Connect with us

Reali

Perché Kate Middleton non era accanto a William al funerale di Papa Francesco

Mentre il Principe William rendeva omaggio a Papa Francesco in Vaticano, l’assenza di Kate Middleton ha suscitato interrogativi. Ecco perché, tra regole di corte e ripresa dalla malattia, la principessa ha scelto di non esserci.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il Principe William era tra i rappresentanti di spicco delle monarchie mondiali presenti al funerale di Papa Francesco, celebrato nella suggestiva cornice della Basilica di San Pietro. Ma a molti non è sfuggita una grande assenza: quella di Kate Middleton.

    Abituati a vederli fianco a fianco nelle occasioni ufficiali, i sudditi e gli osservatori di tutto il mondo si sono chiesti perché la Principessa di Galles non fosse accanto al marito in un momento così solenne, mentre altre consorti, come Melania Trump e Jill Biden, accompagnavano i rispettivi leader.

    Dietro a quella sedia vuota non si cela alcun mistero, ma due motivazioni ben precise. La prima riguarda il rigido protocollo della monarchia britannica. Non è infatti previsto che il coniuge di un membro senior della famiglia reale partecipi ai funerali ufficiali. Una regola rispettata anche in passato: basti pensare che nel 2005, in occasione del funerale di Papa Giovanni Paolo II, l’allora Principe Carlo presenziò da solo, senza Camilla, il cui matrimonio con lui era imminente.

    La seconda motivazione è legata alla salute di Kate. Dopo aver completato un delicato trattamento contro il cancro soltanto pochi mesi fa, la principessa sta seguendo un programma di ripresa estremamente cauto. Le sue apparizioni pubbliche sono ancora limitate, e il suo ritorno ufficiale è previsto solo tra circa cinque settimane, quando parteciperà a un viaggio di due giorni nelle isole scozzesi.

    William, invece, ha assunto pienamente il ruolo di rappresentanza, rendendo omaggio a Papa Francesco con la compostezza e il rispetto che la circostanza richiedeva. Il principe ha espresso il profondo cordoglio della famiglia reale per la scomparsa del Pontefice, morto a 88 anni dopo una lunga battaglia contro una doppia polmonite, ricordandolo come un esempio di umiltà, amore universale e impegno per la pace.

    Anche Re Carlo III, che non ha partecipato di persona — in linea con il protocollo che prevede l’assenza del sovrano ai funerali pubblici —, ha voluto far giungere il suo messaggio di cordoglio, descrivendo Papa Francesco come un “uomo di compassione” che ha saputo tradurre i valori del Vangelo in gesti concreti di amore verso il prossimo e il Creato. Un tema, quest’ultimo, particolarmente caro anche al sovrano britannico, da sempre impegnato nella difesa dell’ambiente.

    Mentre il mondo salutava Papa Francesco, la scelta di Kate Middleton di restare lontana dalle telecamere è apparsa a molti un gesto di rispetto e discrezione. Non un’assenza, ma una presenza silenziosa, nel solco di una tradizione antica e, oggi più che mai, necessaria.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Reali

      Meghan Markle sgridò lo chef prima delle nozze: la regina Elisabetta la zittì con una frase gelida

      Durante una degustazione al castello di Windsor, pochi giorni prima delle nozze con Harry, Meghan Markle avrebbe aggredito verbalmente un membro dello staff. La regina Elisabetta, presente alla scena, intervenne con una frase rimasta nella storia: “In questa famiglia non si parla così”.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Sette anni dopo il royal wedding più chiacchierato del decennio, spuntano nuovi dettagli che rendono ancora più frizzante la narrazione attorno alle nozze tra Meghan Markle e il principe Harry. A raccontare il retroscena è la biografa reale Katie Nicholl nel suo libro The New Royals, svelando un episodio inedito accaduto pochi giorni prima della cerimonia del 2018.

        La scena si svolge al castello di Windsor, durante una delle degustazioni finali del ricevimento. Meghan, da sempre attentissima alla sua alimentazione — rigorosamente vegana e macrobiotica — assaggia un piatto e si accorge, o almeno crede, che contenga uovo. Scatta l’ira. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, la duchessa si sarebbe infuriata, accusando con veemenza lo staff di non aver rispettato le sue richieste alimentari. Il tono, dicono i presenti, era tutt’altro che regale.

        Un momento imbarazzante, tanto che la scena sarebbe giunta alle orecchie della regina Elisabetta, presente in quel momento in un’altra stanza. Senza esitare, Sua Maestà sarebbe intervenuta con la consueta freddezza e una sola frase:
        «Meghan, in questa famiglia non ci si rivolge così alle persone».

        Una bacchettata regale, asciutta e definitiva, che avrebbe messo fine alla tensione a tavola e rimesso in riga la futura duchessa. Non è dato sapere se il piatto fosse davvero “contaminato” o se si trattasse solo di una svista, ma il gesto della regina ha fatto scuola, come spesso accadeva nelle situazioni di tensione a palazzo.

        Il libro di Nicholl riaccende così i riflettori su uno dei momenti più delicati dell’era moderna della monarchia, a pochi mesi dal primo allontanamento di Harry e Meghan dalla famiglia reale e dalle prime crepe pubbliche. Un episodio piccolo ma eloquente, che dice molto su gerarchie, etichetta e — soprattutto — su quanto, anche in cucina, a Buckingham Palace le forchette siano meno affilate delle battute.

          Continua a leggere

          Reali

          Dalla valigetta alla corona: Meghan Markle, da valletta in minigonna a duchessa di Sussex

          Prima della Royal Family e dei riflettori globali, Meghan Markle era una delle ragazze di “Deal or No Deal”, il programma americano in stile “Affari Tuoi”: “Lo facevo per pagare l’affitto mentre sognavo Hollywood”.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Chi avrebbe mai detto che dietro quella minigonna, abbinata a tacchi alti e sorriso da copertina, si celasse una futura duchessa? Eppure, sì: dieci anni prima di conquistare la mano (e il cuore) del principe Harry, Meghan Markle calcava i set di “Deal or No Deal”, la versione americana del nostro “Affari Tuoi”. Era il 2006 e Meghan, allora 25enne, portava a spasso una valigetta d’acciaio con dentro un premio in denaro, mentre sognava un futuro da attrice affermata.

            All’epoca la Markle era una delle 26 “ragazze con la valigetta”, parte fissa dello show condotto da Howie Mandel, oggi volto noto di “America’s Got Talent”. Ogni serata, Meghan e le sue colleghe aprivano le valigette con premi che andavano da un misero penny a un milione di dollari, regalando suspense e sogni a ogni concorrente. Un lavoro come tanti per chi, a Los Angeles, prova a sfondare nel mondo dello spettacolo.

            In un’intervista del 2013, Meghan ammise candidamente di aver accettato il lavoro per “far quadrare i conti”. “Ero un’aspirante attrice e avevo bisogno di pagare l’affitto”, raccontò. Quelle serate in studio, a metà tra il glamour e la fatica da set, le permisero di tenere viva la speranza di un posto fisso a Hollywood, tra un provino e l’altro.

            Poi arrivò la svolta: la parte da Rachel Zane nella serie “Suits”, il successo internazionale, l’incontro fatidico con Harry, e infine l’ingresso a Kensington Palace, ben lontano dalle luci pop di “Deal or No Deal”.

            Oggi la duchessa di Sussex ha appeso al chiodo le valigette di scena, per dedicarsi a battaglie filantropiche e documentari per Netflix, ma la foto di quella Meghan in minigonna, sorridente e ignara del futuro regale che l’attendeva, resta uno dei retroscena più curiosi e umani della sua ascesa.

            Da valletta a principessa: una favola moderna che neanche uno sceneggiatore di Hollywood avrebbe osato scrivere.

              Continua a leggere

              Reali

              Dalla giraffa di Carlo X ai mitici corgi di Elisabetta II, tra monarchie e pet

              Il libro di Enrico Ercole, V.I.P. – Very Important Pet, offre un’inedita prospettiva sulla storia delle monarchie europee, mettendo in luce il legame speciale tra sovrani e i loro animali domestici. Una lettura che permette di fare le pulci a secoli di storia, attraverso le vicende degli amici a quattro zampe.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                I corgi reali sono da sempre i protagonisti della monarchia inglese dal 1933, da quando Giorgio VI, padre della regina Elisabetta II, portò a palazzo il primo esemplare. E da allora, cani, gatti e anche animali esotici hanno avuto un ruolo significativo nelle vite dei monarchi europei. Il libro di Enrico Ercole, V.I.P. – Very Important Pet, esplora questa affascinante connessione tra regnanti e i loro animali domestici.

                I corgi di Elisabetta II

                Nel corso del suo regno, la regina Elisabetta II ha allevato più di trenta corgi. Anche se nel 2010 aveva deciso di non prenderne più per non lasciarli soli dopo la sua morte, avvenuta l’8 settembre 2022, suo figlio Andrea gliene aveva regalati due nuovi, Muick e Sandy. Oggi, questi due vivono al Royal Lodge dei duchi di York, Andrea e Sarah Ferguson.

                Gli animali nelle corti europee

                Imperi, ducati e castelli sono sempre stati popolati da animali domestici. Edoardo VII d’Inghilterra era inseparabile dal suo cane Caesar, mentre Federico di Prussia era legato alla cagnolina Biche, salvata da un rapimento sul campo di battaglia. Enrico Ercole, nel suo libro, racconta come la nobiltà si affezionava profondamente ai propri animali.

                Sissi e i cani giganti

                L’imperatrice Elisabetta d’Austria, nota come Sissi, preferiva cani di grandi dimensioni, come i Leonberger e i San Bernardo. Contrariamente alla moda dell’epoca che favoriva piccoli cani da compagnia, Sissi si faceva spesso ritrarre con i suoi giganteschi amici a quattro zampe.

                La regina Vittoria e i suoi cani

                La regina Vittoria, la più cinofila delle monarche inglesi, amava così tanto i suoi cani da farsi costruire canili in ogni castello. Era solita farsi ritrarre con loro e istituì la prima associazione per la protezione degli animali, contribuendo alla nascita delle moderne associazioni contro il maltrattamento degli animali.

                Anche molti animali esotici nelle corti europee

                Non solo cani e gatti, ma anche animali esotici erano presenti nelle corti. Carlo X di Francia ricevette in dono una giraffa dall’Egitto, che attraversò tutta la Francia prima di arrivare a corte. Enrico III di Francia era così ossessionato dai suoi cani che li portava sempre con sé in una cesta appesa al collo.

                Aneddoti e stravaganze

                Tra gli episodi più bizzarri, Carlo IX di Francia si fece cucire dei guanti con la pelle del suo cane defunto, mentre Pietro il Grande impagliava i suoi cuccioli per tenerli sempre con sé. Questi racconti mostrano un lato intimo e spesso stravagante dei potenti, rivelando quanto fossero legati ai loro animali.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù