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Gossip

Raffaella Carrà e Juan Carlos: rivelazioni bollenti su un amore segreto tra la regina della TV e il re di Spagna

A cinquant’anni dal presunto flirt tra la Carrà e il re di Spagna, la giornalista Pilar Eyre rilancia: tra balli sensuali e canzoni allusive, il legame tra la regina della TV e il sovrano spagnolo sarebbe andato oltre le apparenze. Dalle cravatte gialle ai luoghi segreti, Eyre ricostruisce un rapporto fatto di incontri privati e messaggi in codice.

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    La Raffa nazionale e il re Juan Carlos, una love story mai confermata che sembra uscita da un romanzo. A rispolverare il gossip è Pilar Eyre, giornalista esperta della casa reale spagnola, che, tra una rivelazione e l’altra, sgancia una vera bomba sulla vita privata della regina della TV italiana: negli anni ’70, Raffaella Carrà sarebbe stata l’amante di Juan Carlos.

    Tutto comincia quando un ex colonnello dell’intelligence spagnola, Amadeo Martínez Inglés, rivela che il re emerito, famoso per la sua “galanteria”, sarebbe stato ripreso in una quantità impressionante di video compromettenti. E, come a confermare la fama del sovrano, Eyre rivela un vecchio gossip mai passato di moda: tra le tante amanti del re, ci sarebbe stata anche Raffaella Carrà. Il dettaglio rivelatore? Una cravatta gialla Hermès, indossata dal re durante un discorso pubblico, che Raffaella avrebbe confidato a un’amica di avergli regalato. Un dettaglio intimo che la Carrà commenta in modo leggero, ma che alla giornalista spagnola basta per tirare il filo di un’avventura appassionata.

    Incontri segreti e fughe romantiche
    Secondo Eyre, gli incontri tra Juan Carlos e Raffaella avvenivano in un appartamento vicino a un ristorante italiano a Madrid, dove la coppia si ritrovava lontano da occhi indiscreti. A quei tempi, la Carrà stava conquistando la Spagna con i suoi successi musicali e un’immagine seducente, ma mai volgare, fatta di brani come Fiesta e A far l’amore comincia tu. Juan Carlos, già sposato con Sofia di Grecia e tutt’altro che fedele, aveva appena ereditato il trono dal dittatore Francisco Franco, e Raffaella divenne una presenza fissa a Madrid e in TV.

    Ma il 1975 non è solo l’anno della fama: è anche quello dei primi scricchiolii nella relazione con Gianni Boncompagni. “La mia vita era un continuo viaggio tra la Spagna e il Sudamerica, e il nostro rapporto ne risentiva”, raccontò la Carrà anni dopo. A quanto pare, la showgirl trovò un degno confidente nel giovane re, che all’epoca viveva una vita di libertà e incontri galanti, sfidando i rigidi costumi della monarchia spagnola. Così, mentre Boncompagni restava a casa a Roma, Raffaella avrebbe ceduto alle lusinghe di Juan Carlos, trovando tra canzoni e apparizioni televisive il tempo per una passione tenuta ben lontana dai riflettori.

    Una love story tra simboli e omaggi regali
    Per confermare ulteriormente il legame, Eyre descrive l’abitudine del re di indossare oggetti ricevuti dalle sue amanti, come il famoso Rolex d’oro donato da un’altra amante nota, la soubrette Bárbara Rey. Il re non dimenticò Raffaella neanche anni dopo: negli anni ’80, Juan Carlos assegnò alla Carrà l’onorificenza del Lazo, in riconoscimento del contributo dato alla diffusione della cultura spagnola all’estero. Una cerimonia ufficiale immortalò lo scambio di sorrisi e una stretta di mano che, ora sappiamo, nascondeva molto di più.

    Dal passato alla leggenda
    Mentre Juan Carlos continuava a intrecciare relazioni, inclusa quella con Corinna Larsen – il cui famoso safari in Botswana fu uno scandalo memorabile – Raffaella portava avanti una carriera incredibile, con tanto di ritorno trionfale in Spagna negli anni ’90. Con il programma ¡Hola Raffaella!, la Carrà si consacrò definitivamente nel cuore degli spagnoli. Ma ora, alla luce delle nuove rivelazioni, quel legame con la Spagna assume un sapore diverso, quasi malinconico, come se dietro ogni “Pedro” e “Fiesta” si celasse il ricordo di un flirt regale.

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      Gossip

      Belli e la Duran tornano in tv per raccontare i segreti di una relazione fuori dagli schemi (ma molto raccontata)

      “L’unica regola è essere liberi di essere sé stessi”, dichiara lui. “Io ero già così”, risponde lei. E intanto il sogno di un figlio resta in stand-by. Tra set, talk e confessioni bollenti, Alex e Delia dimostrano che anche l’amore può essere un reality permanente.

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        Sono belli, abbronzati, sempre abbracciati e quasi sempre in diretta. Alex Belli e Delia Duran, la coppia più discussa del piccolo schermo, sono tornati a raccontarsi in tv. Stavolta lo hanno fatto nel salotto di Storie al bivio show, il programma di Monica Setta, dove hanno confermato quello che ormai è chiaro a tutti: sono una coppia aperta. Ma con classe, s’intende.

        Altro che gelosie e crisi esistenziali: la regola d’oro, spiegano, è una sola. “Lasciare l’altro libero di essere sé stesso – dichiara Alex con l’aria di chi ha appena scritto un trattato su Nietzsche – e questa cosa annulla tutto il resto”. In pratica: fate quello che volete, basta che restiate voi stessi. E possibilmente fotogenici.

        A smontare l’idea che la proposta sia partita da lui, come sospettava maliziosa la conduttrice, è stata Delia. “No, io ero già così – ha risposto con un sorriso complice – io amo raccontare tutto”. E così, con la spontaneità di chi ha fatto dell’esposizione mediatica uno stile di vita, Delia rilancia: “È questo che ci ha uniti”. Libertà, sincerità, e probabilmente anche un buon ufficio stampa.

        Ma tra un talk show e una dichiarazione piccante, non si dimentica il desiderio – più volte espresso – di avere un figlio. “Abbiamo provato di tutto”, avevano detto tempo fa. Ma per ora niente cicogna, anche se il nido d’amore (con vista su Cinecittà) è pronto da tempo.

        Il loro amore si alimenta a colpi di provocazioni, ospitate e dichiarazioni che tengono sempre acceso il riflettore. E se qualcuno ha qualcosa da ridire, pazienza: Alex e Delia sono troppo occupati a vivere, amarsi e raccontarsi. In libertà. E rigorosamente in prima serata.

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          Gassmann snobba Tony Effe e poi ci ripensa: “Come siamo arrivati a questo?” Ma intanto Tony riempie il Circo Massimo

          Alessandro Gassmann ironizza sul look di Tony Effe, ma il web non ci sta: “E la libertà dove la metti?” – Dopo la pioggia di commenti, l’attore riflette pubblicamente: “Prometto che prima di parlare, penserò meglio. Più di quanto abbia fatto finora”

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            “Mi spiegate come si è arrivati a questo?”. Alessandro Gassmann non ha bisogno di aggiungere altro per scatenare la polemica. Il bersaglio, più o meno esplicito, è Tony Effe, il rapper romano dal look discutibile e dal curriculum costellato di polemiche: inviti revocati, gioielli da capogiro, concerti faticosi da riempire. Eppure, anche questa volta, è riuscito a far parlare di sé.

            Gassmann ha postato su Threads una foto dell’artista accompagnata da una domanda retorica, tanto sprezzante quanto virale. Il riferimento è al look sopra le righe del rapper, quello stesso stile che gli è valso accuse e critiche ma anche una fetta di popolarità. La stessa che ora lo porterà al Circo Massimo per un concerto che, a fatica, ma sta prendendo forma.

            Sotto al post dell’attore, inevitabile il fuoco incrociato: “E non eri tu quello progressista?”, “Difendi tutte le libertà, ma non quella di vestirsi da trapper?”, “Sembri tuo padre quando prendeva in giro i giovani di allora”. Gassmann, colpito (forse) dalla portata virale del post, ha fatto marcia indietro. O quasi. Qualche giorno dopo, un nuovo messaggio: “Scrivo qualcosa su questo social e, con gioia, scopro che è stato più letto di un articolo del giornale più letto del Paese. Questo mi fa riflettere sulla responsabilità che un personaggio pubblico come me deve sempre ricordare di avere. Prometto che rifletterò tanto prima di esprimermi, più di quanto abbia fatto fino ad oggi”.

            Un’ammissione d’errore? Un messaggio in bottiglia? Non è dato sapere. Intanto, mentre Gassmann cita il cambiamento climatico, il Pride in Ungheria e la memoria del padre Vittorio, Tony Effe si gode il suo momento. Discutibile? Forse. Ma con un seguito che, a dispetto delle critiche, riempie piazze e fa girare i social. E questo, nel 2025, è più che sufficiente per bucare lo schermo. Anche senza il consenso di Alessandro.

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              Gabriel Garko finisce in clinica durante le riprese: “Non mollo, tornerò più forte di prima”

              Durante le riprese della serie diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, l’attore si fa male e finisce in clinica. Accanto a lui, premurosa e sorridente, l’amica e collega Anna Safroncik. Ma Garko rassicura tutti: “Torno presto sul set”

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                Gabriel Garko è uno che non si arrende. Anche con le stampelle in mano e la sedia a rotelle sotto al sedere, riesce a mostrarsi grintoso, determinato e pure un po’ autoironico. L’infortunio, arrivato durante le riprese della nuova fiction Colpa dei sensi, non è bastato a metterlo fuori gioco. Anzi. L’attore ha voluto rassicurare tutti con un post su Instagram in perfetto stile calciatore infortunato: “Nonostante tutto, non mollo. Tornerò più forte di prima”.

                L’incidente è avvenuto a Roma, durante le riprese della serie firmata da Simona Izzo e Ricky Tognazzi per Canale5, prodotta da Compagnia Leone Cinematografica. Garko è stato immediatamente trasportato alla clinica Villa Mafalda, dove ha ricevuto le cure necessarie. Al suo fianco, in tutte le fasi del ricovero, c’era l’amica e collega Anna Safroncik, coprotagonista della fiction, immortalata in uno scatto mentre lo accudisce con premura.

                Nel video pubblicato sui social, Garko si mostra prima su una barella, poi in sedia a rotelle. Niente lacrime, ma tanta voglia di ripartire: “Un grazie speciale al professor Dario Perugia e a tutto lo staff della clinica”, scrive, “alla produzione, a Mediaset e ai registi per il supporto costante”.

                L’attore, 52 anni, interpreta Davide, un uomo tormentato che torna ad Ancona per scoprire la verità sulla morte della madre e cercare di scagionare il padre, arrestato con l’accusa di omicidio. Un ruolo intenso, che Garko ha abbracciato con entusiasmo e che – assicura – non intende lasciare a metà.

                Non è ancora chiaro quanto tempo dovrà restare lontano dal set, ma una cosa è certa: non sarà una distorsione, una botta o una contusione a fermarlo. Anche perché, come lui stesso ha scritto con ironia, “è sempre colpa dei sensi”… e mai della sfortuna.

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