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Pettorali, post e preghiere: l’ascesa (virale) dei preti-influencer che predicano tra reel e squat

Sempre più sacerdoti italiani e stranieri conquistano follower su TikTok e Instagram: fanno palestra, parlano con i trend e a volte cantano “Mamma Maria”. E nel 2025 arriva pure il Giubileo degli influencer cattolici.

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    Chi l’ha detto che un prete deve essere serio, con la tonaca sgualcita e lo sguardo assorto? I nuovi sacerdoti virali hanno muscoli, profili curatissimi e colletto bianco ben in vista. Su Instagram e TikTok si moltiplicano i video di preti che leggono il Vangelo in palestra, condividono reel motivazionali, si mostrano in posa come modelli. Benvenuti nell’era dei preti-influencer.

    A guidare la carica social è don Cosimo Schena, sacerdote, poeta e musicista, con quasi mezzo milione di follower. I suoi contenuti sono montati come se uscissero da un’agenzia pubblicitaria: barba brizzolata, cani in braccio, magliette aderenti che lasciano poco all’immaginazione ma sempre con il colletto bianco in bella vista. Non predica, insegna a respirare.

    C’è anche Jefferson Merighetti, soprannominato o prete gato (il prete figo), brasiliano ma ormai di casa a Roma, e don Giuseppe Fusari, della diocesi di Brescia, noto come “il prete culturista”: pettorali scolpiti e citazioni evangeliche. Per loro, “il corpo è il tempio dello Spirito Santo” non è solo un verso della Bibbia, ma un hashtag.

    Poi ci sono i preti che puntano sulla simpatia: Frate Mago, cappuccino che trasforma le parabole in giochi di prestigio. O don Roberto Fiscer, che traduce il Vangelo nei linguaggi dei trend giovanili. E come dimenticare don Bruno, fan sfegatato dei Ricchi e Poveri, che si è esibito anche a The Voice Senior cantando “Mamma Maria”, da lui considerato un inno mariano in versione pop.

    Il Vaticano osserva e approva. E nel 2025 organizza il primo Giubileo degli influencer cattolici, previsto a Roma il 28 e 29 luglio. Perché oggi, ogni follower è un’anima, ogni like una preghiera. E ogni post, se ben scritto, può essere una moderna omelia.

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      Chi è Yakinop, l’italiano signore di Google Maps

      Chi è Yakinop, nome reale Yassin En Naimi, il tiktoker di successo che ha conquistato i social media indovinando la posizione delle foto dei captcha.

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        Yakinop, nome reale Yassin En Naimi, è un tiktoker di successo che ha conquistato i social media indovinando la posizione delle foto dei captcha. Questi ultimi sono misure di sicurezza note come autenticazione challenge/response. Il test captcha protegge tutti noi dallo spam e dalla decriptazione delle password chiedendoci di superare un semplice test che prova che noi siamo una persona e non un computer che sta tentando di violare un account protetto da password.

        Si sposta in continuazione ma solo nel mondo virtuale

        Il padre di Yakinop è del Marocco, la mamma è di origine napoletana, mentre lui è nato e ha vissuto i primi anni della sua vita a Bolzano. Quindi si è trasferito a Milano e ora vive a Roma dove ha deciso di fermarsi per non spostarsi più. Sebbene non viaggi molto nel mondo reale, si sposta continuamente nel mondo virtuale grazie a Google Maps.

        Un’ascesa inaspettata

        Yakinop è diventato famoso per la sua abilità di individuare i luoghi esatti ritratti in foto pubblicate online. Con quasi mezzo milione di follower su TikTok, oltre 100.000 su Instagram e più di 70.000 su YouTube, Yakinop ha iniziato la sua carriera su un’altra piattaforma: Twitch. È lì che ha acquisito il soprannome “Il Sindaco” grazie al gioco Fortnite.

        Sindaco di Fortnite

        Nel periodo tra il 2019 e il 2020, Yakinop ha iniziato a fare streaming di Fortnite su Twitch, dove il suo personaggio scendeva sempre nella stessa città del gioco. Questo dettaglio ha attirato l’attenzione dei suoi spettatori, che hanno iniziato a chiamarlo “Il Sindaco” di quella città. Questo soprannome è rimasto e ha contribuito alla sua identità online. È sindaco grazie a Fortnite.

        Nessuno gli può sfuggire

        Yakinop ha raggiunto la fama su TikTok grazie alla sua capacità di identificare i luoghi rappresentati nei captcha. Analizzando dettagli come i cartelli, le targhe delle auto, le ombre e la posizione del Sole, riesce a risalire al luogo preciso. Questo talento lo ha reso uno dei maggiori esperti di Google Maps al mondo.

        Da GeoGuessr ai social

        Il “Sindaco” ha iniziato la sua avventura sui social con GeoGuessr, un gioco online dove bisogna identificare i luoghi delle foto. Sebbene i suoi primi risultati fossero modesti, ha continuato a migliorare e a pubblicare video divertenti su TikTok. L’incontro con un abile giocatore spagnolo lo ha ispirato a perfezionare le sue abilità, diventando un vero detective del mondo virtuale.

        Sfida con le Intelligenze Artificiali

        Non teme l’avvento delle intelligenze artificiali. Sebbene non usi strumenti di ricerca inversa per immagini, sfrutta ChatGPT per organizzare il suo lavoro e velocizzare le ricerche. Utilizza anche strumenti come GeoSpy per confermare o smentire le sue conclusioni.

        Cosa farà da grande?

        Oltre alla sua attività sui social, Yakinop ha piani ambiziosi per il futuro. Entro 2-3 anni, spera di aprire una catena di escape room, un settore in crescita con molta domanda. Un obiettivo che dimostra la sua volontà di espandere le sue competenze e offrire sempre nuove esperienze.

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          “Sunburnt tan lines”: la follia virale delle scottature esibite come moda

          Hashtag, foto e “trofei” di dolore: il ministro della Salute francese avverte i giovani sui rischi di ustioni, invecchiamento precoce e melanoma.

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            Farsi venire una scottatura come status symbol. È l’ultima moda assurda partorita dai social: il trend delle “sunburnt tan lines” – letteralmente, linee di abbronzatura da scottatura – spopola su TikTok e Instagram. Giovani, soprattutto ragazze, si espongono volontariamente al sole fino a ustionarsi, per poi mostrare con orgoglio la pelle arrossata e i segni netti dell’abbronzatura.

            Una pratica tanto stupida quanto pericolosa, al punto che il governo francese ha chiesto all’Autorità per le comunicazioni (Arcom) di intervenire e di coinvolgere la Commissione europea. L’obiettivo: fermare la diffusione di contenuti che incoraggiano un’esposizione estrema e dannosa ai raggi UV.

            «La vostra pelle è la vostra vita, ne avete una sola. Non sacrificatela per 30 secondi di buzz», ha dichiarato il ministro della Salute, Yannick Neuder, in un video sui social. L’allarme non è retorica: dietro l’estetica da like si nasconde un rischio clinico concreto.

            «Queste giovani non si abbronzano, si bruciano», avverte la dermatologa Anne Dompmartin, responsabile del reparto di dermatologia-venerologia del Chu di Caen. «Le bruciature provocano dolore immediato, distacco della pelle e, nei casi peggiori, vesciche. Alla guarigione restano macchie scure permanenti, le cosiddette “macchie del cimitero”».

            Ma la cicatrice estetica è solo l’inizio. I raggi UV danneggiano il DNA delle cellule cutanee e aumentano il rischio di tumori come melanoma e carcinoma. Secondo Santé Publique France, oltre l’85% dei tumori della pelle è causato da esposizione eccessiva al sole, e le scottature in adolescenza sono un fattore di rischio particolarmente elevato.

            A preoccupare, oltre alla salute, è il messaggio: farsi del male per un video diventa un atto di “bellezza” da condividere. «È il sintomo di una generazione che cerca emozioni forti in una quotidianità percepita come troppo piatta», osserva Dompmartin.

            Il ministero francese vuole che TikTok rispetti il Digital Services Act, che impone di proteggere i minori e ridurre i rischi sistemici. Ma, finché l’algoritmo premia i contenuti più estremi, il sole non è l’unico nemico: lo è anche l’idiozia virale.

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              Tutto il potere al cetriolo. TikTok impazzisce per l’ortaggio dell’estate

              “A volte è necessario mangiare un cetriolo intero”. I tutorial di Logan Moffitt iniziano sempre con questa frase. Poi, in un minuto, spiega passo passo le sue ricette semplici con protagonista l’ortaggio.

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                Siamo proprio alla frutta. Anzi no all’ortaggio. Logan Moffitt, 23enne canadese con una laurea in comunicazione e una passione per la cucina coreana, è diventato una vera star su TikTok con tutorial culinari sul cetriolo. Da luglio, i suoi video hanno accumulato oltre 100 milioni di visualizzazioni, attirando l’attenzione della stampa internazionale. Attualmente ha 5,8 milioni di follower.

                Ha esordito con un video sul kimchi

                Ma cosa rende il “ragazzo cetriolo” così speciale? Moffitt è riuscito a trasformare un ortaggio spesso relegato a semplice contorno in un vero protagonista della cucina. Con le sue ricette semplici ma innovative, Logan dimostra che il cetriolo – lui usa quello asiatico più lungo e con una buccia più sottile rispetto a quelli del Mediterraneo – può diventare la star di piatti sorprendenti. Preparazioni che spaziano dagli snack veloci a contorni gourmet. Lui da bambino lo mangiava come le caramelle. Le sue idee rompono con le tradizioni culinarie limitate legate a questo ortaggio, rivelandone il potenziale nascosto.

                Un cetriolo come tanti

                Il suo successo è uno dei tanti esempi perfetti di come anche gli ingredienti più comuni possano ispirare la creatività in cucina. Lui vince e ha seguito per la semplicità delle sue spiegazioni. La sua capacità di reinterpretare un alimento semplice come il cetriolo dimostra che con un pizzico di fantasia, creatività e tanta voglia di ‘bucare lo schermo‘ qualsiasi ingrediente può diventare straordinario. E creare business.

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