Gossip
Quando il gossip ruba la scena (e gli sponsor): Signorini vs De Lellis
Alfonso Signorini e Giulia De Lellis tornano a scontrarsi: questa volta, al centro della polemica ci sono le foto della presunta gravidanza dell’influencer, pubblicate dal settimanale Chi prima dell’annuncio ufficiale. Una querelle che riaccende vecchie tensioni tra i due protagonisti del mondo dello spettacolo italiano.
Recentemente, il popolare settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, ha pubblicato delle foto che mostrerebbero Giulia De Lellis con un evidente “pancino”, suggerendo una possibile gravidanza. L’influencer ha espresso il suo disappunto, sottolineando come certe notizie dovrebbero essere comunicate direttamente dai protagonisti e non tramite intermediari .
Signorini ha risposto affermando che le foto sono state scattate in pubblico e che, per una persona che ha costruito la sua carriera sui social, appellarsi alla privacy risulta contraddittorio. Ha inoltre insinuato che la vera frustrazione di De Lellis deriverebbe dalla perdita di potenziali guadagni legati all’annuncio esclusivo della gravidanza .
Un passato di scontri: le vecchie tensioni
Non è la prima volta che Alfonso Signorini e Giulia De Lellis si trovano su fronti opposti. Durante la partecipazione di De Lellis al Grande Fratello Vip nel 2017, i due ebbero un acceso confronto in diretta televisiva. Signorini criticò alcune affermazioni dell’influencer, definendole ignoranti e offensive, soprattutto in riferimento a dichiarazioni percepite come omofobe Questo scontro televisivo è rimasto impresso nella memoria del pubblico, segnando l’inizio di una relazione tesa tra i due, caratterizzata da frecciatine e polemiche a distanza.
Il ruolo dei social e la gestione dell’immagine pubblica
Nel mondo attuale, dove i social media giocano un ruolo cruciale nella costruzione dell’immagine pubblica, la gestione delle notizie personali diventa fondamentale. Per influencer come Giulia De Lellis, l’annuncio di una gravidanza non è solo una questione privata, ma anche un’opportunità professionale, spesso legata a collaborazioni e sponsorizzazioni.
La pubblicazione anticipata di notizie personali da parte dei media tradizionali può interferire con queste strategie, generando tensioni tra personaggi pubblici e giornalisti. In questo contesto, la polemica tra Signorini e De Lellis evidenzia le sfide legate alla privacy e alla gestione dell’informazione nell’era digitale.
Dinamiche assai complesse
La recente polemica tra Alfonso Signorini e Giulia De Lellis rappresenta un esempio emblematico delle dinamiche complesse tra media tradizionali e nuovi protagonisti del panorama mediatico. Mentre i giornalisti rivendicano il diritto di informare, gli influencer cercano di controllare la narrazione delle proprie vite, soprattutto quando queste diventano parte integrante della loro attività professionale.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Gossip
Gilles Rocca rompe i tabù a Ciao Maschio: «Se mi piacesse un uomo, direi sì. È naturale seguire le proprie pulsioni»
Ospite di Ciao Maschio, Gilles Rocca sorprende con un discorso limpido sulla possibilità di provare attrazione per un uomo: «Accetterei le sue avance, non avrei problemi». Un ragionamento che sposta il dibattito oltre le etichette e rivendica la libertà di seguire ciò che si sente davvero.
Gilles Rocca non è nuovo alle uscite dirette, ma stavolta a Ciao Maschio ha fatto molto più che rispondere a una domanda: ha scardinato un paio di tabù che in tv resistono ancora un po’ troppo. Da Nunzia De Girolamo, infatti, l’attore ha affrontato senza esitazioni il tema dell’attrazione e della possibilità – teorica, pratica, emotiva – di dire sì anche a un uomo.
«Se mi piacesse un uomo, sì: direi assolutamente sì»
La frase è arrivata chiara, quasi disarmante nella sua semplicità. «Se io dovessi avere un’attrazione verso un uomo, non ci sarebbero problemi», ha detto Rocca. «Se mi concederei a un uomo? Beh, se mi piacesse sì, assolutamente, accetterei le sue avance. Non avrei problemi». Nessun imbarazzo, nessuna schermaglia retorica. Solo l’idea, molto lineare, che il desiderio non abbia padroni e non conosca confini prestabiliti.
«Non è apertura: è naturalezza»
Rocca ha voluto chiarire subito il punto: non sta facendo professioni di modernità forzata o di fluidità di tendenza. «Mi piacciono le donne», ha ribadito. «Però sono assolutamente aperto. Anzi, in realtà non trovo neanche che sia una questione di apertura, ma una cosa naturale. Rispettare quello che è la tua pulsione, quello che ti piace, ciò che senti». Un ragionamento che mette all’angolo le categorie e rimette al centro ciò che spesso ci si dimentica di nominare: il corpo, le emozioni, la sincerità verso sé stessi.
Un discorso che spiazza… in meglio
Non tanto per il contenuto, quanto per il tono. Rocca non ha cercato l’effetto shock. Ha detto una cosa semplice, ma rivoluzionaria proprio perché priva di dramma: se un giorno accadesse, non ci sarebbe nulla da giustificare. Un approccio che ha fatto scattare reazioni immediate sui social, tra chi applaude alla franchezza e chi sottolinea come il suo discorso possa parlare a una generazione che fatica ancora a sentirsi legittimata nel vivere ciò che prova.
Un maschile che cambia
Il punto, forse, è proprio questo: vedere un uomo percepito come “maschile tradizionale” – fisico, presenza scenica, carisma – dire una cosa così, con quel tono, sposta un equilibrio. Mostra un’altra idea di virilità, meno rigida e più abitata. E, nel suo piccolo, contribuisce a far respirare un dibattito che ha ancora parecchia strada da fare.
Reali
Kate Middleton torna in pubblico e incanta: il tailleur grigio e la missione per l’infanzia conquistano Londra
Kate Middleton ha partecipato a un incontro del Business Taskforce for Early Childhood, incontrando leader d’azienda per promuovere politiche concrete a sostegno dei genitori e dei bambini sotto i cinque anni. Un ritorno in scena impeccabile, tra stile sobrio e attenzione ai temi sociali.
Kate Middleton è tornata a occupare la scena pubblica con la naturalezza di sempre. Niente effetti speciali, nessuna forzatura: solo un tailleur grigio chiaro perfettamente tagliato e una camicia con ruches che riportano al suo stile classico e rassicurante. La principessa di Galles ha partecipato a un nuovo incontro del Business Taskforce for Early Childhood, il gruppo di lavoro creato all’interno della sua Royal Foundation per promuovere politiche innovative rivolte ai primissimi anni di vita.
Un look impeccabile, lontano dagli eccessi
Kate ha scelto ancora una volta la via dell’eleganza minimale: linee pulite, colori neutri e un insieme che racconta più del necessario. L’effetto — ça va sans dire — è quello che da anni la consacra icona globale di stile senza mai oltrepassare il limite dell’ostentazione. Anche questa volta, il messaggio è chiaro: sobrietà sì, ma mai anonima.
La missione che le sta più a cuore
L’incontro al Future Workforce Summit aveva un obiettivo preciso: confrontarsi con diversi leader d’azienda per sviluppare iniziative che sostengano i genitori e chi si occupa dei bambini sotto i cinque anni. Un tema che Kate ha trasformato nella battaglia centrale del suo ruolo istituzionale. Secondo la principessa, l’investimento nei primi anni di vita è la chiave per una società più solida, equilibrata e produttiva.
Il dialogo con le imprese
Kate ha ascoltato, preso appunti, fatto domande. Il suo approccio, come sempre, oscillava tra pragmatismo e sensibilità. La Royal Foundation sta lavorando per creare un fronte comune tra istituzioni, aziende e terzo settore, con l’obiettivo di rendere più accessibili i servizi che supportano le famiglie e facilitare politiche aziendali che tengano conto delle reali necessità dei genitori lavoratori.
Un ritorno che non passa inosservato
Ogni sua apparizione pubblica è inevitabilmente oggetto di analisi e — spesso — di speculazioni. Ma stavolta il focus è rimasto dove Kate voleva: sulla causa. La principessa ha mostrato un equilibrio perfetto tra impegno e immagine, tra ruolo istituzionale e presenza umana. E soprattutto ha ribadito, ancora una volta, che il suo lavoro sull’infanzia non è una semplice campagna, ma una missione di lungo periodo.
Gossip
Luis Sal vs Fedez, il manager entra a gamba tesa: “Fai schifo a tutti”. Lo scontro sul podcast diventa una guerra totale
Dopo il video in cui Fedez racconta la denuncia per il presunto plagio di “Pulp Podcast”, arriva la risposta durissima del manager di Luis Sal, che accusa il rapper di pressioni, richieste di soldi e “piagnistei da 16enne”. Il clima è ormai incandescente.
Lo scontro tra Luis Sal e Fedez non accenna a placarsi. Anzi, sale di livello. Dopo il video del rapper in cui rivelava che l’ex amico lo ha denunciato per plagio sostenendo che “Pulp Podcast” sia troppo simile a “Muschio Selvaggio”, a rincarare la dose è stato Riccardo Vignola, manager di Luis. E lo ha fatto con una serie di messaggi su Instagram che hanno incendiato il dibattito.
“Ci fai schifo, a tutti quelli che ti hanno incrociato”
Vignola non ha usato mezzi termini: “Siamo stati perennemente zitti perché ci fai schifo, come fai schifo a tutti quelli che per sbaglio hanno incrociato la tua strada. E perché facciamo altro e non abbiamo voglia di stare dietro ai tuoi pianti e alle tue paturnie da 16enne”.
Il manager accusa Fedez di aver trascinato tutti “in tribunale”, di aver chiesto “soldi, percentuali, soldi degli sponsor”, e di aver reso la vita lavorativa degli altri “un inferno”.
Nel suo attacco più violento scrive: “Lo tiri fuori ora perché non sai più chi dissare, neanche il tuo cane ti dà retta. Continua a buttare m***a addosso, ma occhio agli schizzi”. Un affondo diretto che sintetizza perfettamente il livello di tensione raggiunto.
La versione di Fedez: “Luis vuole soldi da un progetto che non è suo”
Tutto nasce dal video pubblicato da Fedez, in cui accusa l’ex socio di voler ottenere parte degli incassi del nuovo podcast “Pulp”, pur non avendo alcun ruolo nel progetto: “È folle che chieda denari per un contenuto che non ha mai toccato”.
Poi l’affondo personale: “Luis, fai pace con il rapporto che hai col denaro. Sei solito fare cause per racimolare soldi”.
Luis Sal ribatte: “Pulp ha risposto alla loro stessa causa”
Lo youtuber, in una live, ha fornito la sua versione. Sostiene che Fedez e il suo team abbiano usato solo alcuni punti della causa, confezionandoli per far presa sui social: “Sanno che la gente non approfondisce”.
Poi la stoccata su Muschio Selvaggio: “Me lo sono ripreso io, con sentenza di un giudice. Mi aveva offerto una cifra a cui ho detto no”.
Uno scontro personale prima ancora che legale
Il linguaggio, i toni, gli insulti: tutto racconta una guerra tra ex amici incapaci di fermarsi. Una frattura ormai totale, che si nutre di accuse incrociate, video, storie, live e una narrativa costruita per polarizzare il pubblico.
Entrambi hanno una fanbase solida, entrambi alimentano un’eco che amplifica lo scontro. E mentre le carte legali fanno il loro corso, il tifo social continua a giocare la sua parte, trasformando ogni dichiarazione in benzina sul fuoco.
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