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Gossip

Sonia Bruganelli non fa altro che parlare del suo ex Bonolis: perchè mai?

Se sei una persona pubblica e vuoi raccontare qualcosa del tuo privato, anche per mantenere vivo l’interesse dei media sulla tua persona e la tua carriera… dove vai? Ma certo… dalla Toffanin a Verissimo!

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    Intervenuta nel popolare salotto Mediaset, dal quale transita tutto il bel mondo dello spettacolo, Sonia Bruganelli ha confessato come siano andate veramente le cose tra lei e Paolo Bonolis, compreso il momento in cui è iniziata la loro crisi che li ha portato alla separazione.

    Raccontandosi tra lavoro e vita privata

    Protagonista in tv dopo il suo ruolo di opinionista al Grande Fratello Vip e, soprattutto, dopo le polemiche vissute a Ballando con le Stelle, la Bruganelli è tornata a parlare e far parlare a Verissimo. La nota donna di spettacolo ha raccontato diversi aspetti legati alla sua vita professionale e privata, compreso il rapporto personale con l’ex marito.

    La stanchezza di dare tutto per scontato

    “Paolo e io ci conosciamo da 30 anni, io avevo 23 anni, lui 36. Abbiamo passato tanti momenti belli e brutti”, ha esordito. “Nel vivere, mentre affronti tutto, una vita molto esposta, tanti figli, anche quelli di un’altra famiglia da riavvicinare, a me è capitato di fermarmi, un po’ stanca nel dare per scontato tutto, considerata da tutto solo in funzione del nostro rapporto. Sai, io ho iniziato a lavorare con lui, e tanto, dietro le quinte…”.

    Con il GF Vip tutto è cambiato

    Il discorso è proseguito così: “C’è sempre stata quest’idea che io fossi la sua forza, ma che il mio lavorare fosse il frutto del suo personaggio importante e bravissimo. Quando ho deciso di mettermi in prima linea e fare il GF Vip, è cambiato tutto“.

    Quando con Bonolis è calato il silenzio

    Entrando nel dettaglio di quello che poi è successo, la Bruganelli ha detto: “Non essendo una persona che riesce a fare in una giornata 12mila cose, ho un po’ staccato da quello che era la parte produttiva per seguirlo, ho un po’ mollato. Lo facevo, ma non si può fare tutto benissimo. Ed è lì un po’ di problematiche sono uscite, di carattere, di persone intorno che pensavano di farsi spazio in alcuni ruoli vista la mia lontananza, e tutto questo ci ha allontanato. Tutto questo ci ha fatto smettere di parlare, di dialogare”.

    La necessità di una separazione

    “Con Paolo ci siamo un po’ persi. Non sono una che manda a dire le cose, ci siamo parlati e abbiamo deciso che invece di portare avanti un rapporto bello, fruttuoso da tutti i punti di vista, era giusto separarsi, visto che non mi sentivo più dentro quella storia in maniera viva. Io sono convinta che fosse necessario”.

    Preludio ad un riavvicinamento? E’ possibile, perchè no…

    Mentre lei ci tiene a descrivere minuziosamente il perchè dell’allontanamento da Bonolis… c’è chi sostiene con convinzione che tutto questo gran parlare sia il preludio ad un possibile riavvicinamento con l’ex marito. Che, dal canto suo, non ha mai nascosto di aver vissuto la separazione con sofferenza, lasciando intendere che i sentimenti per la ex potrebbero non essersi mai spenti. A sua volta, Sonia Bruganelli ha parlato apertamente dei suoi tradimenti fatti a lui e di quelli subiti. Inoltre, i rapporti tra lei e il nuovo compagno, Angelo Madonia, restano avvolti nel mistero: dopo la sua esclusione da Ballando con le stelle, l’ex ballerino non è più apparso accanto all’opinionista. Quindi, in molti e molte continuano a sperare nel ritorno di fiamma dei due, che si sono amati per ben 20 anni.


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      Gossip

      Clizia Incorvaia: “Sono stata tradita con mezza Italia”. La confessione che riapre vecchie ferite

      “Mi ha tradita con tantissime persone, con mezza Italia”, ha detto l’influencer. Parole che sembrano un chiaro riferimento all’ex marito Francesco Sarcina. Ma ora, sposata con Paolo Ciavarro, Clizia sembra finalmente aver ritrovato la serenità.

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        A volte il passato torna anche quando la vita sembra perfetta. Clizia Incorvaia ha sorpreso il pubblico con una confessione intima e dolorosa: “Io faccio parte del gruppo di persone tradite ripetutamente. Quella persona mi tradì con tantissime persone, con mezza Italia”. Un racconto diretto, senza filtri, che ha riportato alla luce uno dei capitoli più discussi della sua vita privata. L’influencer ha ammesso di essere ricorsa per anni alla psicoanalisi per superare il trauma e ritrovare fiducia in sé stessa.

        Il riferimento (quasi) esplicito

        Non ha fatto nomi, ma per molti il riferimento è chiaro: l’ex marito Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni, da cui Clizia si separò dopo una relazione burrascosa. Una storia finita anche per colpa di un tradimento incrociato con l’amico dell’artista, Riccardo Scamarcio. “Pensi che tu non vai più bene, inizi a diventare paranoica, insicura di te stessa”, ha spiegato Clizia, raccontando come i continui tradimenti abbiano minato la sua autostima e la percezione della propria femminilità.

        Oggi, una nuova vita

        Dopo anni difficili, Clizia Incorvaia sembra aver ritrovato equilibrio e felicità accanto a Paolo Ciavarro, con cui si è sposata e ha avuto un figlio, Gabriele. I due formano una delle coppie più amate della tv, sempre sorridenti e complici sui social. Ma la domanda resta: era davvero necessario tornare ancora su quel dolore? Forse sì, per liberarsene del tutto. O forse no, perché certe ferite, anche se guarite, lasciano sempre un segno. In ogni caso, Clizia oggi appare serena, bellissima e finalmente padrona della sua storia — anche di quella che ha fatto più male.

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          Gossip

          Rocío Muñoz Morales, la risposta a Raoul Bova è una stilettata musicale: «Ciao, ladro di pace… medaglia d’oro al più stronzo»

          Dopo giorni di voci su un presunto allontanamento da Raoul Bova e i rumor che coinvolgono anche Beatrice Arnera, Rocío Muñoz Morales pubblica una storia Instagram con frasi tratte da “La perla”, brano di Rosalía: parole che suonano come una risposta indiretta alla tempesta mediatica.

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            Rocío Muñoz Morales ha scelto la musica per dire ciò che finora non aveva commentato apertamente. E lo ha fatto con una storia Instagram destinata a rimbalzare ovunque. Due righe, poche parole, un chiaro riferimento ai gossip degli ultimi giorni: «Ciao, ladro di pace», «Playboy, un campione».

            Il riferimento a Rosalía e quel testo che parla da solo
            Non è farina del suo sacco: Rocío ha citato le strofe di La perla, una delle tracce più discusse dell’ultimo album di Rosalía, Lux. Un brano dedicato a un “rubacuori senza cuore, medaglia olimpica d’oro al più stronzo”, come prosegue la canzone. Parole forti, che parlano di delusione, di ferite e di relazioni tossiche. Non serve essere esperti di retorica per capire che la scelta del testo è tutto tranne che casuale.

            Il contesto mediatico: la voce di crisi
            La storia arriva proprio mentre i social e le cronache rosa parlano di una presunta crisi tra Rocío e Raoul Bova, coppia consolidata dal 2013 e genitori di due bambine. Negli ultimi giorni si è aggiunto un ulteriore elemento alla narrazione: la vicinanza sul set tra Bova e l’attrice Beatrice Arnera, compagna di scena nella prossima fiction Rai. Tanto è bastato per accendere la miccia del gossip. Rocío non ha mai risposto direttamente, ma la storia condivisa sembra un commento elegante e avvelenato allo stesso tempo.

            La strategia del messaggio indiretto
            Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna smentita, nessun attacco frontale. Solo un verso musicale, selezionato con cura, che ha l’effetto preciso di trasformarsi in un messaggio pubblico senza che lei debba pronunciare una parola. Un metodo tipico dell’era social, dove si comunica più con ciò che si allude che con ciò che si dice.

            La rete ha immediatamente interpretato il gesto come una presa di posizione: non uno sfogo, ma una risposta misurata, cucita addosso a una donna che non ama l’esposizione polemica ma sa perfettamente come farsi capire.

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              Personaggi

              Amanda Lear torna a parlare di Dalí: «Era innamorato pazzo di me, ma non poteva soddisfarmi né aiutarmi»

              Amanda Lear riporta alla luce aneddoti del suo legame con Salvador Dalí: un rapporto fatto di ossessioni eleganti, formalità infinite e confessioni inattese. «Mi adorava, ma restava prigioniero della religione e della moglie», racconta la musa, che svela come il pittore vivesse in un tempo tutto suo, tra aristocratici immaginari, tabù cattolici e il rifiuto categorico che lei fosse vista come un’amante.

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                Amanda Lear non smette mai di ritornare sul suo capitolo più iconico: Salvador Dalí. E questa volta lo fa con una serie di pillole che riportano il pubblico direttamente negli anni in cui la diva era la musa più misteriosa d’Europa. «Dalí era innamorato pazzo di me», dice, con quella naturalezza che solo lei può permettersi. Un innamoramento strano, quasi metafisico, perché il pittore sapeva perfettamente di non poterla “soddisfare”, come confessa Amanda con un sorriso tagliente.

                Un amore fuori dal tempo
                Lear racconta un Dalí che parlava e si muoveva come un aristocratico del Settecento. «A lui piacevano le contesse, le principesse», spiegando come il maestro avesse un’attrazione quasi teatrale per tutto ciò che odorava di nobiltà. Il rapporto tra loro era intimo ma formalissimo: «Ci siamo sempre dati del lei», rivela, come se anche nella privacy ci fosse una scenografia da rispettare.

                Cattolico, geloso e rigidissimo
                La diva rivela un tratto meno noto dell’artista: la sua religiosità. «Era religiosissimo, tradizionale. Non eravamo sposati e non gli piaceva l’idea che si pensasse fossi la sua amante». Un’improvvisa pruderie che stride con l’immagine del genio eccentrico e libertino che il mondo conosce. Dalí, invece, con Amanda si muoveva come un uomo d’altri tempi, timoroso del giudizio e legato a un rigore quasi clericale.

                La verità su soldi, gelosie e limiti
                Lear aggiunge un dettaglio che colpisce: «Sapeva che non avevo soldi, ma mi diceva: “Piccola Amanda, vorrei aiutarla, ma non posso. Ho una moglie e sono cattolico”». Una frase che vale più di mille biografie, perché mostra un Dalí incapace di rompere la gabbia delle proprie regole. Un uomo combattuto tra fascinazione e moralismi, tra la sua musa e Gala, la compagna di una vita.

                E Amanda, ancora una volta, glielo perdona con eleganza.

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