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Gossip

Rettore contro Giorgia (e sua madre): «Dov’è finita quella cantante libera?». E scoppia il festival del sottotesto

Scontro social tutto al femminile. La mamma di Giorgia prende le difese della figlia contro la frecciatina di Rettore. Ma Donatella non ci sta e, in pieno stile vintage-pop, replica a cuore (e tastiera) aperti: tra nostalgia, veleno e carezze camuffate.

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    Quando Donatella Rettore ha detto, senza girarci troppo attorno, che secondo lei l’artista più sopravvalutata in Italia è Giorgia, molti hanno pensato al solito colpo di teatro. In fondo è la Rettore, mica Orietta Berti. Ma stavolta la provocazione ha trovato una risposta diretta: quella della mamma di Giorgia, che sui social ha tirato fuori artiglieria e sarcasmo. «A me non sembra che Giorgia sia la copia o l’imitatrice di Whitney Houston… però si parla della Houston. E ho detto tutto. Tanti auguri».

    Una stilettata con fiocco rosa, che ha scatenato la contro-replica della Rettore. E qui siamo entrati in zona telenovela. La cantante di “Splendido splendente” ha preso carta virtuale e penna emotiva, scrivendo una lettera pubblica alla madre della collega. Tono affettuoso, ma lama affilata: «Carissima mamma di Giorgia, tutto bene?». E giù ricordi, nostalgie, cenni storici su cori in sala, arrangiamenti per sbarcare il lunario, glitter nei capelli e adolescenti silenziose che osservano.

    Secondo Donatella, la Giorgia vera si è persa per strada. «Dov’è finita quell’artista tutta istinto e vocalità? Libera, viva, sorridente?». E giù citazioni da antologia (“E poi”, “Come saprei”), per ricordare che lei sì, la Giorgia delle origini, la conosce bene. Ma c’è dell’altro: «Perché una signora artista di 54 anni ha bisogno di tutti questi avvocati? Non merito risposta forse?». La “domanda” che era stata fatta — secondo Rettore — era solo una provocazione affettuosa, ma ora diventa un’invettiva: «Voglio un bene dell’anima a Giorgia… Ma forse il mio è solo un sweet dream».

    Insomma, ci siamo giocati trenta anni di amicizia per una risposta non ricevuta. Ma anche per una piccola, grande verità: in un’epoca di comunicati stampa e agenti, chi osa dire qualcosa senza passare dalla diplomazia, viene trattato come un caso umano. O come una vecchia zia scomoda che non si riesce più a zittire.

    Intanto Giorgia tace. Ma la madre ha risposto. E Donatella pure. Aspettiamo la risposta della zia, del cugino, e magari di Whitney Houston dall’aldilà.

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      Gossip

      Antonino Spinalbese tra amore e déjà vu: la nuova fidanzata Ainhoa Rodríguez è la “sosia” di Belén

      Nel suo salone milanese, Spinalbese non si limita a tagliare capelli ma – scrive Oggi – “intreccia relazioni e sospetti”. Intanto, la nuova fiamma Ainhoa, mora e tatuata, condivide con Belén solo il cognome e un certo magnetismo, ma da vicino è tutta un’altra storia.

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        Il cuore di Antonino Spinalbese torna a battere. E, inevitabilmente, lo fa per una donna che ricorda da vicino la sua ex più celebre, Belén Rodriguez. La nuova fidanzata si chiama Ainhoa Rodríguez, è una tatuatrice spagnola e da maggio fa coppia fissa con l’ex hairstylist, oggi influencer e imprenditore.

        A colpire tutti è stata la somiglianza: mora, sguardo intenso, tratti latini e persino lo stesso cognome della showgirl argentina. Una coincidenza che ha fatto sorridere i fan ma che, secondo molti, rivela anche quanto Antonino non abbia mai smesso di cercare “quel tipo di donna”.

        Tuttavia, chi la conosce bene racconta che Ainhoa è molto diversa da Belén: riservata, lontana dai riflettori, più artista che mondana. Vive tra Milano e Barcellona, e nel suo studio crea tatuaggi ispirati a simboli sacri e motivi botanici. Una personalità profonda, che sembra aver conquistato Spinalbese per la sua autenticità più che per la somiglianza estetica.

        Eppure, come rivela il settimanale Oggi, nel salone milanese di Antonino si tagliano capelli ma anche… si alimentano sospetti. Nelle ultime settimane si è parlato di una certa Elena Barolo, ex velina bionda e volto del reality The Couple di Canale 5, dove Spinalbese aveva partecipato la scorsa primavera. I due sarebbero rimasti in ottimi rapporti e qualcuno parla di un’intesa che va oltre l’amicizia.

        Nulla di confermato, ovviamente. Antonino e Ainhoa continuano a mostrarsi sereni sui social, tra viaggi, abbracci e foto in bianco e nero, ma il gossip corre veloce. “Nel suo salone milanese – scrive Oggi – non taglia solo capelli, ma intreccia relazioni e sospetti”.

        Una frase che basta a rimettere Spinalbese sotto i riflettori del gossip, suo malgrado o forse no. Perché se è vero che la storia con Belén gli ha lasciato un’ombra lunga, è altrettanto vero che Antonino sembra aver ritrovato un equilibrio accanto a una donna che – al di là delle apparenze – ha poco a che vedere con la sua ex.

        Solo una cosa, forse, li accomuna davvero: quel cognome, Rodríguez, che continua a inseguirlo come un destino scritto… anche nel cuore.

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          Interviste

          Claudia Koll: “Non mi manca il successo. Oggi aiuto i poveri, ma resto un’artista”

          C’era una volta la giovane attrice che fece girare la testa a Tinto Brass. Poi, un giorno, quella stessa donna attraversò la Porta Santa e cambiò vita. Claudia Koll, oggi settantenne “suora laica” per definizione popolare, celebra i venticinque anni della sua conversione con la serenità di chi ha trovato il proprio posto nel mondo: “Dio non toglie niente, cura le ferite e dà significato ai talenti che ci ha donato”.

          La celebrità l’aveva abbracciata presto: il cinema, la televisione, Sanremo, le fiction accanto a giganti come Pippo Baudo e Nino Manfredi. “Erano due grandi professionisti – ricorda –. Da loro ho imparato tanto, anche che la persona non coincide mai con il personaggio. Un attore deve restare connesso con la propria interiorità, altrimenti si perde”.

          Nonostante il clamore di quegli anni, la Koll non mostra nostalgia. “Il successo non mi manca. Sono contenta quando qualcuno mi riconosce e mi dimostra affetto, ma la mia felicità non dipende da quello. La conversione è stata un dono, una grazia che ha cambiato la mia prospettiva”.

          Quel momento è scolpito nella sua memoria. Era il Giubileo del 2000. “Ricordo la fede delle persone in fila davanti alla Porta Santa e poi la Pietà di Michelangelo. Quel volto giovane di Maria mi riportò a quando, da bambina, sognavo di andare in Cielo con lei dopo aver visto un film su Fatima. In quell’istante sentii che la mia vita doveva cambiare direzione”.

          Da allora la sua spiritualità si è fatta concreta, quotidiana. “Non sono una suora – spiega – ma una cristiana che cerca di vivere il Vangelo giorno per giorno. L’amore per la Parola di Dio e l’attenzione verso i poveri fanno parte della mia vita. Questa sensibilità si riflette anche nel mio modo di essere attrice: non voglio interpretare solo religiose, ma raccontare l’umano con più profondità”.

          Una profondità che si traduce anche nell’impegno. Vent’anni fa ha fondato Le Opere del Padre, l’associazione che sostiene progetti di solidarietà in Italia e in Africa. “Soddisfatta? Forse non è la parola giusta – dice con un sorriso –. Direi che sono grata. La mia vita è piena di passioni e di incontri”.

          La passione per l’arte, intanto, non si è mai spenta. Diplomata all’Actors Studio di New York, oggi insegna recitazione e counseling ai giovani attori. “L’attore è un atleta del cuore, diceva Susan Strasberg. Interpretando un personaggio emergono ferite e ricordi che possono diventare strumenti di crescita. Uso alcune tecniche della Gestalt per aiutare i ragazzi a non farsi schiacciare dal ruolo, a mantenere la propria identità”.

          Nel suo percorso non sono mancati incontri che hanno lasciato un segno. Il più forte, quello con Giovanni Paolo II. “Era il 1º ottobre 2003. Mi guardò con occhi pieni di amore e dolore. In quello sguardo compresi che stava offrendo la sua vita per Cristo. Fu un momento di grazia, di verità profonda”.

          Oggi, dopo la scomparsa di Papa Francesco, si dice conquistata dal nuovo pontefice, Leone XIV. “Mi ha colpita quando ha detto che la misura dell’umanità non è in ciò che possiamo conquistare, ma nella capacità di lasciarci amare e, quando serve, anche aiutare. Se non tocchiamo la nostra fragilità, non possiamo comprendere quella degli altri”.

          È in questa visione che la Koll trova la sintesi tra l’artista e la donna di fede. “Papa Leone apre alla speranza – conclude –. Ci invita a uno sguardo di misericordia, non di forza. E io credo che sia proprio questo il compito di chi racconta la vita: mostrare che dentro la fragilità si nasconde la bellezza più grande”.

          Un tempo sul grande schermo era Così fan tutte, oggi è così fa lei: recita ancora, ma per un pubblico diverso. Quello che cerca nella fede, come nel teatro, la luce che attraversa il buio.

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            C’era una volta la giovane attrice che fece girare la testa a Tinto Brass. Poi, un giorno, quella stessa donna attraversò la Porta Santa e cambiò vita. Claudia Koll, oggi settantenne “suora laica” per definizione popolare, celebra i venticinque anni della sua conversione con la serenità di chi ha trovato il proprio posto nel mondo: “Dio non toglie niente, cura le ferite e dà significato ai talenti che ci ha donato”.

            La celebrità l’aveva abbracciata presto: il cinema, la televisione, Sanremo, le fiction accanto a giganti come Pippo Baudo e Nino Manfredi. “Erano due grandi professionisti – ricorda –. Da loro ho imparato tanto, anche che la persona non coincide mai con il personaggio. Un attore deve restare connesso con la propria interiorità, altrimenti si perde”.

            Nonostante il clamore di quegli anni, la Koll non mostra nostalgia. “Il successo non mi manca. Sono contenta quando qualcuno mi riconosce e mi dimostra affetto, ma la mia felicità non dipende da quello. La conversione è stata un dono, una grazia che ha cambiato la mia prospettiva”.

            Quel momento è scolpito nella sua memoria. Era il Giubileo del 2000. “Ricordo la fede delle persone in fila davanti alla Porta Santa e poi la Pietà di Michelangelo. Quel volto giovane di Maria mi riportò a quando, da bambina, sognavo di andare in Cielo con lei dopo aver visto un film su Fatima. In quell’istante sentii che la mia vita doveva cambiare direzione”.

            Da allora la sua spiritualità si è fatta concreta, quotidiana. “Non sono una suora – spiega – ma una cristiana che cerca di vivere il Vangelo giorno per giorno. L’amore per la Parola di Dio e l’attenzione verso i poveri fanno parte della mia vita. Questa sensibilità si riflette anche nel mio modo di essere attrice: non voglio interpretare solo religiose, ma raccontare l’umano con più profondità”.

            Una profondità che si traduce anche nell’impegno. Vent’anni fa ha fondato Le Opere del Padre, l’associazione che sostiene progetti di solidarietà in Italia e in Africa. “Soddisfatta? Forse non è la parola giusta – dice con un sorriso –. Direi che sono grata. La mia vita è piena di passioni e di incontri”.

            La passione per l’arte, intanto, non si è mai spenta. Diplomata all’Actors Studio di New York, oggi insegna recitazione e counseling ai giovani attori. “L’attore è un atleta del cuore, diceva Susan Strasberg. Interpretando un personaggio emergono ferite e ricordi che possono diventare strumenti di crescita. Uso alcune tecniche della Gestalt per aiutare i ragazzi a non farsi schiacciare dal ruolo, a mantenere la propria identità”.

            Nel suo percorso non sono mancati incontri che hanno lasciato un segno. Il più forte, quello con Giovanni Paolo II. “Era il 1º ottobre 2003. Mi guardò con occhi pieni di amore e dolore. In quello sguardo compresi che stava offrendo la sua vita per Cristo. Fu un momento di grazia, di verità profonda”.

            Oggi, dopo la scomparsa di Papa Francesco, si dice conquistata dal nuovo pontefice, Leone XIV. “Mi ha colpita quando ha detto che la misura dell’umanità non è in ciò che possiamo conquistare, ma nella capacità di lasciarci amare e, quando serve, anche aiutare. Se non tocchiamo la nostra fragilità, non possiamo comprendere quella degli altri”.

            È in questa visione che la Koll trova la sintesi tra l’artista e la donna di fede. “Papa Leone apre alla speranza – conclude –. Ci invita a uno sguardo di misericordia, non di forza. E io credo che sia proprio questo il compito di chi racconta la vita: mostrare che dentro la fragilità si nasconde la bellezza più grande”.

            Un tempo sul grande schermo era Così fan tutte, oggi è così fa lei: recita ancora, ma per un pubblico diverso. Quello che cerca nella fede, come nel teatro, la luce che attraversa il buio.

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              Gossip

              Elodie e Ariete, voci di un bacio dopo il concerto del Primo Maggio: il gossip infiamma la rete

              Le voci di un presunto bacio tra Elodie e Ariete si rincorrono da settimane. Nessuna conferma, ma il tam tam social non si ferma. I fan si dividono: flirt, amicizia o semplice gioco?

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                Il nuovo gossip musicale arriva direttamente dal cuore di Roma e ha i contorni di un piccolo terremoto pop. Secondo quanto riportato da RDS e rilanciato sui social, Elodie e Ariete sarebbero state viste in atteggiamenti affettuosi dopo il concerto del Primo Maggio, al Sanctuary, locale molto frequentato da artisti e volti noti dello spettacolo.

                Le voci parlano di una vicinanza speciale tra le due cantanti e di un presunto bacio che alcuni testimoni avrebbero notato nel corso della serata. Nulla di confermato, ma quanto basta per scatenare i fan e far esplodere la curiosità del web.

                Elodie, 34 anni, reduce dal successo di Black Nirvana e dai rumors su una presunta crisi sentimentale con Andrea Iannone, si è mostrata di recente più libera e ironica anche sui social, dove ha spesso dichiarato di “non credere nelle etichette”. Ariete, 22 anni, artista simbolo della Generazione Z e paladina dell’amore fluido, ha invece sempre parlato con naturalezza della propria identità e delle sue relazioni.

                Una sintonia, quella tra le due, che sembra andare oltre la semplice amicizia. Già in passato si erano scambiate messaggi di stima reciproca e avevano condiviso un palco in occasione di eventi musicali. Ma dopo la serata romana, il gossip si è acceso: tra i presenti si mormora di sguardi complici, risate, e di una Elodie particolarmente affettuosa.

                Nessuna delle due ha commentato pubblicamente le indiscrezioni, né smentito né confermato. Entrambe hanno preferito il silenzio, alimentando ancor di più la curiosità. E così, tra meme, tweet e ipotesi più o meno fantasiose, il web si divide: flirt reale o semplice amicizia fra colleghe?

                Nel frattempo, la notizia ha già fatto il giro delle radio e delle piattaforme di gossip, diventando l’argomento più chiacchierato della settimana. In fondo, Elodie e Ariete sono due delle artiste più amate del momento: diverse per età e stile, ma accomunate da una libertà che affascina e rompe gli schemi.

                E se davvero ci fosse stato un bacio, sarebbe solo l’ennesima conferma che, nel mondo della musica, le note dell’amore non conoscono confini.

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