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Curiosità

Tu vuò fà l’americano… ma poi scappi in Italia per vivere meglio!

Il boom degli americani che arrivano in Italia e scelgono Roma per godersi la pensione non sono i super ricchi. Certo ci sono anche quelli ma loro non hanno problemi economici. Secondo l’organizzazione si tratta in prevalenza di pensionati che in America incassano una pensione media di 1.500 dollari.

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    Ma come mai stanno aumentando i pensionati americani che decidono di vivere in Italia? Da una indagine realizzata da “Expats Living in Rome”, agenzia di servizi legali, e non solo, aperta h24, specializzata nell’aiutare chi espatria nel nostro Paese a ottenere visti, documenti, permessi, il primo motivo è l’alto gradimento del servizio sanitario. Infatti i residenti in Italia di nazionalità extra Ue possono iscriversi al servizio sanitario versando solo 2.000 euro l’anno. Rispetto agli Stati Uniti per un pensionato questa è una cifra decisamente a buon mercato. Il nostro, secondo il sito d’informazione Business insider è tra i primi 20 Paesi con i sistemi pensionistici più generosi e con il costo degli immobili più accessibili rispetto ai concorrenti europei.

    Curarsi negli USA è diventato improponibile

    Un recente sondaggio realizzato da Aarp, organizzazione statunitense che si occupa delle persone che hanno superato i 50 anni e del loro benessere, ha rilevato che un americano su cinque, non ha più risparmi da dedicare alla pensione. Ma non solo. Più della metà degli intervistati è preoccupata per non riuscire a mantenersi se fosse in pensione. Secondo una stima del 2023 sui costi sanitari per i pensionati negli USA una persona può spendere in media 157.000 dollari in spese mediche e assistenza sanitaria durante il periodo di pensionamento. Una cifra che sale a 315.000 dollari se si è in coppia.

    Se restassero in America non ce la farebbero

    A Expats Living in Rome si rivolgono molti americani inviati direttamente dall’ Ambasciata di Roma e dai consolati. L’organizzazione fornisce non solo informazioni ma aiuta fattivamente i cittadini statunitensi a ottenere visti, permessi di soggiorno, pagare le tasse, le assicurazione, acquistare e vendere una casa, ottenere la cittadinanza italiana. Ma attenzione il boom degli americani che arrivano in Italia e scelgono Roma per godersi la pensione non interessa i super ricchi. Certo ci sono anche quelli ma loro non hanno problemi economici. Secondo l’organizzazione si tratta invece di pensionati che in America incassano una pensione media di 1.500 dollari. Che per vivere in Italia non è poi tantissimo, ma sempre meglio che restare negli USA.

    Il Dipartimento di Stato americano ha stimato che nel 2020 vivevano all’estero 9 milioni di americani (nel 2010 erano solo 5 milioni). Ma nel decennio molte cose sono cambiate sotto il cielo stelle a strisce. Gli USA infatti non sembrano più un luogo desiderabile dove poter invecchiare tranquillamente. In passato si poteva lasciare il lavoro a 65 anni – oggi da 62 anni – e inoltre si veniva aiutati della previdenza sociale e si poteva contare su risparmi personali che dopo il Covid si sono letteralmente prosciugati.

    E gli italiani dove vanno?

    Nel 2024 il Portogallo è stato uno dei Paesi più gettonai dai nostri pensionati. Poi le regole sono cambiate. E dall’esenzione totale del passato (solo nei primi 15 anni), nel 2023 si è passati a una tassa del 10% delle entrate. Indice comunque ben al di sotto di quello praticato nella maggioranza dei 27 Paesi europei.

    In Spagna offrono agevolazioni fiscali, esenzioni o riduzioni delle imposte sui redditi da fonte estera a seconda del Paese di provenienza. Per gli italiani un 30% in meno rispetto al nostro regime. A Malta è stato adottato il Malta Retirement Programme che prevede una tassazione agevolata con un’aliquota fissa del 15% sui redditi provenienti dall’estero. In Croazia la tassazione sulle pensioni prevede aliquote del 12% per pensioni fino a 2.300 euro, e del 18% per pensione che superano i 2.300 euro mensili. In Grecia la tassazione è del 7% per 15 anni. Per ottenere queste agevolazioni è necessario presentare una domanda all’agenzia fiscale in Grecia entro il 31 marzo di ogni anno. In Tunisia adottano un regime fiscale con esenzione dell’80%. In pratica, i pensionati che decidono di trasferirsi a Tunisi possono beneficiare di una tassazione del 20% della loro pensione lorda italiana.

    Per restare a un paio d’ore di aereo dall’Italia in Romania e Bulgaria la tassazione sulle pensioni è del 10%, mentre è esentasse in Slovacchia e Albania. In totale i pensionati italiani che ricevono la pensione dall’INPS all’estero sono poco più di 317 mila meno del 3% del totale dei pensionati.

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      Curiosità

      Labubu, il pupazzo ribelle diventato un’icona globale

      Dalle vetrine di design ai profili Instagram delle star, ecco perché tutti vogliono Labubu: non solo un giocattolo, ma un manifesto di stile e identità.

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        C’è un piccolo pupazzo con orecchie a punta e sorriso malandrino che ha stregato celebrity e collezionisti in tutto il mondo. Si chiama Labubu, e quello che a prima vista potrebbe sembrare un giocattolo eccentrico è in realtà uno dei fenomeni di culto più esplosivi della cultura pop contemporanea. Creato dall’artista Kasing Lung, Labubu è il simbolo perfetto di un’estetica anti-mainstream che mescola suggestioni fiabesche e tratti inquieti. In poco tempo è diventato un accessorio dallo charme outsider irresistibile. È nato come designer toy, ma oggi è considerato un feticcio da collezione, un oggetto d’arte in miniatura. E in piò rare versioni che raggiungono cifre a tre zeri alle aste più ambite, e un pubblico di appassionati che cresce ovunque. Da Milano a Seoul passando per New York.

        Ogni esemplare ha una sua personalità

        Ciò che rende Labubu così desiderabile è l’unicità. Ogni esemplare ha una propria personalità, con abiti e tratti sempre diversi, e viene venduto in blind box, una confezione a sorpresa che trasforma ogni acquisto in una piccola caccia al tesoro. Ma il colpo di scena è arrivato quando celebrità del calibro di Rihanna, Hailey Bieber e Lizzo hanno iniziato a mostrarlo nelle loro stories o appenderlo come charm alle borse da migliaia di dollari, decretandone lo status fashion.

        Labubu non cerca di essere “carino”

        Il suo fascino sta nella sua espressione beffarda e nel suo essere diverso da tutto. E proprio per questo piace così tanto: rappresenta chi ha il coraggio di essere sé stesso senza farsi addomesticare. Oggi chi vuole un Labubu può sperare di trovarlo in edizioni limitatissime o tentare la sorte nelle aste dedicate, come quella su Catawiki in corso fino a domani 29 giugno, dove alcuni pezzi rari – pirateschi, horror o a tema dark – fanno gola a collezionisti esperti e neofiti. Entrare nel mondo di Labubu non significa solo possedere un oggetto esclusivo, ma abbracciare un’estetica che rifiuta gli standard e celebra la stranezza come forma di bellezza.

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          Curiosità

          Come preparare la Barca di San Pietro per predire il futuro

          Nella notte tra il 28 e 29 giugno, si rinnova la tradizione della «Barca di San Pietro», il rito dell’albume messo nell’acqua per leggere il futuro.

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            Dopo l’acqua di San Giovanni con cui vi siete lavati il 24 mattina lasciando a macerare la notte precedente in una bacinella d’acqua erbe aromatiche, fiori, e bacche preparatevi per la solennità dei santi Pietro e Paolo. Infatti nella notte tra il 28 e il 29 giugno, tocca alla Barca di San Pietro.

            Che cos’è la Barca di San Pietro

            Secondo questa antica usanza del Nord Italia, dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia, nella notte tra il 28 e il 29 giugno si riempie un contenitore di vetro d’acqua e lo si posa all’esterno. Un davanzale, un balcone, un prato o in giardino. Sarebbe meglio ci fossero delle piante intorno, anche quelle in vaso. Nell’acqua si mette un albume d’uovo, usando molta delicatezza cioè facendo attenzione a non romperlo. Lo si lascia lì per tutta la notte senza spostare né muovere la bacinella. Il mattino troverete nell’acqua delle forme create dall’albume. Forme che dovrebbero ricordare visivamente le vele di una barca. Un effetto che, nel corso della giornata, si dissolverà molto lentamente. Fino a scomparire del tutto intorno a mezzogiorno.

            Il soffio di San Pietro

            Secondo la credenza contadine e popolare sarebbe il soffio di San Pietro, pescatore e traghettatore di anime, che farebbe assumere all’albume nella bacinella una speciale conformazione. In base a come appariranno le cosiddette “vele” (potrebbero apparire ritte, chiuse, inclinate o allungate), si possono trarre buoni o cattivi auspici. Questa previsione nell’antichità era legata al raccolto e all’andamento dell’annata agraria. Oggi si tende a considerare di più l’individuo e quindi il tutto è autoreferenziale, si tende a riportarlo al proprio destino.

            Quelle vele raccontano quale sarà il nostro futuro

            Se saranno aperte, le vele indicheranno giornate di sole e dunque buon tempo, anche in senso figurato. Se chiuse e sottili invece saranno in arrivo pioggia e temporali e bisogna ripararsi, proteggersi. Tutto ciò non si riferisce solo al meteo, ma anche all’andamento della nostra vita.

            C’è una spiegazione scientifica?

            L’escursione termica tra giorno e notte, che nel periodo estivo è più intensa, insieme all’umidità notturna abbinata alla rugiada del mattino, provocano l’addensamento dell’albume. Il calore che viene dal terreno o dal davanzale sale e fa gonfiare lo stesso dandogli così quella forma caratteristiche delle vele bianche di una nave. Insomma meglio che leggere un oroscopo…

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              Se vuoi diventare miliardario… fai un salto su Mercurio!

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                Una scoperta che ha del sensazionale: su Mercurio è stato rinvenutio uno strato di diamente spesso 18 chilometri, un vero e proprio tesoro. A sostenerlo una simulazione da parte di studiosi cinesi e belgi pubblicata sulla rivista Nature Communications.

                Il più piccolo pianeta del Sistema solare

                Mercurio, come risaputo, è il pianeta più piccolo e interno del Sistema solare. Questo tesoro che nasconde potrebbe essere davvero senza precedenti: uno strato interamente fatto di diamante, spesso fino a 18 chilometri, al confine tra nucleo e mantello.

                Magma successivamente raffreddatosi in grafite

                Le osservazioni ravvicinate effettuate nel 2011 dalla sonda Messenger della Nasa avevano infatti rivelato che la superficie di Mercurio appare insolitamente scura a causa della diffusa presenza di grafite. Questo dettaglio suggerisce che in passato il pianeta fosse ricoperto da un oceano di magma ricco di carbonio. Lo stesso che raffreddandosi avrebbe successivamente formato una crosta di grafite.

                Prove di laboratorio che rivelerebbero la presenza del diamante

                C’era da capire se la grafite fosse l’unico materiale formatori durante la fase di cristallizzazione. Per farlo i ricercatori hanno provato a ricreare in laboratorio le medesime condizioni di pressione e temperatura interne al pianeta, mettendo a confronto i risultati delle simulazioni con modelli termodinamici.

                Fortissimo magnetismo

                Il risultato ottenuto mostrerebbe una possibilità strabiliante: la cristallizzazione del nucleo potrebbe essere la responsabile della formazioni di uno strato di diamante spesso tra i 15 e i 18 chilometri, al confine tra nucleo e mantello. L’altissima conduttività termica del diamante potrebbe favorire il trasferimento di calore dal nucleo verso il mantello, creando una stratificazione della temperatura e una modifica della convezione nel nucleo esterno liquido di Mercurio. In questo modo si spiegherebbe la generazione del campo magnetico, insolitamente forte per un pianeta di dimensioni così ridotte.

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