Personaggi
Justin Bieber: dall’entusiasmo della paternità allo scandalo Sean ‘Diddy’ Combs
Alle accuse già note di abusi e violenze – che avevano portato Puff Daddy a un primo processo nel 2016 finito in un patteggiamento – emergono ora i precedenti per ulteriori accuse di favoreggiamento alla prostituzione e traffico sessuale. Vicende che coinvolgono molti grandi nomi della musica, tra cui anche Justin Bieber.

La vita di Justin Bieber attualmente è paragonabile ad un giro sulle montagne russe: felicissimo per la nascita del primo figlio Jack Blues, annunciata il 24 agosto dalla popstar e da sua moglie Hailey Baldwin… in grande preoccupazione per lo scandalo Puff Daddy, nome d’arte del rapper e produttore discografico Sean Combs. Una brutta storia che sta sconvolgendo il mondo delle star americane e nel quale, il neopapà potrebbe essere trascinato. Ripercuotendosi negativamente anche sulla stabilità della sua famiglia.
Bene arrivato Jack Blues!
La nascita del figlio, accolta con grande entusiasmo dal cantante canadese e dai fan di tutto il mondo, ha rappresentato un punto di svolta nella sua vita. Da icona pop seguita da milioni di giovani, Bieber si è trasformato in un padre affettuoso, applaudito dai suoi 295 milioni di follower su Instagram. Un entusiasmo comprensibilmente incontenibile che rischia però di essere spezzata da uno che, ironia della sorte, la parola “Daddy” (“papino”) l’ha scelta come nome d’arte. Oltretutto padre di sei figli.
Fra Bieber e Daddy un’intensa collaborazione e una precisa amicizia
Puff Daddy, noto come Sean Diddy Combs, è stato arrestato per abusi sessuali e presunte violenze avvenute negli anni ‘90 e 2000. Anche se attualmente non ci sono prove che Bieber sia coinvolto nel fattaccio, la vicinanza tra i due musicisti (esistono diversi video e collaborazioni musicali fra i due) sta già portando a pericolose speculazioni sulla popstar canadese. Anche perchè l’indagine sta alzando un polverone di dimensioni ienormi, che vanno ben oltre il mondo della musica.
Abusi sessuali avvenuti in festini privatissimi
Puff Daddy nega tutte le accuse, definendo false e diffamatorie le dichiarazioni di diverse donne secondo cui il rapper avrebbe commesso gravi e reiterati abusi sessuali e comportamenti violenti. Le accuse riguardano episodi avvenuti in contesti di feste private denominate ‘white party’ a cui hanno partecipato vip di svariati mondi, non solo dell’industria musicale.
Il timore di rimanere coinvolto in un enorme scandalo
E così anche Bieber, che negli ultimi anni ha lavorato sodo per trasformare la sua immagine pubblica e allontanarsi dagli scandali giovanili, ora potrebbe essere coinvolto in una situazione delicata, anche se indirettamente. Lui che ha attraversato momenti difficili in carriera a causa della fama precoce e delle forti pressioni legate alla celebrità, ha dichiarato di volersi concentrare sulla famiglia. I timori che il suo nome venga accostato a quello di Puff Daddy ha alimentato voci e speculazioni sui social, creando ansia non solo tra i fan ma anche tra i colleghi dell’industria musicale.
Puff Daddy, figura controversa già dagli anni ’90
Bieber si trova ora a cercare un equilibrio tra il suo entusiasmo per la paternità e la preoccupazione per i rischi che la fama e le relazioni professionali comportano. E la vicinanza a Puff Daddy, figura molto controversa da tempo, potrebbe rappresentare una minaccia alla sua reputazione, soprattutto ora che è diventato papà.
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Personaggi
Anna Tatangelo svela a Verissimo il sesso del suo secondo figlio: «Sono felice di diventare mamma di nuovo»
A 37 anni Anna Tatangelo affronta con serenità la sua seconda gravidanza, rivelando che la nascita è attesa a Natale e che il compagno, allenatore di calcio, le ha fatto «cambiare idea sull’amore».

La prima puntata della nuova stagione di Verissimo si apre con un annuncio che fa subito notizia: Anna Tatangelo, ospite di Silvia Toffanin, ha svelato il sesso del suo secondo figlio. La cantante, 37 anni, è al sesto mese di gravidanza e diventerà mamma a Natale di una bambina, frutto dell’amore con il compagno Giacomo Buttaroni. «Sono felice di diventare di nuovo mamma», ha dichiarato con emozione.
Un momento atteso dai fan, che già quest’estate avevano accolto con sorpresa la notizia della sua seconda gravidanza. Tatangelo, infatti, aveva mantenuto segreta non solo la dolce attesa, ma anche la relazione con Buttaroni, allenatore di calcio con cui fa coppia da circa un anno. La storia è rimasta lontana dai riflettori fino a oggi, quando la stessa artista ha scelto di parlarne apertamente davanti alle telecamere.
«Quando ho avuto Andrea avevo 22 anni. Oggi vivo questa gravidanza in maniera diversa, come un dono dal cielo, penso ci sia anche lo zampino di mia mamma», ha confessato, ricordando la madre scomparsa e sottolineando quanto la sua presenza resti viva. «La sto vivendo e accogliendo con maggiore serenità». Il figlio maggiore, Andrea, nato dalla lunga relazione con Gigi D’Alessio, ha reagito con entusiasmo: «È molto protettivo con me e felice di avere una sorellina».
Lo studio di Verissimo si è illuminato di rosa quando sullo schermo è apparsa la scritta che annunciava l’arrivo di una bambina. «Mia madre avrebbe sempre voluto una nipotina», ha aggiunto la cantante, senza svelare ancora il nome della piccola in arrivo.
Silvia Toffanin non poteva evitare la domanda sul nuovo compagno. Di lui, Tatangelo ha parlato con parole semplici ma decise: «Lui non è parte del mondo dello spettacolo e desidera restare lontano dai riflettori. Condividiamo gli stessi valori e mi ha fatto cambiare idea sull’amore e su molte cose».
Poi una frase che suona come un manifesto personale: «Questa relazione e questa gravidanza sono una scelta di libertà. Per anni ho dovuto giustificare le mie scelte, tutto ciò che facevo. Ora sento di vivere un nuovo inizio».
Un annuncio che non solo segna una tappa importante della vita privata di Anna Tatangelo, ma che la restituisce al pubblico in una veste nuova: più serena, più sicura, e pronta a diventare mamma per la seconda volta.
Personaggi
Raoul Bova a Verissimo: «Quella che ho subito è stata una violenza, ma io cammino a testa alta»
Dal clamore mediatico all’intervento della polizia postale, Bova racconta il suo lato della vicenda: «La pistola oggi sono i social, uccidere si può in nome di un like. Io mi difendo con la verità».

Ospite di Verissimo, Raoul Bova ha scelto di raccontare la sua versione sulla vicenda che lo ha travolto in estate: gli audio privati diventati virali sui social e la denuncia per un tentativo di estorsione. «All’inizio non capivo l’entità e la gravità di ciò che stava accadendo – ha detto a Silvia Toffanin –. Mi sono rifiutato di piegarmi, ho rimandato il ricatto al mittente e ho detto che non avevo nulla da nascondere».
La sua scelta è stata netta: «Nessuno deve accettare un’estorsione. È l’inizio della fine, diventa un incubo. Io credo nella giustizia, bisogna denunciare subito. Io l’ho fatto con la polizia postale. Mi dicevano che avrei perso il lavoro, che avrei rovinato la mia vita privata, ma io cammino a testa alta: chi mi conosce non giudica, rispetta».
L’attore non si limita a difendersi. Va oltre, puntando il dito contro il meccanismo dei social: «Quella che ho subito è stata una vera violenza. È come se una persona sparasse e poi invitasse gli altri a fare lo stesso. Solo che la pistola è Instagram, i meme, i like. Uccidere si può anche in nome di un like. Questo mi ha fatto male, ma mi ha fatto anche pensare alle ragazze vittime di revenge porn, derise e insultate. Alcune si sono tolte la vita. Non è più un gioco, è un problema sociale serio».
E alle speculazioni sul suo rapporto con Rocio Munoz Morales risponde con chiarezza: «La nostra situazione la sappiamo noi. Non tutto va comunicato al pubblico. Tradimenti, separazioni: sono illazioni. Ho quattro figli e nessuno ha pensato al danno che queste notizie potevano causare».
Ora Bova guarda avanti: «Trasformo questa esperienza in forza per combattere questa violenza. La reputazione di una persona non può essere infangata da chi un giorno si sveglia e decide di farlo. Io vado avanti, con la mia verità e con i miei valori».
Dal 17 settembre sarà di nuovo su Canale 5 con la terza stagione di Buongiorno, mamma!: un ritorno al lavoro che coincide con la sua voglia di riprendersi la scena, ma a testa alta.
Personaggi
La moglie di Vannacci: “Non è razzista, lo sostengo in tutto”. Il ritratto di una famiglia pronta a trasferirsi a Bruxelles
Tra dichiarazioni d’amore, aneddoti privati e difese accorate, Mihailescu racconta il loro legame, la visione comune del “mondo al contrario” e il possibile trasferimento per sostenere le ambizioni politiche di famiglia.

Camelia Mihailescu, moglie del generale Roberto Vannacci, non ha esitato a prendere posizione in difesa del marito durante un evento a Marina di Grosseto. L’occasione, organizzata per celebrare il passaggio del libro Il mondo al contrario da testo a movimento politico, ha visto Camelia parlare apertamente della loro vita privata e del rapporto con il controverso generale, ora eurodeputato leghista.
“Assolutamente, condivido le idee di mio marito e lo sostengo”, ha dichiarato ai microfoni del Corriere della Sera. Di origini romene, Camelia ha raccontato come abbia conosciuto il generale mentre lavorava nella casa editrice dell’accademia militare di Bucarest. “L’ho trovato modesto e riservato, ho saputo del suo dottorato solo tre anni dopo il matrimonio”, ha aggiunto con un sorriso.
Una famiglia tra Italia e Bruxelles
Sposati da 23 anni, i Vannacci vivono in Italia insieme alle due figlie, atlete di triathlon a livello agonistico. Con l’ncarico europeo del generale, la famiglia sta considerando un trasferimento a Bruxelles. “Andremo per il bene delle bambine, così potranno vedere il padre ogni giorno”, ha spiegato Camelia, sottolineando quanto sia importante per loro restare uniti come nucleo familiare.
“Non è razzista”: la difesa di Camelia
Camelia Mihailescu ha respinto con forza le accuse di razzismo rivolte al marito: “Chi lo accusa si sbaglia, evidentemente non lo conosce”. Ha anche commentato le sue personali affinità con il movimento ispirato al libro Il mondo al contrario, lamentando una perdita di valori in Italia rispetto alla Romania. “Anche io vedo il mondo al contrario,” ha dichiarato, pur mantenendo parole di affetto per l’Italia, che descrive come un Paese dalla cultura straordinaria.
Appassionata di arte, Camelia ha recentemente visitato una mostra dedicata a Hokusai e assistito a un’opera al Teatro Verdi di Montecatini. Nonostante le polemiche, ha mostrato un lato più leggero, ironizzando sul calendario satirico ispirato al marito: “Piacerà anche a lui, ha un senso dell’umorismo molto sviluppato”.
Il futuro del movimento politico
Camelia ha concluso il suo intervento esprimendo piena fiducia nel progetto politico nato dal libro di Vannacci: “Se lui è contento, sono contenta anche io”. Per lei, il movimento rappresenta un’opportunità per portare benefici al Paese.
Mentre il dibattito sul generale continua a polarizzare l’opinione pubblica, le parole di Camelia offrono uno spaccato personale su una famiglia che si prepara ad affrontare nuove sfide, tra ambizioni politiche e la volontà di restare unita.
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