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Curiosità

Ascolta rhythm and blues e mangi meglio!

Musica e cibo, ecco come la melodia influisce sul gusto e sull’esperienza gastronomica. L’interessante connubio può modulare la percezione del gusto, dell’odore e della vista durante i pasti.

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    La connessione tra musica e cibo è stata oggetto di diversi studi nel campo della neurogastronomia, rivelando interessanti correlazioni tra le melodie udite e la percezione sensoriale del gusto, dell’odore e della vista durante i pasti. Sebbene non esistano riscontri specifici riguardanti uno studio in particolare, la ricerca suggerisce una relazione diretta tra i toni delle note musicali e la percezione del sapore del cibo.

    Influenza della Musica sul Gusto
    Studi hanno dimostrato che la musica può modulare la percezione del sapore, con ritmi veloci e allegri che tendono ad accentuare il dolce o il salato degli alimenti, mentre melodie dolci e rilassanti promuovono una sensazione di calma e tranquillità durante il pasto. La musica ad alto volume può aumentare la percezione di intensità del sapore, mentre quella rilassante può migliorare l’esperienza gastronomica complessiva.

    Implicazioni della Neurogastronomia
    La neurogastronomia è una disciplina scientifica che studia l’influenza reciproca tra musica, cervello e sistema del gusto, esplorando il modo in cui la musica modula le nostre esperienze sensoriali e gastronomiche e il suo impatto sul nostro benessere generale.

    Interazioni Sensoriali
    Oltre alla percezione del gusto, la musica può anche influenzare l’odore e la vista degli alimenti. Ascoltare determinati generi musicali può alterare la sensibilità agli odori e la percezione estetica del cibo, contribuendo ad arricchire ulteriormente il piacere di mangiare.

    La musica, quindi, non è solo un semplice accompagnamento durante i pasti, ma svolge un ruolo significativo nel modulare le nostre esperienze sensoriali e gastronomiche. Questa interazione tra musica e cibo offre interessanti possibilità per nuove scoperte culinarie e per arricchire ulteriormente il piacere del mangiare.

      Curiosità

      La bizzarra corsa per acciuffare un formaggio!

      Ogni anno, nel pittoresco Gloucestershire, Inghilterra, la quiete della campagna viene interrotta da un evento che è tanto bizzarro quanto entusiasmante: il Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake. Questo festival unico attira concorrenti coraggiosi e spettatori curiosi da tutto il mondo, desiderosi di assistere a una delle tradizioni più stravaganti del Regno Unito.

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        Il Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake è molto più di una semplice corsa; è una celebrazione della follia e della gioia collettiva, un evento che unisce tradizione, competizione e divertimento in un contesto unico. Che tu sia un concorrente audace o un osservatore curioso, il festival del cheese rolling promette un’avventura indimenticabile nel cuore della campagna inglese.

        La competizione
        Il cuore del festival è la gara di cheese rolling, durante la quale una forma di formaggio Double Gloucester viene lanciata giù per la ripida collina di Cooper’s Hill. I partecipanti si lanciano in una corsa spericolata per inseguire il formaggio rotolante. La collina, con la sua pendenza estrema e il terreno irregolare, rende la corsa una sfida pericolosa e spesso comica. Non è raro vedere i concorrenti rotolare, cadere e rimbalzare in modo spettacolare durante la discesa.

        Le regole del gioco
        Le regole del cheese rolling sono semplici: il primo partecipante a raggiungere la base della collina e afferrare il formaggio vince. Tuttavia, catturare il formaggio è quasi impossibile poiché può raggiungere velocità fino a 70 miglia all’ora. La vittoria va quindi generalmente al primo che taglia il traguardo, indipendentemente dal fatto che sia riuscito a prendere il formaggio o meno.

        Origini e storia
        Le origini esatte del Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake sono avvolte nel mistero, ma si ritiene che la tradizione risalga a centinaia di anni fa. Alcuni storici suggeriscono che l’evento abbia radici pagane, legate ai riti della fertilità e ai festeggiamenti per l’inizio della stagione estiva. Nonostante la sua lunga storia, l’evento ha mantenuto il suo spirito originale, continuando a essere una celebrazione di comunità e tradizione.

        Un’attrazione
        Il festival ha guadagnato fama internazionale, attirando ogni anno un numero crescente di partecipanti e spettatori. Visitatori da ogni angolo del mondo si radunano a Cooper’s Hill per assistere all’evento, con alcuni coraggiosi che decidono di unirsi alla corsa. Nonostante i rischi associati alla discesa, l’atmosfera di cameratismo e divertimento rende il cheese rolling un’esperienza indimenticabile.

        Rischi e sicurezza
        Il cheese rolling non è senza pericoli. Le ripide pendenze della collina e la velocità della discesa hanno portato a numerosi infortuni nel corso degli anni, dai graffi e contusioni a fratture ossee. Per questo motivo, negli ultimi anni sono stati adottati vari provvedimenti per migliorare la sicurezza dei partecipanti, anche se l’evento rimane intrinsecamente rischioso.

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          Curiosità

          Lancio del tonno: in Australia si tira il pesce!

          Ogni anno, la cittadina costiera di Port Lincoln, in Australia Meridionale, si trasforma in un vivace palcoscenico per uno degli eventi più bizzarri e affascinanti del paese: il Tuna Tossing Festival. Questo festival unico nel suo genere vede i partecipanti sfidarsi in una gara per lanciare un tonno morto il più lontano possibile, attirando l’attenzione di curiosi e appassionati da ogni angolo del mondo.

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            Origini e tradizione
            Il Tuna Tossing Festival ha origini che risalgono agli anni ’60, quando fu ideato come parte delle celebrazioni della Tunarama, un festival più ampio dedicato all’industria della pesca del tonno, che è il cuore dell’economia locale. L’evento principale, il “tuna toss”, è diventato rapidamente la principale attrazione, conquistando una propria identità e diventando una tradizione consolidata nel tempo.


            La competizione
            La gara è semplice quanto affascinante: i concorrenti devono lanciare un tonno, che pesa generalmente tra i 10 e i 20 chilogrammi, il più lontano possibile. La tecnica, la forza e l’abilità sono fondamentali per eccellere in questa sfida. I partecipanti utilizzano una presa particolare, simile a quella del lancio del martello, per ottenere la massima distanza. Il record attuale, stabilito nel 1998, è di oltre 37 metri.

            Un evento per tutti
            Non è solo per i lanciatori di tonni professionisti, ma è un evento comunitario che coinvolge persone di tutte le età. Oltre alla competizione principale, il festival offre una varietà di attività collaterali, tra cui concerti, spettacoli pirotecnici, mercatini artigianali e degustazioni di prodotti locali, trasformando Port Lincoln in una destinazione turistica animata e festosa.

            Impatto e critiche
            Gli organizzatori sottolineano che i pesci utilizzati sono scarti dell’industria della pesca, che altrimenti verrebbero smaltiti, e che il festival celebra e sostiene l’economia locale basata sulla pesca.

            Un’esperienza da non perdere
            Il Tuna Tossing Festival di Port Lincoln offre un’esperienza unica e indimenticabile, unendo competizione sportiva, tradizione locale e intrattenimento. Una tappa imperdibile nel calendario delle feste australiane, testimoniando la capacità di una comunità di trasformare un’attività quotidiana in una celebrazione culturale di risonanza internazionale.

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              Curiosità

              Aoshima: l’isola dei mille mici!

              Immagina un’isola dove i gatti regnano sovrani, superando in numero gli esseri umani di sei a uno. Aoshima, una piccola isola nel sud del Giappone, conosciuta anche come l’Isola dei Gatti è una delle principali attrazioni turistiche del paese. Ogni anno, numerosi visitatori accorrono per vedere con i propri occhi questo paradiso per gatti, dove i mici vagano liberamente e interagiscono con i turisti in cerca di avventure e coccole

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                Nel cuore del Giappone, c’è un’isola dove i gatti regnano sovrani, superando in numero gli esseri umani di sei a uno. Benvenuti ad Aoshima, conosciuta anche come l’Isola dei Gatti.

                Questo angolo di paradiso felino, situato nella prefettura di Ehime, è diventato una delle mete più curiose e affascinanti per gli amanti dei gatti di tutto il mondo. Questi felini sono stati inizialmente introdotti per controllare la popolazione di topi, ma si sono riprodotti rapidamente nella singolare comunità di Aoshima che offre uno sguardo affascinante su come un piccolo intervento umano possa dare vita a una convivenza unica tra persone e animali.


                Un’isola trasformata
                Aoshima non è sempre stata l’isola dei gatti, ma in assenza di predatori naturali e grazie all’abbondanza di cibo, la popolazione felina iniziò a crescere rapidamente. Con il passare degli anni, il numero di abitanti umani diminuì, mentre quello dei gatti continuava ad aumentare.


                Oggi, i gatti dominano il paesaggio dell’isola, vagando liberamente per le strade, i giardini e le case abbandonate. Gli abitanti rimasti si prendono cura di loro, offrendo cibo e riparo, ma è chiaro che l’isola appartiene ai felini.

                Attrazione turistica
                Aoshima è diventata una destinazione turistica molto popolare, attirando visitatori da tutto il mondo desiderosi di sperimentare questa insolita comunità felina. Ogni anno, migliaia di turisti si imbarcano su piccoli traghetti per visitare l’isola, armati di fotocamere e snack per gatti. La scena di decine di gatti che accolgono i visitatori al porto è diventata un’immagine iconica e virale sui social media.


                Benessere dei gatti
                Sebbene l’isola dei gatti sia un’attrazione affascinante, la popolazione felina continua a crescere, e ci sono preoccupazioni riguardo alla salute e al benessere degli animali. Diverse organizzazioni di volontariato si sono attivate per sterilizzare i gatti e fornire cure veterinarie, cercando di mantenere un equilibrio tra il benessere degli animali e la sostenibilità dell’isola.

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