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Sarah Michelle Gellar nel mirino delle critiche: polemica per il regalo di compleanno alla figlia Charlotte

L’attrice di “Buffy l’ammazzavampiri” ha festeggiato i 16 anni della primogenita con un regalo speciale: una Jeep. Sui social si è acceso il dibattito tra chi l’accusa di eccesso e chi la difende.

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    Sarah Michelle Gellar, celebre per il ruolo di Buffy nella serie cult degli anni Novanta, si è ritrovata al centro di una polemica inattesa. L’attrice, oggi 47enne, ha voluto celebrare i 16 anni della figlia Charlotte con un dono importante: una Jeep, presentata in anteprima attraverso un post su Instagram, accompagnato da un messaggio di auguri affettuoso.

    Quello che doveva essere un momento di festa familiare si è però trasformato in un terreno di scontro sui social network. Molti utenti, infatti, hanno criticato la scelta dell’attrice, giudicandola eccessiva e poco adatta all’età della ragazza.

    “È troppo giovane”: pioggia di commenti negativi

    Sotto il post non sono mancati commenti duri. Alcuni hanno definito l’auto “un regalo assurdo”, “indecente” e “sproporzionato per una sedicenne”. Altri hanno evidenziato il rischio di banalizzare l’importanza e il costo di un bene così rilevante: “Non regalare macchine di lusso ai ragazzi, così non imparano il valore delle cose”, ha scritto un utente.

    C’è chi ha puntato il dito anche sull’impatto ambientale, sottolineando come un fuoristrada sia un mezzo inquinante, difficile da giustificare come primo veicolo per una giovane alla sua prima esperienza di guida.

    I fan prendono le difese dell’attrice

    Accanto alle critiche, non sono mancati i messaggi di sostegno. Molti fan hanno ricordato che l’attrice, con la sua carriera e i suoi guadagni, è libera di scegliere come festeggiare i traguardi familiari. “Sono soldi suoi, può fare ciò che vuole”, ha commentato un follower. Qualcuno ha definito la Jeep un regalo tutto sommato “modesto” se paragonato agli standard di Hollywood, dove i figli delle star spesso ricevono regali ancora più costosi e vistosi.

    Un caso che va oltre il compleanno

    Al di là della Jeep, la discussione evidenzia un tema più ampio: la genitorialità sotto i riflettori e la pressione costante dei social media. Oggi ogni scelta privata, soprattutto se riguarda figure note, diventa immediatamente pubblica e giudicata.

    Sarah Michelle Gellar, suo malgrado, si è ritrovata al centro di questo dibattito: da un lato chi accusa le celebrità di dare cattivi esempi, dall’altro chi difende la libertà personale e ricorda che l’educazione dei figli resta una questione intima.

    In fondo, dietro il clamore mediatico, resta una semplice verità: per Charlotte è stato un compleanno speciale, celebrato dall’amore di una madre che ha voluto farle un regalo importante. Che sia stata una Jeep o un dono più semplice, l’intenzione era comunque quella di rendere indimenticabile una tappa significativa della crescita.

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      Personaggi

      Elettra Lamborghini e la stoccata agli influencer: “Con un video stupidissimo fanno 10mila euro, ovvio che nessuno voglia più lavorare”

      La frase di Elettra Lamborghini – “C’è gente che studia per anni e gente che con un video fa 10mila euro” – accende il dibattito: tra chi la accusa di incoerenza e chi, sorprendentemente, le dà ragione. Il tema resta caldo: stipendi bassi e disillusione dei giovani.

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        Elettra Lamborghini sa come far parlare di sé. Stavolta non c’entrano né un nuovo singolo né un look appariscente, ma una riflessione amara sul mondo dei social e sul rapporto tra lavoro, impegno e guadagni. «C’è gente che studia dalla mattina alla sera per anni e poi c’è gente che sui social, con un video stupidissimo, fa 10.000 euro. È ovvio che nessuno voglia più fare un cazzo», ha detto la cantante, accendendo un dibattito che nel giro di poche ore ha infiammato le piattaforme.

        Il commento, netto e senza filtri, ha subito diviso l’opinione pubblica. Sotto i suoi post e nelle discussioni parallele non sono mancati i giudizi taglienti: «Disse colei che è stata pagata per uscire dall’azienda di famiglia proprio perché non serviva a un cazzo!!», scrive un utente. Un altro rincara la dose: «Parla proprio lei, che ha vissuto di privilegi senza conoscere il sacrificio di chi prende mille euro al mese».

        Eppure, in mezzo alle critiche, qualcuno ha deciso di difenderla. «No, ha ragione – si legge tra i commenti – se gli stipendi sono bassi e il sistema scolastico ed universitario è inefficiente, non è colpa degli influencer. È normale che i giovani cerchino scorciatoie». Altri, increduli, ammettono: «Mi devo ricredere su Elettra… finalmente qualcuno che dice le cose come stanno».

        La provocazione ha riacceso un tema che da anni divide: il valore del lavoro tradizionale rispetto alle nuove professioni nate nell’ecosistema digitale. Da un lato c’è chi denuncia l’illusione di guadagni facili, dall’altro chi sottolinea che la responsabilità non è degli influencer ma di un mercato che non valorizza i titoli di studio e i sacrifici.

        Elettra, intanto, non ha ritrattato. Abituata a stare al centro della tempesta mediatica, sembra anzi consapevole che ogni sua parola funzioni da miccia. E questa volta, al di là delle polemiche, ha portato allo scoperto un malessere reale: la sensazione diffusa che l’impegno non basti più per costruire un futuro dignitoso.

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          Personaggi

          Rapina da 40mila euro: Stefano De Martino derubato in centro a Milano con il trucco dello specchietto

          Il furto è avvenuto in zona Bocconi. De Martino avrebbe cercato di reagire, ma uno dei malviventi lo avrebbe minacciato con una frase gelida: “Lasciami o ti sparo”. Dopo l’aggressione, il conduttore si è recato in questura per sporgere denuncia, “visibilmente teso e arrabbiato”.

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            Non è un periodo sereno per Stefano De Martino. Il conduttore di Affari Tuoi, 35 anni, è stato vittima di una rapina lampo nel cuore di Milano, dove due uomini in scooter lo hanno derubato del suo orologio di lusso, un modello da circa 40mila euro. Il furto è avvenuto in zona Bocconi, con la tecnica – ormai tristemente nota – del “trucco dello specchietto”.

            Secondo quanto ricostruito dal settimanale Oggi, tutto è accaduto in pochi secondi. De Martino era fermo al semaforo con la sua Mercedes quando uno dei due motociclisti è andato deliberatamente a sbattere contro lo specchietto del suo suv. L’ex ballerino, pensando a un incidente, ha abbassato il finestrino per sistemarlo. In quell’istante, il complice è arrivato sul lato opposto e gli ha afferrato il polso, riuscendo a sfilargli l’orologio.

            Il conduttore avrebbe tentato di opporsi, ma si sarebbe fermato dopo una minaccia diretta: “Lasciami o ti sparo”, gli avrebbe urlato uno dei rapinatori. Poi la fuga, rapidissima, tra il traffico del primo pomeriggio. Sotto shock ma lucido, De Martino si è subito recato in questura per denunciare l’accaduto.

            Le immagini pubblicate da Oggi lo mostrano all’ingresso degli uffici della polizia di Milano, accolto da un funzionario in borghese che lo ha accompagnato all’interno. “Visibilmente teso e arrabbiato”, come riferisce il settimanale, il conduttore è rimasto a lungo a parlare con gli agenti, ricostruendo la dinamica del colpo e fornendo tutti i dettagli utili per l’indagine.

            Il furto dell’orologio rappresenta l’ennesimo episodio di una serie di rapine di lusso che, da mesi, colpiscono Milano. I ladri scelgono vittime ben vestite, spesso a bordo di auto di alta gamma, e usano la violenza solo quando necessario. Il bottino, in questi casi, finisce rapidamente nel mercato nero, dove i pezzi più preziosi vengono smontati o rivenduti all’estero.

            Dopo la denuncia, De Martino è tornato a casa, in zona Sempione, scosso ma illeso. “Comprensibilmente provato”, scrive Oggi, “ha lasciato la questura guidando il suo suv con passo nervoso e lo sguardo fisso sulla strada”.

            Per il conduttore napoletano, che negli ultimi mesi era tornato al centro della scena televisiva e mondana, è un colpo difficile da digerire. Ma, come in ogni spettacolo, anche in questo caso la scena si chiude con un applauso solo ideale: quello per chi, pur derubato, ha trovato la forza di denunciare e affrontare la paura a testa alta.

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              Alyssa Milano dice addio alle protesi al seno

              A 52 anni l’ex star di Streghe racconta sui social la decisione di rimuovere le protesi mammarie: una scelta di libertà, autenticità e amore verso se stessa e sua figlia.

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              Alyssa Milano

                Alyssa Milano, attrice nota al grande pubblico per serie di culto come Streghe e Who’s the Boss?, ha condiviso con i fan una decisione importante: dire addio alle protesi al seno. A 52 anni, l’artista ha scelto di rimuovere l’impianto chirurgico che l’accompagnava da anni, raccontando il motivo con un lungo post su Instagram.

                La star americana si è mostrata direttamente dallo studio del chirurgo Tim Neavin, documentando il momento con immagini e parole cariche di significato. “Voglio liberare il mio corpo da ciò che lo ha reso per troppo tempo un oggetto sessualizzato e abusato”, ha scritto, sottolineando come quella scelta non riguardi solo l’aspetto estetico, ma una presa di coscienza profonda.

                Milano ha spiegato di aver creduto in passato che modificare il proprio corpo fosse l’unico modo per sentirsi amata, desiderata e riconosciuta. “Pensavo che il successo passasse anche da lì. Ora so che non è così”, ha dichiarato.

                Un messaggio per sua figlia Bella

                L’attrice ha voluto sottolineare che questa decisione è stata influenzata anche dal suo ruolo di madre. Alyssa è molto legata ai suoi due figli, Milo e Bella, e proprio pensando a quest’ultima ha scelto di dare un messaggio chiaro: liberarsi dalle pressioni estetiche e dagli stereotipi imposti dalla società. “Spero che mia figlia non debba mai sentirsi costretta a cambiare il suo corpo per piacere agli altri”, ha scritto.

                Nel post, Milano ha citato come fonte di ispirazione Michelle Visage, personaggio televisivo e giudice di RuPaul’s Drag Race, che anni fa aveva raccontato pubblicamente il proprio percorso con la rimozione delle protesi mammarie.

                “Mi sento ancora femminile e bella”

                Il messaggio di Alyssa Milano non è un addio alla femminilità, ma al contrario un invito ad abbracciare un concetto più autentico di bellezza. “Mi sento ancora attraente, femminile e realizzata”, ha ribadito. “Ma soprattutto mi sento vera, libera e finalmente fedele a me stessa”.

                Il suo racconto si inserisce in un discorso più ampio che riguarda molte donne dello spettacolo e non solo: il desiderio di riappropriarsi del proprio corpo, dopo anni in cui l’immagine è stata modellata dalle aspettative esterne.

                Una scelta di coraggio e autenticità

                Con questo gesto, l’attrice americana ha voluto lanciare un messaggio positivo e potente: la bellezza non ha bisogno di regole imposte dall’esterno. A contare, oggi, è sentirsi bene nella propria pelle e non lasciarsi definire dagli sguardi o dai giudizi altrui.

                Il post ha raccolto migliaia di commenti di sostegno da parte dei fan, che hanno apprezzato la sincerità e il coraggio della star. “Sei un esempio”, ha scritto qualcuno. “Grazie per ricordarci che la vera forza è nell’accettarsi per quello che siamo”, ha commentato un altro utente.

                Alyssa Milano, con la sua scelta, continua a essere una voce attenta ai diritti e al benessere delle donne, e la sua testimonianza potrebbe incoraggiare altre persone a riconsiderare il rapporto con il proprio corpo e a scegliere la strada dell’autenticità.

                Oggi mi libero da quelle false narrazioni, da quelle parti di me che in realtà non sono mai state davvero mie. Lascio andare il corpo che è stato sessualizzato, abusato, e che credevo fosse necessario per essere attraente; per essere amata; per avere successo; per essere felice. E così facendo, spero di liberare anche mia figlia Bella dal sentire, un giorno, le stesse pressioni malsane.

                Voglio però essere chiara: molte donne possono trovare libertà e bellezza nella scelta delle protesi al seno. Quello che per me è stato un falso mito, per loro può rappresentare la scelta giusta, e sono felice che ognuna di noi possa vivere la propria femminilità e serenità secondo i propri termini. Sono anche profondamente ispirata da donne come Michelle Visage, che hanno parlato apertamente e pubblicamente del loro rapporto con le protesi, rendendo più facile per me e per tante altre trovare la nostra strada.

                Oggi sono amata, sono femminile, sono attraente e ho successo. Nulla di tutto questo dipende dalle mie protesi. Continuerò ad esserlo anche quando mi sveglierò e non ci saranno più. C’è tanta gioia in questa consapevolezza e tanta libertà nel lasciar andare ciò che non è mai stato davvero parte di me.

                Oggi sono la mia versione autentica. Oggi sono libera.

                Aggiornamento: sono al caldo nel mio letto, sto mangiando il cibo preparato da mia mamma. Grazie di cuore per tutte le parole gentili. Apprezzo davvero il sostegno.

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