Animali
In vacanza con il vostro cane. Ecco cosa ricordarsi…
I viaggi in macchina sono divertenti, quindi è più che naturale che non vogliate lasciare a casa il vostro amico a quattro zampe quando ne fate uno. I cani sono ottimi compagni di viaggio, ma per portarli con sé è necessaria una certa preparazione
Viaggiare in auto con il vostro cane potrebbe sembrare qualcosa di non particolarmente difficile da fare. Una scorta d’acqua, croccantini, qualche pausa e via…Ma non è così semplice come sembra. Soprattutto per chi è alle sue prime esperienze con il ‘pelosetto’ di casa… . Insomma i consigli per viaggiare sicuri e rilassati non bastano mai.
Ottimi compagni di viaggio
I viaggi in auto sono un’avventura divertente. Farlo in compagnia del vostro amico a quattro zampe, potrebbe davvero rivelarsi un’esperienza unica per saldare l’amicizia e la complicità. I cani sono ottimi compagni di viaggio, ma richiedono una preparazione specifica per garantire a loro e a voi un viaggio sereno e sicuro.
Cosa fare prima di partire
Prima di mettersi in viaggio è consigliabile effettuare un check-up veterinario. Un controllo completo, assicurandovi che il vostro cane sia in grado di affrontare il viaggio. Il passo successivo riguarda il recupero di tutti i documenti necessari, che potrebbero servire come le cartelle cliniche, il numero di microchip e, se necessario, il passaporto per gli animali domestici. Oltre che il loro libretto con le vaccinazioni effettuate. Se non lo avete ancora fatto scaricatevi le App utili per trovare hotel, ristoranti e negozi pet-friendly nella zona in cui viaggerete.
Prima di partire informati bene sulle leggi riguardanti i cani nella vostra destinazione perché in alcuni luoghi potreste incontrare diverse restrizioni. Infine se viaggiate in aree con fauna selvatica, come parchi nazionali, o zone montane dove sono presenti orsi, camosci, stambecchi, lupi, volpi e cinghiali ricordatevi di tenere sempre il vostro cane al sicuro e sotto controllo.
Come prepararsi alla partenza
Prima di partire per un lungo viaggio, anche se a tappe, sarebbe meglio aver fatto già provare l’effetto auto al vostro quattro zampe. Non ci si può improvvisare. Fate abituare il cane all’auto poco per volta e gradualmente con brevi viaggi prima di intraprendere un lungo tragitto.
Alcuni cani infatti soffrono di mal d’auto. A questo proposito è consigliabile consultare il veterinario per munirsi di farmaci adatti testando il loro effetto prima di intraprendere il viaggio.
E’ naturale che prima di partire il pasto dovrà essere leggero possibilmente somministrato tre o quattro ore prima della partenza per evitare problemi di stomaco.
E non dimenticatevi di…
Cose essenziali da non dimenticare. Una borsa con guinzaglio, collare (con medaglietta aggiornata), ciotole per acqua e cibo, giocattoli, sacchetti per deiezioni, una cuccia o coperta, e farmaci di emergenza. Portare sempre un kit di primo soccorso che includa garze, pinzette, perossido di idrogeno al 3%, tamponi sterili, museruola, asciugamano, polvere stiptica e una coperta termica. Inoltre usate sempre un’imbracatura sicura o una gabbia fissata con le cinture per mantenere il cane al sicuro durante il viaggio. Sono molto utili i proteggi i sedili con materiali impermeabili, come coprisedili specifici o lenzuola. Ricordatevi inoltre di porta sempre un giocattolo o un Kong per tenere occupato il cane.
Che comportamento adottare durante il viaggio
Non permettete mai al cane di sedersi al posto del guidatore o al suo fianco È estremamente pericoloso. Prima di partire è meglio monitorare la temperatura. Controllate regolarmente se il cane ha troppo caldo o freddo, garantendo il suo comfort e la sua sicurezza. Ricordatevi di fermarvi diverse volte con pause regolari per permettere al cane di bere, fare i bisogni e sgranchirsi le zampe. Addestrare il cane a fare i bisogni a orari regolari può rendere queste soste più rapide e facili. E infine così’ come per gli umani non lasciate mai il cane in auto nemmeno per pochi minuti, poiché la temperatura interna può salire rapidamente, risultando, in qualche caso davvero fatale.
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Animali
Perché i gatti arancioni sono più avventurosi? Veterinari svelano i segreti dei felini rossi
Non solo una leggenda: veterinari e specialisti felini spiegano le caratteristiche uniche dei gatti arancioni, da sempre considerati tra i più estroversi e audaci. Ma cosa c’è davvero di diverso rispetto agli altri mici? Un mix di genetica, sesso e comportamenti tipici potrebbe essere alla base della loro fama.
I gatti arancioni, o “gatti rossi” per i più affezionati, sembrano quasi incarnare il classico spirito ribelle del mondo felino. La loro fama di essere più vivaci, giocosi e, a tratti, spavaldi rispetto ai loro simili non è solo un mito: secondo diversi veterinari, ci sarebbero motivi concreti dietro il loro comportamento a volte imprevedibile. La Dott.ssa Anna Foreman, veterinaria presso Everypaw Pet Insurance, evidenzia che sebbene la scienza rimanga vaga, molti proprietari riportano caratteristiche comportamentali comuni nei gatti arancioni. “I gatti rossi sono percepiti come più amichevoli e affettuosi,” spiega Foreman. “Il loro temperamento giocoso e affettuoso potrebbe essere dovuto alla distribuzione di genere: la maggior parte dei gatti arancioni, infatti, è maschio.”
Questa predominanza maschile è dovuta al fatto che il gene responsabile del mantello rosso viene trasmesso più facilmente ai gattini maschi. Di conseguenza, il comportamento energico e il carattere estroverso, spesso tipici dei maschi, sono finiti per essere associati ai gatti arancioni. Tuttavia, come sottolinea lo specialista di comportamento felino Roger Tabor, la scienza dimostra che, sebbene esistano differenze di temperamento tra le razze, non vi sono evidenze dirette che i colori del mantello influiscano sul carattere del gatto. “I gatti maschi tendono ad essere più avventurosi, specialmente se non sterilizzati,” spiega Tabor. “Per questo motivo, essendo la popolazione dei gatti arancioni prevalentemente maschile, spesso vengono percepiti come più temerari.”
Ma perché, quindi, i proprietari continuano a riferire comportamenti simili? La risposta potrebbe risiedere proprio nella combinazione tra percezione e genetica. Mentre alcune differenze sono dovute alla naturale propensione dei gatti maschi a esplorare e a interagire con l’ambiente, l’associazione tra il colore rosso e il carattere giocoso ha finito per plasmare l’immagine popolare dei gatti arancioni. In definitiva, anche se i gatti arancioni non sono gli unici a vantare spiriti ribelli, la loro fama sembra destinata a restare.
Animali
Pulci nei cani in autunno: come prevenirle e proteggere il tuo amico a quattro zampe
Anche se l’estate è finita, le pulci non vanno in vacanza. In autunno, è fondamentale continuare a proteggere il tuo cane, poiché le condizioni più fresche possono essere perfette per la proliferazione di questi piccoli parassiti.
Quando l’autunno arriva e le temperature si abbassano, è facile pensare che le pulci siano ormai un problema estivo. Tuttavia, questi fastidiosi parassiti possono essere altrettanto attivi durante i mesi autunnali. Come prevenire le pulci nei cani in autunno diventa quindi una domanda cruciale per ogni proprietario attento. Ecco alcuni consigli utili per proteggere al meglio il tuo amico a quattro zampe durante questa stagione.
1. Continuare i trattamenti antipulci anche in autunno
Uno degli errori più comuni è sospendere i trattamenti antiparassitari una volta finita l’estate. In realtà, l’autunno rappresenta un momento ideale per le pulci, perché l’umidità e le temperature fresche, ma non fredde, creano le condizioni perfette per la loro proliferazione. «Gli ambienti riscaldati all’interno delle case possono diventare rifugi ideali per le pulci», spiega il veterinario Paolo Rossi. È quindi fondamentale continuare ad applicare i trattamenti antipulci come spot-on, collari antiparassitari o compresse per tutto l’autunno.
2. Controlla il pelo del tuo cane regolarmente
La caduta del pelo estivo può sembrare naturale in autunno, ma non va trascurata. «Durante questo periodo, il pelo del cane si infoltisce in preparazione dell’inverno, e questo può diventare un nascondiglio perfetto per le pulci», continua Rossi. Ispeziona regolarmente il pelo del tuo cane, specialmente nelle zone più calde e nascoste come dietro le orecchie, il collo e le ascelle. Usa un pettine antipulci per rilevare eventuali presenze indesiderate. Se noti piccoli punti neri (escrementi di pulci), è ora di agire.
3. Lava e pulisci regolarmente l’ambiente del cane
Le pulci non vivono solo sul tuo cane: gran parte del loro ciclo vitale si svolge nell’ambiente circostante. Per questo motivo, è fondamentale lavare regolarmente la cuccia, le coperte e tutti i tessuti con cui il cane entra in contatto. Utilizza acqua calda per eliminare le uova e le larve. Inoltre, aspira frequentemente i tappeti e i divani, luoghi dove le pulci potrebbero deporre le uova. «Un buon aspirapolvere e una pulizia approfondita possono ridurre notevolmente la proliferazione di pulci in casa», consiglia Rossi.
4. Presta attenzione ai luoghi frequentati all’aperto
L’autunno è una stagione ideale per passeggiare all’aperto con il tuo cane, ma fai attenzione ai luoghi che frequenti. Zone boschive, parchi e prati umidi possono essere pieni di pulci in attesa di un ospite. Se il tuo cane ama rotolarsi tra le foglie cadute, assicurati di controllarlo bene al rientro a casa. Lavare le zampe e spazzolare il pelo dopo le passeggiate può prevenire il trasporto di pulci all’interno della tua abitazione.
5. Rimedi naturali come supporto
Oltre ai trattamenti veterinari, alcuni rimedi naturali possono aiutare a prevenire le pulci. L’olio di neem, ad esempio, è un antiparassitario naturale che può essere spruzzato sul pelo del cane, mentre l’aceto di mele, diluito in acqua e spruzzato leggermente sul mantello, può rendere meno appetibile il cane per le pulci. «Attenzione però: i rimedi naturali non sostituiscono i trattamenti antipulci convenzionali», sottolinea Rossi. «Sono solo un’aggiunta utile, ma non affidabile al 100%».
6. Consulta regolarmente il veterinario
Un’adeguata prevenzione contro le pulci passa anche dal controllo veterinario. In autunno, è utile fare un check-up del tuo cane per verificare che non vi siano già pulci in azione. Il veterinario può anche consigliarti il trattamento più adatto in base alle caratteristiche specifiche del tuo cane e all’ambiente in cui vive. «Non tutti i cani hanno bisogno dello stesso trattamento antipulci. Il veterinario può aiutare a scegliere quello giusto per ogni situazione», conclude Rossi.
Animali
Prevenire l’otite nei cani in autunno: proteggere Fido dal freddo e dai rischi di infezione
Con l’arrivo dei primi freddi, l’otite può diventare un problema comune per molti cani. Dalle corrette precauzioni durante le passeggiate al controllo della pulizia delle orecchie, ecco tutto ciò che devi sapere per proteggere il tuo cane dall’otite autunnale.
Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, anche i nostri amici a quattro zampe possono essere più soggetti a disturbi legati al cambio di stagione. Tra questi, l’otite canina è uno dei più comuni e fastidiosi. L’otite è un’infiammazione del condotto uditivo, che può essere causata da vari fattori, tra cui infezioni batteriche, parassiti, funghi e allergie. Tuttavia, con le temperature che iniziano a calare, il freddo può indebolire il sistema immunitario del cane, rendendolo più vulnerabile a questo tipo di problema.
Cos’è l’otite e perché colpisce i cani in autunno?
L’otite nei cani si presenta come un’infiammazione del canale auricolare e può essere sia esterna (colpisce la parte visibile dell’orecchio) sia media o interna, coinvolgendo le strutture più profonde. In autunno, con il clima che diventa più umido e freddo, i cani possono essere maggiormente esposti a infezioni e irritazioni che possono evolversi in otite, specialmente se hanno le orecchie lunghe o pendenti, che favoriscono l’accumulo di umidità.
Inoltre, i cani che trascorrono molto tempo all’aperto, durante le passeggiate o le attività all’aria aperta, sono più esposti a cambiamenti climatici e a possibili infezioni. Il vento freddo, la pioggia e il fango possono contribuire ad accumulare batteri nelle orecchie, creando un ambiente ideale per lo sviluppo dell’otite.
Sintomi dell’otite canina
Riconoscere i sintomi dell’otite è fondamentale per intervenire tempestivamente. Tra i segnali più comuni che indicano un possibile problema ci sono:
- Grattamento insistente alle orecchie: se il cane tende a grattarsi in modo ossessivo l’orecchio, potrebbe essere un segnale di fastidio.
- Testa inclinata o scuotimento frequente: il cane cerca di alleviare il dolore o il prurito scuotendo spesso la testa.
- Orecchie arrossate o gonfie: la pelle dell’orecchio può apparire infiammata e calda al tatto.
- Odore sgradevole dalle orecchie: l’otite, specialmente quando causata da batteri o lieviti, può provocare la fuoriuscita di cattivi odori.
- Accumulo di cerume scuro: l’infiammazione può portare a un eccesso di cerume, di colore marrone scuro o nero.
Come prevenire l’otite nei cani durante l’autunno
La prevenzione è il miglior modo per proteggere il tuo cane dall’otite durante i mesi più freddi. Ecco alcune pratiche da adottare per mantenere le orecchie del tuo cane sane e pulite.
1. Asciugare bene le orecchie dopo le passeggiate
Durante le passeggiate autunnali, specialmente se piove o il terreno è umido, è importante asciugare accuratamente le orecchie del cane al ritorno a casa. L’umidità può favorire la proliferazione di batteri e funghi, quindi usare un panno morbido per asciugare l’interno dell’orecchio può fare la differenza.
2. Utilizzare cappotti con cappuccio o paraorecchie per proteggere dal freddo
Se il cane ha le orecchie particolarmente sensibili, puoi proteggerle utilizzando cappotti appositi dotati di cappuccio o accessori che coprono le orecchie. Questo ridurrà l’esposizione diretta al freddo e al vento, due fattori che possono favorire l’infiammazione.
3. Pulizia regolare delle orecchie
È fondamentale mantenere pulite le orecchie del cane. Esistono prodotti specifici, come soluzioni auricolari, che possono essere utilizzati per rimuovere cerume e impurità. Tuttavia, è importante non esagerare con la pulizia, poiché potrebbe irritare ulteriormente il condotto uditivo. Consulta il veterinario per capire con quale frequenza eseguire la pulizia, a seconda della razza e delle condizioni di salute del tuo cane.
4. Controlli veterinari periodici
Sottoporre il cane a controlli veterinari regolari, soprattutto se ha già sofferto di otite in passato, è un modo efficace per prevenire l’insorgere di nuovi episodi. Il veterinario può controllare lo stato di salute delle orecchie e, se necessario, fornire trattamenti preventivi.
5. Rinforzare il sistema immunitario
Durante i mesi più freddi, è utile supportare il sistema immunitario del cane con una dieta equilibrata e ricca di nutrienti. Integratori a base di vitamine e minerali, oltre a una buona alimentazione, possono aiutare il cane a combattere meglio eventuali infezioni e a resistere alle malattie stagionali.
6. Evitare il contatto con l’acqua fredda
Se il tuo cane ama nuotare, cerca di limitare i bagni in acque fredde durante l’autunno, poiché l’umidità e le basse temperature possono favorire l’insorgenza dell’otite. Dopo un bagno, asciuga sempre accuratamente le orecchie per evitare il ristagno di acqua nel condotto uditivo.
Razze più soggette all’otite
Alcune razze canine sono più predisposte a sviluppare otite a causa della forma e delle caratteristiche delle orecchie. Tra queste:
- Cocker Spaniel: le loro orecchie pendenti trattengono facilmente umidità e sporco.
- Bassotto: anche questa razza dalle orecchie lunghe è particolarmente soggetta a otiti.
- Barboncino: la presenza di peli all’interno del condotto uditivo può favorire la formazione di cerume e di infezioni.
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