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Moda

Il bikini bianco di Beatrice Borromeo, semplice e sensuale

Una foto vintage di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo in costume da bagno rispunta su Instagram, dettando i trend beachwear dell’estate 2024. Il costume bianco di Beatrice Borromeo diventa simbolo di eleganza e semplicità, ispirando desideri di stile per la stagione.

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    Un tuffo nel passato e un balzo verso l’estate 2024: ecco cosa succede quando su Instagram ricompare una foto vintage di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo. Prima ancora di diventare marito e moglie, i due si concedevano una fuga estiva lontano dai riflettori. Beatrice Borromeo, nel suo iconico costume da bagno bianco, incarna il sogno estivo di quest’anno. Con la sua allure raffinata, la giornalista e modella disegna gli ultimi desideri beachwear, trasformando un semplice bikini in un capolavoro di eleganza. Il suo costume, candido e perfetto nelle simmetrie, accarezza il décolleté con un triangolo annodato dietro la nuca e presenta un fiocco discreto sul fianco dello slip. I lunghi capelli dorati completano il quadro di una bellezza estiva senza tempo.

    Questo scatto non è solo una foto, ma un manifesto di stile. Beatrice Borromeo si impone come pilastro della moda, riuscendo a rendere iconico anche un semplice costume da bagno. Con il suo gusto impeccabile, supera persino le icone storiche come Brigitte Bardot e Ursula Andress, che avevano già consacrato il bikini bianco nella storia del cinema.

    Ancora prima di entrare ufficialmente nella famiglia Grimaldi, Beatrice iniziava a scolpire i nostri sogni couture. Quel candore materico e le proporzioni millimetriche del suo costume bianco restano un punto fermo assoluto, un pilastro attorno a cui ruotano le interpretazioni di moda più raffinate. Tra un bikini e l’altro, la reginetta dell’impeccabile stile, insieme al marito Pierre, continua a ispirare e dettare legge nel mondo della moda, creando tendenze che vanno oltre il tempo e lo spazio.

    In effetti, chi potrebbe dimenticare il bikini bianco senza spalline di Brigitte Bardot nel film “Le Trou Normand” del 1952? Quel look sensuale e rivoluzionario ha segnato un’epoca, diventando sinonimo di libertà e glamour. Allo stesso modo, il bikini bianco di Ursula Andress nel film di James Bond del 1962, “Dr. No”, è rimasto nella memoria collettiva come uno dei momenti più iconici del cinema. La scena in cui Andress emerge dalle acque caraibiche con il suo bikini bianco ha definito un nuovo standard di bellezza e stile, influenzando generazioni di donne e designer.

    Beatrice Borromeo, con il suo costume bianco, sembra rendere omaggio a queste leggende della moda, reinterpretando quei classici in chiave moderna. La sua capacità di unire eleganza e semplicità, senza mai rinunciare alla raffinatezza, la rende un modello di stile per tutte le donne che cercano un look sofisticato e senza tempo. Anche oggi, come allora, il costume bianco rimane un simbolo di eleganza estiva, un capo che ogni donna dovrebbe avere nel suo guardaroba per sentirsi come una vera diva.

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      Moda

      Moda, il ritorno del paltò: classico, oversize o vintage, il cappotto dell’inverno si porta con personalità

      Simbolo di stile e sobrietà, il cappotto lungo riconquista passerelle e armadi. Tra lana spessa, tweed o cashmere, è il capo chiave dell’autunno-inverno 2025.

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      il ritorno del paltò

        Il ritorno del cappotto lungo

        È ufficiale: il paltò è tornato. Dopo stagioni dominate da piumini tecnici e bomber oversize, il cappotto lungo torna a dettare legge, riscoprendo l’eleganza classica. Le passerelle di Parigi e Milano l’hanno consacrato protagonista assoluto dell’inverno: tagli dritti, spalle importanti e silhouette pulite. Ma non è un ritorno nostalgico — il nuovo paltò gioca con proporzioni, tessuti e dettagli contemporanei. Il fascino è quello di un capo che non urla, ma comunica con autorevolezza.

        Dalla sartoria al guardaroba urbano

        Una volta simbolo di rigore, oggi il paltò si reinventa. Si porta aperto, con sneakers o stivali, su jeans o completi fluidi. La moda lo mescola al quotidiano, lo alleggerisce, lo rende democratico. I colori? Dominano i neutri — cammello, grigio, blu notte, ma anche nero e verde bosco. Per chi osa, tornano i quadri e i motivi check di ispirazione british, in perfetto equilibrio tra nostalgia e modernità.
        Gli stilisti lo reinterpretano in lana cotta, tweed o cashmere double, e le versioni oversize diventano quasi una coperta urbana: rassicurante, elegante, mai banale.

        Paltò per lei, paltò per lui

        Nel guardaroba femminile il paltò abbraccia forme morbide, cintura in vita e collo ampio, spesso portato sopra minidress o maglioni chunky. Per l’uomo resta il grande classico — doppiopetto o monopetto, spalle strutturate e linea asciutta — ma il nuovo modo di indossarlo è più rilassato: con cappuccio sotto, dolcevita o camicia sbottonata.
        È il ritorno di una certa idea di eleganza: quella che non ha bisogno di stupire, ma solo di durare.
        In un’epoca di abbigliamento usa e getta, il paltò resta un manifesto di stile. Si compra una volta, si indossa per anni. Ed è proprio questo — la sua discreta, resistente bellezza — il vero lusso del presente.

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          Moda

          Berretti col pon pon, il ritorno in passerella del cappello più giocoso dell’inverno

          Dalle piste da sci agli street look metropolitani, il berretto col pon pon diventa l’accessorio più divertente (e più fotografato) del momento. Tra lana grossa, cashmere e tocchi luxury, torna a definire l’inverno 2025 con ironia e calore.

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          Berretti col pon pon

            C’era un tempo in cui il berretto col pon pon era un affare da bambini o da sciatori. Poi la moda, come sempre, ha deciso di riscrivere le regole. Oggi è ufficiale: il cappello con la pallina sulla testa è tornato. E non in modo discreto. Dai défilé di Parigi ai look di strada di Milano, il berretto col pon pon è diventato l’accessorio più democratico dell’inverno: caldo, giocoso, un po’ nostalgico e tremendamente fotografico.

            Lo hanno rilanciato prima gli stilisti, poi le celebrity. In passerella si è visto in versione oversize, spesso in lana bouclé o in cashmere color crema, con il pon pon in pelliccia sintetica grande come una mela. A rilanciarlo sono stati anche i brand più sofisticati, che lo abbinano a cappotti sartoriali e stivali alti, rompendo la regola non scritta che lo voleva confinato alle settimane bianche. Il risultato è un contrasto irresistibile: la leggerezza infantile che incontra l’eleganza adulta.

            Nei look da città, invece, domina il gioco delle proporzioni. Il pon pon gigante diventa un dettaglio ironico su outfit iperstrutturati, cappotti oversize e piumini urban. Chi ama le versioni minimal sceglie i modelli in maglia liscia con micro pon pon tono su tono, mentre i più audaci si spingono verso i colori fluo e le texture pelose che evocano le prime collezioni Y2K.

            Sui social, il trend è ormai ovunque: influencer e modelle lo indossano come se fosse una dichiarazione di leggerezza, un modo per sorridere all’inverno. E le maison di moda lo cavalcano trasformandolo in un simbolo pop. Il messaggio è chiaro: dopo anni di minimalismo e tonalità neutre, il cappello col pon pon restituisce un po’ di ironia alla stagione fredda.

            Ma dietro quel piccolo pompon che dondola c’è anche una lunga storia. Nacque come segno distintivo delle divise dei marinai francesi, poi fu adottato dagli alpinisti per proteggere la testa dal gelo e infine divenne l’emblema dell’abbigliamento da neve anni ’80. Oggi rinasce come accessorio trasversale, capace di attraversare mode e generazioni.

            Che sia in cachemire, mohair o lana grezza, il berretto col pon pon ha una sola regola: va portato con disinvoltura. E magari con un sorriso, perché in fondo è questo che chiede. Non prendersi troppo sul serio, neppure quando si parla di stile.

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              Il ritorno del vintage maschile: tweed, velluto e cappotti oversize per un’eleganza d’altri tempi senza sembrare in costume

              Non è nostalgia, ma reinterpretazione. La nuova eleganza maschile pesca dal passato per costruire uno stile moderno, raffinato e consapevole, lontano dagli eccessi dello streetwear.

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              vintage maschile

                Il fascino discreto del ritorno al classico

                C’era una volta l’uomo che vestiva per piacere, non per stupire. Oggi la moda lo riscopre. Dopo anni di sneakers bianche e felpe oversize, il guardaroba maschile torna a parlare la lingua del tweed, del velluto a coste, del cappotto lungo. La tendenza nasce a Londra e Parigi ma conquista anche l’Italia, dove la sartoria incontra il gusto per il dettaglio contemporaneo. Non è un ritorno al passato, ma un salto in avanti: lo stile vintage si mescola a tagli moderni e proporzioni più morbide.

                Cappotti che raccontano storie

                Il nuovo must è il cappotto oversize, lungo fino al polpaccio e spesso in lana grezza o cashmere. Si porta aperto, sopra giacche doppiopetto o dolcevita color cammello. Il modello più copiato è quello in tweed, ruvido e vissuto, che ricorda le atmosfere di Peaky Blinders ma con un tocco metropolitano. Anche il velluto torna protagonista, soprattutto nei blazer e nei pantaloni, mentre le scarpe riscoprono il fascino del cuoio spazzolato, con suole importanti e stringhe classiche.
                Le sciarpe? Larghe, morbide e portate con noncuranza. L’effetto è sofisticato ma rilassato, da intellettuale in fuga o da musicista fuori stagione.

                Come vestirsi d’autunno senza sembrare in costume

                Il segreto sta tutto nel dosare. Un capo vintage basta e avanza per dare personalità: un cappotto di lana abbinato a jeans scuri, un gilet a spina di pesce su una camicia bianca, un paio di stivaletti al posto delle solite sneakers. L’obiettivo non è sembrare usciti da un film in bianco e nero, ma aggiungere carattere.
                Lo stile maschile del 2025 è un ritorno alla forma con libertà di movimento: eleganza sì, ma con il comfort di chi non ha bisogno di dimostrare nulla. In fondo, il tweed e il velluto non sono solo tessuti: sono un modo di camminare nel mondo, con calma, ironia e un pizzico di fascino retrò.

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