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Gossip

Raz Degan, Sperti e la Barale: triangolazioni d’un tempo, riesumate a Belve

Quando si dice “resuscitare un triangolo amoroso d’epoca”. Nel 2025, Raz Degan riesce dove nemmeno i migliori reality avevano osato: far tornare di moda il gossip sentimentale anni ’90 con una sola intervista a Belve. E chi tira in ballo? Nientemeno che Paola Barale e Gianni Sperti, ex coppia (maritata) da rivista patinata e oggi protagonista di una rinnovata saga romantico-intrigante dai contorni decisamente sfocati.

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    Ospite del salotto scomodo di Francesca Fagnani, l’ex modello viene pungolato con maestria sulla sua relazione storica con Paola. Alla domanda sulle corna, l’ex modello dai capelli da guru e la voce da yoghi meditabondo prima ondeggia, poi si scrolla di dosso la diplomazia e tira fuori l’asso: “Ma scusa, era sposata prima di conoscermi, no?”. Colpo di scena, stoccata a Gianni Sperti, e caos sui social. Il “più o meno” temporale tra divorzio e innamoramento diventa improvvisamente materia da tribunale delle emozioni.

    Il contrattacco di Paola

    E Paola? Perfetta come solo chi ha un’ottima estetista e un’ironia inossidabile sa essere, non dice niente, ma posta tutto. Su Instagram campeggia una sua intervista su Novella 2000 con una frase a caratteri cubitali: “Amare due uomini? Mai accontentarsi”. Touché.

    Il grande classico: “Nessuno è perfetto”

    Nel tentativo di scansare la mina appena lanciata, Raz sfodera la frase universale da confessionale di Temptation Island: “Nessuno è perfetto”. Tradotto: “Non mi ricordo com’è andata, ma facciamo che la colpa è di tutti un po’”. Un modo elegante per uscire da scena lasciando polvere, sospetti e un profumo di incenso e malizia.

    Il triangolo che non fu… o fu male

    Riassumendo: Paola e Gianni si sposano nel 1998, si lasciano nei primi anni 2000. Paola e Raz iniziano nel 2002. Ma secondo l’intervista, la scintilla con Degan potrebbe essersi accesa prima del definitivo naufragio del matrimonio. Un classico caso di “non si sa quando è finita una cosa e iniziata l’altra”, come quando cambi serie su Netflix ma tecnicamente non hai ancora chiuso l’episodio precedente. Alla fine, tra post su Instagram, frecciatine col sorriso e interviste strategiche, il vero spettacolo lo danno fuori dai palcoscenici. Raz filosofeggia, Paola punge, Gianni tace. Ma tutti, nel loro modo, dimostrano che il passato sentimentale non muore mai, al massimo si prende una pausa e poi torna in prima serata.

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      Gossip

      Un messaggio dall’aldilà di Matthew Perry: paranormale o… para-nostalgia?

      Maggie Wheeler, la celebre Janice di Friends, racconta di aver ricevuto un segnale ultraterreno da Matthew Perry dopo la sua tragica scomparsa. Coincidenze o un vero contatto dall’aldilà?

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        Quando si parla di Friends, basta un nome per evocare una valanga di ricordi. E se quel nome è Chandler Bing, il sarcasmo e le battute taglienti non sono mai troppo lontani. Ma stavolta, Matthew Perry fa parlare di sé in un contesto completamente diverso: quello del soprannaturale. L’ex collega e amica Maggie Wheeler, meglio nota come la mitica Janice, ha condiviso un racconto che ha lasciato molti fan a bocca aperta. Ospite del podcast Still Here Hollywood with Steve Kmetko, l’attrice ha confessato di aver vissuto un momento mistico dopo la morte di Perry: «Era un messaggio di Matthew Perry dall’oltretomba».

        Due falchi e un pensiero: il segnale “divino”

        La scena sembra tratta da un film indie: Maggie era da sola nella piscina di un vicino, immersa nei ricordi e nel dolore per la perdita di Perry e del fratello, morto per overdose. In quel momento carico di emozione, due falchi hanno sorvolato la sua testa. Uno ha volteggiato e poi è tornato a “prendere” l’altro, volando a pochi metri da lei. Un caso? Forse. Ma per chi crede nei segnali dall’aldilà, quel volo improvviso è stato tutto fuorché casuale. «È stato un momento bellissimo, per chi crede in questo genere di cose», ha detto commossa l’attrice.

        Matthew e la battaglia contro i suoi demoni

        Perry non era solo il Chandler che ci ha fatto ridere per dieci stagioni, ma anche un uomo che ha lottato duramente contro le dipendenze. Dopo anni di alti e bassi, sembrava aver trovato un nuovo equilibrio, motivo per cui la sua morte ha lasciato tutti ancora più sconvolti. «Sembrava che avesse superato la fase critica. C’è la sensazione che manchi il terreno sotto i piedi», ha aggiunto Wheeler con tristezza.

        Oh my ghost…

        Il racconto di Maggie ha diviso il pubblico: c’è chi ha trovato conforto in queste parole e chi ha liquidato tutto come una coincidenza poetica. In entrambi i casi, il pensiero è lo stesso: Matthew Perry ci manca, eccome se ci manca. E se davvero un saluto può arrivare sotto forma di falco, non possiamo fare altro che sorridere all’idea che, anche dall’aldilà, Chandler abbia trovato il modo di dire “Could I be more missed?”. In un mondo che corre veloce, storie come questa ci ricordano quanto siano forti i legami, anche oltre la vita. Che ci si creda o meno, il ricordo di Matthew Perry resta vivido, sincero e… un po’ magico.

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          Velina in love… e in costume: Melissa Satta e la nuova vita da pantofolaia di lusso

          Melissa Satta e Carlo Gussalli Beretta si godono una fuga romantica a Miami tra onde atlantiche, coccole pubbliche e la benedizione dell’onnipotente suocera. Una vacanza che profuma di famiglia allargata, serenità ritrovata e… lusso sfrenato. Dalle spiagge americane ai divani italiani, ecco come una ex Velina ha trovato la sua dimensione di “pantofolaia glamour”, dopo l’addio a Berrettini.

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            Non è un film, ma poco ci manca. Melissa Satta, ex regina di Striscia la Notizia, è sbarcata a Miami insieme a Carlo Gussalli Beretta, rampollo di una delle famiglie più blasonate (e blindate) d’Italia. Tra bagni nelle onde e selfie rilassati, la showgirl ha sfoggiato tatuaggi vistosi e un sorriso altrettanto permanente. Ad accoglierli, il resort The Setai, solitamente frequentato da celebrità internazionali e da chi non conosce il significato della parola “low profile”.

            Un taglio netto col passato

            Ma non fatevi ingannare dai bikini e dai tramonti tropicali: Melissa è cambiata. L’ha detto lei stessa, con tono pacato, negli studi di Verissimo. Oggi si dichiara serena, felice, stabile. Niente più drammi sentimentali, né veleni social post-rottura: la Satta è diventata una vera e propria “pantofolaia chic”, tra vita casalinga, affetti solidi e Netflix sotto le coperte alle 21:30.

            Dalla storia con Berrettini al nuovo equilibrio

            Archiviata con decisione (e avvocato) la relazione con Matteo Berrettini, spesso bersagliata dagli hater che l’accusavano addirittura di compromettere le performance del tennista, oggi Melissa si gode una relazione molto più distesa. “A me piace la vita di coppia,” ha confessato, “non riesco a stare da sola”. E chi può darle torto, soprattutto quando il partner in questione si chiama Carlo e arriva con pedigree nobiliare e yacht annesso?

            Le effusioni, la spiaggia e… la suocera

            Un dettaglio non trascurabile: Melissa pare aver compiuto un’impresa che poche altre donne possono vantare. Ha conquistato la temutissima suocera, Umberta Gnutti Beretta. Un risultato che, in certe famiglie, vale quanto un matrimonio reale. Effusioni in pubblico, selfie col figlio Maddox, clima disteso: il copione perfetto per una storia d’amore 2.0 che, invece di bruciare sui social, si alimenta tra onde e cene intime.

            Tra Miami e Monza: la nuova (vecchia) normalità

            La loro è una storia che unisce mondi diversi: la tv generalista e l’industria bellica, le spiagge dorate e i tappeti persiani delle ville di famiglia. Eppure, nel mix improbabile, la coppia funziona. Melissa ha ritrovato una stabilità fatta di piccole cose: routine, risate, figli e un uomo “che c’è”. Poco importa se c’è anche un jet privato di mezzo.

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              Il burqa, l’olio e i 2.000 dollari:. Puff Daddy, Cassie e “The Punisher”: la testimonianza choc dello spogliarellista

              Sharay Hayes, detto “The Punisher”, racconta in aula il suo incontro con Puff Daddy e Cassie Ventura: “Mi chiamarono per uno spogliarello, ma trovai solo loro due. Lui era nudo, con il volto coperto. Dopo il sesso con Cassie mi diedero 2.000 dollari in contanti”. L’accusa contro il rapper si allarga.

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                Il clima nel tribunale federale che processa Sean Combs, in arte Puff Daddy, si fa sempre più irrespirabile. Accuse di traffico sessuale, coercizione, uso di droghe, aggressioni. E adesso anche racconti che sembrano usciti da un film soft-hard a metà tra Eyes Wide Shut e il peggior incubo del MeToo. Sul banco dei testimoni, martedì 20 maggio, è salito Sharay Hayes, spogliarellista professionista conosciuto nell’ambiente come “The Punisher”. La sua testimonianza ha lasciato la giuria senza fiato.

                Hayes ha raccontato di essere stato contattato telefonicamente da una donna che si faceva chiamare “Samantha”. “Diceva che era il suo compleanno – ha spiegato – e che suo marito le aveva consigliato di assumere un ballerino per una notte speciale”. Nessuna festa, però. Nessun gruppo di amiche. Solo una camera d’albergo di Manhattan, luci basse e un’atmosfera stranamente silenziosa. “Quando entrai, trovai una donna bellissima – ha dichiarato – poi scoprii che era Cassie Ventura. Con lei c’era un uomo nudo, con il volto coperto da un telo nero, come un burqa”. Nessun dubbio su chi fosse quell’uomo: Sean Combs.

                Secondo il racconto, nella stanza c’erano ciotole d’acqua calda con bottiglie di olio per bambini. “Mi diedero 800 dollari in contanti appena entrai. Non capivo bene cosa volessero”, ha spiegato Hayes, “ma fui spinto ad avere un rapporto sessuale con Cassie mentre quell’uomo, Puff Daddy, osservava in silenzio”.

                Il testimone ha aggiunto che, dopo l’atto, Combs si avvicinò e gli consegnò altri 1.200 dollari, senza proferire parola. “Aveva un’energia stranissima”, ha detto Hayes. “Non parlava, guardava. Era come un rituale. Nessuna violenza, ma un’atmosfera inquietante, piena di dominio e controllo”.

                Quella raccontata da Hayes non sarebbe stata un’eccezione, ma solo una delle tante notti documentate dall’inchiesta. I cosiddetti “freak-offs”, veri e propri festini privati, sono al centro dell’accusa: scenari in cui sesso, droga e abusi si mescolavano sotto il controllo totale di Combs, con Cassie spesso in posizione centrale, ora descritta come complice, ora come vittima.

                La testimonianza è destinata a pesare, anche simbolicamente, perché arriva dopo mesi di silenzi, di patteggiamenti (Cassie aveva ritirato una precedente accusa dopo un accordo milionario) e soprattutto di presunti insabbiamenti. Ma ora la diga sembra cedere.

                Nel frattempo, il fronte mediatico impazza. E mentre i legali del rapper tentano di smontare ogni nuova accusa come “inconsistente e priva di riscontri”, la narrazione prende una piega sempre più esplosiva.

                Come se non bastasse, emergono dettagli su altri ospiti presenti in situazioni simili, e voci insistenti parlano di nuovi testimoni pronti a parlare. Hayes, intanto, ha detto di aver impiegato anni per metabolizzare quell’esperienza: “Mi ero convinto che fosse tutto normale. Ma non lo era. Quella sera mi sentii usato”.

                Sean Combs, ufficialmente, continua a dichiararsi innocente. Ma nel cortile del tribunale, la parola “colpevolezza” inizia a risuonare con una certa insistenza. E stavolta nessun burqa potrà nascondere ciò che è già sotto gli occhi di tutti.

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