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Converseremo con celebrità e personaggi di fantasia

Google lavora a un nuovo modello di intelligenza artificiale per simulare conversazioni con celebrità e personaggi di fantasia, sfidando Meta. Il chatbot, basato sul software Gemini, potrebbe lanciarsi nel 2024. Collaborazioni con artisti e celebrità sono in corso per utilizzare le loro personalità virtuali.

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    Google sta lavorando a un innovativo modello di intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare le conversazioni digitali. Secondo il sito The Information, il nuovo chatbot di Google, basato sul software Gemini, simulerà conversazioni con celebrità e personaggi di fantasia. Questa mossa, prevista per il 2026, mira a sfidare Meta, che ha recentemente annunciato una partnership con celebrità come Paris Hilton e Snoop Dogg per i suoi chatbot su Facebook, Instagram e WhatsApp.

    L’obiettivo di Google è mostrare come la sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa possa essere trasformata in uno strumento attraente per i consumatori comuni. Per raggiungere questo scopo, Google sta cercando collaborazioni con artisti e celebrità per ottenere il consenso a utilizzare le loro personalità virtuali. Inoltre, Google starebbe sviluppando una tecnologia che consente agli utenti di creare chatbot personalizzati, simile a quanto offerto da Character.AI.

    Non è ancora noto se questo servizio sarà offerto gratuitamente o come parte del piano di abbonamento Google One. Nel frattempo, l’attrice Scarlett Johansson ha aperto una vertenza contro OpenAI, accusandola di aver copiato la sua voce, sottolineando i complessi problemi legati ai diritti delle personalità virtuali. Con questa nuova iniziativa, Google punta a consolidare la sua posizione nel mercato dell’intelligenza artificiale, offrendo esperienze uniche e coinvolgenti ai suoi utenti.

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      Da meme virale a caduta in picchiata: la parabola di Salt Bae

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      salt bae

        Nel 2017, un video di Nusret Gökçe intento a cospargere di sale una bistecca con un gesto teatrale lo trasformò da chef turco a fenomeno globale. Salt Bae, così lo ribattezzarono, divenne simbolo di stile, e in breve fondò una catena di steakhouse di lusso. Nusr-Et, presente a Dubai, Londra, Miami e oltre. I piatti — come le bistecche dorate vendute a 2.000 euro — erano favole a portata di social.

        Il suo look era inconfondibile: camicia bianca in pantaloni, occhiali stile Lennon, guanti neri e l’inconfondibile gesto del sale in torsione del polso. Lo spettacolo lo rese elogiato da celebrità dello sport e dello showbiz, ma anche bersaglio di ironie e critiche.

        Il primo colpo alla sua immagine arrivò alla finale dei Mondiali 2022. Salt Bae spuntò sul campo di gioco, baciò il trofeo e cercò selfie con Lionel Messi, calpestando ogni protocollo. FIFA avviò un’inchiesta, e molte voci parlarono di imbarazzo globale. Lui spiegò che non voleva fari pubblicità, ma l’episodio segnò un punto di non ritorno.

        Nel frattempo, l’impero Nusr-Et iniziò a sgretolarsi. Dal massimo di sette ristoranti negli USA nel 2023, oggi ne restano solo due (a New York e Miami): chiuse le sedi di Beverly Hills, Dallas, Boston e Las Vegas.

        Critiche si accumularono anche su Tripadvisor e Reddit, dove si citarono accuse da sfruttamento dei dipendenti, bassa qualità del cibo a fronte di prezzi esorbitanti, e perfino sospetti di squilibri finanziari e money laundering.

        In UK, il locale di Londra optò per riduzioni di prezzo e spegnimento dei riscaldamenti per fronteggiare i costi energetici: steak da 680 £ diventarono fonte di scalpore anche per essere eletti simboli dell’opulenza dismessa dalla crisi.

        Il bilancio è impietoso: viralità perduta, reputazione incrinata, impero ristretto. E Salt Bae sembra non farsene una ragione.

        Salt Bae ha cavalcato l’onda virale con il suo sale teatrale, costruendo un marchio globale. Ma la celebrità — per quanto dorata e patinata — ha presto aperto la via alle sue crepe: gaffe pubbliche, ristoranti in ritirata e critiche virali. Di quell’effervescente star social resta l’ombra di un mito passato, appesantito dal tempo e dalla (mancata) concretezza.

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          Alessia Marcuzzi irrompe a “Tu sì que vales”: la bionda è tornata. E vuole prendersi tutto

          A settembre, Alessia Marcuzzi debutta ufficialmente a “Tu sì que vales” accanto a Maria De Filippi, Rudy Zerbi, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto e Paolo Bonolis. Un ritorno in grande stile, tra momenti comici, improvvisazioni calcolate e quella voglia di leggerezza che Mediaset spaccia per rivoluzione. Nella prima puntata duetterà con Maria, tra le risate di Sabrina e le facce di Rudy. E il pubblico? Incuriosito, ma con giudizio.

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            New entry di lusso nel talent del sabato sera di Canale 5: la Marcuzzi affianca Maria & co. con gag, duetti e sorrisi programmati.

            Chi l’avrebbe detto, qualche stagione fa, che la bionda più bionda della tv generalista sarebbe tornata sul palco più esposto del sabato sera? Alessia Marcuzzi, dopo anni di progetti “intimisti” e pause “riflessive”, entra nel cast fisso di Tu sì que vales. E lo fa senza bussare, ma sfondando la porta a colpi di carisma.

            La nuova edizione del talent prodotto da Fascino e condotto da una compagnia di giro che ormai sembra scolpita nel marmo (De Filippi, Ferilli, Zerbi, Littizzetto, e new entry d’oro Paolo Bonolis), avrà una Marcuzzi inedita, multitasking e finalmente libera di brillare. Non solo backstage e salottini: Alessia salirà sul palco, duetterà, improvviserà, farà battute. Come ai vecchi tempi? Sì, ma con il ritmo tagliato su misura per la nuova tv commerciale: niente più show infiniti. A mezzanotte, giurano, tutti a casa.

            La prima puntata – già registrata – promette faville: Maria e Alessia insieme in scena, in un numero che mescola ironia, complicità e qualche scampolo di autoironia da manuale. Sabrina Ferilli, ovviamente, ride già solo all’idea. Rudy storce la bocca. Littizzetto prende appunti. E Bonolis? Fa Bonolis.

            Confermati anche alcuni nomi acchiappa-audience: Noemi canterà con Sabrina, Romina Power tornerà sul palco accanto a Zerbi per riaccendere l’eterna soap. Ma il vero esperimento sarà capire quanto spazio saprà ritagliarsi Alessia, in un cast pieno di ego rodati e dinamiche già oliate.

            La sua carta vincente? Quel mix di spontaneità e mestiere che fa dimenticare i copioni. È empatica, brillante, “di casa”. E Pier Silvio – che non scommette mai a caso – sa che può diventare il nuovo volto rassicurante di una rete in cerca disperata di freschezza.

            Insomma, la Marcuzzi è tornata. E stavolta non le basta fare da spalla. Vuole stare al centro.

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              Lisa Fusco: «Scartata a Tale e Quale Show perché grassa. È discriminazione»

              A dieci anni dall’incidente della spaccata che la rese virale, Lisa Fusco denuncia i casting: «Ho speso soldi e tempo, mi hanno fatto sentire in colpa. Non deve succedere che un artista venga umiliato così». Intanto ricorda D’Urso e rivendica una carriera costruita «senza scorciatoie».

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                Dieci anni fa la spaccata che le costò un gesso al gomito la trasformò in fenomeno mediatico internazionale: dal Time a Le Figaro, passando per Le Iene e Barbara D’Urso. Oggi Lisa Fusco, la “subrettina” napoletana, torna a far discutere con accuse pesanti contro il mondo della televisione italiana.

                Il bersaglio è Tale e Quale Show. «Sono stata scartata al provino perché avevo preso dodici chili. Mi hanno detto: sei grassa. Io ci sono rimasta malissimo, ho pianto per giorni. Non per non essere stata scelta, ma perché mi hanno fatto sentire in colpa, come se avessi sbagliato io», racconta.

                Lisa aveva preparato un provino curato nei dettagli: «Ho portato Milva, Marilyn Monroe e Angela Luce. Sono intonata, nasco come cantante di piano bar. Ho speso soldi e dieci giorni di prove con un coach. Alla fine mi hanno applaudito, poi però mi hanno detto di no perché ero in carne. Questo è discriminazione».

                E aggiunge un retroscena: «Mi hanno detto: come sei bella con la parrucca rossa, potresti fare Jessica Rabbit. Io ho risposto che mancava il seno e loro: non ti preoccupare, lo mettiamo noi. Ma se già sapevano che avevo messo su peso, perché farmi perdere tempo?».

                Lisa oggi vive tra Napoli e Sharm el-Sheikh, dove ha comprato casa. Viaggia, scrive canzoni, incide brani. «Sono riuscita a fare carriera senza andare a letto con nessuno e senza pagare per entrare nei programmi. Non ho rimpianti. Ma la tv deve smetterla di prendere in giro i professionisti: non è giusto portare una persona in depressione per un casting».

                Il ricordo della caduta rimane un turning point: «Se avessi saputo che mi avrebbe dato tanto successo, l’avrei fatta apposta. Invece mi sono fatta male davvero». Barbara D’Urso, che la volle in esclusiva a Pomeriggio Cinque, ne fece un caso. «Mi strapagò, disse che si era innamorata del mio modo sballonzolato. È una professionista, mi piacerebbe rivederla in tv».

                Infine, la stoccata al sistema: «Oggi tutti parlano di body positivity, poi ti scartano per qualche chilo in più. È ipocrisia. Avrei potuto prepararmi fisicamente, come feci per il Grande Fratello Vip, quando in due mesi persi due taglie. Ma almeno dammi la possibilità».

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