Personaggi
Anna Falchi tra amori celebri, scandali e nuovi flirt: “Ibrahimovic è l’uomo per eccellenza”
Dopo gli scandali e il vuoto intorno a lei, Anna Falchi guarda avanti: una carriera accanto a Tiberio Timperi, un flirt con Andrea Crippa e una nuova giovinezza tra amici e cavalieri misteriosi. “Perdo la testa solo per Ibrahimovic”

Anna Falchi, 52 anni, continua a essere un’icona di fascino e personalità. Attrice, conduttrice e produttore cinematografico, la Falchi ha attraversato decenni di carriera tra amori da copertina, momenti difficili e nuove sfide. Oggi ospite di Monica Setta nello speciale Storie di Donne al Bivio, Anna si racconta tra passato e presente, senza dimenticare qualche sogno nel cassetto.
Gli amori del passato
“Il primo amore non si scorda mai”, dice Anna parlando di Fiorello, con cui ha vissuto una relazione travolgente quando aveva solo 21 anni. “Una passione intensa ma difficile da gestire sotto i riflettori”, confida. E poi Max Biaggi, con cui è rimasta in ottimi rapporti. “Ci sentiamo, è una persona cara”, ricorda.
Tra le relazioni più chiacchierate c’è quella con Stefano Ricucci, l’imprenditore con cui si è sposata nel 2005. “Era una favola moderna”, racconta Anna, ma lo scandalo che ha travolto Ricucci ha lasciato strascichi dolorosi: “Dopo l’arresto, tutti sparirono. Non ho ricevuto un euro di alimenti, ma non mi sono arresa. La mia vita è stata un reality, non avevo bisogno di farne uno”.
La nuova fase
Dopo anni di assenza dalle scene, Anna è tornata sotto i riflettori con rinnovata energia. “Oggi vivo una nuova giovinezza, ora che Alyssa è cresciuta”, racconta parlando della figlia avuta dall’imprenditore romagnolo Denny Montesi. E la vita sentimentale? Tra un flirt con Andrea Crippa e qualche amico premuroso (“Mi ha sorretto sui sampietrini, avevo i tacchi!”), Anna si lascia andare a nuove esperienze, anche se nega relazioni ufficiali.
Recentemente paparazzata in compagnia di un giovane cavaliere, Theodorico Napolitano, Anna preferisce il silenzio. Lui, dal canto suo, ha dichiarato: “Chiedete ad Anna, non mettetemi in difficoltà”.
Sogni e confessioni
Eppure, c’è un uomo che fa battere il cuore di Anna Falchi, anche se non l’ha mai incontrato: Zlatan Ibrahimovic. “Per me è l’uomo per eccellenza”, rivela. “Ha la mia stessa ironia, e solo lui riesce a farmi palpitare”.
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Personaggi
Giorgia Palmas e Filippo Magnini: nuovo nido a Milano nel quartiere San Siro
Dopo anni trascorsi in zona Sempione, la coppia sceglie un ambiente più sereno per la famiglia. La casa è vuota, luminosa e con terrazza panoramica: parquet chiaro, camino e l’intervento dell’architetta Raffaella Razzini per trasformarla nel loro rifugio ideale

È arrivato il momento di una vera svolta per Giorgia Palmas e Filippo Magnini. Dopo anni trascorsi nel vivace quartiere Sempione di Milano, hanno deciso di trasferirsi nella tranquilla zona San Siro. Più adatta alle esigenze delle loro due figlie: Mia, di 4 anni, e Sofia, 16, nata dalla precedente relazione della showgirl con Davide Bombardini.
«Casa nuova, che emozione», ha scritto Giorgia sui social, accompagnando gli scatti della nuova abitazione ancora vuota, con le chiavi appena ricevute. Nelle foto, la coppia appare sorridente e complici mentre ammirano dal terrazzo un panorama luminoso sulla città. La casa, con pareti bianche, parquet chiaro e un caminetto, è in attesa di essere arredata. L’interior designer Raffaella Razzini è stata incaricata di trasformarla in un ambiente “magico”, come anticipato da Palmas nei suoi post.
La scelta del quartiere emerge da una logica familiare riflessa anche nelle parole di Magnini rilasciate a La Vita in Diretta a febbraio 2025: «Abbiamo comprato casa, ma decide tutto Giorgia» — ha scherzato — spiegando che San Siro è “una zona più adatta alle nostre figlie” per la sua tranquillità rispetto alla vivace Sempione.
Dal punto di vista architettonico, l’appartamento offre ampi spazi ancora spogli ma luminosi, con un grande soggiorno su cui si affaccia una terrazzino panoramico. Il parquet chiaro e le pareti neutre rappresentano una tela bianca a disposizione del nuovo design. Il camino, già installato, promette calore e convivialità per le future occasioni familiari.
Prima del trasferimento, la coppia aveva abitato in Sempione in un appartamento dallo stile moderno e curato, tra carta da parati a righe, divani scuri e cornici bianche: un riflesso del gusto personale di Giorgia Palmas, amante dell’equilibrio tra ordine formale e comfort domestico.
Con il trasloco ufficialmente alle spalle, la coppia vive questo passaggio come una rinascita: una nuova casa da riempire di ricordi quotidiani, risate familiari e momenti autentici. Il trasferimento a San Siro non è solo una scelta logistico-residenziale, ma uno stile di vita che privilegia spazi più ampi, calma e sicurezza per i bambini — elementi che entrambi considerano prioritari.
La struttura è pronta, ora aspetta di diventare vera casa. Il terrazzo panoramico e l’ambiente interno sono pronti ad accogliere una vita piena di emozioni. Con le chiavi in mano, Giorgia e Filippo hanno iniziato un nuovo capitolo: più sereno, più familiare, pronto a crescere insieme alla loro famiglia.
Personaggi
La carriera di Ben Affleck fra successi cinematografici e il più grande rimpianto della sua vita
Da “Good Will Hunting” alla regia premiata con l’Oscar per Argo, fino al doloroso addio alla famiglia: Affleck ha confessato che il suo più grande rimpianto è proprio quel divorzio, avvenuto in un momento di profonda sofferenza personale.

Negli anni ’90 Ben Affleck ha conquistato Hollywood: il suo esordio da coautore di Will Hunting – Genio ribelle (1997) con Matt Damon gli valse un Oscar e aprì le porte a ruoli da protagonista in commedie brillanti come In cerca di Amy, blockbuster come Armageddon e Pearl Harbor. Sul fronte della regia, si impose con Gone Baby Gone (2007) e The Town (2010), culminando in Argo (2012), vincitore dell’Oscar come Miglior Film e prova definitiva del suo talento dietro la macchina da presa.
Parallelamente alla carriera, la sua vita privata è stata sotto la lente mediatica. Nel 2003 fece scalpore il fidanzamento lampo con Jennifer Lopez, finito poco prima del matrimonio. Nel 2005 iniziò una storia diversa con Jennifer Garner, incontrata sul set di Pearl Harbor: dal loro matrimonio nacquero tre figli. La coppia annunciò la separazione nel 2015 e il divorzio fu finalizzato nel 2018.
Affleck ha parlato di quel tradimento, ovvero la fine del matrimonio, come del “più grande rimpianto” della sua vita. In un’intervista al New York Times, ha spiegato:
«Ho bevuto relativamente normalmente per molto tempo… poi, quando il mio matrimonio stava crollando, ho iniziato a bere sempre di più. Questo è successo fra il 2015 e il 2016. Il mio bere, naturalmente, ha aggravato i problemi coniugali».
E ha aggiunto:
«La vergogna è davvero tossica. Non ha risvolti positivi. È solo covare una sensazione velenosa di bassa autostima e disprezzo per me stesso».
Riflettendo sul passato, ha ammesso:
«Non è sano per me ossessionarmi sui fallimenti — le ricadute — e punirmi. Ho certamente commesso errori. Ma bisogna rialzarsi, imparare ancora di più e andare avanti».
L’attrice Garner, da parte sua, ha mantenuto un rapporto orientato alla co-genitorialità. In un intervento pubblicato da People, ha sottolineato l’importanza del rispetto reciproco per i figli:
“Quando hai figli con qualcuno, sei connesso per sempre… Sono molto grata e piena di rispetto nei suoi confronti. Il nostro matrimonio non ha funzionato, ed è difficile. Ma entrambi crediamo sia importante per i bambini vedere che i genitori si rispettano, anche se non stanno più insieme”.
In parallelo Affleck ha attraversato una lunga battaglia contro l’alcolismo, con diversi ricoveri in rehab tra il 2017 e il 2018, anche sostenuto da Garner. Di recente, dopo il divorzio da JLo, ha dichiarato di essere “focalizzato sul lavoro e sui suoi figli”, chiudendo un capitolo doloroso della sua vita
Personaggi
Alba Parietti, la libertà che divide: “La voglia di vivere di una donna della mia età manda fuori di testa gli irrisolti”
In un’intervista a D di Repubblica, Alba Parietti racconta la sua estate tra libertà, provocazioni e polemiche online. Dagli insulti per le foto in barca alle querele già avviate, passando per la fine della storia con Fabio Adami: “Sono stata sempre provocatoria, continuo a esserlo. E i miei ex sono diventati tutti amici”.

Mare, sole, Ibiza. Per Alba Parietti l’estate è stata intensa, tra scatti social, critiche e rivendicazioni di libertà. «Libera da ogni costrizione, relazione forzata, obbligo o lavoro. Ho lasciato tutto all’estate», ha scritto a inizio stagione sulla sua pagina Facebook, “Alba Antonella Parietti – pagina artistica”. Le sue foto hanno raccolto migliaia di like ma anche una valanga di commenti velenosi.
La showgirl li affronta con decisione: «Cattiveria? Invidia? Ignoranza? Io ho le spalle larghe, ma alcune persone finiranno in tribunale. Il mio avvocato ci sta già lavorando. Volendo, potrei farci dei bei soldi». Una causa è già in corso: l’udienza era fissata lo scorso 4 luglio, rinviata, contro un utente accusato di stalking e minacce. «Gli hanno perfino perquisito la casa, ma continua imperterrito».
Cosa non le perdonano? «Che voglio vivere la vita come mi pare. Se mi va di mostrarmi, lo faccio con filtri o senza. Non faccio male a nessuno, mi mostro come mi sento: una donna appagata». Eppure, ogni scatto diventa terreno di scontro. In cucina le scrivono: “Attenta, la plastica prende fuoco”. In barca con Marcella Bella, qualcuno commenta: “Gomma, anche lei rifatta, anni 74”. Lei ribatte: «Marcella non è rifatta neanche un po’».
Il punto, per Parietti, è culturale. «Mi impressiona vedere come la voglia di vivere di una donna della mia età mandi fuori di testa gli irrisolti. Se vedo una donna di 90 anni che fa le mie stesse cose, sono felice. Adoro Licia Fertz, che ne ha 93. Ma bastano più di trent’anni e ti danno della vecchia».
La questione diventa politica e di genere. «È sessismo. Lo stesso che alimenta fenomeni come i siti con foto rubate o manipolate a sfondo sessuale. È mancanza di rispetto per la dignità femminile. Ma la cosa che mi dispiace di più è che, nel mio caso, gli insulti arrivano spesso da donne. Se non ci sarà solidarietà al femminile, resteremo l’anello debole. Io però debole non lo sono».
E allora continua a provocare, come sempre. «Lo facevo già da ragazza. A Torino, quartiere democristiano, mi vestivo in modo appariscente apposta. Forse anche per questo trans e gay sono dalla mia parte: mi scrivono che do loro forza e voglia di mostrarsi».
Sul fronte sentimentale, la fine della relazione con Fabio Adami non la abbatte. «È una degnissima persona. Ma le storie iniziano e finiscono». Prima ancora c’era stato il filosofo Stefano Bonaga. «Se stai con un personaggio pubblico, sai che i paparazzi fanno parte del pacchetto Parietti. Dopo tanti anni non ci si lascia certo per questo. Oggi i miei ex sono amici fra loro. Si chiude una porta, si apre un portone».
Con quasi 600mila follower, qualcuno sospetta che dietro ai suoi post ci sia una strategia. Lei sorride: «Non c’è nessun piano. Solo il mio carattere. Alba Parietti è una donna che vuole continuare a gioire della vita, finché vita c’è».
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