blasi è bella, famosa, ha un nuovo fidanzato giovane e scolpito (Bastian, ciao proprio) e continua a vivere la vita a modo suo, senza dover chiedere permesso o scusarsi per il suo aspetto. E questa combinazione, nel nostro paese, rischia di farti odiare più di qualsiasi altro peccato.

                Tant’è che ora, col flop di The Couple, i toni si sono fatti ancora più impietosi. “Ora con ‘sto disastro di reality hai poco da ridere!”, “un altro fallimento da aggiungere alla collezione!”, scrivono con malcelato godimento. Come se il programma fosse solo un pretesto per poter finalmente attaccare senza freni.

                Certo, fa comodo raccontarsela: non è invidia, dicono, è indignazione per “l’artificialità” di certi volti da copertina. Peccato che poi, curiosamente, le stesse che si professano paladine della “bellezza naturale” siano magari anche le prime a far la fila dal chirurgo estetico, appena arriva il primo cedimento. Come se non si potesse semplicemente accettare che qualcuno scelga strade diverse senza doverlo sbranare.

                E poi, diciamolo: oltre al viso levigato, il vero motivo per cui molte non la sopportano più si chiama Bastian. Giovane, bello, palestrato, sorridente: l’esemplare perfetto da esibire dopo un divorzio turbolento. Altro che tornare sui propri passi o sperare nel ritorno di Francesco Totti. Con buona pace delle nostalgiche, Ilary il passato se l’è lasciato alle spalle, senza troppi rimpianti.

                Anche la questione “sesso e pigrizia” che lei stessa aveva ironizzato — “il sesso? A me nun me va, so’ pigra” — ha scatenato commenti velenosi. “Ma chi ci crede?”, sghignazzano sotto ai post. Dimenticando che il sorriso sornione di Ilary lascia intendere che, più che pigrizia, sia solo un modo tutto romano per dribblare domande troppo invadenti.

                E così ogni sua parola, ogni sua foto, ogni sua scelta diventa occasione per una nuova raffica di insulti mascherati da “sincere riflessioni”. È il destino di chi non chiede permesso: alla fine, se ti rialzi e vai avanti con il rossetto nuovo e il fidanzato giovane, darai sempre fastidio a qualcuno.

                Forse sarebbe il caso di ammetterlo serenamente: un pizzico di invidia c’è. Perché chi critica Ilary Blasi con tanta acredine non vede solo i suoi zigomi o il suo reality sfortunato: vede la libertà di una donna che continua a fregarsene. E questa, più di qualunque ritocchino, è la cosa che davvero non riescono a perdonarle.

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