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Gossip

Quando i vip restano al buio: da Totti a Pausini vittime dei debiti al grattacielo delle star

Debiti milionari e servizi sospesi: la storia dell’Eurosky Tower e delle celebrità coinvolte. Dal nuotatore Gregorio Paltrinieri all’ex calciatore Francesco Totti, passando per la cantante Laura Pausini, nessuno è immune dai disservizi causati dalla mala gestione.

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    Niente più acqua calda e condizionatori per Gregorio Paltrinieri, Francesco Totti e Laura Pausini, residenti del lussuoso grattacielo Eurosky Tower a Roma. Il motivo? Debiti milionari accumulati dalla gestione condominiale di Alessandra Meozzi. Ecogena, azienda fornitrice di energia, ha sospeso i servizi e chiesto il pignoramento dei conti del condominio per una cifra che ha raggiunto 1,2 milioni di euro. La vicenda, che ha radici nel 2021, si è intensificata fino a questo punto critico nel 2023.

    Una disputa dai toni accesi

    L’Eurosky Tower, uno degli edifici più esclusivi di Roma, si è ritrovato coinvolto in una crisi finanziaria che ha toccato i suoi residenti vip. Il grattacielo, amministrato da Alessandra Meozzi dal 2017, ha accumulato debiti con Ecogena, la società di Acea che gestisce i servizi di climatizzazione dell’edificio. Il debito, già considerevole nel 2021, ha raggiunto cifre preoccupanti quando l’amministratrice ha proposto un piano di rientro per mezzo milione di euro di fatture insolute. L’anno seguente, un nuovo piano riguardava le fatture del 2021 e 2022. Alcuni condomini, però, insospettiti, hanno contattato direttamente la società, scoprendo che la situazione era più grave del previsto.

    Le conseguenze della cattiva gestione

    Nel frattempo, i debiti sono lievitati fino a sfiorare il milione di euro entro luglio 2023, tra rate non pagate dei precedenti piani di rientro e nuove fatture inevase. Alla fine dell’anno, la cifra ha toccato 1,2 milioni di euro, provocando la reazione drastica di Ecogena: dal 5 agosto, è stata sospesa la fornitura di acqua calda e climatizzazione. Questa misura ha colpito duramente i residenti, tra cui noti personaggi come Totti, Paltrinieri e Pausini. Nonostante le promesse di regolarizzare la situazione, la decisione di pignorare i conti del condominio è arrivata inevitabilmente.

    Il futuro incerto per i residenti vip

    La situazione ha messo in luce le problematiche di gestione all’interno di un edificio di lusso come l’Eurosky Tower, facendo emergere interrogativi sulla trasparenza e sull’amministrazione condominiale. Il grattacielo, simbolo di esclusività e comfort, si trova ora a fronteggiare una realtà ben diversa, fatta di debiti, disagi e contenziosi legali. I vip coinvolti, che probabilmente non si aspettavano di trovarsi senza acqua calda e aria condizionata, attendono sviluppi sul futuro dell’edificio e sulle azioni che seguiranno alla decisione del giudice di pignorare i conti.

    Un passato costellato di polemiche

    Non è la prima volta che Eurosky Tower balza agli onori della cronaca per questioni di gestione finanziaria. La scelta del grattacielo come residenza di celebrità è stata, nel tempo, messa in discussione da più parti, dato che l’edificio si trova in una zona di Roma soggetta a traffico intenso e servizi urbani spesso carenti. Ora, con la disputa legale in corso e la sospensione dei servizi essenziali, i riflettori si accendono di nuovo su questo simbolo dell’architettura contemporanea romana, mettendo a nudo non solo i suoi pregi, ma anche i suoi difetti.

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      Gossip

      Lory Del Santo e la filosofia da sponda del fiume: tra introspezione social e metafore esistenziali, il nuovo pensiero profondo

      «Stare seduti e aspettare che passi qualcosa di interessante… oppure andare a cercare… io sono sulla sponda del fiume e devo prendere la decisione». Con queste parole Lory Del Santo si lancia in una riflessione spiritual-motivazionale che accende curiosità, ironia e qualche meme. La diva sceglie il pensiero filosofico, il pubblico sceglie l’interpretazione.

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        Nella selva di contenuti social quotidiani, Lory Del Santo ha optato per una deviazione esistenziale. «Stare seduti e aspettare che passi qualcosa di interessante… oppure andare a cercare… io sono sulla sponda del fiume e devo prendere la decisione». Non è una citazione orientale, non è un verso ritrovato: è la sua personale meditazione, condivisa con il tono di chi si affaccia sul mistero dell’esistenza. E nel meraviglioso mondo dei social, il risultato è stato immediato: applausi, perplessità e qualche sorriso trattenuto. Perché in fondo, Lory resta un personaggio capace di sorprenderti quando pensi di aver capito la sua traiettoria.

        Tra zen pop e auto-psicologia
        C’è chi l’ha letta come una chiamata all’azione (“alza-ti-e-vai”), chi come un invito alla contemplazione (“la vita scorre, sii acqua, amico mio”), e chi ha apprezzato lo stile “zen pop” di chi guarda l’orizzonte e parla di fiumi interiori. Del Santo, in questa versione guru post-televisiva, sceglie l’immagine della sponda: né qui né là, sospesa tra passività e coraggio. Un piccolo monologo esistenziale che, volendo, ha pure un suo fascino cinematografico. In alternativa, si può anche leggerlo così: è il ritorno della filosofia casalinga che tutti, almeno una volta, abbiamo pronunciato davanti a un caffè e a un lunedì stanco.

        Il pubblico? Tra cuori e ironia
        Il bello di Lory è che prende la scena senza paura di prendersi sul serio. Il pubblico, come sempre, risponde a modo suo: c’è chi applaude la profondità, chi ne apprezza l’ingenuità poetica e chi esporta la frase in modalità meme motivazionale. Ma è questo il gioco: Lory Del Santo attraversa epoche televisive, stili e piattaforme con un tratto comune — essere sé stessa, al di là di registri e contesti. Un po’ diva, un po’ narratrice interiore, un po’ personaggio consapevole del proprio mito.

        Sul fiume, per ora, resta seduta. Ma intanto ha già fatto muovere le acque della conversazione. E forse, per lei, era quello il punto.

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          Reali

          Meghan Markle, da duchessa a “dea dell’home décor”: con As Ever lancia due candele (a 64 dollari) e racconta l’amore

          Meghan Markle svela i primi prodotti della sua linea As Ever: due candele dalla poetica domestica che celebrano matrimonio e compleanno attraverso numeri simbolici. L’effetto? Tra casa profumata e storytelling sentimentale, la duchessa guarda al mercato luxury — e ai fan disposti a spendere 64 dollari per un ricordo aromatizzato.

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            Lontana dai corridoi reali ma non dalle luci dei riflettori, Meghan Markle torna a far parlare di sé. Questa volta non per documentari esplosivi o accuse velate, ma per due candele profumate. Sì, proprio così. Con il marchio As Ever, la duchessa del Sussex inaugura la sua nuova vita imprenditoriale partendo dall’oggetto-simbolo della casa perfetta: la candela aromatica. Due modelli, due narrazioni intime, molto pathos e una promessa di “esperienza olfattiva emozionale”. Il tutto racchiuso in una confezione curata e in un prezzo che non passa inosservato: 64 dollari. Per alcuni, poesia domestica; per altri, una rentrée da casalinga disperata versione Montecito.

            Numeri, ricordi e messaggi velati
            Il concept è semplice: ogni candela porta un numero e un significato affettivo. La Signature Candle No. 519 richiama il 19 maggio, la data del matrimonio reale con Harry, descritta come simbolo di “amore a prima vista”. La No. 084 richiama invece il 4 agosto, giorno del compleanno di Meghan, e celebra “rinascita e gioia personale”. Insomma, la fiamma della memoria. Niente arditi esperimenti olfattivi, niente botanica segreta: qui il focus è puro storytelling. E se il mercato del profumo di lusso vive di narrazioni, Meghan sceglie l’autobiografia aromatizzata. C’è chi lo chiama branding emotivo, chi operazione nostalgia profumata.

            Tra business e realtà (post-royal)
            Nel panorama delle celebrity-preneurs, Meghan sceglie la via slow, morbida, familiare. Non creme miracolose, non lezioni di stile, ma candele. Scelta rassicurante, quasi domestica, in evidente contrasto con i clamori degli ultimi anni. Eppure, la semplicità del prodotto non annulla la strategia: la duchessa punta al pubblico che sogna lifestyle californiano, ritualità del benessere e piccoli lussi quotidiani. Un percorso che potrebbe continuare tra tè, porcellane, tessuti e atmosfere da cottage chic.

            Per ora, tutto parte da due candele e da un messaggio molto chiaro: rinascere è possibile, anche con un fiammifero e un profumo di casa nuova. Resta solo da capire se il pubblico rimarrà incantato… o se la fiammella rischia di spegnersi alla prima corrente d’aria social.

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              Gossip

              Katy Perry e Justin Trudeau, coppia (quasi) ufficiale: tra luci rosse e champagne al Crazy Horse

              Katy Perry ha scelto il Crazy Horse di Parigi per festeggiare i 41 anni. Accanto a lei, Justin Trudeau, elegante e rilassato, con cui sembra ormai formare una coppia vera. Un’uscita pubblica che conferma un legame già chiacchierato, vissuto lontano dai flash ma non più negato.

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              Katy Perry e Justin Trudeau

                Quando si dice “fare outing di coppia” nel modo più spettacolare possibile. Katy Perry e Justin Trudeau hanno scelto il Crazy Horse, il più celebre locale di strip-tease parigino, per celebrare i 41 anni della popstar. Tavolo discreto, brindisi riservato e un’atmosfera volutamente ironica: la cantante, in un abito rosso lungo e castigato (per i suoi standard), e l’ex premier canadese, in completo scuro impeccabile, si sono goduti lo spettacolo tra sguardi complici e sorrisi trattenuti. Pochi avventori li hanno riconosciuti, ma la notizia si è diffusa in un lampo: a Parigi, nulla resta segreto troppo a lungo.

                Dalla politica al pop, un legame inatteso
                La voce di un legame tra i due circolava da mesi, ma nessuno aveva ancora assistito a una loro uscita pubblica. Eppure, visti insieme, sembrano perfettamente a loro agio. Lei, reduce dal successo di Play, il residency show di Las Vegas; lui, da poco fuori dalla politica attiva dopo anni alla guida del Canada. Il contesto scelto – un locale che ha fatto della sensualità un’arte e della discrezione un marchio – non è casuale: il Crazy Horse è simbolo di libertà e gioco, di ironia e di eleganza parigina. Un luogo dove perfino un ex capo di governo può concedersi un sorriso fuori protocollo.

                Dalla scena alla coppia, con leggerezza
                Secondo chi era presente, i due si sono comportati come una coppia affiatata ma senza ostentazioni. Nessun bacio rubato, nessuna posa costruita: solo due persone che condividono una serata speciale. Un modo raffinato per dire “sì, ci siamo”, lontano dai set fotografici e dai red carpet. E chissà che Parigi, città dell’amore e delle trasgressioni eleganti, non diventi il punto di partenza di una nuova storia che unisce la pop culture e la diplomazia dismessa.

                Dopo la serata, le luci del Crazy Horse si sono spente, ma la curiosità resta accesa. E se qualcuno ironizza sul contrasto tra popstar e politico, altri già scommettono che questa coppia così improbabile possa diventare la più chiacchierata — e irresistibile — dell’anno.

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