Reali
Carlo e Camilla in Vaticano: visita di Stato nell’ottobre 2025 con Papa Leone
Sarà l’unico impegno internazionale d’autunno per Re Carlo e la regina Camilla: due giorni in Vaticano nell’ottobre 2025 per incontrare Papa Leone. Il viaggio segue il ventennale di nozze celebrato con una visita privata a Francesco poco prima della sua scomparsa.

Alla faccia di chi li voleva in crisi, Re Carlo e la regina Camilla confermano la loro immagine di coppia solida anche sul piano istituzionale. Buckingham Palace ha annunciato che nell’ottobre 2025 i sovrani britannici intraprenderanno una visita di Stato di due giorni alla Città del Vaticano, unica missione internazionale prevista per l’autunno.
Il viaggio era inizialmente programmato per aprile, ma fu rinviato a causa delle precarie condizioni di salute di Papa Francesco. In quell’occasione Carlo e Camilla rimasero comunque in Italia per quattro giorni, ricevendo una breve udienza privata con il pontefice nel giorno del loro ventesimo anniversario di matrimonio. Un incontro intimo, destinato a diventare l’ultimo con Francesco, scomparso poco dopo.
Questa volta ad accoglierli sarà Papa Leone, il nuovo pontefice, in quello che si preannuncia come un evento dal forte valore simbolico. L’appuntamento rinsalda infatti il legame storico tra la monarchia britannica e la Santa Sede, sottolineando la continuità istituzionale anche nei momenti di cambiamento.
Il viaggio vaticano si inserisce nel quadro più ampio delineato dal palazzo reale già nel novembre 2024, quando era stato reso noto che Carlo e Camilla avrebbero ripreso un “robusto programma di tour internazionali” a partire dal 2025. Un calendario che, al netto delle inevitabili selezioni, conferma la volontà del re di mostrare presenza e vicinanza nei confronti delle grandi istituzioni mondiali.
Per i coniugi reali sarà anche l’occasione di presentarsi come simbolo di stabilità, dopo mesi segnati da speculazioni sulle condizioni di salute del sovrano e sulle tensioni familiari interne. Tutto lascia pensare che il viaggio a Roma diventerà uno degli appuntamenti diplomatici più seguiti dell’autunno, con due figure, Carlo e Leone, accomunate dall’essere al tempo stesso custodi di tradizione e protagonisti di una nuova fase.
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Reali
“Mai stata più felice”. Meghan Markle tra famiglia, carriera e nuovi progetti
Dopo anni di sfide e controversie, la duchessa di Sussex appare sicura di sé, serena e pronta a costruire un futuro luminoso. E, come ha detto lei stessa, “Mai stata più felice”.

Meghan Markle è tornata sotto i riflettori al Time100 Summit 2025 a New York, dove ha parlato dei suoi nuovi progetti e della sua vita privata con il principe Harry. Sul palco, l’ex attrice di Suits ha condiviso un momento di grande sincerità, dichiarando apertamente: “Non sono mai stata così felice”.
Un periodo di successo, serenità e gratitudine
Meghan ha raccontato di sentirsi grata e appagata, sottolineando il sostegno costante del marito. “Ho un compagno e marito che mi sostiene così tanto e ho dei figli sani e gioiosi”. Le sue parole riecheggiano le recenti dichiarazioni di Harry, che sulla copertina di People ha detto “Sono incredibilmente orgoglioso di mia moglie e di tutto ciò che ha fatto e continua a fare”. Durante il summit, Meghan ha anche condiviso un dolce aneddoto su Archie, il primogenito della coppia, rivelando che il bambino sta per perdere il suo primo dentino da latte.
Ma cosa frulla nella testa di Meghan?
Oltre alla vita familiare, la Markle ha parlato dei suoi nuovi impegni professionali. Dalla serie Netflix “With Love, Meghan”, che ha riscosso grande successo e sarà rinnovata per una seconda stagione, al podcast “Confessions of a Female Founder”. Podcast che ha raggiunto il primo posto nella categoria business su Apple. Tra le sue cartucce anche il marchio di lifestyle “As Ever”, il cui primo lancio ha registrato vendite record, con prodotti esauriti in meno di un’ora. Meghan ha sottolineato quanto sia importante per lei creare con autenticità, spiegando che ogni suo progetto è un’estensione della sua personalità e dei suoi valori.
Un look iper raffinato per la serata del Time100 Summit
Nell’occasione del Time100 Summit, la ducessa ha scelto un tailleur beige firmato Ralph Lauren, composto da un blazer oversize e pantaloni palazzo, abbinati a una camicia bianca e accessori color tabacco. Il suo stile, definito “quiet luxury”, riflette la sua estetica sofisticata e minimalista. Al suo fianco, il principe Harry, elegante in abito blu navy, ha mostrato un atteggiamento discreto, lasciando spazio alla moglie sul palco. La duchessa Markle sembra quindi aver finalmente trovato il perfetto equilibrio tra famiglia, carriera e impegno sociale. Ora con il sostegno di Harry la duchessa di Sussex si prepara a espandere il suo marchio e continuare a ispirare con la sua visione imprenditoriale.
Reali
Crisi a corte: Carlo e Camilla, matrimonio al capolinea. Il re solitario al funerale della duchessa di Kent
Al funerale cattolico della duchessa di Kent, prima cerimonia di questo tipo per un membro della Royal Family, Carlo è apparso complice con Kate Middleton. Assente la regina Camilla, ufficialmente per una sinusite. Ma in Gran Bretagna insistono: “Vivono da separati in casa, il matrimonio è finito”.

Un funerale che si è trasformato in caso politico-dinastico. Nella cattedrale cattolica di Westminster la Royal Family ha reso omaggio alla duchessa di Kent, ma più delle esequie ha fatto discutere l’assenza di Camilla, regina consorte, ufficialmente bloccata da una sinusite. In realtà, secondo indiscrezioni sempre più insistenti nel Regno Unito, la ragione sarebbe un’altra: il matrimonio con Carlo III sarebbe ormai arrivato al capolinea.
Alla cerimonia hanno preso parte i principi di Galles William e Catherine, la principessa Anna, il duca di Edimburgo, il principe Andrea con Sarah Ferguson, la principessa Alexandra e i principi Michael di Kent. Presente anche il duca di Kent, vedovo amatissimo della duchessa. Tutti uniti attorno alla famiglia, mentre l’assenza di Camilla ha reso ancora più evidente un dettaglio che i cronisti hanno sottolineato: l’affiatamento tra Carlo e la nuora Kate Middleton.
Virale, sui social britannici, l’abbraccio del sovrano con la principessa di Galles, letta da molti come una conferma di quanto Carlo veda proprio in William e Catherine il futuro saldo della monarchia. Una vicinanza sottolineata anche dai tabloid, che hanno rimarcato come la regina Camilla fosse l’unica grande assente della giornata.
Il Daily Mail e il Sun parlano apertamente di “separazione di fatto” tra Carlo e Camilla, spiegando che i due vivrebbero ormai da tempo in residenze diverse, senza rendere pubblica la rottura per evitare scosse alla stabilità della Corona. “Marriage over”, titola oggi più di un giornale.
Le voci sulla crisi non sono nuove, ma stavolta coincidono con un passaggio delicatissimo per la monarchia. Il Regno Unito guarda a William e Kate come volto rassicurante e moderno, mentre Carlo, colpito da problemi di salute e da un consenso altalenante, appare sempre più legato alla coppia di Galles.
E così, quello che doveva essere un funerale storico – il primo cattolico celebrato per un membro della Royal Family – è diventato il teatro della notizia che scuote Buckingham Palace: l’era di Carlo e Camilla potrebbe davvero essere finita.
Reali
Re Carlo e il buen retiro in Transilvania: il rifugio segreto lontano da telefoni e wifi
Non a Balmoral né a Sandringham: il sovrano britannico trova pace tra le colline della Romania, dove da oltre 25 anni trascorre le sue vacanze in un borgo rurale senza tempo.

Altro che castelli scozzesi e tenute reali inglesi. Il vero rifugio di re Carlo III si trova a Zălanpatak, un piccolo villaggio nel cuore della Transilvania, Romania. Un luogo fuori dal tempo, dove la modernità sembra non essere mai arrivata: niente televisori, niente connessione internet, niente telefoni. Solo natura incontaminata, case color pastello e strade percorse da carri trainati da cavalli. È qui che il sovrano britannico, da oltre un quarto di secolo, si concede settimane di riposo immerso in un paesaggio che riflette la sua visione di sostenibilità e di vita a misura d’uomo.
La casa tra i prati fioriti
Per raggiungere la residenza di Carlo occorre percorrere una strada sterrata di cinque chilometri che attraversa prati in fiore e fattorie. L’abitazione, una pensione con sette stanze, è arredata con semplicità quasi monastica: un letto a castello in legno, una stufa del XVII secolo e un ritratto della regina Elisabetta II come unica concessione all’iconografia reale. Quando il re vi soggiorna, la struttura viene chiusa ai turisti e diventa un rifugio privato sorvegliato dal suo staff di sicurezza. Nei restanti mesi dell’anno, le camere vengono messe a disposizione dei visitatori, a circa 170 euro a notte, con la possibilità di aggiungere esperienze come gite in carrozza, escursioni per l’osservazione degli orsi o la preparazione di dolci tipici.
Natura e biodiversità come missione
Per Carlo la Romania non è solo un luogo di riposo, ma un laboratorio vivente che incarna i principi a cui ha dedicato gran parte della sua vita pubblica. «La Transilvania è parte della sua vita», ha spiegato il conte Tibor Kálnoky, amico e lontano parente del sovrano, intervistato dal Washington Post. Qui sopravvivono tradizioni agricole ormai scomparse altrove in Europa: coltivazioni di piccola scala, pastorizia e un equilibrio quasi intatto tra uomo e natura.
Il territorio ospita una straordinaria varietà di flora e fauna: circa 1.200 specie di piante censite solo in quest’area, oltre 200 specie di farfalle (contro le 40 presenti nel Regno Unito), e ancora lupi, linci e orsi bruni, animali ormai estinti da secoli nelle campagne britanniche. È un paesaggio che sembra dare corpo alle battaglie di Carlo per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità.
Le estati del re
Il periodo preferito da Carlo per soggiornare in Transilvania è tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, quando la natura è al culmine della sua fioritura. Per lui è l’occasione di riconnettersi con ritmi lenti e con quella vita semplice che spesso cita nei discorsi pubblici come antidoto all’alienazione del mondo moderno. «Ritrova molte delle cose in cui ha sempre creduto e che cerca di trasmettere», spiega ancora Kálnoky.
Un rifugio lontano dall’etichetta
La scelta di Carlo racconta anche la sua personalità. In Romania non ci sono cerimonie ufficiali né rigidi protocolli di corte. Ci sono invece silenzi, passeggiate nei boschi e il contatto diretto con le persone del posto. È un volto meno noto del re, ma che ben si sposa con il suo impegno ambientalista e con la ricerca di autenticità che ha guidato molte delle sue decisioni.
In un’epoca di iperconnessione, Carlo ha scelto come buen retiro un luogo senza wifi, dove l’unico lusso è la natura. Un messaggio che suona come manifesto: anche un sovrano trova la sua vera ricchezza nella semplicità.
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